Vampiri Gemelli - Amy Blankenship 6 стр.


Kyoko quasi sorrise mentre gli rispondeva, con altrettanto sarcasmo. "Perché no?...Tanto, la notte è ancora giovane. Continuò a sorridere, mentre lui allentava la presa su di lei. Ne approfittò per fargli scivolare le mani dietro la schiena con fare languido, quasi volesse abbracciarloe sorrideva ancora quando colse nei suoi occhi unespressione di dolore, mentre lo pugnalava. Il vampiro abbassò incredulo lo sguardo sulla punta della lama che gli aveva bucato il petto e che sembrava brillare, alla luce della luna. Provò a dire qualcosa, ma dalla sua bocca non uscì alcun suono.

Vedendo la ragazza inchiodata al muro, Hyakuhei si aggrappò al davanzale della finestra, decidendo che quella volta sarebbe stato egoista e non avrebbe permesso al vampiro quell'ultimo pasto. Si librò in volo e atterrò delicatamente proprio davanti alla ragazza, che in quel momento stava uscendo dallombra.

Non lo aveva visto e Hyakuhei preferì non mostrarsi, anzi indietreggiò per nascondersi nellombra. La guardò mentre armeggiava conqualcosa che gli sembrarono un paio di calzoni. Poi, aguzzando lo sguardo, si accorse che quello che la ragazza stava trascinando era il mezzosangue di poco prima, che laveva attaccata.

"Deve esserci un modo migliore per sbarazzarsene! - stava borbottando Kyoko - Comunque sia, chi aveva mai sentito parlare di un vampiro che si scioglie? Non mi ci abituerò mai. Diamine, perché non è come si vede nei film? Li ammazzi e -puff! - svaniscono! Continuò a trascinarlo per un po, poi si abbassò su di lui, gli frugò nelle tasche e ne tirò fuori un pacchetto di sigarette. "Ah, se li teneva in tasca per dopo. Magari per ricambiare un favore. Cavolo, ma che bisogno ha di fumare, un vampiro?

Lo voltò dallaltro e continuò a frugargli nelle tasche. Poi fece una smorfia, quando il sangue cominciò a gocciolarle sulle mani. "Bleah!" disse con ribrezzo, poi ricominciò a frugare. "Vediamo che cè qui. - sussurrò - "Pettine, accendino ... tessera della palestra... filo interdentale?" Kyoko fissò il minuscolo oggetto, prima di gettarlo via. "Un vampiro che ci teneva alligiene, senza dubbio! mormorò, con macabro sarcasmo.

Lasciò perdere i pantaloni, e iniziò a frugargli nelle tasche della giacca. "Ah, questo è decisamente meglio. Tiffany and Co., sicuramente vale la pena di scavare meglio. Ah, bingo! esclamò Kyoko, tirando fuori il portafoglio gonfio.

Lo aprì e ne tirò fuori le carte di credito. " MasterCard, Visa ... whoa, carta American Express ... Non uscire mai di casa senza! " Lasciò perdere le carte di credito e tirò fuori i contanti. "CENTRO! - esclamò con entusiasmo - Ecco un altro mese di affitto pagato senza essere costretta a fare sesso con quello stronzo di Yohji! Ah, la vita è bella!" Mise i soldi in tasca e gettò la giacca nel cassonetto dellimmondizia, insieme alle carte di credito.

Hyakuhei guardò con orrore la giovane donna. E pazza! pensò. La guardò ripulire il vampiro con un sorrido gelido sulle labbra. Quando se ne fu andata uscì dallombra, e si accostò a ciò che ormai rimaneva del vampiro: un grosso mucchio di cenere.

Si frugò in tasca per prendere un fiammifero e l'accese, poi lo gettò sui miseri resti. Il bagliore delle fiamme illuminò il vicolo per qualche secondo, poi esse si spenserocancellando per sempre ogni traccia del mezzosangue.

Non riusciva a digerire che una semplice fanciulla umana avesse fatto questo a uno della sua stirpeanche se di basso lignaggio. Per giunta una vestita da puttana, con qualche rotella fuori posto e anche ladra esperta, a giudicare da come si era comportata! Infatti si era presa il denaro, ma aveva disdegnato il Rolex doro della vittima e le sue carte di creditoper non correre rischi di essere rintracciata.

