Purificazione Della Memoria. Giovanni Paolo II E La Guarigione Intergenerazionale - Andrzej Stanislaw Budzinski 5 стр.


Vediamo, che la Tradizione della Chiesa non è qualcosa di statico, ma dinamico, vivo, sorvegliata dal Magistero della Chiesa che si sviluppa secondo linsegnamento delle Sacre Scritture. Nello sviluppo della Tradizione partecipa tutto il popolo di Dio, cioè i vescovi e i laici.

Sappiamo che la Tradizione Apostolica si è finita con la morte dellultimo degli Apostoli san Giovanni Apostolo e Evangelista nel 104 d.C. In modo analogico possiamo dire, che finché esiste la Chiesa, la sua Tradizione e nel continuo sviluppo - rivelazione. La Tradizione della Chiesa si finirà quando essa smette di esistere. Durante lo sviluppo della Tradizione possiamo scoprire le cose che ci sorprendono. Questo può riguardare anche il problema della preghiera della guarigione intergenerazionale. Può essere che siamo i testimoni dello sviluppo di qualcosa di nuovo nella Tradizione della Chiesa, che fino ad adesso ancora non è stato scoperto. Questo è possibile o no? Se qualcuno dicesse che è impossibile, limiterebbe lazione della grazia di Dio nella storia.

Sono daccordo che il peccato del bisnonno è il suo peccato personale come i peccati commessi da noi sono nostri. Ognuno di noi è responsabile dalle proprie azioni. Tale ragionamento è giusto. Però, anche è vero, che noi purtroppo non conosciamo tutta la realtà del peccato del passato, che cosa lha suscitato. Non conosciamo tutte le sue conseguenze. Non conosciamo tutta la sua realtà. Non conosciamo tutte le sue circostanze materiali e spirituali. Non conosciamo tutte le sue sfumature che l'hanno accompagnato. Siamo sicuri che i peccati degli nostri antenati non hanno trasmesso qualcosa alle nostre generazioni? La risposta onesta è, che non conosciamo.

Vorrei porre la domanda a Stanisław Gądecki, Arcivescovo Metropolita di Poznan, Presidente KEP e Artur G. Mizinski, Segretario generale KEP, che hanno firmato la Delibera di proibire la celebrazione della Santa Messa e tutte le funzioni di preghiera per la guarigione dei peccati intergenerazionali o la guarigione intergenerazionale; siete sicuri al cento per cento che il nostro peccato non è stato in alcun modo influenzato dal peccato del nostro nonno o bisnonno? La teologia morale ci insegna, che con i dubbi non si dovrebbe prendere nessuna decisione.

Capisco, che durante la preghiera della guarigione intergenerazionale potevano essere gli abusi da qualcuno che le praticava e sono sicuro che erano, ma ciò ancora non significa che l'idea di questa preghiera non sia vera. Penso che nella formulazione di questo documento si è nascosto un errore logico ed è stato usato il quantificatore sbagliato:

A abusato e B abusato,

risultato:

A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V X Y Z abusano.

Siete d'accordo con questo approccio? Sicuramente no. È come se avessi detto:

il vescovi A e B non vivono secondo il Vangelo,

risultato:

tutti i vescovi non vivono secondo il Vangelo,

oppure che la Chiesa non è di Dio!

Secondo voi, approccio così sarebbe giusto? No! La giusta reazione dellEpiscopato Polacco sarebbe indignazione. Sono daccordo pienamente. Anche tanti sostenitori di questa preghiera possono sentirsi indignati.

Non voglio entrare in polemica con lEpiscopato, ma dove nella Bibbia si parla dellindulgenza? Penso che nella Sacra Scrittura troviamo più testi che parlano dellinfluenza del peccato intergenerazionale che dellindulgenza.

A proposito dellindulgenza, proprio nella Costituzione Apostolica di Paolo VI che parla di essa, il papa esprime un pensiero molto interessante : Regna tra gli uomini, per arcano e benigno mistero della divina volontà, una solidarietà soprannaturale, per cui il peccato di uno nuoce anche agli altri, così come la santità di uno apporta beneficio agli altri. In tal modo i fedeli si prestano vicendevolmente laiuto per conseguire il loro fine soprannaturale. Una testimonianza di questa solidarietà si manifesta nello stesso Adamo, il peccato del quale passa per "propagazione"in tutti gli uomini. Ma Cristo stesso nella cui comunione Dio ci ha chiamato, è maggiore e più perfetto principio, fondamento ed esemplare di questa soprannaturale solidarietà [52] .

Interessante, che papa nella costituzione parla di una solidarietà soprannaturale tra gli uomini , la quale riguarda anche il peccato o delle conseguenze di esso. Dal contesto della costituzione possiamo capire, che questi legami si riferiscono ai vivi e ai morti. Il papa non dice, che questi legami toccano prima, seconda o terza generazione. Parla soltanto Regna tra gli uomini, per arcano e benigno mistero della divina volontà, una solidarietà soprannaturale, per cui il peccato di uno nuoce anche agli altri, così come la santità di uno apporta beneficio agli altri.

