Cose Pericolose
Serie âLegami di Sangueâ â Volume 3
Author: Amy Blankenship & RK Melton
Translated by Ilaria Fortuna
Copyright © 2012 Amy Blankenship
English Edition Published by Amy Blankenship
Italian Edition Published by TEKTIME
All rights reserved.
Capitolo 1
Nella sua camera da letto, Envy era indaffarata a sistemare alcune cose nella valigia di pelle nera. Si fermò e guardò il fratello quando si accorse che disfaceva la sua roba ogni volta che lei si girava per prendere altro. Le stava con il fiato sul collo da quando era arrivata a casa e stava iniziando a farla impazzire.
âSmettila.â scattò Envy mentre gli sottrasse alcuni abiti e li lanciò di nuovo nella valigia. Gettò i lunghi capelli rossi dietro le spalle e gli lanciò uno sguardo di avvertimento. âVai via di casa, ma lo conosci da quanto...una settimana? Sei sicura che è quello che vuoi?â ripeteva Chad come un mantra. âLa risposta è sempre la stessa Chad.â lo informò Envy con voce ferma, chiedendosi quante volte avrebbe dovuto dirlo prima che lui la ascoltasse davvero. Lo guardò dritto negli occhi e, trattandolo come un bambino stupido, pronunciò le parole molto lentamente âVoglio andare a vivere con Devon, ed è esattamente ciò che farò.â âCome puoi essere sicura che tra una settimana o un mese lui non troverà unâaltra e ti getterà via?â chiese Chad disperatamente. âNon lo farà .â Lei continuava a fare la valigia, cercando di respingere la fastidiosa sensazione che stesse abbandonando suo fratello. Era un uomo abbastanza maturo per gridare, e un poliziotto oltretutto. âTu non lo sai per certo. Voglio dire, lui balla mezzo nudo in quel club ogni sera e tu sarai bloccata dietro al bancone a servire da bere ai pervertiti.â esclamò Chad prono a strapparsi i capelli. Ciò che voleva fare in realtà era gridarle che si era fatta coinvolgere in qualcosa di pericoloso...con una persona così pericolosa.
Envy smise di fare la valigia e guardò il suo unico fratello che amava molto ma che stava per strozzare. âUno, lo so per certo. Due, sarà anche mezzo nudo, ma così sta benissimo. Tre, ballerò con lui nella gabbia. E quattro..â Si avvicinò come se gli stesse rivelando un piccolo segreto scomodo â..ti ci vuole una scopata.â
Chad guardò sua sorella âNon ho bisogno di scopare.â brontolò quando lei alzò un sopracciglio.
âSì, invece.â Lei aprì un cassetto e afferrò la sua lingerie succinta.
âHo detto di no.â Chad chiuse di botto la valigia prima che lei potesse aggiungere altro a quella che lui pregava fosse solo unâenorme borsa per una sola notte.
âSì, invece.â Envy gli agitò la biancheria in faccia come per fargliela notare.
âTi dico di no.â gliela tolse dalla mano.
âNon lo farai, ridammela.â Lei strinse gli occhi con rabbia.
âSì, invece.â Chad si fermò e alzò in aria il pugno con la biancheria. âDannazione!â
Devon era nel salotto appoggiato al muro con i piedi incrociati e le mani nelle tasche dei jeans...cercando di non ridere. Il loro litigio gli ricordava tanto il suo rapporto con i suoi fratelli.
Poteva dire che Chad si preoccupava davvero per Envy, e per questo non si sarebbe messo tra loro. Chad stava facendo quello che gli riusciva meglio...era il fratello maggiore di una tigre dai capelli rossi. No, non li avrebbe fermati, ma avrebbe pagato oro per guardarli.
Devon rise forte, poi cercò di mascherarlo con una tosse finta. Qualcuno bussò alla porta e i suoi occhi azzurri di ghiaccio si limitarono a chiedersi chi diavolo facesse visita ai fratelli prima dellâalba.
âDevon, potresti aprire tu?â chiese Chad.