Aspirò a pieni polmoni lodore ancora presente della ragazza. Che strano: vestita a quel modo e ancora vergine! Lanciò unultima occhiata al punto in cui prima cera il vampiro e scrollò le spalle: in fondo, se non lo avesse eliminato lei lo avrebbe fatto lui.

Alzò lo sguardo nella direzione in cui lei era scomparsa. Per la prima volta dopo secoli, Hyakuhei sentì il suo sangue ribollire. Era giunto il momento della caccia. Quella stessa notte e prima dellalba si sarebbe nutrito di quella fanciulla...

*****

Kyoko gemette vedendo la folla che si accalcava nella discoteca. Era il fine settimana e quel posto sembrava pieno da scoppiare. Scivolò oltre la fila e si diresse verso il buttafuori, gli fece un cenno del capo e sgusciò rapidamente nella porta che lui le tenne aperta con una mano, per farla entrare. Tutti i buttafuori la conoscevano bene, perché viveva sopra il club.

Una volta dentro, si diresse diretta verso la porta con la scritta "Non entrare". Digitò il codice sulla combinazione della serratura e aprì la porta interna, che le si richiuse alle spalle. Sospirò di sollievo, non appena il fracasso della discoteca divenne solo un sordo ruggito. Con le banconote del vampiro ben strette nel pugno, iniziò a salire le scale. I demoni non erano l'unico pericolo della città, e lei non era tipo da andarsene in giro coi soldi dellaffitto nel reggiseno.

Si fermò presso la fila delle cassette di sicurezza in fondo al corridoio, digitò un altro codice e ne aprì una, poi diede unocchiata allinterno per vedere se cera posta. Normalmente era vuota, ma Kyoko sorrise quando scorse la busta in fondo. La prese e lesse il suo indirizzo scritto a mano dalla calligrafia del nonno.

Richiuse la cassetta e si avviò verso la rampa di scale che portavano al suo appartamento. Il segreto per mantenersi in forma? Abitare al terzo piano senza ascensore! Si fermò prima di raggiungere l'ultimo piano e contò i soldi: le sarebbero rimasti solo venti dollari dopo avere pagato laffitto a Yohji.

Yohji ... al solo pensiero sintimidì. Kyoko sapeva che lui sperava che lei fosse sempre in ritardo con laffitto e gli chiedesse una dilazione, e si augurò che non succedesse mai una cosa del genere. Quelluomo era una vera merda, ma le conveniva essere gentile con lui, visto che era il suo padrone di casa. Lui poteva crearle un bel po di casini, e anche sbatterla fuori, se solo avesse voluto.

Si diresse alla porta del suo appartamento e infilò la chiave nella serraturaun attimo prima che Yohji aprisse la sua porta e mettesse fuori la testa. Ma cosera, anche sensitivo quelluomo? Gli lanciò un sorriso nervoso.

"Come va, mia dolce tentazione?" chiese Yohji ammiccando, mentre si appoggiava allo stipite della porta con atteggiamento da figo.

"Tutto ok. rispose Kyoko, desiderando improvvisamente di indossare un enorme trench per nascondergli alla vita tutte le sue forme, così bene esposte. "Oh, a proposito, ho i soldi dell'affitto." Gli porse i soldi che aveva accuratamente contato, sapendo che era meglio che si avvicinasse lei alla sua porta. L'ultima volta che lui aveva bussato da lei era quasi riuscito ad entrare di forza.

Le spalle di Yohji si abbassarono visibilmente, mentre i suoi occhi si colorarono di disappunto. "Va bene, entra che ti faccio una ricevuta." Aveva sperato che quel mese non riuscisse a pagarlo e che gli chiedesse una dilazione. Ma decise di fare buon viso a cattivo gioco.

Kyoko scosse la testa e cominciò a contare, per reprimere la rabbia. "Fai con comodo, aspetto qui. Incrociò le braccia davanti a sé e sbuffò, come se andasse di fretta.

Yohji si strinse nelle spalle: conosceva bene quel giochino ...Kyoko lo aveva già ingannato una volta. Lui sarebbe entrato a scriverle la ricevuta e lei ne avrebbe approfittato per sgusciare nel suo appartamento. "Ok, allora te la porto io più tardi. disse, con cattiveria.

"Va bene." Kyoko girò la chiave nella serratura e aprì la porta del suo appartamento, cercando di farla franca.

