La Fuga Dalla Morte - Andrzej Stanislaw Budzinski 2 стр.


Un giorno a scuola, durante la lezione, ho notato una bambina che non era tanto felice. Normalmente era quasi sempre gioiosa. Sembrava un po persa, con la testa tra le nuvole. La osservavo e pensavo, che cosa sarà successo? Ho notato anche che ogni tanto asciugava le lacrime. Capite che non potevo rimanere indifferente! Dovevo fare qualcosa! Mentre i bambini facevano dei lavoretti, mi sono avvicinato a lei e domandò: Cosa è successo? Dimmi! Perché piangi? Mi ha guardato negli occhi con un grande dolore. È morta mia nonna! Mi ha risposto. Mi manca! Adesso ho capito tutto! Come aiutarla!? Di fronte alla morte cosa possiamo dire? Niente! Semplicemente dobbiamo essere vicini alle persone in lutto. Un dolore cosi grande non può sparire improvvisamente! Ci vuole tempo. Questo tempo del lutto dura un anno e anche di più. Dipende certamente dalla persona. Il lutto è il tempo necessario per risanare la perdita. Mi sentivo impotente! Però semplicemente ho fatto la domanda ai bambini: Sapete cosa è successo alla vostra amica? Qualcuno lo sapeva e altri no. È morta sua nonna, per questo oggi è così triste. Allora adesso vi racconto che cosa è la morte! Dio ha creato tantissimi Angeli. Sono creature buonissime e il loro compito è servire il Buon Dio e aiutare gli uomini. Sempre sono pronti ad aiutarci. Sapete bene che ognuno di noi ha il suo Angelo Custode. Provate a immaginare che adesso qui noi non siamo soltanto 25 persone, ma 50, perché vicino a ciascuno di noi è il suo lAngelo. Lui è sempre con noi. Non ci lascia neanche per un secondo. Caro il nostro Angelo. Dio ha creato anche altri Angeli più importanti, sono gli Arcangeli. Tra questi migliaia di migliaia di Angeli, ce nè uno molto speciale, il più buono di tutti. Il suo compito è accompagnare le persone che finiscono la vita sulla Terra. Sapete come si chiama? Langelo della morte! La verità è questa, che gli uomini non muoiono, ma dopo la morte vivono in un altro modo, al di là in cielo. Là, sono molto felici. Luomini quando finiscono la vita sulla Terra, li aspetta un lungo direi lunghissimo viaggio verso il cielo e hanno bisogno di qualcuno che li accompagni e mostri loro la strada. Che li consoli, li accarezzi e dia loro coraggio. Perché le anime dopo la morte si sentono un po spaesate in una nuova situazione. Allora in questo momento entra in scena un angelo simpaticissimo, ma veramente simpaticissimo. Langelo della morte. Tante persone hanno paura di Lui, perché non Lo conoscono. Sbagliano comportandosi così, sbagliano tanto perché non si deve avere paura di Lui. Lui ci vuole tanto bene. Quando la persona muore sulla Terra e improvvisamente si trova in una situazione nuova, si sente spaesata un po persa e da sola. Allora cosa fa lAngelo della morte? Prima la saluta con un grande e cordiale sorriso. Si avvicina e la abbraccia forte forte forte, così come le piace. Prende lanima sulle braccia. Canta la ninna nana. Laccarezza. Piano piano porta lanima verso il cielo da Gesù. Quando arrivano al cielo la lascia, le apre la porta e la fa entrare dentro, dove lanima trova la felicità eterna. Una cosa molto importante è che allentrata del paradiso lanima incontra tutte le persone care che sono morte prima di lei e si comincia una grande festa. Una festa che non finisce mai, direi una festone. Ecco la morte! Ci spaventa un po, però alla fine è bella. Così mi sono rivolto alla bambina. Sai!? Tua nonna non è morta veramente, ma vive in un posto bellissimo e ti guarda con grande amore e puoi essere sicura che la incontrerai ancora. Devi avere un po di pazienza. Anche adesso puoi parlare con tua nonna. Lei ti sente e ti ascolta. Sicuramente a tua nonna non piacerebbe vederti trista. Sorprendente! Sapete che cosa è successo? Non mi aspettavo questo. Ho visto un grande sorriso sulla faccia della bambina. Si è alzata ed è corsa verso di me. Mi ha abbracciato fortissimo, mi ha dato un grande bacione sulla guancia e mi ha ringraziato. La sua tristezza è sparita. È stato uno dei più belli giorni della mia vita!

Adesso vi dirò una cosa sorprendente. Sapete che dalla morte non si può scappare. Proprio impossibile. Dobbiamo morire. Io vi propongo morire prima di morire però per vivere pienamente già sulla Terra! Come è possibile? Morire vivo, quando sto bene e pieno della vita. Come vi sembra? Bella proposta! Ma sapete che scopo ha la nostra morte? La vita!

Come vede la morte la Chiesa Cattolica? Ecco vi propongo leggere cosa ci dice Catechismo:

«1006 In faccia alla morte lenigma della condizione umana diventa sommo [10] . Per un verso la morte corporale è naturale, ma per la fede essa in realtà è salario del peccato (Rm 6,23) [11] . E per coloro che muoiono nella grazia di Cristo, è una partecipazione alla morte del Signore, per poter partecipare anche alla sua risurrezione [12] .

