Il Rancher Si Prende La Sua Sposa Di Convenienza - Shanae Johnson 4 стр.


Una scia di polvere in lontananza attirò la sua attenzione. Un trattore stava venendo verso di lui. Al volante sedeva quella che gli sembrò essere una guerriera amazzone.

I lunghi capelli castani le volavano dietro le spalle. Le braccia toniche avevano il tipo di muscoli che una donna sviluppa da una dura giornata di lavoro e non da saltelli e volteggi coreografati in palestra. Il suo sguardo era concentrato. Le sue labbra serrate. Keaton sentì il bisogno di sapere di che colore fossero quegli occhi determinati.

Istintivamente, la sua mano raggiunse la portiera per uscire dalla Jeep. Spinse, ma questa si spostò solo di un paio di centimetri. Non abbastanza per permettere al suo corpo di uscire.

Non muoverti, gridò la guerriera.

Cera così tanta autorità nella sua voce che Keaton fece come gli fu detto. Langelo vendicatore parcheggiò il trattore. Saltò giù prima che le ruote si fermassero del tutto. I suoi movimenti si fecero più lenti, e fu come guardare uno di quei film dazione con le scene al rallentatore.

No. Non poteva essere il suo movimento ad essere lento. Era sicuramente il suo cervello.

Sapeva che lei si stava muovendo velocemente, in modo efficiente. Ma i suoi occhi sembravano volersi soffermare sui movimenti di quella donna. Ad ogni sua mossa, il cervello di Keaton preparava il replay, come in una partita di calcio quando si deve rivedere unazione.

Le mani di lei si alzarono lentamente. La sua voce era rilassante, calmante. Le sue parole erano belle ma incomprensibili. Ma il significato era chiaro.

Rilassati.

È tutto okay.

Vieni con me.

Ti farò stare meglio.

Keaton si rilassò completamente. Tutto il dolore dellimpatto si dissipò. Stava andando con quella donna che prometteva di farlo stare meglio. Si sentiva un uomo migliore solo stando in sua presenza.

Cercò nuovamente di aprire la portiera della macchina. Di nuovo, essa si mosse a malapena. Tutto tornò alla velocità normale e lui colse un lampo di luce. Era il suo angelo guerriero. E lo guardava con occhi spalancati.

Erano verdi, comunque. Verdi come un filo derba. Un filo derba tagliente che poteva lasciare una ferita profonda. Allora, perché aveva il desiderio di rotolarsi nei verdi pascoli del suo sguardo?

Va tutto bene, ragazzone, disse lei.

La sua voce era un canto melodioso. Ma morbida come se avesse le piume dacciaio. I sensi di ragno di Keaton formicolarono a quel suono. Non sulla pelle come una premonizione di pericolo. Quella sensazione gli entrò in circolo come uniniezione di adrenalina. Di nuovo, cercò di uscire dalla Jeep e di andare da lei.

Ci penso io, soldato, disse lei.

Lascia che ti aiuti, le rispose.

Tu non fai parte del piano.

Keaton si accigliò. Un piano di cui lui non faceva parte? Qualcosa non gli tornava. Aggiunse una nuova voce alla sua lista delle cose da fare: entrare a far parte del piano di quellangelo guerriero. Qualunque esso fosse.

A quanto pareva il piano di lei era quello di riportare il toro stordito attraverso il buco nella recinzione. Con un sacchetto di grano e granelli bianchi che sembravano sale, o forse zucchero.

Il toro scosse la testa come se si stesse svegliando da un sogno. Sbatté le palpebre un paio di volte e poi si concentrò su di lei. Sbuffò dalle narici.

Stava per atterrarla? Aveva già investito lui. In quel momento Keaton sapeva che sarebbe morto per evitare che qualcosa facesse del male a quella donna. Qualunque fosse il suo piano originale, Keaton stava elaborando il piano B.

Si buttò fuori dal veicolo. Con la schiena sbatté proprio sulla portiera della Jeep, facendo il contrario di quello che lei gli aveva detto. Ignorò la cosa. I suoi stivali toccarono il suolo.

Seguiti dalle ginocchia.

Dalle spalle.

E, infine, dalla testa.

Lultima cosa di cui Keaton si rese conto prima di svenire fu che i granelli bianchi che lei aveva lanciato al toro non erano sale. Erano zucchero. Si chiese se baciando le sue labbra imbronciate e disapprovanti lei avrebbe avuto un sapore altrettanto dolce.

Назад