"Nessuno ti ha mai detto quanto sei sexy, vestita così? le mormorò Yohji, arrivandole di botto dietro alle spalle

Kyoko gli lanciò un'occhiata da sopra la spalla e inarcò un sopracciglio. "Stai flirtando con me, Yohji?" Si era sempre chiesta come sarebbe stato disteso sulla schiena ... con il naso rotto e sanguinante.

"Fa differenza?" sorrise lui, passandosi una mano tra i capelli e pensando tra sé e sé che forse ce laveva fatta..

"Per me, sì. Non credo che al mio ragazzo farebbe piacere."

Yohji le fece un sorrisetto, sapendo bene che trascorreva la maggior parte del suo tempo da sola. "Oh, dai, lo sappiamo entrambi che non hai un ragazzo, Kyoko. Se non ti conoscessi, penserei che mi stai rifiutando! Premette la sua grande mano contro la porta aperta di Kyoko, in modo che lei non potesse chiuderla. "Cosa c'è che non va, in me? Pensi che non sono abbastanza uomo per te, o ti stai conservando per un ipotetico fidanzato?

Kyoko lo fissò, i suoi occhi color smeraldo si fecero tempestosi. Se lui era stanco di essere gentile ... allora lo era anche lei. "Mi dispiace Yohji, ma cerco un ragazzo a cui non piaccia assaggiare un piatto diverso, ogni sera.

Kyoko rimase senza fiato quando Yohji aprì di colpo la porta socchiusa, la spinse dentro con tutte le sue forze e poi si richiuse la porta alle spalle.

"Non mi dire che non sei curiosa di sapere cosa si prova, tesorino! - le sussurrò Yohji allorecchio, pizzicandole il sedere. - Ti prometto che non dirò nulla, al tuo ragazzo immaginario."

"Non è immaginario. Tra poco sarà qui, lavora al bar di sotto. esclamò Kyoko, ormai sicura che a breve avrebbe perso la pazienza, lui si sarebbe ritrovato in ambulanza e lei per strada.

"Oh, davvero? E dimmi, che aspetto ha? " chiese Yohji, che si sentiva già tendere sotto i jeans. Lo eccitavano le femmine che facevano le preziose

Kyoko fece un respiro profondo. "Ha lunghi capelli neri e setosi, pelle pallida, occhi molto scuri e un corpo da favola. Sorrise dentro di sé, a quel pensiero. Vaffanculo!' "Ed è molto possessivo."

Yohji emise un suono simile a un ringhio. Kyoko quasi scoppiò a ridere: se avesse potuto capire quanto somigliava ad un animale, in quel momento! Aveva ormai deciso che era abbastanza e stava per sferrargli un pugnoquando la porta dellappartamento si aprì ed entrò Amni, con un paio di jeans attillati e una maglietta nera che accentuavano il suo corpo atletico.

I suoi occhi celesti si strinsero e i muscoli della mascella si contrassero, alla vista del cosiddetto padrone di casa che si strusciava addosso a Kyoko. Yohji mollò la presa e sgusciò rapidamente fuori della stanza, mentre Kyoko gli lanciava unocchiataccia di fuoco.

"Alloraquando vuoi ti porto la ricevuta dellaffittoanzi, forse è meglio che da ora in poi le spedisco a tuo fratello Hitomi, così non ti darò più fastidio ... okay?" farfugliò luomo.

Senza degnarlo di una risposta, Kyoko entrò nellappartamento e serrò per bene tutte le serrature. Guardò con riconoscenza Amni, poi si lasciò cadere su una sedia e lacerò con furia la busta che conteneva la lettera di suo nonno. Si mise a leggerla con avidità.

"Oh, questo è davvero assurdo! - ringhiò - Dato che ho diciotto anni e sono ancora verginei vampiri sono attratti da me! Sbuffò disgustata, un attimo prima di leggere la riga successiva. Allora spalancò gli occhi e gridò: Vuoi che facciaCOSA?!?

Suo nonno le aveva appena ordinato di trovarsi un fidanzato o avrebbe detto a Tasuki dove trovarla.

"Nonno ..." Sentì il sangue ribollirle, mentre stringeva la lettera nel pugno. "SEI UN PERVERTITO, CRISTO! AVRESTI DOVUTO DIRMELO TANTO TEMPO FA!"

