Ne sono convinto. esclamò Harrington , con un tono a metà tra durezza e dolcezza. Gregory non riusciva a capire come facesse.
Non fatemi pentire di avervi accolto nel club. E ora andate, prima che cambi idea! lo redarguì.
A quelle parole, il Conte di Barton schizzò in piedi e si precipitò fuori della stanza. Gregory lo guardò uscire con aria torva. Poi si rivolse allamico: Avreste dovuto farvi riconsegnare la chiave immediatamente.
Bisogna pur dare agli altri una seconda possibilità disse quello, con dolcezza A che giova essere tanto intransigenti? Gregory strinse le spalle. Ad ogni modo, mi trovo in disaccordo con voi.
Harrington sorrise. Eh, questo lo so da anni, caro amico! Poi, dolcemente. Allora, che progetti avete per questa sera?
Per prima cosa voglio tuffarmi a letto e dormire fino sera inoltrata. Poi intendo folleggiare tutta la notte, magari in compagnia di qualche signora compiacente che sia in grado di Sorrise sensualmente, allidea di quello che avrebbe voluto fare con una delle sue cortigiane. soddisfarmi completamente. puntualizzò..
Harrington lo fissò per un attimo e poi scosse il capo. Fatemi compagnia mentre torno a casa. Ho bisogno del vostro consiglio riguardo il club e Marian mi aspetta presto per cena.
Vorrei potervi dire di no, ma lo farò per voi. rispose, un po stizzito.
Che cosa preferireste non fare? disse Ashtey, entrando a sua volta nella stanza. I suoi capelli biondi si muovevano leggeri ad ogni passo e dagli occhi blu traspariva una vena di malizia.
Una bella passeggiata fino a casa di Harrington. Volete unirvi a noi? Il nostro amico riesce a farla passare come una cosa divertente!
Non ho detto nulla del genere! intervenne Harrington con aria offesa Siete voi che vi siete arreso subito alla mia proposta, caro amico!
Ashtey lo guardò con fare beffardo. E perché siete diventato un vecchio uomo sposato, ormai!
Gregory ridacchiò, di buon umore per la prima volta, quel giorno. Ecco qualcosa che mi trova daccordo!
Finitela! esclamò Harrington, con aria seccata Allora, mi accompagnate o no? Non ho nulla in contrario a discutere con entrambi di alcune faccende! Fissò Gregory. O preferite fate ancora il difficile?
Gregory era davvero stanco. La notte precedente era stata lunga e quella giornata assai faticosa. E poi, non tollerava di fare da balia ai ragazzotti viziati del club. Aveva bisogno di un buon sonno ristoratore e lidea di accompagnarsi ad una bella dama, dopo, lo stuzzicava. Ma Harrington era un buon amico. Magari si sarebbe rilassato lo stesso con un po di esercizio fisico e un sonnellino. Accettò linvito.
E sia, vi farò compagnia. Cercherò di essere meno antipatico, ma non ve lo prometto.
Uscirono insieme dal club come una volta, tuttavia molte cose erano cambiate nel frattempo. Gregory e Ashtey erano membri bene accetti del club, che era per scapoli, poiché entrambi non erano sposati. Harrington poteva stare lì solo in quanto membro fondatore. Talvolta Ashtey strombazzava che avrebbe voluto ammogliarsi, ma Gregory non ne aveva alcuna intenzione. Dal canto suo, non sapeva se sarebbe rimasto nel club, qualora Ashtey si fosse sposato. Era una cosa che lo avrebbe destabilizzato e lui odiava i cambiamenti. Ma aveva la brutta sensazione che a breve la sua vita avrebbe subito un vero rivolgimento, e che tutto quello che conosceva sarebbe stato fatto a pezzi. Comunque, sarebbe stato il tempo a dire lultima parola..
CAPITOLO SECONDO
Una cameriera portò il vassoio dargento e lo sistemò sul tavolino accanto, dove facevano bella mostra di sé ogni sorta di pasticcini. Samantha si alzò, mentre la cameriera usciva.
Permettete che ve lo serva io, cara? disse, rivolta a Marian. La donna annuì. Se vi fa piacere.
Samantha si rivolse a Kaitlin: Pronta per una bella tazza di the?
Kaitlin lanciò unocchiata a Samantha e poi unaltra a Marian. Ormai chiacchieravano da più di unora e Marian non aveva fatto ancora alcuna rivelazione. Avevano solo spettegolato di questo o di quello. Una gran noia! Ma confidava che presto la cugina le avrebbe fatte partecipi dei suoi segreti.
Non vedo lora! rispose, tranquillamente. Kaitlin era una persona pacata, e stava già bene così. Samantha preparò il the, seguendo i gusti di ognuna, e poi lo servì. A Kaitlin bello dolce, mentre Marian lo gradiva con una goccia di latte. Poi ognuna cominciò a degustarlo, tenendo la tazza in una mano e il piattino nellaltra. Kaitlin chiuse gli occhi e lo degustò con piacere. Non cera nulla di meglio che una buona tazza di the caldo! Ottimo! esclamò. Samantha andò a sedersi accanto a lei sul divanetto.
