Gli butto le braccia al collo e gli dico: <<Mi mancherai da morire, grazie per questi meravigliosi anni insieme, ti voglio bene!>>
Non trattenendo più lo stress accumulato, scoppio nuovamente a piangere appoggiando la testa sul suo petto. Lui mi stringe a sé: <<Ehi Isabel, io e te non ci separeremo mai, potrai venire a farmi visita quando vuoi e io farò lo stesso con te. Non ti libererai così facilmente di me. Sei la mia migliore amica, ballerina e nutro un affetto illimitato per te! Dai adesso basta deprimersi Dobbiamo festeggiare!!!>> Mi dice regalandomi uno dei suoi splendidi sorrisi rassicuranti.
Andiamo a ritirare il premio e ci esibiamo nuovamente con la nostra coreografia. Ci cambiamo e andiamo a raggiungere gli altri per andare a bere qualcosa insieme.
Quando arriviamo al locale presento Mattia ad Oscar, e anche lui come me e tutte le donne che lo guardano rimane ammaliato da questo uomo affascinante.
<<Isabel, dove lo tenevi nascosto questo tipo?>> Mi sussurra allorecchio.
<<Non lo nascondevo, lo conosco da pochissimo>>
<<È etero?>>
<<Direi di sì! Ehi, ma non sei già fidanzato tu?>> gli domando fingendo un tono di rimprovero.
<<Sì, ma essere fidanzati non vuol dire che si debba smettere di rifarsi gli occhi. Non è che perché uno è a dieta non possa leggere il menù!>>
<<Hai ragione, tranquillo, ha fatto lo stesso effetto anche a me ma non diciamolo a nessuno>> gli confido sorridendo.
<<A quanto pare il tuo Max non è un tipo così sportivo.>>
<<Assolutamente no!>>
Ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere.
I giorni continuano a scorrere e ho ripreso con la solita routine. Pensandoci è già passato più di un mese dal giorno in cui Mattia è arrivato e tra noi sta nascendo una bella amicizia. Già, unamicizia che mi sta creando un sacco di problemi con Max. Litighiamo spesso perché a lui non fa piacere che io passi del tempo con il mio nuovo amico, la sua soffocante gelosia cresce di giorno in giorno. Le sue stupide scenate mi stanno stufando e innervosendo. A breve avrò un esame di psicologia e sto studiando tanto. Per me diventa difficile concentrarmi con uno che mi tartassa di messaggi e chiamate per controllarmi in continuazione. Aggiungiamoci anche lesame della scuola di danza per il diploma accademico. A volte penso dessere stata avventata ad aver scelto sia la facoltà di psicologia che laccademia di danza. Lho fatto perché mi servono entrambe. In ambedue i casi potrò essere daiuto al prossimo. Se continuo così tra un po lo psicologo servirà a me! Sono giorni che rimango chiusa in camera per studiare. A volte mi domando come faccia mio padre a non dare di matto, lui è un uomo daffari, segue la borsa e aiuta mia madre con la pensione. Devo aver preso da lui ad impelagarmi con mille impegni. Basta pensare, Isabel! Sarebbe meglio che mi allenassi un po per scaricare lo stress. Scendo in palestra e inizio a lavorare sulla nuova coreografia per la quale verrò esaminata, ma ogni tentativo finisce male: questi nuovi passaggi mi stanno facendo impazzire! Sto attraversando un brutto periodo artistico, sono parecchio stanca e la relazione con Max sta prendendo una brutta piega: quella verso il declino! Decido di darci un taglio con gli allenamenti e vado sul terrazzo e provo a rilassarmi un pochino. Mi siedo sul dondolo e gli occhi iniziano a riempirsi di lacrime. Mentre sono impegnata nel piangermi addosso non mi rendo conto della presenza di Mattia e vedendolo sussulto.
Si siede vicino a me e dolcemente mi chiede: <<Perché stai piangendo? Cosa ti succede?>>
Lo guardo stupita dalla sua presenza e dalla sua premura e rispondo con un filo di voce: <<Fra qualche giorno dovrò superare un esame ed ho una paura folle di non farcela.
