Cameron seguì il Conte in una sala appartata, tutta di mogano scuro. Una grande scrivania troneggiava proprio nel mezzo, e comode poltrone di pelle verde scuro facevano bella mostra di sé accanto al gigantesco camino intarsiato. Evidentemente, era lì che i nobili si rintanavano a fumarsi un bel sigaro. Le tende erano accostate, malgrado fosse giorno, ma a Cameron quella intimità non dispiaceva.
Harrington prese una caraffa da uno scaffale e due bicchieri. Posò tutto sulla scrivania e vi versò due dita di brandy, poi porse un bicchiere a Cameron. "Ditemi tutto, Patridgdon.
Cameron prese il bicchiere e si sedette. Sorseggiò il brandy che quasi gli bruciò, mentre gli scivolava in gola, ma che ebbe leffetto di riscaldarlo e rilassarlo. Si preparò ad affrontare il Conte.
"Ho bisogno del vostro aiuto." Non c'era altro modo per dirlo. Se sperava di avere qualche possibilità con Lady Pearyn, doveva chiedere aiuto a qualcuno che la conoscesse bene e che bazzicasse la sua casa. Voleva corteggiarla in incognito, senza che lei fosse influenzata dal rapportoo meglio, dal contratto, che cera tra loro. Doveva necessariamente appurare se lei ci teneva a quel fidanzamentoo mirasse solo al suo titolo.
"Cosa posso fare per voi?" sinformò Harrington.
Cameron sorrise. Questo era il motivo per cui era venuto da lui. Aveva conosciuto lui e il conte di Shelby tramite Collin. Entrambi gli uomini frequentavano la casa di Pearyn e in qualche modo erano legati a Collin. Erano estremamente affidabili e sapevano mantenere un segreto. "Ho deciso che è ora di dare seguito al mio fidanzamento con lady Paryn."
"Beh, sarebbe giusto- ridacchiò Harrington - Credo che entrambi abbiate raggiunto la maggiore età ormai da tempo. Macosa vi spinge a farlo ora?"
Cameron scrollò le spalle. "Sono rimasto via abbastanza a lungo. E ora che prenda possesso delle mie proprietà e assumermi gli impegni che mimpone il mio titolo. Ciò riguarda, chiaramente, anche il mio contratto di fidanzamento con Lady Pearyn Treedale. Se dovrò sposarlacosì sia. Ma vorrei essere sicuro di non pentirmene in futuro. Sapete bene che si è trattato di un contratto daffari tra le nostre famiglie. Dunque, vorrei conoscere meglio la mia promessa, e assicurarmi che sia la moglie adatta per me e per la posizione che ricopro. A questo scopoavevo pensato a degli incontri informali con leima in incognito. Non voglio che lei sappia chi sono.
Harrington inarcò un sopracciglio. Non entro nel merito della vostra decisione, ma mi mettete leggermente in imbarazzo. Conoscete il mio rapporto di amicizia con lady Pearyn, che giudico assolutamente straordinaria. Non vorrei farle torto in alcun modo, né darle limpressione di ingannarla. Tuttaviasuppongo che un ballo non possa ritenersi una situazione ingannevole, non vi pare? Tantomenoimpegnativa.
"Avete proprio colpito nel segno, caro amico! - disse Cameron - E infatti pensavo a una situazione del genere. Siamo vicini al Natalee so che di questo periodo eventi del genere sono consueti.
"Lasciate fare a me. - ridacchiò Harringhton - So dove farvi invitare mantenendo un certo riserbo. Immagino che nessuno sappia che siete tornato in Inghilterra. Daltra parte, siete molto cambiato in questi anni: se non mi avessero annunciato la vostra visita forse non vi avrei riconosciuto. Temo, tuttavia, che dovrò fare di voi un Conteo un Marchese. Se le signore venissero a sapere che siete un Duca, sareste preso di mira da tutte le fanciulle in fiore della Contea.
Cameron sorrise. "Apprezzo il vostro aiuto e i vostri consigli. Non posso che confidare in voi e nella vostra discrezione. E non mi sarà facile sdebitarmi con voi.
Oh, ci riuscirete senzaltro! - ridacchiò Harringhton - Non appena avrete concluso i vostriaffari, vi aspetto al nostro tavolo da gioco! Sarà piacevole, per questo club, fregiarsi della frequentazione di un Duca!
Contateci, allora. - disse Cameron, alzandosi - Chiaramente non alloggerò nel mio castello. Non appena avrò trovato un alloggio adeguato, vi farò avere il mio indirizzo. Così potremo tenerci in contatto.
E io potrò farvi recapitare il vostro invito. disse lamico. Ciò detto, Cameron fu accompagnato alla porta e risalì sulla sua carrozza. Doveva subito trovare un alloggio confortevole e dare il via al suo piano. Per la prima volta dopo tanto tempo, si sentì stranamente eccitato. E il bello doveva ancora arrivare!