Fight Club (на итальянском) - Palahniuk Charles Michael «Chuck» 3 стр.


Ti svegli al Cleveland Hopkins.

Ti svegli di nuovo al SeaTac.

Sei un proiezionista e sei stanco e rabbioso, ma piщ che altro sei stufo cosм cominci prendendo un fotogramma porno ricavato da qualche altro proiezionista che hai trovato nascosto da qualche parte in cabina e giunti questo fotogramma di un mezzo braccio di pene rosso o di una voragine di vulva bagnata in primo piano in qualche altro film.

Questo и una di quelle avventure di animali, dove il cane e il gatto vengono abbandonati da una famiglia che parte per un viaggio e devono ritornare a casa da soli. Nella terza pizza, subito dopo il cane e il gatto, che hanno voci umane e si parlano e hanno appena finito di mangiare roba trovata in un bidone della spazzatura, passa in un lampo un'erezione.

Cose che fa Tyler.

Un singolo fotogramma in una pellicola resta sullo schermo per un sessantesimo di secondo. Dividi un secondo in sessanta parti uguali. Tanto dura l'erezione. Una torre di membro alto quattro piani sopra una platea di popcorn, rosso viscido e terribile, e nessuno lo vede.

Ti svegli di nuovo al Logan.

И un modo terribile di viaggiare, questo. Vado alle riunioni al posto del mio capo, quando lui non ha voglia. Prendo appunti. Poi torno da voi.

Dovunque vado, ci vado per applicare la formula. Manterrт il segreto.

И aritmetica elementare.

Il problema и immutabile.

Se una macchina nuova costruita dalla mia ditta parte da Chicago in direzione ovest a sessanta miglia orarie e il differenziale posteriore si blocca e la macchina si schianta e tutte le persone intrappolate dentro finiscono arse vive, la mia ditta dа mandato per un ritiro dal mercato?

Si mette il numero dei veicoli nel campo A e lo si moltiplica per il coefficiente di probabilitа di guasto B, quindi si moltiplica il risultato per il costo medio C di un indennizzo diretto senza causa in tribunale.

A per B per C uguale X. Questo и quanto verrа a costare se non ritiriamo le macchine.

Se X и maggiore del costo di un ritiro, ritiriamo le macchine ed и tutto sistemato.

Se X и minore del costo di un ritiro, allora non ritiriamo.

Dovunque vado c'и la carcassa bruciata e ammucchiata di una macchina ad attendermi. So dove sono tutti gli scheletri. Vedetelo come la mia garanzia d'impiego.

Orari d'albergo, cibi da ristorante. Dovunque vado stringo amicizie minuscole con le persone che mi stanno sedute accanto da Logan a Krissy a Willow Run.

La mia qualifica и coordinatore delle operazioni di ritiro dal mercato, spiego all'amico di turno seduto di fianco a me, ma mi adopero per un futuro da sguattero.

Mi sveglio di nuovo all'O'Hare.

Tyler ha giuntato un pene in tutti i film dopo il primo. Di solito primi piani, o una vagina alla Grand Canyon con tanto d'eco, alta quattro piani e vibrante di pressione sanguigna mentre Cenerentola ballava con il suo Principe Azzurro e la gente guardava. Nessuno ha protestato. La gente ha mangiato e bevuto, ma la serata non и stata la stessa. La gente si и sentita male o si и messa a piangere e non sapeva perchй. Solo un colibrм avrebbe potuto cogliere l'intervento di Tyler.

Ti svegli al JFK.

Mi sciolgo e mi gonfio al momento dell'atterraggio quando una ruota sbatte sulla pista ma l'aereo s'inclina su un fianco e resta in bilico nella decisione se raddrizzarsi o ruzzolare. In questo momento non conta niente altro. Alzi lo sguardo alle stelle e via. Non il tuo bagaglio. Non c'и niente che conta. Non il tuo alito cattivo. I finestrini sono scuri e le turbine rombano al contrario. La fusoliera prende l'angolazione sbagliata sotto il ruggito delle turbine e non avrai piщ da compilare una nota spese. Ricevuta richiesta per esborsi superiori ai venticinque dollari. Non avrai piщ da andare a tagliarti i capelli.