Questo è l'ultimo anno di accademia. Mi sento stanca, stressata, cerco dessere forte e indistruttibile e desidero tanto realizzare il mio sogno. Lo so che potrei prendermi una pausa dalluniversità e concentrarmi su una cosa alla volta, ma non voglio rimanere indietro. In questo periodo sto studiando un casino e ci sono giorni, come oggi, che mi perdo in un bicchiere dacqua. Ho difficoltà a configurare degli stupidi passaggi. Oggi vedo tutto nero! Non so, magari sono solo agitata per il tempo che sta correndo via troppo velocemente...>> Sicuramente non posso dirgli che ho anche problemi con Max a causa della sua presenza.
Improvvisamente mi rendo conto che mentre ascoltava il mio piagnisteo mi aveva preso la mano e me la stava accarezzando con dolcezza per consolarmi. Il suo tocco Non faccio in tempo a pensare alleffetto che mi fa la sua mano sulla mia, che, tutto dun tratto, mi prende il viso tra le mani e guardandomi intensamente negli occhi mi dice: <<Non perderti d'animo concentrati su una cosa alla volta, adesso è importante la coreografia? Allora concentrati solo su quella e pensa a quanto hai lavorato per arrivare fin qui, prendi la passione e lamore che provi per questo lavoro e agisci. Tu sei tosta e ce la farai, non devi lasciarti prendere dallo sconforto per dei passaggi, capitano a tutti le giornate no.>>
Non so se sentirmi più sconvolta per lemozione che sto provando sentendo le sue mani sul mio viso oppure per limpedimento per la coreografia.
<<Mi sento così stupida.>> penso ad alta voce.
<<Perché?!? A tutti capita di demoralizzarsi, l'importante è non abbattersi troppo e ritrovare la forza di combattere!>>
<<Hai ragione, basta fare la depressa, adesso vado giù e proverò e riproverò i passaggi fino a quando non saranno perfetti, a costo d'impiegarci tutta la notte. Grazie Mattia.>> Gli dico arrossendo.
<<Brava, ti voglio vedere sempre così grintosa.>> Conclude dandomi due baci sulle guance e liberando il mio viso dalle sue mani.
Ci voleva lui per ritrovare la grinta e la voglia di lottare ed è grazie a lui che mi ritrovo più carica di prima e motivata di nuovo in palestra. Certo, i problemi con Max rimangono, ma non posso parlarne con Mattia ovviamente, probabilmente non la prenderebbe bene.Però, non riesco a smettere di pensare alla sua mano che accarezzava la mia, in quel momento sentivo le farfalle nello stomaco... Devo smettere di pensarci!
Mentre sono concentrata su quello che sto facendo, sobbalzo per limprovviso cigolio della porta. Roberta, senza dar peso alla mia perplessità irrompe: <<Come proseguono i tuoi allenamenti?>>
<<Dio santo Roby, mi hai spaventata! Buonasera anche a te Che ci fai qui, è successo qualcosa?!?>> le domando titubante.
Solitamente avverte prima di venire a farmi visita. Sento farsi strada una sensazione negativa...
<<Isabel, ho bisogno di chiederti un grande favore, vedi, non so come dirtelo. Vorrei tanto che tu mi aiutassi...>> mi dice senza guardarmi in faccia, quasi come se temesse la mia reazione.
<<Dimmi pure, sai che per te farei qualsiasi cosa!>> Esclamo incuriosita
<<Mi aiuteresti a conquistare Mattia?>> Mi chiede velocemente e sempre più intimorita in stile adesso-o-mai-più.
Questa richiesta è come un fulmine a ciel sereno che mi attraversa e le dico la prima cosa che mi passa per la testa. <<Non so se posso aiutarti.>>
<<Sei gelosa forse?>> mi chiede Roby ritrovando sicurezza in se stessa e con tono sprezzante.
Certo che questa giornata sta andando di male in peggio!