âCerto.â rispose Devon e si spinse via dal muro prima di andare verso lâingresso. Aprendo la porta, non poté fare a meno di sorridere allo sguardo sorpreso sul volto di Trevor. âCiao Trevor, da quanto tempo.â
Come promesso, Trevor era venuto a parlare con Chad di ciò che aveva visto in chiesa. Lâultima cosa che si aspettava era che Devon Santos aprisse la porta. Incapace di controllare la propria reazione, Trevor sollevò il pugno allâistante e colpì il giaguaro sul naso...molto forte.
Devon inciampò indietro di un paio di passi e si asciugò il sangue dal naso. Poi guardò Trevor, mostrandogli i denti. Prima che Trevor potesse muoversi, Devon lo assalì lanciandosi fuori dalla porta e nel cortile.
Gli abiti si strapparono e caddero mentre i due mutarono nelle loro forme animali. Devon accerchiò il Kodiak e attaccò con un forte grido da giaguaro. Trevor ruggì e si alzò sulle zampe posteriori mentre cercava di afferrare il giaguaro attaccato alla propria schiena.
Dentro, Chad ed Envy sentirono il ruggito di Devon e corsero per la casa fino alla porta dâingresso. Si bloccarono quando videro Devon combattere con un enorme orso proprio nel loro cortile. Il poliziotto fu subito felice che non vivessero a poca distanza da qualsiasi vicino.
Chad fece scattare il proprio interruttore mentale, spegnendo tutte le proprie emozioni. Era un qualcosa che scattava in lui a renderlo sempre calmo e freddo...anche nel bel mezzo di una sparatoria. Raggiungendo la fondina sul fianco destro, Chad estrasse la pistola e sparò un colpo in aria cercando di ottenere la loro attenzione. Aggrottò la fronte quando la cosa non li turbò minimamente e ricevette un pugno sul braccio sinistro.
âAvvisa, quando stai per sparare con quella cosa!â esclamò Envy mentre si teneva una mano sullâorecchio destro e fece una smorfia per il rumore forte.
Zachary si allontanò dalla macchina con un sospiro profondo e fissò i due bambini che litigavano. Ancora una volta, doveva intervenire qualcuno con i nervi saldi. Sorrise tra sé alla sua battuta perché nessuno avrebbe mai usato le parole ânervi saldiâ per descriverlo. Alzando la mano davanti a sé, lanciò unâondata di calore verso i due mutanti, facendoli balzare indietro quando una scia di fuoco attraversò il cortile che li separava.
âSe non volete bruciare la vostra pelliccia allora farete meglio a ritornare uomini e fingere di avere un poâ di buon senso.â li avvertì Zackary, mentre unâaltra fiamma cominciò a crescere nella sua mano tesa. âChe vi comportiate da adulti o da bambini, perché non fa alcuna differenza per me?â Sorrise freddamente mentre la fiamma si alzava e si avvicinava al bersaglio.
Sapendo che Zackary lo avrebbe fatto, Trevor si trasformò e guardò le fiamme lambire il suo avversario. Guardare lâuomo che gli aveva portato via Envy aveva fatto alzare così tanto la sua pressione sanguigna che doveva concentrarsi anche solo per mantenere la forma umana.
Devon mutò di nuovo ma mantenne la sua posizione di combattimento, non fidandosi di Trevor per quanto potesse confonderlo. Fu momentaneamente distratto nel sentire lâaudace âDio Santo!â di Chad e guardò rapidamente verso i due fratelli. Vedendo Envy fissare Trevor...che adesso era nudo, Devon ringhiò profondamente volendo richiamare lâattenzione di lei al proprio posto...cioè su di sé.
Envy si strofinava la tempia ora che entrambi gli uomini erano nudi, fortunatamente solo con ferite lievi. Devon le aveva mostrato quanto velocemente guarissero i mannari, quindi capì che non si erano fatti nulla di grave. Il suo sguardo scrutò Trevor, ancora sconvolta di aver passato così tanto tempo con uno strano orso senza saperlo.