Adesso che siamo tutte a posto e ben nutrite, è il momento che Marian ci faccia la sua gran rivelazione! esclamò, senza la minima ombra di pudore. A queste parole, Marian quasi si strozzò con il suo the. Iniziò a tossire convulsamente, agitando la mano davanti al viso. Kaitlin posò la sua tazza e le si fece vicino. Tutto bene, cara?
Sì, tutto bene! disse, ancora tossendo, la povera Marian. Devo solo riuscire a riprendere fiato!
Kaitlin guardò Samantha con aria di rimprovero: Non avete un briciolo di pazienza!
Samantha fece spallucce: E vero, non ne ho! esclamò allegramente.
Marian fece gli ultimi colpi di tosse e si dette qualche colpettino alla gola. Come diamine fate a saperlo? esclamò, fissando Samantha bene in faccia E la prossima volta potete almeno attendere che abbia finito la mia tazza di the, prima di essere così esplicita?
Kaitlin strinse le labbra con disappunto: è proprio vero che certe persone non cambiano mai!
Bene, ora che avete ricominciato a respirare, vi spiacerebbe dirmi a cosa alludeva Samantha?
Marian diventò tutta rossa e balbettò: Io sto.sto aspettando State aspettando cosa? chiese Kaitlin, ancora frastornata. Ma poi, allo scoppio di risa di Samantha aggiunse: Oh, dimenticate la mia stupida domanda! Kaitlin si vergognava terribilmente: non avrebbe dovuto chiederglielo, visto che più o meno aveva intuito di cosa si trattava. Ancora non capiva perché Marian non lo avesse annunciato chiaramente.
Marian sorrise: Sapete, è da un po che ci provavamo eadesso tacque, tutta rossa in viso.
Non dite altro! sdrammatizzò allegramente Samantha Tanto abbiamo capito!
Jonas è eccitatissimo! Come me, daltronde! continuò Marian Ma siamo anche un po spaventati allidea! Kaitlin tornò a sedersi sul divano. Ora che aveva appurato che Marian stava bene, non vedeva il motivo di restare in piedi. E, comunque, non aveva altro da poter aggiungere alla conversazione. Per quanto la riguardava, era convinta che sarebbe rimasta zitella. Nessun uomo sembrava notarla. Per un breve periodo aveva sperato che il Conte di Ashtey la corteggiasse, ma poi quello aveva smesso di guardarla. Magari lei aveva frainteso le sue intenzioni.
In realtà, non sapeva nulla degli uomini, né come attirarli. Samantha era brava in queste cose, lei non aveva mai avuto problemi a conquistare un uomo. Ciò che le rendeva la vita difficile era suo fratello, il Conte di Shelby: col suo brutto carattere aveva spaventato più di un pretendente e mandato allaria vari possibili matrimoni.
State tranquilla stava dicendo Samantha a Marian Vi staremo vicine e vi aiuteremo noi.
Siete un ingenua, cara. Sapete che non sta bene che mi stiate vicina durante la gravidanza e
Oh, non siate sciocca! la redarguì Samantha Ho letto molti libri sullargomento, e anche Kaitlin!
Marian si voltò con stupore verso Kaitlin! Dannazione! Perché Samantha doveva essere sempre così spudorata? E vero che lei aveva letto con curiosità tutte le riviste mediche di Marian: erano davvero interessanti e poteva comprendere il desiderio della cugina di diventare medico. Non che condividesse la stessa passione! Alcune cose riguardo il corpo umano erano assolutamentedisgustose! Decisamente, la carriera del medico non le interessava.
Non capisco a cosa si riferisce Samantha. provò a difendersi. Magari poteva fingere di non saperne nulla. Nessuno, tranne le due amiche che erano con lei nella stanza, avrebbe potuto contraddirla. Gli altri, quasi non la notavano.
Non provate a fare la furba con noi! la incalzò Samantha Potete anche apparire timida e vergognosa come un topolino, ma noi conosciamo bene il vostro lato maschile!
Non dite stupidaggini! Non sono mica un maschiaccio. E una parola che si addice più a voi che a me!
Io la definirei una peste, più che altro! esclamò una profonda voce baritonale alle loro spalle. Le donne si voltarono allunisono a quel suono. Sulla soglia della stanza cerano tre uomini: uno era Jonas, il marito di Marian. Gli altri due erano i suoi amici più cari, Lord Shelby e Lord Ashtey. Chi aveva parlato era Shelby, il fratello di Samantha.
Non potete certo giudicarmi, data la vostra immorale condotta! si risentì Samantha, avvicinandosi minacciosa a lui.
Rinfoderate gli artigli disse stancamente Harringhton, passandosi una mano tra i folti capelli neri Vorrei evitare spargimenti di sangue davanti a mia moglie.