Penso, che nessuno di noi ha dubbi, che la santità dei santi influenza le generazioni future e suscita nei cuori il desiderio di seguire Gesù, proprio sulla strada e in modo del santo. Un perfetto esempio sono gli Ordini religiosi che per la grazia dellesempio di un santo possono vivere nella storia per lunghi secoli attirando le persone che continuano il carisma del fondatore (benedettini, francescani, domenicani). In modo analogico questo riguarda anche il peccato.

La domanda sorge spontanea: le parole del Papa non possono riferirsi a una migliore comprensione della preghiera della guarigione dagli effetti dei peccati intergenerazionali?

Sacra Scrittura sulle conseguenze del peccato intergenerazionale

Inizierò citando il testo del documento dell'episcopato: I sostenitori del concetto di "peccato generazionale"si riferiscono alle Sacre Scritture che giustificando, che già nell'Antico Testamento si parla di questo tipo di reato. Essi indicano nei frammenti delle Scritture che, secondo loro, parlano direttamente della punizione per i peccati dei loro antenati: "Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano"(Es 20,5); "il Signore conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione"(Es 34,4); "Il Signore è lento all'ira e grande in bontà, perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione"(Nu 14,18); "Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano"(De 5,9).

Tuttavia, nella Bibbia, a volte anche negli stessi libri, troviamo altre dichiarazioni degli autori ispirati che contraddicono tesi sulla responsabilità generazionale per il peccato. Nel libro del profeta Geremia leggiamo: "In quei giorni non si dirà più: I padri hanno mangiato uva acerbe i denti dei figli si sono allegati! Ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; a ogni persona che mangi l'uva acerba si allegheranno i denti"(Ger 31,29-30). II profeta Ezechiele parla della responsabilità individuale del peccato: dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele [I padri han mangiato l'uva acerba e i denti dei figli si sono allegati?]. Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà [] Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità (Ez 18,3-4.20). Lo stesso principio di responsabilità individuale risuona anche nel libro del Deuteronomio: Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato (De 24,16) . Sembra che la Bibbia si contraddice. Prima conferma e dopo si auto nega. In questa situazione chi ha detto che la decisione dellEpiscopato è giusta?

Tuttavia, nella Bibbia, a volte anche negli stessi libri, troviamo altre dichiarazioni degli autori ispirati che contraddicono tesi sulla responsabilità generazionale per il peccato. Nel libro del profeta Geremia leggiamo: "In quei giorni non si dirà più: I padri hanno mangiato uva acerbe i denti dei figli si sono allegati! Ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; a ogni persona che mangi l'uva acerba si allegheranno i denti"(Ger 31,29-30). II profeta Ezechiele parla della responsabilità individuale del peccato: dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele [I padri han mangiato l'uva acerba e i denti dei figli si sono allegati?]. Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà [] Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità (Ez 18,3-4.20). Lo stesso principio di responsabilità individuale risuona anche nel libro del Deuteronomio: Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato (De 24,16) . Sembra che la Bibbia si contraddice. Prima conferma e dopo si auto nega. In questa situazione chi ha detto che la decisione dellEpiscopato è giusta?

50% pro e 50% contro!

Chi ha la ragione? LEpiscopato o sostenitori della preghiera della guarigione intergenerazionale? Probabilità è uguale: 50%.