Trevor sorrise compiaciuto che il ringhio di Devon fosse di pura gelosia...ben gli stava.
Chad sbatté le palpebre pensando a chi gli avesse fatto saltare i nervi. Solitamente calmo nelle situazioni difficili, inalò profondamente e poi si spinse via dalla porta rizzandosi in piedi. âQuesta è casa mia, quindi si gioca con le mie regole. Envy resta qui con me, e tutti quelli che non sono umani se ne vanno.â Cercò di chiudere la porta ma Envy lo fermò.
âNon senza la mia compagna.â ringhiò Devon cercando di scacciare lâeffetto eco che stava ottenendo. Dannazione, chi immaginava che Trevor fosse così forte? Quella consapevolezza non gli andava a genio.
âVestitevi.â Envy si accigliò e poi rivolse occhi curiosi verso Zackary. Sembrava come se lui e Trevor fossero fratelli, il loro colorito era così simile. Lâunica vera differenza era che Zackary aveva i capelli corti ed era un poâ più alto. âOkay, so cosa sono loro...ma tu cosa sei?â
Zackary fece un inchino âPuoi chiamarmi guardiano.â Sorrise mentre le fiamme apparvero. âUn guardiano degli umani e delle creature paranormali.â Si raddrizzò e guardò Trevor. âNon le hai detto niente?â
âNo, non lâha fatto.â Envy lanciò a Trevor uno sguardo furioso più che meritato e poi riportò la propria attenzione a Zackary. âGuardiano? Che vuol dire esattamente? E tu e Trevor siete fratelli?â Non poté fare a meno di chiederlo.
âSignifica che proteggiamo entrambe le parti lâuna dallâaltra.â rispose Trevor poi aggiunse âE no. Per quanto riguarda la famiglia, non ho nessuno.â
âOh, adesso sei in vena di informazioni.â borbottò Envy.
âHo cercato di dirtelo.â le ricordò Trevor mentre prendeva i pantaloni di ricambio che Zachary gli aveva lanciato. âNon è colpa mia se tu non mi hai ascoltato.â
Le labbra di Envy si aprirono per dirgliene quattro ma si fermarono...ricordando colpevolmente lâultima sera in cui aveva visto Trevor. Le aveva detto di avere a che fare con la CIA, ma lei non gli aveva creduto. Lo aveva addirittura colpito con il taser per aver pensato che fosse abbastanza stupida da credere ad una bugia così patetica. Ma dâaltra parte, come poteva aspettarsi che lei gli credesse quando stava ballando in modo provocante con altre donne?
Il rovescio della medaglia era che...le aveva detto di essere sotto copertura. Envy si accigliò per il mal di testa che le stava venendo e dedusse che Trevor era più coglione di quanto pensasse allâinizio, per averle fatto pensare tutto questo.
Chad guardò il giaguaro prima di entrare in casa. Uscì pochi secondi dopo con un paio di jeans e li lanciò a Devon.
âNon abbiamo bisogno del tuo aiuto.â dichiarò Devon mentre si abbottonava i jeans e poi raggiunse Envy e strinse gelosamente un braccio intorno alla sua vita.
âAh davvero? Ho salvato tua sorella mentre tu eri occupato a rubarmi la ragazza.â contrattaccò Trevor prima di volgere il suo sguardo infuocato ad Envy.
Envy alzò gli occhi e incrociò quelli color blu-argento di Trevor. Vedeva ancora il dolore in essi e questo le strinse il cuore con inquietudine. Non lo odiava affatto. In realtà , amava ancora Trevor...solo, non come amava Devon. Le labbra di lei si aprirono per cercare di spiegare, ma Devon la interruppe.
âPerché siete venuti qui? Ci avete seguiti?â chiese Devon; non gli piaceva il fatto che Trevor continuasse a mettere Envy in difficoltà . Lei aveva fatto la sua scelta e Trevor doveva farsene una ragione prima di farsi male.
