Fotografia senza.... - Notte di neve - La chiacchierina - Roberto Bracco 2 стр.


Glie lo giuro!

Tina

Scusi tanto che non l'avevo riconosciuto.

Armando

Non se ne preoccupi. Sono cose che accadono.

Tina

E le cento copie?

Armando

Non c'è che da cercarle in tutte le saccocce della mia esistenza. Senonchè, non capisco che ne farà di tante copie.

Tina

Voglio offrirle a queste indulgenti signore e signorine, affinchè si ricordino di Tina di Lorenzo e affinchè sappiano bene che il ritratto d'una donna può essere infedele... come un marito...

Armando

Protesto!

Tina

Non si dia pena... Tutti sanno che un marito può essere fedele se è (indica Armando)... un originale.

(Applausi prolungati. Alle signore e alle signorine vengono distribuiti i ritratti di Tina di Lorenzo.)

NOTTE DI NEVE

Dramma in un atto

rappresentato per la prima volta al teatro Argentina di Roma nel 1905.

PERSONAGGI:

Salvatore

Graziella

Francesca

Epoca attuale A Napoli

Uno stambugio: non lurido, ma sguernito. Un letto di ferro per due, con i cuscini puliti e una coperta decente. Una tavola di legno grezzo. Un paio di sedie. Una panchetta. Una credenza. Qualche altra suppellettile indispensabile. In mezzo alla stanza: un gran braciere, spento. Un piccolo crocifisso a capo del letto. Niente altro ai muri e niente sulle scarse suppellettili. Si ha l'impressione del vuoto e del freddo. Una sola porta a due battenti in fondo, la quale dà in un vicolo recondito. In uno dei due battenti è praticato un alto finestrino angustissimo, per cui non può passare neppure una testa. Ha una griglia di ferro come se fosse il finestrino d'un carcere e uno sportello di legno. La porta e il finestrino sono chiusi. È notte. Lo stambugio è nel buio fitto.

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