Va bene, Belala, disse sua madre. Fa la tua domanda.
Dove hai preso il tuo braccialetto?Chiese lei, cercando di soffocare le sue risate.
Me lha dato Yzebel.
Possiamo vederlo? Chiese Kazza.
Allungai loro il polso mentre prendevo un morso di pane. Girarono il braccialetto per studiarlo da ogni angolazione.
Elefanti!Esclamò una di loro.
Sì,rispose laltra. E guarda qui, in alto. È bellissimo.
Hai visto le parole?Chiese una ragazza allaltra.
Parole? Guardò più da vicino. Sì, mi chiedo cosa dicano le parole.
Tutti gli elefanti tornano a Valdacia, citai senza guardare il braccialetto, non importa quanto lontano vaghino.
Yzebel quasi si strozzò con un boccone di pane. Bevve un podi latte per schiarirsi la gola.
Come fa a saperlo?
Prima che potessi rispondere, Riona chiese,Sei stata nel tempio di Tanit? Ti stanno insegnando a leggere e scrivere parole? Non ho mai sentito parlare di una ragazza che impara le parole.
No, dissi,è stato
Yzebel mi interruppe. Non si è mai avvicinata al tempio.Mi guardò. Non è vero?
Oh, Yzebel, disse Riona, indovina chi ha visto Belala uscire dal tempio?
No, Madre, disse Belala. È stata Kazza a vederlo.
Allora Kazza. Dovè il mio coltello per tagliare una di quelle orecchie? Kazza, dì a Yzebel chi hai visto proprio ieri uscire dal tempio di Tanit.
Kazza alzò gli occhi su Yzebel, poi su sua madre, che annuì, spingendola a parlare.
Tuo figlio, disse la ragazza a Yzebel.
Jabnet?Chiese Yzebel. Uscire dal tempio? Ma ieri non avrebbe potuto andarci.
No,la corresse Kazza, non Jabnet. Tuo figlio maggiore, Tendao.
Capitolo Undici
Notai che le uniche volte in cui latteggiamento positivo di Yzebel si rabbuiavaera alla menzione di suo figlio Tendao. Quando la figlia di Riona disse di averlo visto al tempio, lespressione di Yzebel passò in pochi battiti di ciglia dalla sorpresa allo sgomento, e infinealla tristezza.