Favole
in
Versi
Juan Moisés de la Serna
Tradotto da Patrizia Barrera
Editorial Tektime
2020
Favole in Versi
Scritto da Juan Moisés de la Serna
Tradotto da Patrizia Barrera
1ª edizione: ottobre 2020
© Juan Moisés de la Serna, 2020
© Edizioni Tektime, 2020
Tutti i diritti riservati
Distribuito da Tektime
https://www.traduzionelibri.it
Non è concessa la riproduzione totale o parziale di questo libro, nè la sua inglobazione in un sistema informatico, nè la sua divulgazione in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, sia esso elettronico, meccanico, fotocopia, registrazione o di altro tipo, senza lautorizzazione scritta dellautore o delleditore. La violazione dei diritti su menzionati potrà essere considerata reato contro la proprietà intellettuale (Art. 270 e seguenti del Codice Penale).
Rivolgersi a CEDRO (Centro Español de Derechos Reprográficos) se si desidera fotocopiare o scansionare qualsiasi parte di questa opera. E possibile contattare CEDRO mediante il sito web www.conlicencia.com o telefonare al 91 702 19 70 / 93 272 04 47.
PRÓLOGO
Un bel giorno una sardina
a nuotare se ne stava.
Signor polpo se ne accorse,
lesto le si avvicinava.
Dove vai, mia sardinella?
Tosto lui le domandò.
Lei, che era molto furba,
senza un fiato lo lasciò.
Ma il polpo si era accorto
che lei sera dileguata,
e girando per lo scoglio,
ecco che lui lha acciuffata.
AMORE
Dedicato ai miei genitori.
Indice dei Contenuti
1. LA SARDINA E IL POLPO7
2. LA RAGAZZA E IL SOLE10
3. L ELEFANTE E LA SIRENA15
4. LALBERO E GLI UCCELLI.19
5. IL GATTINO MALTESE23
6. LA FARFALLA BUGIARDELLA28
7. FORMICHE IN CUCINA31
8. L ELEFANTE SALTERINO35
9. I PICCIONI39
10. DUE TARTARUGHE ACCALDATE42
11. LA PECORELLA SMARRITA47
12. LA FORMICHINA GENEROSA52
13. IN FONDO AL MARE56
14. L ELEFANTE E LA PANTERA60
15. LA COCCINELLA E LA ROSA65
16. ASPETTANDO LAEREO71
17. LA FARFALLA SOGNATRICE75
18. LA PICCOLA SIRENA DEL PORTO80
19. IL CASTORO E LA CASTAGNA85
20. LAEREO E LAQUILOTTO91
21. DUE MOSCHE UN PO ACCALDATE95
22. IL BRUCHINO GIOCHERELLONE98
23. IL SIGNOR ELEFANTE STUPIDONE101
1. LA SARDINA E IL POLPO
Un bel giorno una sardina
a nuotare se ne stava.
Signor polpo se ne accorse,
lesto le si avvicinava.
Dove vai, mia sardinella?
Tosto lui le domandò.
Lei, che era molto furba,
senza un fiato lo lasciò.
Ma il polpo si era accorto
che lei sera dileguata,
e girando per lo scoglio,
ecco che lui lha acciuffata.
Oh, buongiorno! io ti ho detto.
Signor polpo prese a dire.
La sardina per timore
facea finta a non sentire.
Poi di colpo fece un balzo:
no, parlare non voleva!
Si rimise giù, a nuotare:
già quel polpo conosceva.
Sa che è molto impertinente
e gli piace disturbare.
Come incontra un po di gente
non cè gusto più a nuotare.
Signor polpo è rassegnato:
sulla roccia si sdraiò,
e stringendo le otto zampe
ecco che si addormentò.
Lui lo sa che è un po scocciante,
che sta tutti a disturbare.
Le parole sono tante,
impedisce di nuotare.
Sol per questo la sardina
lì da solo lo ha lasciato:
nuota sempre la mattina!
Guarda il polpo che è imbronciato.
A lui piace perder tempo,
e poi parla a non finire.
Le dispiace che è scontento ma
Rimanga lì a dormire!
AMORE
2. LA RAGAZZA E IL SOLE
Cè che dice che una volta
nei paraggi qui abitava
una bella fanciullina,
e che ridere lei amava.
