Vampiri Gemelli
Serie Il Cuore di Cristallo Protettore Libro 6
Amy Blankenship, RK Melton
Traduzione Italiana di Patrizia Barrera
Copyright © 2010 Amy Blankenship
Edizione Inglese a cura di Amy Blankenship
Seconda Edizione Pubblicata da TekTime
Tutti I Diritti Riservati.
Capitolo 1 Cose pericolose
Tasuki fissò Kyoko che si alzava e si sporgeva sul tavolo per prendere il libro dall`aspetto medievale che aveva aperto di fronte a lui. I suoi occhi color ametista quasi brillarono, quando la camicia di Kyoko già abbastanza scollata si abbassò e le si afflosciò sulle spalle, prima che lei si raddrizzasse. Era sicuro che non avrebbe mai dimenticato la visione allettante della scollatura di Kyoko con quella punta di pizzo nero che si intravedeva. Sbatté le palpebre, poi le indicò il passaggio di cui le aveva parlato sulla pagina del libro. Sorrise dolcemente quando i loro sguardi si incrociarono per un attimo, ma aveva già dimenticato quello che aveva detto, quindi la lasciò leggere. Tasuki si agitò un po sulla sedia, cercando di controllare il suo imbarazzo, ma già solo quella sbirciatina innocente gli aveva fatto incendiare il sangue nelle vene, e tutto quel calore gli tendeva i jeans proprio lì. I suoi occhi color ametista si oscurarono sensualmente, mentre metteva da parte la foto per dopo. Sai Kyoko, un giorno ci sposeremo ... perché sappiamo entrambi che sono l`unico ragazzo abbastanza pazzo da considerare questo di oggi un appuntamento romantico. La sua intenzione era di scherzarci sopra, ma la voce roca rivelava i suoi veri sentimenti.
Kyoko gli lanciò unocchiata coi suoi occhi color smeraldo. Probabilmente aveva ragione ... anche se lei non lo voleva ammettere, e la cosa le andava benissimo. La maggior parte delle volte passavano insieme la notte fuori... a uccidere vampiri o a fare da esca a quelli che non si palesavano.
Era da pochi mesi che lui faceva avances ... ma, per quel che poteva ricordare, era da sempre che i loro amici pensavano che fossero fidanzati o giù di lì. In realtà lui non si era mai dichiarato apertamentee ora sembrava che i suoi ormoni stessero decidendo per lui.
Per poco non balzò dalla sedia, quando metà delle luci all'interno della biblioteca si spensero. Il primo pensiero che le passò per la mente fu che un demone maligno li avesse presi di sorpresa, poi sentì un brusio e si rese conto che, semplicemente, la biblioteca stava chiudendo. Avevano preventivato di andarsene già da unora, ma si sa che i topi da biblioteca fanno sempre tardi
"Andiamo Kyoko, è meglio che usciamo, prima che ci chiudano dentro! sussurrò Tasuki, prendendola per mano e conducendola alla svelta fuori delledificio, sperando di passare inosservati. Ma si sorprese a chiedersi se rimanere chiuso in biblioteca di notte in compagnia di Kyoko fosse davvero così terribile!
Una volta in parcheggio, Kyoko rallentò, attratta da una strana formazione di nuvole nel cielo, proprio intorno alla luna. Non era superstiziosa ma quella vista le ricordava le scene notturne dei film horror ... il tipo di film che le torceva le viscere.
Non aveva bisogno della magia di Hollywood per percepire leterna lotta tra il bene e il male. Forse era meglio che Tasuki tornasse subito a casa. Era uno che sapeva il fatto suo, ma il suo istinto non mentiva e se e diceva che era meglio che se ne andasseallora bisognava dargli ascolto. Il problema era convincer Tasuki.
Quando raggiunsero la sua macchina, Kyoko lo fissò negli occhi, in cui brillava una strana luce: era lunico, oltre a suo nonno, a conoscere il suo segreto di sacerdotessa. Si fidava di lui, abbastanza da permettergli di partecipare a molte delle sue caccie ai demoni. Era un ottimo combattente e non l aveva mai delusa o tradita. Anche oggi le aveva fatto compagnia, mentre lei cercava di informarsi in biblioteca sulle molteplici diversità dei demoni che infestavano il creato. Si mettevano in un angolo appartato e in genere nessuno li infastidivae spesso si divertivano molto, insieme.
