INIZIO SPLIT SCREEN
PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO
Il maître porta i canapè con gli aperitivi.
JULIANE
E poi?
ASCENSORE - INT. - GIORNO
ISABELLE WILCOX
E poi Raphael mi ha regalato un anello di brillanti di Tiffany e mi ha chiesto di sposarlo.
Isabelle preme il pulsante dellascensore.
ASCENSORE - INT. - GIORNO
Con il telefonino sempre incollato allorecchio, Isabelle entra in un ampio e luminoso ascensore.
PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO
Juliane assaggia a fior di labbra una tartina ricoperta di una sottile fettina di carne marmorizzata e tenera.
JULIANE
Ti ha proprio trattato come una regina.
ASCENSORE - INT. - GIORNO
Isabelle pigia il pulsante del piano terra. Le porte si chiudono e lascensore comincia la sua discesa.
ISABELLE WILCOX
Già. Tutto perfetto, come in un film.
PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO
JULIANE
E tu, non lo hai fatto sospirare un po?
ASCENSORE - INT. - GIORNO
ISABELLE WILCOX
Sospirare? Jul, ho quasi trentaquattro anni, non credi abbia già aspettato abbastanza? Amo Raphael, sto con lui da due anni e stiamo cercando di fare un figlio.
Per la prima volta in vita mia mi sento protetta e felice, sai.
PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO
JULIANE
Dici così perché Raphael è lì al tuo fianco, vero?
ASCENSORE - INT. - GIORNO
Isabelle si appiattisce in fondo alla cabina. Ride.
ISABELLE WILCOX
No. Lo dico perché lo penso.
PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO
JULIANE
Ma, non hai paura che con Raphael la tua vita sia troppo prevedibile?
ASCENSORE - INT. - GIORNO
ISABELLE WILCOX
La prevedibilità non è un difetto. Fa lingegnere, è affidabile, fedele, reale. Intorno a noi tutto è precario, fragile, instabile. Non voglio niente del genere nella nostra coppia. Voglio rientrare dal lavoro la sera ed essere sicura di trovare calma e serenità a casa, capisci?
PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO
JULIANE
Uhm.
ASCENSORE - INT. - GIORNO
Isabelle sposta il peso da un piede allaltro
ISABELLE WILCOX
Non cè uhm che tenga, Jul. Per cui, inizia dunque il giro delle boutique per comprarti labito da damigella donore e, soprattutto, fammi il sacrosanto piacere di essere più tollerante nei suoi confronti.
PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO
Juliane inghiotte unultima tartina senza nemmeno lasciare alla carne il tempo di accarezzarle il palato.
JULIANE
Ma io non ho nulla contro il tuo fidanzato. Solo che preferirei vedere nella tua vita un uomo capace di coinvolgerti di più, anche se pieno di difetti, anziché uno a cui sei legata solo perché ha una serie di pregi.
FINE SPLIT SCREEN
ASCENSORE - INT. - GIORNO
Le porte dellascensore si aprono con un suono metallico.
ATRIO - INT. - GIORNO
Isabelle si dirige verso il portone e attraversa latrio. Il grande atrio è abbagliante, con i pavimenti di granito rosso e nero, gli alti soffitti, i lampadari art deco e il grande bancone del portiere. Isabelle cammina verso il portone, lasciando dietro di sé uninconfondibile scia di Jean Paul Gaultier. Il portiere le fa un piccolo inchino di saluto.
PORTIERE
Buongiorno, signora Wilcox ...
Luscio della portineria si apre. La moglie del portiere guarda i suoi piedi. Risale al viso e il sorriso le si allarga.
SIGNORA
Bene, mi fa piacere, cara. Stivali neri. Aggressiva e determinata. è latteggiamento giusto.
Isabelle sorridendo, butta unocchiata allorologio a bracciale di Guess e si rivolge ancora allamica al telefono.
ISABELLE WILCOX
Bene, ti lascio, il mio aereo parte alle cinque e mezzo e non ho ancora recuperato mio... mio marito.
Isabelle spegne il cellulare.