Nel frattempo, Amni fissava Kyoko e rifletteva. Stava pensando a Yohji. "Più tardi te la farò pagare, per avere osato toccarla! Poi si riscosse, quando sentì Kyoko gridare. Si abbassò su di lei e la prese per le spalle. Lei si ribellò con forza.

"CHE CAZZO VUOI?" lo aggredì lei.

Amni fece un passo indietro e alzò le mani davanti a sé. "Calmati Kyoko, volevo solo assicurarmi che stessi bene." Chiaramente non confessò che quando era arrabbiata era molto più sexy, specialmente quando il respiro affannoso le faceva alzare e abbassare il seno a quel modo.

Kyoko sospirò e appoggiò la tempia contro l'infisso della porta. Amni era il barista al piano di sotto del club. Avevano stretto amicizia non molto tempo dopo che lei si era trasferita. Amni era molto carino, con i capelli biondi che gli ricadevano lunghi sul viso e sulle spallee che in alcuni punti arrivavano perfino alle cosce. La sua pelle era bianchissima e perfetta e qualsiasi ragazza sarebbe rimasta soggiogata dal suo fascino.

Se avesse voluto seguire il consiglio di nonno Hogo non le sarebbe dispiaciuto fare sesso per la prima volta con luipeccato che Amni fosse un vampiro! La loro era di certo una strana relazione, per non dire pericolosa, qualcosa che poteva avere risvolti impensabilima che Kyoko non aveva alcuna intenzione di mutare. Amni non aveva mai fatto alcun tentativo di ucciderla o di violentarla, e lei gliene era molto grata. Comunque la situazione doveva rimanere così, perché mai e poi mai Kyoko avrebbe voluto ritrovarsi mortacon un vampiro come fidanzato! Nemmeno tra un milione di anni.

Amni rimase pazientemente sulla soglia, scrutando lespressione stravolta sul viso di Kyoko. Laveva incontrata in quello stesso corridoio tempo prima, non appena si era trasferita, e avevano subito stretto amicizia. Si mise a riflettere sul loro strano rapporto e su ciò che avrebbe potuto nascere tra loro.

La sera del loro primo incontro lei era appena uscita dalla sua stanza e lui dalla sua. Entrambi si erano bloccati e si erano scrutati a vicenda. Lui la guardò e vide che aveva un dardo spirituale ben stretto nel suo pugno. Non era fuggito, ma anzi si era appoggiato allo stipite della sua porta ed era rimasta a fissarla in silenzio.

Alla fine Amni laveva salutata e si era avviato con cautela verso il club al piano di sotto: aveva tirato un sospiro di sollievo, quando ci era arrivato sano e salvo! Più tardi, sul far della notte, era risalito in camera per farsi una doccia e cancellare quel brutto odore di vampiro che si portava addosso. Kyoko era ancora ferma sulla porta, col suo dardo spirituale in mano, e lui si era chiesto se non fosse rimasta ferma in quella posizione da quando lui se nera andato.

Mentre cercava di scivolare nella sua camera, lei gli aveva parlato.

"So cosa sei." gli disse Kyoko a bassa voce.

Amni si fermò ma le voltò le spalle, sperando che lei lo interpretasse come un segno di inoffensività. "Anch'io so cosa sei." aveva risposto.

"Allora ti propongo di essere amicio comunque, di non essere nemici. aveva aggiunto lei.

Amni le chiese con curiosità: "Perché non mi hai ucciso, quando mi hai visto?"

Kyoko incrociò le braccia sul petto. In realtà anche se lei se lo era chiesto per ore. La verità era che ... semplicemente non voleva ucciderlo. "Tu non uccidi gli umani per nutrirti." Alla fine, scavando nei suoi rifiuti, aveva trovato un mucchio di flaconi di sangue vuoti della Croce Rossa, e ne era stata oltremodo felice.

"Il mio cibo mi viene consegnato una volta alla settimana." spiegò Amni, che era in grado di leggerle nella mente.

Da quel momento in poi, Amni era diventato amico, fratello, protettore di Kyoko ... forse anche qualcosa di più. Non era in grado di trovare la parola adatta per descrivere il loro rapporto. Tutto quello che sapeva era che si volevano bene e che si prendevano cura l'uno dell'alta.

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