Nel documento dellEpiscopato leggiamo: A volte questi testi sono manipolati per confermare la tesi del peccato generazionale o della necessità di una guarigione intergenerazionale . Ricordiamoci il risultato: 50% pro e 50% contro! In questa situazione potrebbe rivelarsi che l'episcopato manipola i testi delle Sacre Scritture. Questo è probabile o no? Forse è solo una svista da parte sua che deve essere corretta? Oppure siamo convinti in anticipo che l'Episcopato è infallibile? L'Episcopato potrebbe sbagliare o questo è impossibile? La risposta sotto ci dà il documento stesso: Tuttavia, nell'interpretazione dei testi indicati in precedenza, l'esegesi moderna spiega che non si tratta delle "ingiustizie"letterali o "offese"dei padri nel senso del loro peccato personale, che hanno commesso e per le quali i loro figli avranno responsabilità, ma del loro esempio malvagio, che ha avuto un impatto negativo nellallevare i loro figli che si comportano come i loro padri, moriranno per il loro stesso peccato . Ancora una volta pongo la domanda: Perché non prendiamo in considerazione, come la verità, quei 50% dei sostenitori dellidea della preghiera della guarigione intergenerazionale? In questo possono aiutarci le parole di p. prof. Aleksander Posacki: Nel frattempo, p. prof. Posacki spiega che anche se lui è a favore di condurre le preghiere per la guarigione intergenerazionale, però, si deve farla con grande cautela e sotto certi criteri teologici (...) E 'infatti ancora una zona inesplorata e quindi la sua comprensione richiede grande cautela, ma non può essere messa a tacere, sottovalutato o perseguitata. Si tratta di guardare questo problema alla luce dell'insegnamento della Chiesa sulla responsabilità individuale e la punizione a tutti noi per i propri peccati, e non per i peccati dei loro antenati. P. Posaki presenta i meccanismi e gli effetti della transizione (e non come la punizione per i peccati) dei peccati duplicati dalle generazioni successive. Così, i "peccati generazionali"sono quelli che si riproducono nelle generazioni successive, e si formano a seguito del cattivo esempio che danno ai sui figli e nipoti nonni e genitori. Così i figli, i nipoti a causa del cattivo esempio commettono gli stessi peccati, che commettevano i loro genitori o nonni. Ho in mente, ad esempio, tutte le patologie (alcolismo, tossicodipendenza, dissolutezza - sexoholizm, divorzio, ecc.), anche quelli che sono sorti a seguito di contatto diretto o indiretto con le forze maligne. Quindi anche alla categoria delle conseguenze dei peccati generazionali p. Posacki include il "carico occulto". In questo contesto, scrive p. Posacki - si deve evitare sia l'ideologia kryptofatalizmu1, che assolve pericolosamente le coscienza umana dalla responsabilità dell'uomo davanti a Dio e agli uomini, e di minimizzare l'impatto dei peccati generazionali o della famiglia - soprattutto se si tratta di peccati commessi in materia di occultismo o satanismo, dove vediamo l'influenza diretta o indiretta di Satana [53] .

I sostenitori della preghiera per la guarigione dagli effetti del peccato intergenerazionale non parlano del fatto che il peccato dell'antenato è un peccato personale del suo discendente, ma parlano degli effetti che il peccato degli antenati può avere sulla famiglia e nella educazione tramandata di generazione in generazione. Il fonte di questa negativa educazione o l'esempio sbagliato possono trovarsi nel peccato dell'antenato. Una tale sbagliata educazione può portare alla riproduzione dello stesso peccato nelle generazioni future, che in questo modo può diventare il peccato personale di coloro che lo commetteranno.

Chi ha la ragione? Episcopato o sostenitore della preghiera per la guarigione dagli effetti del peccato intergenerazionale? Certamente non si tratta di dimostrare chi ha ragione o no, chi vince e chi perde. Si tratta della verità e del bene della Chiesa. Potrebbe rivelarsi, che lEpiscopato Polacco attraverso la proibizione priva la Chiesa in Polonia di una preghiera di grande valore, la quale compresa in modo giusto e praticata secondo le chiare e sane regole, secondo insegnamento della Bibbia e della Chiesa, può portare tanta benedizione.

Cosa si dovrebbe fare per risanare dolorosa situazione? Incontrarsi, dialogare e ancora una volta riflettere. In questa situazione può emergere una difficoltà che si chiama l'umiltà, specialmente da parte dellEpiscopato, perché dovrebbe ammettere che la sua decisione non era ponderata fino il fondo. Però, dove si cerca la verità non dovrebbero essere i problemi con essa. Spero, almeno teoricamente, questa difficoltà sia fuori questione da parte dell'Episcopato, perché loro sono, o meglio dire dovrebbero essere, gli umili servitori dei servi, secondo l'insegnamento del Vangelo e l'esempio di Cristo: [26] Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, [27] e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; [28] appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti"(Mt 20,26-28) .

Adesso vorrei porre una domanda molto importante: è vero che nella Bibbia non si trova ne anche un brano che parlasse della sofferenza del figlio per il peccato di suo padre?

Sorprendente è, che tra tanti vescovi dell'Episcopato, che sono teologi e studiosi delle Sacre Scritture, nessuno di loro non abbia avuto l'idea di riflettere sui testi biblici:

- Gen 4,1-24;

- 2 Sm 12,1-15;

- Es 20,5 (questo testo è nel documento);

- Lc 11,50-51.

Questi sono testi che possono aiutarci a comprendere le basi bibliche della preghiera per la guarigione dagli effetti del peccato intergenerazionale. Secondo me meritano un'attenzione speciale.

1°. Gen 4,1-16

Prima propongo di leggere il testo: [1] Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: "Ho acquistato un uomo dal Signore". [2] Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. [3] Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; [4] anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, [5] ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. [6] Il Signore disse allora a Caino: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? [7] Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dominalo". [8] Caino disse al fratello Abele: "Andiamo in campagna!". Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. [9] Allora il Signore disse a Caino: "Dov'è Abele, tuo fratello?". Egli rispose: "Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?". [10] Riprese: "Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! [11] Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. [12] Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra". [13] Disse Caino al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono? [14] Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere". [15] Ma il Signore gli disse: "Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato. [16] Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nord, ad oriente di Eden.

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