DISSOLVE IN
NEW YORK - EST. - GIORNO
Isabelle allunga le lunghissime gambe messe in risalto dai jeans e dagli stivali e monta in sella alla sua moto, una Triumph Tiger Club del 1957, rossa, magnificamente restaurata, con il suo fanale rotondo, la sella bassa e le cromature sfavillanti.
Isabelle percorre la strada alla guida delle sua moto. E ben protetta dal casco da motociclista, nero, integrale, dalle linee taglienti e contorni vivaci: ha una visiera con riflessi metallici e una mentoniera aerodinamica.
Spazzata dal vento, Isabelle attraversa il ponte di Brooklyn.
La moto continua la sua corsa lungo le rive dellHudson.
Unocchiata nel retrovisore e la moto di Isabelle esce dalla fila per imboccare la bretella di accesso che conduce al terminal dellAeroporto John Fitzgerald Kennedy. Isabelle da unocchiata allorologio del cruscotto.
DISSOLVE IN
AEROPORTO JFK DI NEW YORK - INT. - GIORNO
Isabelle digita velocissima sulla tastiera. Con il telefonino in mano, passa davanti alle vetrine del duty-free scrivendo, quasi alla cieca, un sms a Raphael.
Il terminal internazionale è affollatissimo. Raphael alza gli occhi al cielo e va ad unirsi alla lunga fila di passeggeri che serpèggia fino ai banchi di registrazione. Fa la fila insieme con gli altri. Davanti ha trenta persone, ha bagagli enormi da imbarcare e una calma olimpica. Si rassegna e controlla la posta sul cellulare. Legge lsms di Isabelle:
ISABELLE WILCOX
(voce fuori campo)
Raggiungimi al bar: Ti aspetto.
Isabelle
ADDETTA ALLA SICUREZZA
(gridando)
Il prossimo.
Tutti i viaggiatori trascinano i piedi avanti di una quindicina di centimetri.
MUSICA
"MAKIN WHOPEE" DI GUS KAHN E WALTER DONALDSON
Una signora bassa e paffuta, che indossa un tailleur giallo canarino aspetta con tre cagnolini, chihuahua, che trasporta in un passeggino. E al fianco di Raphael e si rivolge a lui.
SIGNORA
(cantando)
EVERYTIME I HEAR THAT MARCHIN LOHENGRIN I AM ALWAYS ALL THE OUTSIDE LOOKIN IN MAYBE THAT IS WHY I SEE THE FUNNY SIDE WHEN I SEE SOMEBODYS BROTHER TAKE A BRIDE WEDDINGS MAKE A LOT OF PEOPLE SAD BUT IF YOUD NOT THE ONE, THEIR NOT SO BAD! ...
CORO DEI VIAGGIATORI
(cantando)
ANOTHER BRIDE, ANOTHER GROOM ANOTHER SUNNY HONEYMOON ANOTHER SEASON, ANOTHER REASON FOR MAKIN WHOOPEE ...
Un uomo sale sulla scala mobile. Luomo guarda e vede, accanto al nastro trasportatore numero due, una donna da sola.
UOMO
(cantando)
A LOT OF SHOES, A LOT OF RICE THE GROOM IS NERVOUS, HE ANSWERS TWICE ...
La donna corre giù lungo la scala mobile, spintonando due ragazzini e una madre per farsi strada.
DONNA
(cantando)
ITS REALLY KILLIN, THAT HES SO WILLIN TO MAKE WHOOPEE! ...
Dopo essere scesa, la donna si lancia tra le braccia di un uomo che potrebbe esserne il fratello.
DONNA
(cantando)
PICTURE A LITTLE LOVE-NEST,DOWN WHERE THE ROSES CLING, ...
Luomo la stringe forte.
UOMO
PICTURE THE SAME SWEET LOVENEST, THINK WHAT A YEAR CAN BRING ...
Raphael guarda verso il nastro trasportatore lì accanto, dove una guardia di sicurezza sta cercando di staccare un bimbo di circa tre anni, prima che venga travolto da qualche grossa valigia.
RAPHAEL
(cantando)
RAPHAEL
(cantando)
HES WASHING DISHES, AND BABY CLOTHES ...