Un tonfo e la seconda ruota tocca l'asfalto. Lo staccato di cento fibbie di cintura di sicurezza che si aprono e l'amico monouso di fianco al quale per poco non sei finito all'aldilа dice:

Spero che non perderai la tua coincidenza.

Sм, anch'io.

E questo и quanto и durato il tuo momento. E la vita continua.

E cosм, per caso, Tyler e io ci incontriamo.

Era ora di prendersi una vacanza.

Ti svegli al LAX.

Di nuovo.

Come ho conosciuto Tyler и che sono andato a una spiaggia per nudisti. Era la fine dell'estate e io dormivo. Tyler era nudo e sudava, tutto ruvido di sabbia, i capelli bagnati e stopposi che gli pendevano sulla faccia.

Tyler c'era da un pezzo prima che ci conoscessimo.

Tyler pescava pezzi di legno dalla risacca e li trascinava sulla spiaggia. Nella sabbia bagnata aveva giа piantato un semicerchio di pali a pochi centimetri l'uno dall'altro, alti da arrivargli agli occhi. C'erano quattro ceppi e quando mi sono svegliato mi sono messo a guardare Tyler che ne trascinava su per la spiaggia un quinto. Tyler ha scavato una buca vicino a un'estremitа del palo, poi ha sollevato l'altra estremitа fino a farlo scivolare dentro la buca in modo che rimanesse eretto, un po' sbilenco.

Ti svegli in spiaggia.

C'eravamo solo noi in spiaggia.

Con un legno Tyler ha segnato una linea dritta nella sabbia lunga qualche metro. Tyler и tornato a raddrizzare il palo pestando sabbia intorno alla base.

Io ero la sola persona a guardare l'operazione.

«Sai che ore sono?» mi ha chiesto Tyler gridando.

Io porto sempre l'orologio.

«Sai che ore sono?»

Gli ho domandato dove.

«Qui» ha risposto Tyler. «Qui dove siamo.»

Erano le quattro e sei minuti del pomeriggio.

Dopo un po' Tyler si и seduto a gambe incrociate all'ombra dei pali eretti. Tyler и rimasto seduto per qualche minuto, si и alzato ed и andato a fare il bagno. Si и infilato una maglietta e un paio di calzoni da tuta e si и apprestato ad andarsene. Ho dovuto chiedergli.

Dovevo sapere che cosa faceva Tyler mentre io dormivo.

Se potevo svegliarmi in un posto diverso, in un momento diverso, potevo svegliarmi diverso io stesso?

Ho chiesto a Tyler se era un artista.

Tyler si и stretto nelle spalle e mi ha mostrato come i cinque pali eretti erano piщ larghi alla base. Tyler mi ha mostrato la linea che aveva tracciato nella sabbia e come usava la linea per calibrare l'ombra proiettata da ciascuno.

Certe volte ti svegli e hai bisogno di chiedere dove sei.

Quello che Tyler aveva creato era l'ombra di una mano gigante. Ora le dita erano da Nosferatu, tanto erano lunghe, e il pollice era troppo corto, ma lui mi ha spiegato come alle quattro e mezzo in punto la mano era perfetta. L'ombra di una mano gigante era perfetta per un solo minuto e per un minuto perfetto Tyler si era seduto nel palmo di una perfezione che lui stesso aveva creato.

Ti svegli e non sei da nessuna parte.

Un minuto era abbastanza, ha detto Tyler, c'era da lavorare duro per ottenerlo, ma un minuto di perfezione valeva la fatica. Un momento era il massimo che ci si poteva aspettare dalla perfezione.

Ti svegli e tanto basta.

Si chiamava Tyler Durden ed era un proiezionista iscritto al sindacato ed era un cameriere di banchetti all'albergo, giщ in centro, e mi ha dato il suo numero di telefono.

И cosм che ho conosciuto Tyler.

4

Questa sera ci sono tutti i soliti parassiti cerebrali. All'Al di Sopra e Oltre c'и sempre un grande ricambio. Questo и Peter. Questo и Aldo. Questa и Marcy.

Ciao.

Le presentazioni, a tutti quanti, questa и Maria Singer, e oggi и la prima volta che и qui con noi.

