Michael. il sussurro Kane riecheggiò forte nel silenzio della stanza.
Michael percepì lavvertimento nella voce di Kane e si scostò da Aurora, rendendosi conto di ciò che stava facendo. Ritraendosi dalla ferita, posò un lieve bacio sulla punta del dito e si sforzò per allontanarsi con calma.
Devi stare attenta, a volte le pagine di questi vecchi libri sono taglienti. le disse sorridendo, distraendola così da quello che aveva appena fatto.
Aurora ritrasse lentamente la mano e la strinse, sentendo ancora il calore di quelle labbra sulla pelle. Si portò la mano al petto e, con laltra, schermò in modo protettivo quella meravigliosa sensazione, poi fece un cenno a Michael con unespressione radiosa.
Prometto di stare attenta. gli disse timidamente, e Skye annuì. Nessuno dei due aveva notato le vibrazioni nella stanza perché la loro attenzione era fissa sul bacio sensuale di Michael.
Con grande sollievo di Kane, le vibrazioni cessarono allistante e la lampada si fermò ad un paio di centimetri dal bordo.
Aurora, Skye, tornate pure alla vostra lettura. Noi andiamo a perlustrare la zona in cerca di qualsiasi cosa che possa costituire un pericolo per gli umani. dichiarò Kane, pregando che Michael cogliesse il suggerimento e andasse con lui. E poi, restando qui, saremmo solo una distrazione..
Direi. Skye spalancò gli occhi, rendendosi conto di averlo detto ad alta voce. Sorrise quando Aurora ridacchiò.
Michael maledisse se stesso e concluse che Kane aveva ragione uscire da quella stanza era la cosa migliore da fare, per ora. Daltra parte, però, essere seguito da Kane non lo entusiasmava molto, era lultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento.
Voltandosi verso di lui, gli sorrise e disse Tu vai verso est, io vado a ovest..
Passò accanto a Kane con lintenzione di fare esattamente come aveva appena detto e si augurò che i demoni fossero abbastanza stupidi da trovarsi nei paraggi. Era appena uscito sul portico quando Kane lo raggiunse e lo afferrò per un braccio, facendolo sobbalzare.
Che stavi facendo? gli chiese Kane sibilando. Era solo un taglietto, non erano necessarie tutte quelle attenzioni..
Stava sanguinando. ringhiò Michael, come se quella risposta fosse sufficiente ma non lo era, e lo sapevano entrambi.
Kane lo fissò e ripeté Sanguinando, poi scosse la testa. Così non va, Michael. Ti comporti come un tossico in cerca della sua prossima dose ed è il sangue di Aurora che ti crea questa dipendenza. dichiarò Kane con lo sguardo fisso, adesso aveva capito tutto. Ecco perché prosciughi i demoni. E il loro sangue ti sta facendo qualcosa. continuò.
Michael, con il viso contorto per la rabbia, si voltò verso Kane, ignaro dei propri occhi che adesso erano di un nero profondo. Tu uccidi i demoni a modo tuo e io li uccido a modo mio. Lo fanno tutti, hai dimenticato questa maledetta guerra che tu stesso hai iniziato? Smettila di farmi da baby-sitter. Nel caso in cui te ne sia dimenticato, io so badare a me stesso ci sono riuscito benissimo mentre tu eri sottoterra, e adesso non è diverso..
Kane restrinse lo sguardo ma non disse nulla mentre Michael si allontanava dal portico. Poteva ignorare gli insulti, ma di certo non poteva ignorare loscurità negli occhi di suo fratello. Quello era il Michael di cui parlava Dean.
Scrappy si sedette ai piedi di Kane e guaì prima di guardarlo.
Kane abbassò lo sguardo verso di lui e sospirò stancamente. Lo so, lo so Segui tuo fratello e tienilo docchio. Tu e Syn dovete avere un legame mentale che io ignoro..
Non voleva lasciare Aurora e Skye da soli ma se la sarebbero cavata, la casa era ben protetta e, per fortunata, Michael sembrava essersi completamente dimenticato di loro almeno per ora. Concludendo di avergli dato un vantaggio sufficiente, Kane seguì suo fratello grazie al proprio sangue che gli aveva inoculato pochi giorni prima.