Una giovane madre, che ha un neonato infilato nel marsupio, una bambina di circa due anni con una bambola sotto il braccio attaccata alla gonna e un maschietto di circa quattro, passa a fianco di Raphael.
DONNA
(cantando)
HES SO AMBITIOUS, HE EVEN SEWS ...
CORO DEI VIAGGIATORI
(cantando)
BUT DONT FORGET, FOLKS THATS WHAT YOU GET, FOLKS, FOR MAKIN WHOOPEE! ...
INTERLUDIO ORCHESTRALE
La folla dei viaggiatori sintensifica. La gente si affolla e la loro danza circonda Raphael e lo travolge.
CORO DEI VIAGGIATORI
(cantando)
HES WASHING DISHES, AND BABY CLOTHES HES SO AMBITIOUS, HE EVEN SEWS BUT DONT FORGET, FOLKS THATS WHAT YOU GET, FOLKS, FOR MAKIN WHOOPEE!
la donna con i tre cagnolini si rivolge ai suoi tesori.
SIGNORA
(cantando)
DONT BE AFRAID, MAMMA LOVES YOU.
LA MUSICA CESSA
ADDETTA ALLA SICUREZZA
(gridando)
Il prossimo.
I viaggiatori avanzano strascicando i piedi.
DISSOLVE IN
MATTHEW ROSE
Non insistere, Marta: non possiamo assolutamente vederci.
MARTA
Ma sono a venti metri da te, ai piedi della scala mobile!
Con il cellulare incollato allorecchio, Matthew Rose si avvicina alla ringhiera sopra la scala mobile. Alla base dei gradini una giovane donna bruna parla al telefono, mentre tiene per mano un bambino imbacuccato in un giubbotto troppo grande. Matthew saluta con la mano suo figlio, che gli restituisce timidamente il saluto.
MATTHEW ROSE
(in tono seccato)
Mandami Charly. Ti chiamo appena atterro, okay?
MARTA
(in tono dolce)
Daccordo.
Sporgendosi dalla ringhiera, Matthew strizza gli occhi per guardare meglio. Poi, il bambino bacia Marta e con passo malfermo sale sulla scala mobile. Matthew spinge da parte alcuni viaggiatori per essere in prima fila a riceverlo.
CHARLY ROSE
Ciao, papà.
Matthew lo stringe tra le braccia.
MATTHEW ROSE
Ciao, piccolo.
DISSOLVE IN
Con la mano posata sulla spalla di suo figlio, Matthew sta attraversando il dedalo di vetro e acciaio che conduce alla sala partenze. E un uomo alto, di bellaspetto, con i capelli castano scuro. Ha cinquantadue anni, ma ne dimostra dieci di meno. Il viso giovanile, i capelli corti, leggermente brizzolati sulle tempie, e il velo di barba sul mento gli conferiscono un innegabile charme. Ma, con i jeans stinti, gli stivali di pelle invecchiata e il dolcevita, Matthew somiglia più a uno studente che a certi cinquantenni dallaria severa.
CHARLY ROSE
(in tono educato)
Papà, ho un po fame, posso prendere un panino, per favore?
Matthew detesta gli aeroporti, ma, per la gioia di essere con suo figlio, prende Charly per la vita e lo solleva da terra. Matthew cambia direzione per entrare al ristorante.
CAFFETTERIA DELLAEROPORTO JFK - INT. - GIORNO
La caffetteria del terminal, consiste in un atrio centrale intorno al quale vari banconi propongono una vasta gamma di specialità gastronomiche. Il ristorante è immenso, la sala affollata, impossibile parlare con qualcuno o fare un passo senza strusciarsi addosso agli altri.
MATTHEW ROSE
(in tono allegro)
Un panino per il ragazzo!
Isabelle esamina il buffet. Posa il dolce sul suo vassoio, poi, lo rimette a posto. Con un certo disappunto, pesca una mela dalla cesta di vimini, ordina un tè al limone e andò a pagare alla cassa.