Tutti i dì di buon mattino
sulla spiaggia si recava,
e il grazioso corpicino
sulla sabbia lei posava.
Quando il sole a poco a poco
lì sul mare si levava
la fanciulla in un bel gioco
un sorriso gli lanciava.
Finché un giorno, di mattino,
ecco cosa capitò.
Che sorriso sul visino!
una voce pronunciò.
La ragazza si voltò
ma nessuno le era attorno,
sole il sole si era alzato,
iniziava un nuovo giorno.
Con lo sguardo sconcertato
tutto in giro si guardò;
se qualcuno avea parlato
di capire si sforzò.
Chi cè lì che si nasconde?
la ragazza domandò.
Ma nessuno le risponde:
lei allora si arrabbiò.
Una cosa mai successa:
il sorriso si è spezzato!
Ma la voce ha già ripreso:
Sono io, che ti ho parlato!
Guardò in alto e allora vide
chi era quello che parlava.
Era il sole che, dal cielo,
ora a lei si avvicinava!
Ma che dici? chiese ancora,
un pochino spaventata.
Ed il sole: Piccolina,
sono io che ti ho chiamata.
Arrabbiata lei rispose:
Me lo dici solo adesso?
Ed il sole, più pacato:
Prima o dopo, fa lo stesso
Ma tu prima sorridevi,
non volevo disturbarti,
eri bella; ma smettesti,
e ho pensato di chiamarti
Lei allora un po sorrise:
Stai cercando di adularmi.
Sono stufa di parole;
forza, scendi qui a scaldarmi.
Ti ho scaldato già un bel po.
Il sorriso ti è tornato.
disse il sole, e si levò,
e in un attimo era andato
Dove vai, non te ne andare! -
La ragazza lo implorò-
Non lasciarmi più da sola,
ma restiamo qui a parlare.
Tutti i giorni sono in cielo,
tutti i giorni sto al mio posto.
E tu non mi hai mai parlato.
Questo il sole le ha risposto.
Ma hai un sorriso celestiale,
non la smetto di guardarti.
Quando in spiaggia tu verrai
ritornerò a scaldarti.
Sulla sabbia lei rimase
mentre il sole se ne andava,
era triste ma sapeva
che poi, tanto, ritornava.
A sorridere si mise,
col sorriso lo attirò.
Con quel laccio lo riprese
ed il sole a lei tornò.
Anche tu, col tuo sorriso,
tanto amore troverai,
tanta luce sul tuo viso
se come lei farai.
AMORE
3. L ELEFANTE E LA SIRENA
3. L ELEFANTE E LA SIRENA
Su una spiaggia di Malta
se ne stava un elefante
quando, ecco, esce dallacqua
una bella sirena guizzante.
Esisti per davvero!
gridò quellelefante.
La sirena, spaventata,
si arrestò, molto esitante
Lanimale la guardava
stupito sulla rena,
la testa fuor dallacqua
se ne stava la sirena.
Esci sirenetta.
lelefante le gridò -
Lacqua è molto fredda!
Lei allora si placò.
Lacqua è al punto giusto,
di certo non spaventa.
Ma se vedessi al polo!
Lì cè la tormenta!
Che dici, sirenetta?
Io mai lì ci verrei!
Ho zampe troppo grandi,
di certo affogherei!
Che lagna di elefante!
gridò la sirenetta
Le zampe troppo grandi
E lacqua troppo fredda!
Sei tutta ciccia e lardo,
io invece non mi lagno.
E solo un gran codardo
chi non vuol fare il bagno!
Irato lelefante
la proboscide affondò,
tirò su tanta acqua
e con rabbia la spruzzò.
Ma la sirena rise:
Che bel divertimento!
A quella doccia calda
provò gran godimento!
Spruzzamene ancora,
mi piace questa doccia!
Ma lelefante, altero,
rimase come roccia.
Con tutta lacqua addosso
non sei preoccupata?
Di certo, e ne ho rimorso,
ti ho più che congelata.
Sei proprio esagerato!
gli disse la sirena
Mi hai solo rinfrescato
e ne valea la pena!
A Malta lacqua è un forno,
da sempre lho apprezzata,
ed una volta al giorno
mi faccio una nuotata.
Riprese lelefante:
Allora se tu vuoi,
prendiamo un po di sole,
ci tufferemo poi.
AMORE