Non gli ci volle molto per raggiungerlo, tuttavia rimase a guardare con discrezione da lontano. Quello che Michael stava facendo era sbagliato cioè non luccidere i demoni, ma il modo in cui lo faceva. Utilizzava il loro sangue come se fosse una droga e, come accade con tutte le droghe, si valutano gli effetti collaterali per capire se vale la pena assumerle. Finora, gli effetti collaterali non si erano dimostrati tanto buoni.
Kane era accovacciato su un tetto a spiovente e osservava Michael, che aveva rallentato e stava percorrendo il marciapiede vuoto con passo incerto. Sentì una forte presenza alle sue spalle e si alzò in piedi sospirando.
Devo intervenire?.
Kane scosse la testa No pa, ci penso io..
Una risata sommessa riecheggiò Non vuoi vedere di nuovo Michael morto, vero?.
Eh no. sospirò Kane, guardando dietro di sé. Gli devo molto..
A volte il risveglio dalla morte aiuta a vedere le cose da unaltra prospettiva. disse Syn; non avrebbe privato Kane di quel sentimento di redenzione a meno che non fosse stato costretto.
Labbiamo sperimentato già due volte. ribatté Kane. Salutami mamma..
Syn annuì e svanì, lasciando Kane da solo sul tetto. Girandosi di nuovo verso Michael, lo vide arrampicarsi sulla veranda di una vecchia casa fatiscente, accanto ai binari ferroviari. Kane piegò la testa di lato, chiedendosi che intenzioni avesse suo fratello.
Capitolo 5
Michael era in modalità predatore, aveva ignorato diversi demoni di basso livello che non erano degni della sua attenzione, poi, allimprovviso, rallentò il passo nei pressi di una vecchia casa. Lì lo sentiva un demone con una buona dose di potere era lì dentro, tra il fetore di cadaveri in decomposizione.
Un perfido sorriso gli apparve sul volto. Michael si avvicinò alla porta e bussò educatamente.
Un uomo anziano, con indosso una maglietta macchiata e dei pantaloni sfilacciati, aprì la porta fino alla catena del chiavistello. Squadrò da capo a piedi il tipo ben vestito e disse Qualunque cosa vendi, io non compro niente., poi si portò alla bocca una bottiglia di liquore scadente e sputò in faccia al cosiddetto venditore.
Michael colpì bruscamente la porta con il palmo della mano, spezzando la catena e allungando il braccio verso il demone travestito. Con un movimento fluido lo tirò fuori dalla porta, lanciandolo nel cortile come una bambola di pezza. Kane si accigliò quando luomo, che sembrava sullottantina, rotolò sullerba e sbatté contro il tronco di un albero. Quando lo vide crollare a terra, fece per alzarsi in piedi, pensando che Michael avesse perso la testa e commesso un terribile errore.
Si accovacciò di nuovo quando le braccia e le gambe delluomo si mossero come quelle di un contorsionista mentre le ossa rotte si raddrizzavano e si rimettevano a posto. Il travestimento si sciolse letteralmente, rivelando un essere che somigliava quasi a un pipistrello umano ma senza ali.
Vuole farlo in pubblico? mormorò Kane, sapendo che Michael, di solito, era molto più discreto quando combatteva i demoni.
La creatura sembrava fatta di cuoio consumato, la pelle era tesa e il corpo magro mostrava una struttura muscolare esile ma definita. Il busto sembrava quasi troppo largo perché le gambe lo reggessero, e aveva lunghi artigli neri alle mani e ai piedi. La testa era la parte peggiore, senza capelli né peli, con due lunghe orecchie a punta e un muso simile a quello di un maiale, con due minuscole file di denti aguzzi.
È arrivato luomo pipistrello. sussurrò Kane e quasi rise per la sua stessa battuta. Sì, era di cattivo gusto ma era perfetta per loccasione.
È arrivato luomo pipistrello. sussurrò Kane e quasi rise per la sua stessa battuta. Sì, era di cattivo gusto ma era perfetta per loccasione.
Michael rimase sorpreso quando il demone gli saltò addosso, spingendolo contro il muro con un tonfo sordo. I mattoni si sbriciolarono e lui sorrise sibilando.
Sei proprio lo spuntino che stavo cercando. gli disse, sorridendo ancora di più in modo che il demone vedesse i suoi canini.
Vediamo chi mangerà chi, vampiro. la voce del demone era piena di presunzione.
