Tutte Le Signore Amano Coventry - Dawn Brower 2 стр.


In verità, sì. Guardò oltre le sue spalle verso una fila di porte. Stava dirigendosi verso la biblioteca, penso per qualche incontro. Era brillo da quanto ho potuto vedere. Ondeggiava un po mentre camminava.

Coventry trattenne un sospiro. Avrebbero avuto molto da fare se lo avessero accettato nel club. Era meglio che Harrington sapesse quello che lo aspettava, perché avrebbero dovuto far tornare sobrio il conte, prima di poter anche solo discutere i dettagli del club con lui. Essere perverso e conte normalmente era un bonus, ma Shelby avrebbe avuto bisogno di raddrizzare la propria vita prima che loro gli concedessero lammissione. Non concedevano la chiave di accesso al club a cuor leggero.

Non devo supporre che tu sia disposto ad aiutarmi con lui?

Diventerà il vostro nuovo membro? Dashville non poteva fare parte del club perché era sposato. A un certo punto lungo il cammino avevano ammesso solo i conti nel club, ma quella non era stata la loro intenzione originale. Dashville era un marchese. Se non fosse stato fidanzato nel momento in cui il club aveva aperto, sarebbe stato invitato a farne parte. Non lo mandavano via se gli succedeva di presentarsi al club. Era più probabile che non avesse laccesso completo e che fosse portato direttamente nellufficio di Harrington. Quello era il modo in cui trattavano i non membri che sapevano veramente che il club esisteva.

Lo stiamo prendendo in considerazione. Harrington pensa che possa essere salvato. Charles fece un profondo respiro e poi disse, Non ne sono così sicuro. Spero di sì perché sarebbe una vergogna perdere un uomo con un tale potenziale. Prima che sua moglie morisse, prometteva così bene. Ora è il peggior depravato di Londra.

Pensavo che quel titolo spettasse a te. Dashville diede una pacca sulla spalla a Charles e ridacchiò.

Laltro guardò lamico e sogghignò. In qualche modo mi ha superato. Anche se io mi limito alla seduzione delle innocenti. Non è stato difficile reclamare quel titolo particolare.

Lasciarono la sala da ballo ed andarono nella direzione in cui Dashville aveva visto Shelby. Svoltarono un angolo e non lo videro da nessuna parte. La stanza sembrava stranamente tranquilla. Non cerano neppure domestici nei dintorni e Charles dovette ammettere che sarebbe stata una zona adatta per un incontro clandestino. La biblioteca non è da queste parti? chiese Dashville.

Penso di sì. Andrò a controllare, invece perché tu non vai a guardare in giardino? Se lo trovi, portalo a casa mia e chiedi al mio valletto di iniziare a farlo ritornare sobrio. In ogni modo ci vediamo lì tra unora. Era tutto quello che poteva fare per salvare Shelby. Se Dashville o lui stesso non fossero riusciti a trovarlo, avrebbe provato nuovamente un altro giorno, ma non avrebbe continuato se Shelby avesse fatto troppo il difficile.

Va bene, concordò Dashville. Buona fortuna. Si girò e lasciò Charles da solo nel corridoio che conduceva verso i giardini sul retro. Sperava di trovare Shelby o che almeno Dashville lo facesse. Il conte aveva bisogno di aiuto.

Charles aggrottò la fronte, poi iniziò a camminare verso la libreria. Manteneva unandatura disinvolta, anche se avrebbe dovuto avere più fretta di trovare il conte. Semplicemente non ci metteva il cuore e non sapeva perché. Di solito si agitava al pensiero di salvare un membro potenziale del suo club. Ultimamente era stato colpito da una certa noia e non riusciva a scacciarla. Cera qualcosa che non andava nella sua vita, ma non sapeva cosa. Tuttavia non poteva soffermarsi a pensare a quello al momento. Charles doveva almeno cercare di localizzare Shelby. Il corridoio era ancora tranquillo e ciò non prometteva bene per la ricerca del conte.