"Entra. Ti accompagno a casa, Kyoko." disse Tasuki, aprendole la portiera della macchina. Erano così vicini che gli sarebbe bastato che si chinasse su di le per baciarlaed era proprio quello che aveva intenzione di fare.
Cogliendolo di sorpresa, Kyoko si alzò e gli diede un veloce bacio sulle labbra. "No, non fa niente. Il nonno sarà qui a momenti e non voglio che ci veda da soli in macchina. Vai a casa ... ma telefonami appena arrivi, così so che stai bene. Gli sorrise dolcemente, sperando che non protestasse. Sapeva quanto suo nonno era iperprotettivo!
Tasuki si guardò intorno sperando di non vedere il vecchio camion del nonno parcheggiato da qualche parte nell'ombra. Sospirò di gratitudine quando avvistò solo tre macchine. Il vecchio li aveva beccati insieme lo scorso fine settimana di ritorno da una caccia di mezzanotte al cimitero, e aveva minacciato di fare tiro a bersagliocol suo sedere. Contrasse la mascella in una smorfia di stizza: se non avesse imparato a tenere a bada quel vecchio cane da guardia, non avrebbe mai combinato nulla con Kyoko!
Le lanciò un ultimo sguardo, col calore del suo bacio ancora sulle labbra , e annuì. "Va bene Kyoko ... ma se a te non da fastidioaspetterò che arrivi il nonno, prima di andarmene. Le fece un sorrisetto malizioso: "Non immagini nemmeno quanti mostri inquietanti sono in agguato nell'oscurità, pronti ad attaccare! Cercò di saltarle addosso per scherzo, come se fosse un fantasma uscito dallombra, e lei schizzò fuori dalla macchina ridendo.
"Non ti preoccupare Tasuki, vai a casa, non mi succederà niente! esclamò Kyoko tutta eccitata. Lui non potè fare a meno di desiderarla, con quellaria selvaggia e infantile negli occhi, mentre faceva finta di essere una tenera pecorella indifesaComera possibile resistere ai suoi ardenti occhi ametista? Da poco aveva iniziato a farsi crescere i capelli, che erano diventati ondulati, bruni coi riflessi blu, e l'orecchino a croce che le pendeva da un orecchio la faceva apparire più una cattiva ragazza che una timida studentessa universitaria. Stava diventando sempre più difficile resisterle.
Tasuki scosse la testa e uscì dalla machina per avvicinarsi a lei. "E dare a qualcun altro la possibilità di mangiarti? - sussurrò, con voce strozzata - Proprio non mi va!
"Perché, vorresti mangiarmi tu? scherzò Kyoko, sentendo i muscoli del ventre e dellinguine contrarsi per leccitazione.
"In realtà sì! - azzardò Tasuki con decisione - Mi piacerebbe mangiarti e mangiarti.
Kyoko rise e scosse la testa, indicandogli con la testa la strada verso casa. Dai, fai il buono Tasuki. Torna a casetta tua! Giocare con lui al gatto col topo la eccitava sempre, ma quella sera le cose stavano prendendo una piega diversa.
"Mi piace quando mi dai degli ordini ma ... mormorò sensualmente Tasuki - sai bene che con me non funziona.
"Dannazione!" rise Kyoko, pestando il piede a terra come una bambina per impedirgli di andare oltre - Ti ricordi cosa è successo, lultima volta che il nonno ci ha trovato insieme a tarda notte? Vuoi davvero che te lo tagli? chiese, alludendo al suo pisello. A questo ricordo, Tasuki non potè fare a meno di lanciare unocchiata a quel rigonfiamento sotto i calzonie rabbrividire.
Ringhiò: "Non mi piacerebbe ma ..." La guardò e sorrise. "Comincio a pensare che valga la pena rischiare."
Kyoko gridò quando Tasuki balzò in avanti di nuovo per ghermirla ... e questa volta si ritrovò schiacciata contro la portiera della macchina. Spalancò con eccitazione gli occhi color smeraldo e si afferrò per gioco alle maniche della sua giacca. Poteva sentire sotto le dita la magnificenza dei suoi muscoli sodi.