Ciao, Maria.

All'Al di Sopra e Oltre, cominciamo con l'Aggiornamento. Il gruppo non si chiama Parassiti Parassitici del Cervello. Non senti mai nessuno dire "parassita". Tutti sono sempre in via di miglioramento. Oh, questa nuova medicina. Tutti hanno sempre appena svoltato l'angolo. Lo stesso, dappertutto vedi l'occhio storto di cinque giorni di mal di testa. Una donna si asciuga lacrime involontarie. Tutti si procurano una targhetta con il nome e gente che hai visto e rivisto ogni martedм sera per un anno di fila, eccoli che ti si fanno incontro con la mano pronta per la stretta e gli occhi sulla tua targhetta.

Non credo che ci conosciamo.

Nessuno direbbe mai parassita. Direbbero agente.

Non dicono cura. Dicono trattamento.

Durante l'Aggiornamento qualcuno racconta come l'agente gli si и diffuso nella colonna vertebrale e come adesso all'improvviso non ha piщ il controllo della mano sinistra. L'agente, spiega un altro, gli ha asciugato il rivestimento del cervello cosм ora il cervello gli si allontana dall'interno del cranio provocandogli crisi spasmodiche.

L'ultima volta che sono stato qui, la donna di nome Chloe ha annunciato l'unica buona notizia che aveva. Chloe si и issata in piedi contro i braccioli di legno della sua sedia e ha dichiarato di non avere piщ paura della morte.

Questa sera, dopo le presentazioni e l'Aggiornamento, una ragazza che non conosco, con Glenda scritto sulla targhetta, dice di essere la sorella di Chloe e che alle due della notte dopo martedм scorso Chloe и finalmente morta.

Oh, dovrebbe essere cosм dolce. Per due anni Chloe mi ha pianto addosso durante l'abbraccio e ora и morta, morta sotto terra, morta in un'urna, mausoleo, colombario. Oh, la riprova che un giorno sei un essere pensante che ti trascini in giro e il giorno dopo sei gelido fertilizzante, buffet per vermi. Questo и lo stupefacente miracolo della morte e dovrebbe essere cosм dolce non fosse per, oh, quella.

Maria.

Oh, e Maria mi sta guardando di nuovo, individuato in mezzo ai parassiti cerebrali.

Imbrogliona.

Maria и l'imbrogliona. Tu sei l'imbroglione. Tutti quanti quando fanno una smorfia o sussultano e cascano abbaiando e il cavallo dei jeans gli diventa blu scuro, be', и solo una grande messinscena.

La meditazione guidata questa sera non mi porterа da nessuna parte. Dietro a ciascuna delle sette porte del palazzo, la porta verde, la porta arancio, Maria. La porta blu, dietro c'и Maria. Bugiardo. Nella meditazione guidata attraverso la caverna del mio animale del potere, il mio animale del potere и Maria, Maria con gli occhi al soffitto. Bugiardo. Capelli neri e cuscinose labbra francesi. Impostora. Labbra italiane da divano in pelle scura. Non puoi sfuggire.

Chloe era quella autentica.

Chloe era come sarebbe apparso lo scheletro di Joni Mitchell a farlo sorridere e girare a una festa a dispensare extracarinerie alla gente. Immaginatevi il noto scheletro di Chloe grande come un insetto che corre per i saloni e le gallerie delle sue viscere alle due di notte. Le sue pulsazioni sono una sirena che si sente arrivare dall'alto ad annunciare: prepararsi per la morte in dieci, in nove, in otto secondi. La morte avrа inizio fra sette, sei…

Di notte Chloe correva nel labirinto delle sue vene collassanti e tubature scoppiate che sprizzavano linfa calda. I nervi affiorano come inneschi di trappole nei tessuti. Gli ascessi si gonfiano intorno a lei come calde perle bianche.

L'annuncio che giunge dall'alto: prepararsi a evacuare le viscere in dieci, nove, otto, sette.

Prepararsi a evacuare l'anima in dieci, nove, otto.

Chloe che sguazza immersa fino alle caviglie nell'acquitrino espulso dai suoi reni guasti.

La morte avrа inizio in cinque.

Cinque, quattro.

Quattro.