Fece ancora qualche passo, poi si fermò. Una donna era in piedi vicino allentrata della biblioteca. Charles non riusciva a distinguere i suoi lineamenti, ma la sua silhouette era certamente femminile, e per di più con delle belle curve. Forse Shelby aveva veramente un appuntamento sul posto e Charles lo avrebbe trovato in biblioteca. Odiava veramente interrompere il piacere di un uomo, ma non poteva evitarlo. Charles continuò a dirigersi verso la biblioteca e seguì la donna allinterno. Lei non aveva notato la sua presenza e non sembrava esserci nessun altro nella stanza. La luce della luna che filtrava attraverso le finestre illuminava i suoi lineamenti, ma non abbastanza da permettergli di vederla a sufficienza. Voleva guardarla e scoprire se era bella come suggeriva la sua ombra. Sapeva solo una cosa- era vestita di bianco. Generalmente quello era il colore riservato alle debuttanti, altrimenti dette innocenti. Come mai una vergine stava incontrando segretamente Shelby? Pensava che il conte lavrebbe sposata? Charles avrebbe dovuto toglierle quellillusione.

Le si avvicinò e disse, Vi siete persa?

Lei sobbalzò alla domanda. Forse dopotutto non stava aspettando nessuno. Una donna che progettava di incontrare un uomo, non sarebbe stata sorpresa dal suono di una voce maschile. Chi cè? domandò.

Aveva un piacevole accento scozzese che gli provocò brividi lungo la spina dorsale. Non cerano molte donne scozzesi che frequentavano i balli a Londra. Non aveva neppure sentito di qualche nuova arrivata. Non che fosse impossibile che fosse appena arrivata a Londra. Charles non teneva il conto delle debuttanti. Di solito sentiva parlare di loro, che lo volesse o no. Non avete risposto alla mia domanda, scherzò. Rispondere a una domanda con unaltra domanda non è molto opportuno, mia cara.

Si avvicinò al caminetto e passò le dita sulla mensola finché non trovò la scatola con lacciarino. Poi si chinò e si accinse ad accendere il fuoco. Faceva un freddo cane nella stanza e aveva limpressione che sarebbero rimasti lì per un po. Avrebbe anche aiutato ad illuminare un po la stanza, così avrebbe potuto dare unocchiata migliore alla ragazza.

Cosa state facendo? gli chiese.

Penso che un fuoco renderà le cose migliori, vero? Non smise di fare quello che stava facendo per guardarla. Charles voleva un fuoco e lo avrebbe acceso. Dopo averlo fatto, le avrebbe rivolto tutta lattenzione.

Ma almeno sapete quello che state facendo? Si era avvicinata a lui ed ora si stava chinando per criticare la sua tecnica.

Charles ridacchiò leggermente. In qualche modo gli piaceva. Lei non stava cercando di corrergli dietro e di attirare la sua attenzione. Ciò era abbastanza un sollievo. Ho acceso qualche fuoco nella mia vita. Non in un solo modoSi fidi, posso farlo.

Qualcosa mi dice che non vi stiate riferendo solo a come accendere una fiamma nel caminetto La ragazza fece un passo indietro. Non avete risposto alla mia precedente domanda. Chi siete?.

Lui si alzò in piedi dopo che il fuoco iniziò a bruciare vivacemente e rimise a posto la scatola. Charles si girò per osservarla e per sgridarla per il suo comportamento maleducato, ma non riuscì a pronunciare una parola. Il fuoco la rendeva assolutamente mozzafiato. I suoi capelli rosso scuro assomigliavano a una fiamma che sfavillava di luce e la sua pelle chiara era deliziosa. Sembrava quasi invitarlo ad assaporarla, ma si trattenne. Quelli erano i suoi desideri, non quelli di lei, che scaturivano. Deglutì con difficoltà e poi si schiarì la gola. Il suo membro si irrigidì nei calzoni e pregò che lei non lo notasse. Mi sembra di capire dal vostro continuo sviare il discorso, che non vi siate persa.

No, concordò lei. E immagino che la vostra strana abitudine di cambiare argomento di conversazione sia il vostro modo di evitare di presentarvi. Un dolce sorriso si formò sul suo viso e la rese ancora più bella. Ma non dovete preoccuparvi. Il vostro nome non mi interessa.

Veramente? Lui alzò un sopracciglio. E perché?

Lei si strinse nelle spalle e si girò dallaltra parte, dirigendosi verso la finestra. La giovane donna guardava fuori e verso il cielo scuro. Perché non resterò a Londra. Non cè niente qui per me. Quando mia sorella troverà un marito, andrò a casa e non ritornerò mai più.