Il sangue mi è gelato nelle vene, mi sento come un ladro sorpreso con le mani nel sacco. Senza rimuginarci troppo controbatto: <<Assolutamente no, cosa ti sei messa in testa? Mattia è solo un amico. È che entrando in confidenza con lui ho saputo che è molto impegnato con il suo lavoro e quindi non ha tempo per altro.>> Mi rendo conto che sto cercando di giustificarmi arrampicandomi sugli specchi e dicendo la prima cretinata che mi possa salvare.
<<Dio santo Roby, mi hai spaventata! Buonasera anche a te Che ci fai qui, è successo qualcosa?!?>> le domando titubante.
Solitamente avverte prima di venire a farmi visita. Sento farsi strada una sensazione negativa...
<<Isabel, ho bisogno di chiederti un grande favore, vedi, non so come dirtelo. Vorrei tanto che tu mi aiutassi...>> mi dice senza guardarmi in faccia, quasi come se temesse la mia reazione.
<<Dimmi pure, sai che per te farei qualsiasi cosa!>> Esclamo incuriosita
<<Mi aiuteresti a conquistare Mattia?>> Mi chiede velocemente e sempre più intimorita in stile adesso-o-mai-più.
Questa richiesta è come un fulmine a ciel sereno che mi attraversa e le dico la prima cosa che mi passa per la testa. <<Non so se posso aiutarti.>>
<<Sei gelosa forse?>> mi chiede Roby ritrovando sicurezza in se stessa e con tono sprezzante.
Certo che questa giornata sta andando di male in peggio!
Il sangue mi è gelato nelle vene, mi sento come un ladro sorpreso con le mani nel sacco. Senza rimuginarci troppo controbatto: <<Assolutamente no, cosa ti sei messa in testa? Mattia è solo un amico. È che entrando in confidenza con lui ho saputo che è molto impegnato con il suo lavoro e quindi non ha tempo per altro.>> Mi rendo conto che sto cercando di giustificarmi arrampicandomi sugli specchi e dicendo la prima cretinata che mi possa salvare.
<<È preso solo dal suo lavoro?!?>> mi chiede sarcasticamente sfoggiando un odioso sorrisetto malizioso.
<<Smettila, con questi giri di parole! Va bene ci proverò, però non prendertela con me se non succederà nulla fra di voi.>>
<<Almeno ci avremo provato!>> esclama guardandomi malissimo.
<<Sì giusto, hai perfettamente ragione, tentar non nuoce.>> le dico fingendo un mezzo sorriso.
<<Scusami se sono passata senza preavviso. Ho provato a chiamarti, ma, come al solito, ti sarai dimenticata di attivare la suoneria del telefono. Visto che ero da queste parti sono passata un attimo. È da giorni che non ci vediamo e comunque sarei venuta anche solo per un salutino.>>
<<Hai fatto bene, sai che mi fa sempre piacere vederti. Vuoi un tè, un caffè o una bibita fresca?>>
<<No grazie, devo scappare! La mia è una visita mordi e fuggi.>>
<<Ok, mi arrendo>> dico, sollevando le mani in segno di resa.
<<Ti lascio tranquilla alle tue spaccate e giravolte. Non ti strapazzare troppo Isabel, hai il viso teso e stanco, sembri anche un tantino dimagrita, Riguardati!>> Mi dice abbracciandomi con affetto. Tempo di salutarla ed è andata via lasciandomi scombussolata e pensierosa.
Facendo ritorno a casa Roberta incontra Max e decide di parlargli a proposito della conversazione avuta pocanzi con lamica, dei suoi strani atteggiamenti e sui suoi presunti dubbi. Entrambi ipotizzano che ci sia la probabilità che Isabel si stia innamorando del bel Mattia.
È notte, ma non riesco a dormire, Max continua ad essere arrabbiato con me, Roby mi sta addosso e mi chiede favori impossibili, sono stanca, ho un sacco di cose importanti su cui devo concentrarmi e loro non mi danno tregua. Non si rendono conto che sono in una fase delicata? Sto per avere un crollo di nervi! Poi cè Mattia, già, Mattia In questo momento vorrei partire per un'altra galassia!
Non so cosa fare, a forza di pensare ho la testa che mi sta per esplodere.