Tasuki guardò gli occhi di Kyoko pieni di passione, e abbassò lentamente la testa per posarle un lieve bacio sul collo. Sentì un brivido attraversargli la schiena e puntare dritto allinguine ... dove avvertiva un delizioso dolore. Incapace di resistere alla tentazione, Tasuki le mordicchiò il collo e si premette contro di lei. Gemette debolmente, quando sentì le lunghe gambe di Kyoko e aprirsi leggermente, come a permettergli di insinuarsi. Rapidamente, fece scivolare una gamba tra le cosce roventi della ragazza.
"Cosa stai facendo?" sussurrò lei, incapace di fermarlo ... o meglio: senza alcuna intenzione di fermarlo.
Tasuki premette la coscia contro la sua vagina e la sollevò dolcemente da terra. Si sciolse di libidine, quando la sentì piagnucolare dolcemente. Allora le leccò lievemente il collo, facendo scivolare la lingua fino alla sua bocca.
Ti voglio. le sussurrò, imponendo una lieve violenza alle sue labbra per convincerle ad aprirsi. Poi la baciò con passione.
Kyoko chiuse gli occhi e si lasciò andare. Non era la prima volta che Tasuki le rubava un bacioma non era mai stato così appassionato come quella sera. Si ribellò debolmente alla sua violenzama poi lo lasciò fare.
Tasuki gemette, assaporando la dolcezza delle labbra di Kyoko. Le sue braccia scivolarono attorno alla sua piccola vita, e la sollevò leggermente, tenendola intrappolata tra lui e l'auto. Premette più forte la gamba contro il suo inguine e si dondolò contro di lei. Quando Kyoko ricambiò il bacio, leccitazione di Tasuki salì alle stelle.
Kyoko sentì una delle mani di Tasuki spostarsi dalla spalla alla nuca, e affondare tra i suoi capelli ramati. Era felice che suo nonno non fosse tra i piedi, perché voleva che quella cosa continuasse. Per la prima volta desiderò saltare sulla macchina di Tasuki e proporgli di portarla a casa sua per passare la notte insieme.
Stava quasi per dirglielo, quando lui fece scorrere lentamente la mano dal ginocchio fino alla sua cosciae poi più su, avvicinandosi pericolosamente alla sua vagina.
Cosa avrebbe provato, svegliandosi nel letto accanto a Tasuki dopo una notte damore? Avrebbero riso e scherzato come facevano di solito? O lui le avrebbe preparato la colazioneprima di prenderla di nuovo? C'erano così tante domande che la stuzzicavano e a cui avrebbe voluto dare rispostae questo era un altro dei motivi per cui stava per dirgli che sarebbe andata a casa con lui.
Proprio mentre si stava lasciando andare al piacere, uno strano brivido le gelò la schienacostringendola a divincolarsi dalle braccia di Tasuki. Aveva dovuto farsi forza per uscire dalla prigione delle sue cosce e costringerlo a farsi da parte, ma aveva la pessima sensazione che qualcuno li stesse spiando. Ci volle così tanta determinazione da parte sua, che sentì il ventre contrarsi dolorosamente.
Per un attimo rimasero immobili a guardarsi in faccia, respirando affannosamente. Poi Kyoko chiuse gli occhi, chiedendosi se anche lui avvertisse quella violenta pulsazione alle cosce.
Per tre volte aprì la bocca per parlare, ma non trovò il coraggio. Alla fine con voce tremante disse:. "Vai a casa Tasuki, starò bene." Tasuki fece una faccia talmente triste che per un attimo Kyoko pensò di rimangiarsi tutto. Ma il suo senso di disciplina prevalse. Non mi succederà niente, te lassicuro! aggiunse, con forza.
Tasuki strinse i denti, ma non gli andava di costringerla. Era un po deluso, ma comunque quella sera aveva fatto un grande passo avanti nella sua conquista. Così decise di interpretare quellennesimo palo come una piccola vittoria. "Va bene, ma la prossima volta sarò io a portarti a casa." Ovviamente intendeva casa SUA e, nello specifico, nel SUO letto!