Suonava quasi come una sfida. Tenete le distanze, così non sarete tentata di restare. Era qualcosa che avrebbe fatto lui. Lei era uno spirito affine e lui la rispettava, anche se non era daccordo. Una donna piena di vita come lei non avrebbe dovuto rinchiudersi lontano dal mondo.

Questo è un modo di considerare le cose. Lei continuava a guardare fuori dalla finestra e sembrava che volesse ignorarlo. Ciò infastidiva Charles più di quanto volesse ammetterlo.

Un po di conversazione non farà male a nessuno, iniziò a dire. Fare la mia conoscenza non significa che verrete intrappolata da me o da Londra. Perché non facciamo una scommessa e non scopriamo qualcosa di nuovo?

Preferirei di no disse lei. Non sono un tipo da scommesse. I rischi non portano niente di buono secondo la mia esperienza.

Era troppo evasiva e lui voleva spezzare la corazza che si era costruita attentamente. Se voleva iniziare ad intaccarla, avrebbe dovuto darle gli strumenti per farlo. Forse non volete veramente conoscermi, iniziò, ma penso che possiamo essere dei grandi amici. Le fece un inchino. Lasciate che mi presenti. Sono il Conte di Coventry, ma voi mia cara, potete chiamarmi Charles.

Lei lo guardò oltre la propria spalla. Aprì le labbra, ma non uscì una parola. Poi sorrise. E io sto facendo tardi a tornare al ballo, mio signore. Non preoccupatevi di chiamarmi in qualsiasi modo, dubito che ci rivedremo.

Con quelle parole lo superò e lo lasciò solo nella biblioteca. Charles non era mai stato così intrigato nella sua vita. Avrebbe scoperto il suo nome e si sarebbero rivisti. Avrebbe fatto del suo dannato meglio per assicurarselo.

CAPITOLO 3

I raggi brillanti del sole filtravano attraverso le finestre del salotto ed illuminavano tutta la zona. Cera veramente troppa luce per leggere ed Abigail aveva difficoltà a trattenere la propria irritazione. Come avrebbe potuto imparare qualcosa sulla mitologia greca, se non riusciva a concentrarsi sulle parole? Borbottò e chiuse il volume, frustrata, poi lo gettò sulla sedia libera al suo fianco.

Bene, disse Melinda. Un sorriso soddisfatto le illuminava il viso. Ora che hai finito di fare lerudita, ti andrebbe di unirti a me per una passeggiata a Rotten Row?

Abigail storse il naso, poi sospirò. Forse sarebbe dovuta andare con Belinda per fare un po di movimento. Non cera alcuna possibilità di continuare a leggere con quel sole che la accecava. Forse avrebbe letto ancora più tardi nella sua stanza. Non sarebbe riuscita a fare molto al lume di candela. I suoi occhi si sarebbero un po affaticati, ma avrebbe potuto leggere ancora per un po. Va bene, acconsentì. Verrò con te a passeggiare. Dì a Bessie che abbiamo bisogno di lei e di un valletto per accompagnarci. Dobbiamo essere certe di mantenere intatta la tua reputazione, così potremo assicurarti uno di questi gentiluomini londinesi come marito, disse con un forte accento scozzese.

Belinda alzò un sopracciglio. Non ti interessa di mantenere intatta la tua stessa reputazione? Perché no?

Perché aveva deciso che non le importava affatto di sposarsi. Luomo dellaltra sera- il Conte di Coventry- laveva intrigata, ma era chiaramente un farabutto. Tutte le signore di Londra potevano cercare di domarlo, ma Abigail aveva modi migliori di passare il tempo. Aveva attirato la sua attenzione e ciò era abbastanza per lei. Era stato veramente troppo facile farsi notare da lui e lei non ci aveva nemmeno provato. Ho le mie ragioni. Era lunica risposta che intendeva dare a sua sorella.

Forse pensi di tenere nascosti i tuoi sentimenti, iniziò sua sorella. Le sue labbra si sollevarono in un sorriso tronfio. Ma io ti conosco. Ho visto come guardavi quel gentiluomo laltra sera al ballo dei Loxton. Ti attraeva. Forse possiamo ancora scoprire la sua identità e trovare un modo per attirare la sua attenzione.