âIn realtà , sono venuti per parlare con me.â disse Chad con la massima tranquillità . Tornando a sua sorella, le prese la mano e la tirò dolcemente guardando Devon dietro di lei. âSe non ti dispiace, vorrei parlarle da solo.â
Quando Devon la lasciò andare, Chad la tirò dentro e chiuse la porta. In realtà dovette resistere dal chiuderla a chiave. Che poi, dopo quello che aveva appena visto nel cortile, non è che chiuderla a chiave sarebbe servito a qualcosa.
âSei sicura di non voler restare qui solo per unâaltra notte? Per la mia integrità mentale?â ammise, anche se sapeva di aver perso il controllo della propria vita già un paio di svincoli prima.
Envy avvolse le braccia intorno a suo fratello e gli diede un abbraccio più che gradito, poi fece un passo indietro per guardarlo âNon posso. Hai visto quello che è successo in chiesa stasera. Sono scappati tutti, quindi Warren sta cercando di riunirli come prima cosa domani mattina.â
Lei guardò di nuovo la porta mentre un altro pensiero la colpì. âInoltre, stare con loro è probabilmente il luogo più sicuro adesso. Anzi, ti chiamerò e ti dirò a che ora venire alla riunione, e se sarà al Moon Dance o al Night Light. Voglio che tu mi faccia un favore. Porta Trevor e la torcia umana alla riunione, perché se quello che ho sentito è vero...avremo bisogno di tutto lâaiuto possibile.â
âVampiri?â chiese Chad tornando alla modalità poliziotto anche se si strofinò la nuca dove i peli sottili avevano deciso di rizzarsi definitivamente.
Envy annuì, aggrottò la fronte, poi scosse la testa âI vampiri, sì, ma câè un demone in libertà ...â
Chad si sporse e la afferrò per le braccia âUn demone? Nessuno ha parlato di demoni!â
Envy inspirò poi annuì, sperando che ciò che stava per dirgli lo avrebbe fatto sentire meglio. âSì, un demone. La buona notizia è che abbiamo due angeli dalla nostra parte.â Gli fece un debole sorriso sperando che non svenisse.
âAngeli?â Chad la lasciò andare e si appoggiò pesantemente al muro âBuon Dio.â
âEsattamente.â Envy annuì guardandolo passarsi le dita tra i capelli come se lottasse contro la voglia di strapparseli. âAdesso parla con Trevor. Puoi farlo per me? Porta lui e Zackary alla riunione domani.â Si morse il labbro inferiore non volendo fare unâaltra scenata. âE in cambio, non prenderò la mia roba stasera...se ti farà sentire meglio.â
Chad annuì e le fece un lieve sorriso âDâaccordo.â
Aprì la porta per uscire, ma entrambi si fermarono vedendo Zackary in piedi tra i due uomini con un palmo infuocato puntato verso ognuno.
âTesoro, andiamo.â disse Envy e corse fuori dalla porta afferrando la mano di Devon mentre si dirigeva verso la sua auto.
Trevor fece per seguirli ma Zackary lo fermò âFermo lì, spasimante. Dobbiamo prima parlare con il fratello.â
âAndiamo dentro e prendiamo un caffè.â disse Chad, tirando un sospiro di sollievo quando Trevor si girò arrabbiato ed entrò in casa come un uomo in missione. Annuì mentre Zackary seguiva Trevor, poi chiuse la porta chiedendosi in cosa diavolo si fosse immischiato.
Quando il caffè fu sul fuoco, Chad si voltò verso i due ospiti. Al momento aveva più domande che risposte, il che non lo aiutava per niente. âAllora cosâè questa storia che Envy dice a proposito di un demone in libertà ? Ha anche detto che Warren vedrà tutti domani per una specie di riunione su quello che è successo stasera e lei vuole che noi tre ci uniamo a loro.â
Trevor non poté trattenere il leggero sorriso che apparve sulle proprie labbra. Quindi Envy voleva coinvolgerlo...voleva averlo vicino. Non poteva biasimarla. Dal modo in cui Devon la stava proteggendo, non doveva sentirsi molto al sicuro. Sapendo che lei aveva bisogno di lui, buona parte della sua persistente rabbia svanì.