Kyoko si mise in bella vista sotto un lampione per rassicurare Tasuki. Lui esitò, poi provò a raggiungerla, ma quando furono a pochi passi luno dallaltra lei gli fece intendere con lo sguardo che era meglio che non ci provasse, così lui fece dietro front e si avviò verso l'auto.
Era un po preoccupato per lei, e di nuovo si voltò a guardarla. Kyoko scorse un lampo di ansia nei suoi meravigliosi occhi ametista, e il cuore le fece un balzo.. Sapeva che era confuso ma non poteva farci niente. Non era la serata adatta per amoreggiare... o sarebbero stati entrambi in pericolo. Gli sorrise giocosamente, gli fece ciao ciao con la manina e gli gridò di non preoccuparsi.
Ormai sconfitto, Tasuki le sorrise di rimando e salì in macchina; poi le passò davanti e la salutò col clackson mentre prendeva la direzione di casa. Non riusciva a sentirsi tranquillo. Si girò di nuovo a guardarlaper assicurarsi che stesse benecome se qualcosa lo costringesse a farlo. Aveva la strana sensazione di stare per perdere la sua Kyoko.
Non appena lauto di Tasuki svoltò langolo, Kyoko smise si sorridere e si concentrò sulla sua mano. Immediatamente un dardo spirituale le apparve nel palmo. Bene: quella era lunica arma in grado di difenderla davvero!
Aveva costretto Tasuki a tornare a casa da solo per metterlo al sicuro: era da quando erano usciti dalla biblioteca che sentiva un pericolo nellaria, come se ci fosse qualcuno in agguato nellombra. In quel momento le parve di sentirsi uno sguardo gelido addosso, che le fece accapponare la pelle dal terrore. Si maledisse, per aver lasciato che Tasuki le facesse abbassare la guardia. Era colpa sua, non del suo amico!
Tasuki l'aveva aiutata a combattere i demoni quasi dal principio. Qualche tempo fa lei gli aveva persino procurato un'arma e sembrava che lui fosse davvero portato. Gli aveva insegnato molte prese mortali, in grado di aiutarlo a vincere in un qualsiasi combattimento, tuttaviase Tasuki fosse stato ferito o peggio non se lo sarebbe mai perdonato!
Gli aveva mentito quando aveva detto che suo nonno sarebbe venuto a prenderla. La verità era che suo nonno non sapeva nemmeno che si trovava fuori. Ma doveva tagliare con le avances di Tasuki e spedirlo a casa, prima che il demone che li stava seguendo potesse approfittare delloro stato di eccitazione e ucciderli. Ora che sentiva di amare Tasuki, desiderava proteggerlo ancora di più!
Se il demone li avesse attaccati mentre erano ancora insieme, di sicuro lui lavrebbe aiutata a combattere. Ma negli ultimi tempi aveva fatto degli orribili incubi su di lui: lo aveva visto azzannato da un demone e sapeva che i suoi sogni non mentivano. Era in pericolo di morte, e questo le aveva tolto il sonno. Se Tasuki fosse stato morso e si fosse trasformato in uno dei demoni che erano soliti combatterecome avrebbe potuto trovare la forza di ucciderlo? Perché quello sarebbe stata costretta a faree non era affatto piacevole.
Tirando un grosso respiro si avviò lentamente a piedi verso casaa circa unora di marcia da lì. Chi o cosa le stesse inseguendo avrebbe avuto tutto il tempo di mostrarsi.
Camminò per un paio di isolati senza che nessun mostro lattaccasse. Dopo un po Kyoko iniziò a stizzirsi. Provò perfino a eccitare il demone, scostandosi i capelli di lato per esporre la nuca, quasi offrendosi su un piatto dargento, ma a quanto pare il demone voleva prenderla per sfinimento. Questo la fece irritare ancora di più, perché era maledettamente stanca e non vedeva lora di chiudere la partita.
Di sicuro Tasuki era già arrivato a casa e le aveva telefonato, comerano rimasti daccordo. O almeno sperò che lo avesse fatto. La sua mente era ancora sotto leccitazione di quando lui laveva intrappolata contro la macchina, e le aveva piazzato la gamba tra le cosce, il che la fece gemere di frustrazione. Se quel maledetto demone avesse avuto il coraggio dimportunarla, lo avrebbe presi a calci in culo!