Michael lo afferrò per il collo e rotolò lungo il muro, ma dovette lasciare subito la presa quando la bocca del demone si aprì e iniziò a colare un liquido trasparente che gli finì sulla manica della giacca. Il liquido bruciò la stoffa come se fosse acido e Michael si tolse subito la giacca. La gettò via e osservò i grossi buchi che vi si stavano formando.
Poi riportò lattenzione sul suo avversario e ringhiò, era quella lintenzione del demone quando aveva iniziato a sputarlo in faccia.
La creatura rise e si scagliò verso di lui allimprovviso, stavolta brandendo i propri artigli affilati. Michael sussultò quando fu ferito a un braccio e sentì unintensa sensazione di bruciore nel punto in cui era stato graffiato. Afferrando il demone, rotolarono entrambi giù per i gradini e finirono sullerba, cercando di prendere il controllo luno sullaltro.
Lacido del demone gli corrodeva la pelle ma le ferite guarivano con la stessa velocità con cui si formavano. Michael godeva del dolore e del fatto che scegliere i demoni più forti fosse sicuramente unesperienza istruttiva e molto più divertente che ucciderli in modo veloce.
Afferrò il demone per i polsi e li girò finché le ossa non si ruppero, scricchiolando sotto le sue dita. La testa del demone scattò in avanti con lintento di morderlo ma Michael lo batté sul tempo, afferrandogli la testa e affondandogli i denti nel collo. Il demone urlò e cercò di graffiarlo con le mani fratturate, ma riuscì a fare ben poco.
Non aveva ancora prosciugato completamente il demone quando, oltre al suo urlo acuto, sentì un lieve mugolio e girò la testa dietro di sé per guardare in quella direzione. Michael spalancò i suoi occhi neri e un po di ametista riemerse in essi quando vide un ragazzino in piedi sotto un lampione, con indosso un completo sportivo e un pallone da calcio in mano.
Michael allentò la presa sul demone quando realizzò che il ragazzino, inorridito, stava fissando lui e non il mostro deforme che aveva tra le mani.
Kane si alzò subito in piedi, fissando il demone che era tornato al suo travestimento umano e che adesso stava strisciando sullerba. Non pensarci nemmeno, mostro. sibilò piano, sperando che il demone lo sentisse.
Il ragazzino non doveva avere più di dieci anni e, poiché quello era un quartiere abbastanza sicuro per gli standard umani, probabilmente stava tornando a casa dopo essere stato con gli amici. Rimpiangeva il fatto che gli umani non sapessero dellesistenza dei demoni. Se lo avessero fatto, allora avrebbero tenuto a bada i propri figli di notte.
Un ringhio feroce eruppe dalla gola di Kane quando il demone corse verso il ragazzino, con la chiara intenzione di usarlo come ostaggio da mettere tra sé e il vampiro contro cui stava perdendo. Kane si mosse nello stesso istante in cui si mosse Michael. Saltò dal tetto atterrando sul marciapiede e afferrò il ragazzino proprio mentre Michael braccava il demone a terra e spingeva la sua brutta faccia contro lasfalto.
Non ci pensare neanche.. Michael non riusciva a controllare la propria rabbia era uno dei motivi per cui odiava i demoni. Il loro bisogno di catturare i bambini lo disgustava, tutti quelli che avevano tolto la vita agli innocenti meritavano la morte più dolorosa che si potesse immaginare.
Poiché quella rabbia alimentò la sete di sangue, Michael scoprì i canini in un sorriso perfido, poi li affondò nella nuca del demone. Ringhiò soddisfatto quando sfiorò losso della spina dorsale.
Il demone si dimenava a terra, con lacido che gli gocciolava dagli artigli nel vano tentativo di liberarsi. Essi lasciarono dei profondi solchi sul marciapiede, accompagnati dal rumore sibilante di quella sostanza corrosiva.
Shhh, va tutto bene. Ti tengo. sussurrò Kane, nascondendo il viso spaventato del ragazzino contro il proprio collo per non fargli vedere più di quanto non avesse già visto. I versi del demone erano già sufficienti a fargli venire gli incubi, probabilmente dunque non cera bisogno di aggiungere lelemento visivo.
Voleva assicurarsi che Michael avesse tutto sotto controllo prima di andarsene con il ragazzino, ma fu allora che la terra iniziò a tremare, facendo esplodere i vetri di alcune finestre e i lampioni. Gli allarmi delle auto iniziarono a suonare insieme ai clacson e alcune case tremarono fin dalle fondamenta.