I Puritani di Scozia, vol. 3 - Вальтер Скотт 5 стр.


»Chiediam perdono al cielo, signor Enrico! Ah Dio abbia misericordia di noi!  Dobbiamo in questo momento comparire davanti al consiglio.  Dio Dio! qual cosa vogliono che un povero uomo come son'io dica alla presenza di tanti lordi e signori?  Oh! ma non è questo il peggio; mia madre è arrivata a scoprir dove sono. È qui alla porta! ho fatto di tutto perchè si ritiri, ma non vuole saperne. È impaziente di vedermi rendere testimonianza, espressione del suo gergo, e che in buon volgare vole dire vedermi appicato. Cuddy per altro non è ancor tanto bestia, e se può scappare la corda, vadino al diavolo tutte le testimonianze!»

Entrò allora Claverhouse. »Fa d'uopo che vi presentiate subitamente al consiglio, sig. Morton (gli disse salutandolo con quella facile cortesia alla quale lo avea già accostumato). Il vostro servo ancora dovrà seguirvi colà; ma non avete di che temere, sia per la vostra, sia per la sua sicurezza. Solamente vi avverto, che sarete spettatore di una scena alquanto penosa per voi.  Avrei voluto risparmiarvene il disgusto, ma non mi è stato possibile.  Il mio calesse ci aspetta. Volete che andiamo?»

Era questo un secondo invito, che, comunque non troppo gradevole a Morton, non erano in esso i modi di ricusare. Surse tostamente in piedi e seguì il generale.

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