Charly ha lacquolina in bocca davanti al suo panino: una ciabatta con pesto, pomodorini sottolio, prosciutto di Parma e mozzarella. Matthew paga la loro merenda.
MATTHEW ROSE
Attento a non rovesciare il piatto, eh?
Il bambino annuisce, badando a mantenersi in equilibrio precario mentre trasporta il panino e la bottiglia dacqua.
Il ristorante, una sala ovale con una parete di vetro affacciata direttamente alle piste, è sovraffollato. Charly è perso in mezzo alla marea dei viaggiatori.
CHARLY ROSE
Dove ci mettiamo, papà?
Matthew scruta inquieto la folla che sgomita tra una sedia e laltra. Con molta evidenza, il locale ha più clienti che posti disponibili. Poi, come per magia, si libera un tavolo vicino alla vetrata. Matthew strizza locchio al figlio.
MATTHEW ROSE
Rotta verso est, mozzo.
Mentre Matthew affretta il passo, in mezzo al baccano comincia a squillargli il cellulare. Esita a rispondere. Si guarda attorno, è a metà strada fra lentrata e il tavolo. Benché sia impedito, visto che tiene da una parte la valigia con le ruote e dallaltra il vassoio, prova a sfilare il telefonino dalla tasca della giacca, ma...
Isabelle guarda scoraggiata lesercito di viaggiatori che ha invaso il ristorante. Contava di rilassarsi un attimo prima del volo, invece, non cè nemmeno un tavolo a cui sedersi.
Isabelle si trattiene a stento dal gridare quando unadolescente dallaria disinibita, di una quindicina danni, dalla figura esile e sfuggente le pesta un piede senza dire una parola di scusa ...
ISABELLE WILCOX
Ahi!
... e le lancia uno sguardo severo. I capelli della ragazza sono tinti di nero, con qualche mèche rosso carminio. Una frangia troppo lunga le ricade sugli occhi. Porta un paio di jeans slim, degli anfibi neri e una Tshirt a righe parzialmente coperta da una felpa con cappuccio rosa e grigia, sulla quale è cucito lo stemma del Manchester United. Un brillantino le scintilla sulla narice sinistra, mentre dal collo le pende una collana in stile medievale di argento e cristalli di granato. Il trucco gotico, tutto khol e eyeliner nero su fondotinta quasi bianco, le da unaria cadaverica.
Matthew grida nel telefonino.
MATTHEW ROSE
Non attaccare!
Isabelle non ha nemmeno il tempo di innervosirsi. Scorge un tavolo libero proprio a ridosso della vetrata e affretta il passo per paura di lasciarselo scappare. Ha quasi raggiunto la meta, quando le squilla il telefono nella borsa. Lì per lì decide di non rispondere, poi cambia idea. Reggendo goffamente il vassoio con una mano e frugando con laltra nella borsa per estrarne il cellulare sepolto tra grossi mazzi di chiavi, lagenda e il romanzo che sta leggendo, si contorce per afferrare il telefonino e portarselo allorecchio, quando...
Matthew si apre un varco, spinge via la tizia che se la tira appollaiata sui tacchi e lidiota che la corteggia. Pesta i piedi ad una spilungona scheletrica che si dimena come unanguilla, aggira il ganzo da balera che la scruta come una preda.
MATTHEW ROSE
Resta in linea, Marta!
Matthew e Isabelle vanno a sbattere luno contro laltra.
Teiera, mela, panino, bicchiere di vino, tutto vola in aria per poi ricadere in terra.
Matthew, irritato, si rialza a fatica.
MATTHEW ROSE
(a voce alta)
Perché non guarda dove mette i piedi?
Isabelle raccoglie da terra telefonino, borsa e chiavi.
ISABELLE WILCOX
Ah, si permette anche di darmi la colpa, dopo che mi ha fatto cadere?
Chinandosi sul figlio per rassicurarlo, Matthew prende dal pavimento il panino avvolto nella pellicola, la bottiglia dacqua e il cellulare.
MATTHEW ROSE
(in tono indignato)
Avevo visto per primo questo tavolo. Ci eravamo praticamente già seduti quando lei è piombata qui come una furia senza nemmeno...