Potessi andrei sulla cima di una montagna e urlerei con tutte le mie forze. Ha ragione Mattia, devo concentrarmi su una sola cosa alla volta. Adesso è importante laccademia. Basta pensare alle stronzate di Max e Roby! Mi accoccolo sotto la coperta e finalmente le mie palpebre incominciano ad appesantirsi. Voglio solo dormire e non pensare più a niente e a nessuno!
V
Camminando spensierata verso casa, delle urla attirano la mia attenzione. Riconosco la voce di Mattia, guardo verso la direzione da cui provengono le grida e assisto ad una scena sgradevole. Davanti al portone cè lui che litiga con due uomini dall'aria poco raccomandabile. Senza che nessuno se ne accorga mi fermo per capire cosa possano volere da lui; ma quando Mattia si accorge della mia presenza mi chiede utilizzando un fare aggressivo, di lasciarli soli. Questo suo atteggiamento mi ha preso alla sprovvista, prima d'ora non lavevo mai sentito utilizzare un tale tono di voce e soprattutto con me. Non dico nulla e lo guardo in malo modo, anche se in realtà avrei avuto voglia di insultarlo pesantemente. Come si permette di rivolgersi a me in questo modo? Cosa gli ho fatto per essere trattata così? Sono furibonda ma allo stesso tempo preoccupata. Quei tizi fanno accapponare la pelle. Mi auguro che lui non lavori con certa gente o peggio ancora che li frequenti. Sicuramente non sarà così, non ce lo vedo ad andare in giro con quel tipo di persone. Chi sono? Cosa vorranno da lui?
La mia curiosità scalpita, ho una voglia matta di andare da lui e bombardarlo di domande, non lo faccio per non sembrare una ficcanaso e soprattutto non lo faccio per orgoglio. Poteva usare altri modi! Rimango tutto il pomeriggio in camera per studiare e per evitare di incontrarlo. Ma la mia preoccupazione ha la meglio sui miei propositi, in fin dei conti lui cè sempre stato per me quando ne avevo bisogno. Mi armo di forza e coraggio e mi reco verso la sua camera. Adesso o mai più!
Nonostante mi tremino le gambe decido di bussare alla porta della stanza di Mattia.
<<Avanti>> dice con tono calmo.
<<Scusami se piombo qui da te, non voglio sembrarti invadente o inopportuna, ma volevo parlarti riguardo a quello che è successo oggi qui fuori.>> Mattia mi ascolta ma non mi rivolge lo sguardo.
<<Ti ricordi quando un po' di tempo fa io ero depressa e tu mi sei stato vicino? Bene, sono in debito con te; quindi se hai voglia di sfogarti o di distrarti, io ci sono.>>
<<Veramente, stavo per venire a cercarti per scusarmi con te. Mi sono reso conto di essere stato uno stronzo, ti ho trattata male gratuitamente. Scusami, ma ero molto nervoso a causa di quei due uomini che erano con me.>>
<<Hai voglia di parlarne un po?>> gli chiedo speranzosa di poter far tornare il sorriso sul suo bellissimo viso, ma anche, per avere delle risposte.
<<Mi spiace Isabel, ma adesso non ho voglia di parlarne. Giuro che appena sarò più tranquillo lo farò. Tu sarai la prima a cui racconterò tutto.>>
Rimango spiazzata e delusa dal fatto che lui non voglia aprirsi con me. Annuisco per fargli capire che comprendo.
Finalmente alza i suoi stupendi occhi verso di me, prende la mia mano e mi tira verso di lui: <<Dai, siediti e dimmi come si evolvono i tuoi progetti per il futuro.>> Dice facendomi sedere di fianco a lui sul suo letto.
Dio santo stargli così vicino è una tortura. Allontano immediatamente i pensieri maliziosi dalla mente e respirando a fondo ricollego il cervello. Sono venuta qui perché ero io a volere delle risposte e invece lui cambia palesemente discorso per evitare che io possa fargli altre domande a cui lui non vuole rispondere. Penserà sicuramente che sono unimpicciona! Accetto la sua discrezione nel mantenere i suoi pensieri tutti per sé e gli rispondo: <<Tutto bene grazie!>>
<<E la tua amica Roberta come sta? E' da un po che non la vedo.>>