La ragazza si calmò. Dite bene. Non è elegante per una signora come me rispondere in tal modo a quel tanghero di mio fratello! Shelby sorrise malignamente. A quella vista, Kaitlin sentì il sangue rimescolarle dentro Era così bello e affascinante! Samantha invece non si accorse del suo ghigno cattivo, e ciò le evitò un ennesimo imbarazzo. Invece lo ammonì con un dito, come si fa con un bambino capriccioso.
Soprattutto, non vorrei arrecar danni a Marian e al bambino! esclamò.
Marian sta per avere un bambino? esclamò sorpreso e stizzito Shelby Perché sono sempre lultimo a essere informato? Kaitlin sospirò. Quel pomeriggio con le amiche stava prendendo una piega insolita. Era chiaro che la cugina e il marito non erano ancora pronti a fare lannuncio ufficiale. Samantha doveva assolutamente imparare a tenere la lingua a freno! Anche se in cuor suo Kaitlin sapeva che era una battaglia perduta in partenza..
Gregory gemette dentro di sé. Il fatto che a breve Harrington sarebbe divenuto padre avrebbe cambiato tutto. Il primo passo era stato il matrimonio, ma un figlio lo avrebbe tenuto legato alla casa e al focolare domestico. Non ne faceva certo colpa allamico: Harrington amava la moglie e Gregory non poteva che esserne felice, anche se provava una puntina di gelosia. Dal canto suo mai avrebbe voluto una moglie, ma era lidea dellamore in sé che lo attirava.
Era sempre stato convinto che cose così coinvolgenti come un matrimonio e la vita domestica non facevano per lui. Era una responsabilità troppo grande, che non voleva accollarsi. Aveva troppi vizi, i preferiti erano le donne e il Brandy, e sicuramente dopo il matrimonio avrebbe dovuto rinunciare prima alluno e poi allaltro. A una moglie piaceva un uomo che rigasse dritto. Questo solo pensiero gli faceva accapponare la pelle! Certo, cerano migliaia di matrimoni di convenienza in giro ma, se mai si fosse innamorato, avrebbe voluto un matrimonio damore, non un contratto daffari. Non intendeva sperimentare il disastro di un letto freddo e una vita infelice.
Gregory lanciò unocchiata ad Ashtey e lo redarguì: Suvvia, non siate aggressivo! Poi si voltò verso Samantha e disse: Molto probabilmente, si trattava di un segreto tra coniugi.
Per tutta risposta la ragazza disse, con aria teatrale: Come potevo sapere io, che Lord Harrington non si fidasse dei suoi amici al punto da non farli partecipi di una così bella notizia?
Una risposta come questa faceva sempre desiderare a Gregory di strangolare sua sorella, rammaricandosi di non averlo fatto quando erano bambini. Intendo disse, con parole di ghiaccio che non sono affari vostri, e che non avevate il diritto di spifferarli in giro!
Gregory fece un passo minaccioso verso sua sorella, ma Kaitlin si interpose tra loro: Lord Shelby, forse gradite un the? disse, con aria tremante.
Un the? Lui la fissò incerto: a che gioco stava giocando? No, non voglio il vostro the! urlò. Di solito Lady Kaitlin non si ingeriva. E lui non voleva essere scortese con lei. Era un topolino timido che, sfortunatamente, aveva permesso a sua sorella di coinvolgerla in cose che non la riguardavano.
Incredibilmente lei rispose, con aria di sfida. Mi spiace, signore, ma non posso permettervi di attaccare briga con vostra sorella. Una qualsiasi eccitazione potrebbe nuocere a Lady Marian e al bambino.
Queste sole parole bastarono a indurre Gregory a tirarsi indietro. Non avevo alcuna intenzione di fare del male a mia sorella! si giustificò.
Ne sono convinta, signore, continuò Lady Kaitlin con calma fermezza Ma voi e vostra sorella non fare altro che litigare.
E vero intervenne Ashtey .Ho visto più litigi tra voi che con altri, in tutta la mia vita.
Amen disse Marian, schiarendosi la gola Kaitlin ha ragione. Se il the non è di vostro gradimento, potete versarvi del Brandy.
Lord Harrington e sua moglie si scambiarono uno sguardo dintesa, e poi lui si rivolse ai suoi amici: Che ne direste di ritirarci nel mio studio? disse.
No rispose secco Gregory Preferirei rimanere in compagnia delle signore, se non vi dispiace. Poi si rivolse a Lady Marian: Vi prego di accettare le mie scuse, e le mie felicitazioni per il buon evento.
Vi ringrazio, milord rispose lei, amabilmente. Poi, volta al marito : Allora, the per le signore e Brandy per i signori! Ashtey annuì e si diresse al mobile bar, dove prese tre bicchierini , li riempì e li porse agli amici.
Con la promessa che mi comporterò bene disse Gregory. Poi, sollevando il bicchiere vero lalto, esclamò:
Un brindisi al futuro erede di Harrington.