Certamente sua sorella aveva notato il suo interesse per Lord Coventry. Il conte era bello come il peccato, e probabilmente sapeva peccare meglio della maggior parte degli uomini, ma cera qualcosa di più del semplice aspetto piacevole in un uomo. Non ho bisogno di aiuto per questo. Non voglio attirare la sua attenzione.

Sua sorella chinò la testa da un lato e la studiò. Mi stai nascondendo qualcosa. Cosa sai?

Niente di niente, la rassicurò Belinda. Andiamo a Rotten Row oppure no?

Va bene, acconsentì Belinda. Ti lascerò con i tuoi segreti- per il momento. Si alzò ed incontrò lo sguardo di Abigail. Ma scoprirò la verità e allora pretenderò delle risposte.

Abigail si strinse nelle spalle. Non cè niente da scoprire. Era vero. Anche se Belinda avesse scoperto che lei aveva incontrato Lord Coventry nella biblioteca, non ne sarebbe venuto fuori niente. Nessuno li aveva visti- grazie a Dio. Lultima cosa di cui aveva bisogno era un matrimonio forzato. Sarebbero finiti tutti e due male alla fine. Abigail aveva lintenzione di vivere una vita lunga e felice e ciò non avrebbe incluso un matrimonio di convenienza. Comunque, lattrazione che provava per Lord Coventry sarebbe stata il solo lato positivo di una sua unione con lui. Tutto il resto sarebbe stato completamente superficiale.

Belinda scosse la testa e si diresse verso luscita del salotto. Troviamoci nellingresso. Vado a cercare i nostri chaperons per la passeggiata.

Abigail scosse leggermente la testa. La sua sorellina pensava di sapere tutto, ma non era così. Cerano cose molto più importanti che avere un buon marito. Abigail voleva qualcosa di più significativo nella sua vita. Amava i libri e imparare cose nuove. Se si fosse sposata, forse a suo marito non sarebbe piaciuto che lei facesse quelle cose. Quando una donna diventava una moglie, era sottoposta per sempre alle sue regole. Diventava proprietà delluomo. Qualcosa a tal riguardo aveva sempre preoccupato Abigail. Alle altre donne piaceva appartenere a qualcuno, essere accudite e non dovere mai preoccuparsi di niente. Per Abigail, ciò non era affatto facile. Sarebbe stato bello essere amata ed apprezzata, ma un matrimonio di convenienza non includeva sempre quelle cose. Lamore era un sentimento raro nel matrimonio.

Aveva già riflettuto troppo su tutto ciò. Abigail recuperò il libro e lo portò nella sua stanza. Una volta lì, posò il libro sulla scrivania, poi andò verso larmadio a prendere la sua pelliccia. Forse fuori sarebbe stato abbastanza fresco e non voleva prendere freddo durante la passeggiata. Dopo averla trovata, tornò al piano inferiore e trovò sua sorella che laspettava allingresso. Cerano Bessie e un valletto con lei.

Finalmente, disse Belinda in un tono esasperato. Possiamo andare. Perché ci hai messo così tanto?

Non mi sono resa conto di perdere tempo. Trattenne la tentazione di alzare gli occhi al cielo. Belinda a volte era talmente esagerata. Per favore fai strada, cara sorella.

Belinda aprì la porta ed uscì. Abigail, Bessie ed il valletto la seguirono. Il passo che sua sorella aveva imposto era molto più rapido di quanto Abigail si aspettasse. Iniziò a chiedersi se sua sorella avesse qualche altra ragione per andare a Rotten Row. Forse aveva incontrato un uomo dal quale sperava di farsi corteggiare? Quando fossero arrivate, avrebbe potuto accertarsene. Forse sarebbe stata lei, e non Belinda, a scoprire qualcosa di piccante. Sua sorella sperava di scoprire qualche suo segreto. Bene, forse la sua cara sorellina aveva lei stessa qualcosa da nascondere e cercava di sviare il discorso. Sorrise tra sé e sé. Ora che aveva un mistero da risolvere, non vedeva lora di fare la scampagnata a Rotten Row. Di solito deprecava le loro sortite in quel luogo. Questa volta ci sarebbe stato qualcosa di più intrigante che avrebbe attirato la sua attenzione. Ciò la compensava quasi per aver interrotto le ore di studioquasi.

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