Tramonto Al Lago Delle Tartarughe - Carol Lynne 3 стр.


"Ian?" lo chiamò Sam, mentre si metteva un altro pezzo di carne in bocca. Ian sbatté le palpebre.

"Sì?"

"Per favore, non fissarmi in quel modo. Te l'ho già detto, non posso avere una relazione con te.

" Hai ragione. " Ian saltò giù dal bancone. "Comunque, non ho ancora detto niente a Gloria, del viaggio. Afferrò una bottiglia di birra e uscì dalla cucina. "Ci vediamo domani." "Ian?" lo chiamò Sam.

"Sì?"

"Non cè niente di personale. Solo, che non mi sembra una buona idea. Mia madre ha troppo bisogno di te per rischiare di far saltare tutto.

Ian fece un sorso di birra. Avrebbe voluto dire a Sam che lunica cosa di cui Gloria aveva davvero bisogno era l'amore del suo unico figlio, ma tacque: non erano affari suoi. Sam aveva ragione su una cosa: se si fossero messi insieme e qualcosa fosse andato storto, lui non avrebbe avuto altra scelta che andarsene e mollare sua madre. Sarebbe stato troppo difficile continuare a occuparsi di lei.

Salutò Sam con un cenno del capo e si diresse verso la sua piccola camera da letto. Aveva telefonato a sua sorella la sera prima per informarla che non avrebbe passato con lei le feste di Natale, e per sapere come stava papà.

Maria era sembrata sconvolta all'idea di non vedere Ian per Natale e aveva cercato di convincerlo ad andare dicendogli che i suoi nipoti, Kyle e Patrick, si sarebbero messi a piangere, quando lo avessero saputo. Lui aveva promesso che, una volta che fosse riuscito a liberarsi, avrebbe portato loro un bellissimo regalo dal Minnesota e poi aveva chiesto di nuovo come stava papà. Maria gli aveva detto che non era cambiato molto, era scontroso e taciturno come sempre. La cosa non lo sorprese affatto, ma si sentiva molto in colpa nei confronti di sua sorella maggiore.

La morte della loro madre, Claudia, quattro anni prima, era stata uno shock per tutti; e ancor più assistere al tracollo dellattivo cinquantenne che conoscevano, divenuto di colpo una larva umana. Nessuno poteva prevedere quellictus, mentre lui era al lavoro. Chissà perché, ma suo padre Joe si era sentito ingiustamente in colpa, per la morte della moglie. In famiglia nessuno si era mai sognato di accusarlo di qualcosa, eppure suo padre non era riuscito a farsene una ragione. Non era mai stato un padre particolarmente affettuoso, ma la vedovanza lo aveva reso ancora più taciturno e solitario, fino a quando

Ian finì la sua birra. Posò la bottiglia vuota sulla mensola della tv prima di tirare fuori la valigia da sotto il letto. Aveva sperato di poter tenere compagnia alla sorella e ai nipoti durante le feste mapazienza. A Sam avrebbe fatto bene prendersi cura di sua madre per un po e Gloria sarebbe morta in pace. Ian non aveva mai tollerato il comportamento da stronzo di Sam nei confronti di quella povera donna, ma non aveva mai pensato di costringerlo a fare il suo dovere di figlio, anche se era profondamente convinto che sarebbe stato suo dovere scambiare quattro chiacchiere con lui, a riguardo.

Ian non sapeva con sicurezza quanto a Gloria restasse da vivere, ma intuiva che Sam aveva poco tempo per regolare i conti con se stesso. Quando pensava alla propria madre, non faceva che tormentarsi per non averle potuto dire addio unultima volta, e si augurava che Sam non provasse mai un simile dolore.

Meccanicamente, tirò fuori dal cassetto un paio di pantaloni da pigiama nuovi e si preparò per farsi una doccia. La sua camera da letto era accanto a quella di Sam, e quello era l'unico momento della giornata in cui poteva toccarsi senza il timore che nessuno lascoltasse. Uscì un attimo fuori al corridoio per controllare Gloria e vide Sam, sulla soglia della porta e con le mani in tasca, che la guardava dormire in silenzio.

"Tutto bene?" A Ian non sembrava che il monitor di emergenza avesse segnalato qualcosa, ma poteva non aver sentito.

Sam si voltò di scatto. Tutto ok. Le sto solo dando unocchiata, prima di andare a dormire. " Il suo sguardo si posò sul pigiama verde che Ian aveva in mano. "Vai a farti una doccia?" Ian annuì. "Mi dispiace per prima." disse Sam, voltandogli di nuovo le spalle. "Ho molti problemi, per la testa, e non sono dellumore giusto."

"Non fa niente. rispose Ian. Gli dispiaceva, ma non poteva biasimarlo per la sua decisione di rimanere distanti, fin quando Gloria fosse rimasta in vita. "Ci vediamo domattina."

"Probabilmente uscirò di casa presto, quindi se non ci sono, ci vediamo domani sera." "Okay," mormorò Ian, avviandosi verso il bagno.

Di solito, quando Sam veniva a trovarli, non trascorreva mai con lui tanto tempo. Non aveva la più pallida idea di come sarebbe stato trovarselo sempre intorno, una volta arrivati in Minnesota. Chiuse la porta del bagno, e fissò la sua erezione traditrice.

"Qualcosa mi dice che sono in arrivo dei guai. mormorò.

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