Intorno a lei vita parassitica le colora a spruzzo il cuore.

Quattro, tre.

Tre, due.

Chloe si arrampica mano dopo mano per la parete cagliata della propria gola.

La morte avrа inizio fra tre, fra due.

La luce della luna scende nella bocca aperta.

Prepararsi per l'ultimo respiro, ora.

Evacuare.

Ora.

L'anima abbandoni il corpo.

Ora.

Ha inizio la morte.

Ora.

Oh, questo dovrebbe essere cosм dolce, il ricordato caldo rimestio di Chloe ancora tra le mie braccia e Chloe morta chissа dove.

Invece no, mi sta guardando Maria.

Nella meditazione guidata io apro le braccia per ricevere il mio bimbo interiore e il bimbo и Maria. Nessuna sfera di luce bianca guaritrice. Bugiardo. Nessun chakra. Immagina i tuoi chakra aprirsi come fiori e al centro di ciascuno un'esplosione rallentata di dolce luce.

Bugiardo.

I miei chakra restano chiusi.

Quando finisce la meditazione tutti si sgranchiscono e storcono il collo e si alzano in piedi per prepararsi. Contatto fisico terapeutico. Per l'abbraccio faccio tre passi in avanti per piazzarmi contro Maria che mi guarda in faccia mentre io guardo tutti gli altri in attesa del segnale.

Ecco fatto, arriva il segnale, abbracciate qualcuno.

Le mie braccia serrano Maria.

Scegliete qualcuno di speciale per voi, questa sera.

Maria ha le mani inchiodate al corpo.

Dite a questo qualcuno come vi sentite.

Maria non ha un cancro ai testicoli. Maria non ha la tubercolosi. Lei non sta morendo. D'accordo, a vederla secondo quella brillante filosofia del cibo per lo spirito, tutti stiamo morendo, ma Maria non sta morendo nel modo in cui stava morendo Chloe.

Arriva il segnale, condividetevi.

Allora, Maria, ma che bella sorpresa, eh?

Condividetevi completamente.

Allora, Maria, vattene. Vattene. Vattene.

Coraggio, piangi se devi.

Maria mi fissa. I suoi occhi sono castani. I suoi lobi sono increspati intorno ai fori per gli orecchini, senza orecchini. Le sue labbra screpolate sono brinate di pelle morta.

Coraggio, piangi.

«Nemmeno tu stai morendo» dice Maria.

Intorno a noi a coppie sono in piedi a singhiozzare, uno appoggiato all'altro.

«Tu dici di me» dice Maria, «e io dico di te.»

Allora possiamo dividerci la settimana, rispondo io. Maria puт prendersi le malattie delle ossa, i parassiti del cervello e la tubercolosi. Io mi tengo il cancro testicolare, i parassiti del sangue e la demenza organica cerebrale.

«Come la mettiamo con i tumori all'apparato digerente?»

Una ragazza che ha fatto i suoi compiti.

Ci dividiamo il cancro all'apparato digerente. A lei toccano la prima e la terza domenica di ogni mese.

«No» dice Maria. No, li vuole tutti per sй. I cancri, i parassiti. Gli occhi di Maria si socchiudono. Non aveva mai sognato di potersi sentire cosм rigogliosa. Si sentiva veramente viva. La pelle le si andava rigenerando. Per tutta la vita non aveva mai visto una persona morta. Non aveva alcun senso reale della vita perchй non aveva nulla con cui confrontarlo. Oh, ma ora c'erano l'agonia e la morte e la perdita e l'abbandono. Lacrime e fremiti, terrore e rimorso. Ora che sa dove siamo diretti tutti quanti, Maria percepisce ogni momento della sua vita.

No, lei non abbandona nessun gruppo.

«Non lo faccio per tornare alla vita come la sentivo prima» dice Maria. «Lavoravo in un'impresa di onoranze funebri per avere sensazioni positive su me stessa, solo il fatto che respiravo. Bel guaio se non riuscissi a trovare lavoro nel mio campo.»

Allora tornatene ai tuoi funerali, dico io.

«I funerali non sono niente a paragone di questo» risponde Maria. «I funerali sono cerimonie astratte. Qui hai un'esperienza reale della morte.»

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