1007 La morte è il termine della vita terrena. Le nostre vite sono misurate dal tempo, nel corso del quale noi cambiamo, invecchiamo e, come per tutti gli esseri viventi della Terra, la morte appare come la fine normale della vita. Questo aspetto della morte comporta un'urgenza per le nostre vite: infatti il farmemoria della nostra mortalità serve anche a ricordarci che abbiamo soltanto un tempo limitato per realizzare la nostra esistenza. «Ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza [...] prima che ritorni la polvere alla Terra, com'era prima, e lo spirito torni a Dio che lo ha dato»(Qo 12,1.7).

1008 La morte è conseguenza del peccato. Interprete autentico delle affermazioni della Sacra Scrittura [13] e della Tradizione, il Magistero della Chiesa insegna che la morte è entrata nel mondo a causa del peccato delluomo [14] . Sebbene l'uomo possedesse una natura mortale, Dio lo destinava a non morire. La morte fu dunque contraria ai disegni di Dio Creatore ed essa entrò nel mondo come conseguenza del peccato [15] . La morte corporale, dalla quale luomo sarebbe stato esentato se non avesse peccato [16] , è pertanto lultimo nemico (1 Cor 15,26) dell'uomo a dover essere vinto.

1009 La morte è trasformata da Cristo. Anche Gesù, il Figlio di Dio, ha subìto la morte, propria della condizione umana. Ma, malgrado la sua angoscia di fronte ad essa [17] , egli la assunse in un atto di totale e libera sottomissione alla volontà del Padre suo. L'obbedienza di Gesù ha trasformato la maledizione della morte in benedizione [18] .

Il senso della morte cristiana

1010 Grazie a Cristo, la morte cristiana ha un significato positivo. Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno (Fil 1,21). Certa è questa parola: se moriamo con lui, vivremo anche con lui (2 Tm 2,11). Qui sta la novità essenziale della morte cristiana: mediante il Battesimo, il cristiano è già sacramentalmente morto con Cristo, per vivere di una vitanuova; e se noi moriamo nella grazia di Cristo, la morte fisica consuma questo « morire con Cristo e compie così la nostra incorporazione a lui nel suo atto redentore:

Per me è meglio morire per (ϵς) Γϵσ ρισνο, ηϵ ϵσσϵρϵ ρϵ φινο αι ονφινι δελλα τϵρρα. Ιο ερο ολυι ηε μορ περ νοι; ιο ψογλιο ολυι ηε μορ περ νοι ρισυσιτ. Ιλ παρτο ιμμινεντε. Λασιατε ηε ιο ραγγιυνγα λα πυρα λυε; γιυντο λ, σαρ ψεραμεντε υν υομο [19] .

1011 Nella morte, Dio chiama a sé l'uomo. Per questo il cristiano può provare nei riguardi della morte un desiderio simile a quello di san Paolo: il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo (Fil 1,23); e può trasformare la sua propria morte in un atto di obbedienza e di amore verso il Padre, sull'esempio di Cristo [20] : Ogni mio desiderio terreno è crocifisso; [.] unacqua viva mormora dentro di me e interiormente mi dice: Vieni al Padre! [21] . Voglio vedere Dio, ma per vederlo bisogna morire [22] . Non muoio, entro nella vita [23] .

1012 La visione cristiana della morte [24] è espressa in modo impareggiabile nella liturgia della Chiesa: Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un'abitazione eterna nel cielo [25] .

1013 La morte è la fine del pellegrinaggio terreno dell'uomo, è la fine del tempo della grazia e della misericordia che Dio gli offre per realizzare la sua vita terrena secondo il disegno divino e per decidere il suo destino ultimo. Quando è finito lunico corso della nostra vita terrena [26] , noi non ritorneremo più a vivere altre vite terrene. È stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta (Eb 9,27). Non cè reincarnazione dopo la morte.

1014 La Chiesa ci incoraggia a prepararci allora della nostra morte (Dalla morte improvvisa, liberaci, Signore »: antiche Litanie dei santi), a chiedere alla Madre di Dio di intercedere per noi nellora della nostra morte (Ave Maria) e ad affidarci a san Giuseppe, patrono della buona morte: In ogni azione, in ogni pensiero, dovresti comportarti come se tu dovessi morire oggi stesso; se avrai la coscienza retta, non avrai molta paura di morire. Sarebbe meglio star lontano dal peccato che fuggire la morte. Se oggi non sei preparato a morire, come lo sarai domani? [27]

L audato si', mi' Signore,

per sora nostra morte corporale,

da la quale nullo homo vivente pò skappare.

Guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali;

beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,

ka la morte secunda nol farà male [28] .

1015 La carne è il cardine della salvezza [29] . Noi crediamo in Dio che è il Creatore della carne; crediamo nel Verbo fatto carne per riscattare la carne; crediamo nella risurrezione della carne, compimento della creazione e della redenzione della carne.

1016 Con la morte l'anima viene separata dal corpo, ma nella risurrezione Dio tornerà a dare la vita incorruttibile al nostro corpo trasformato, riunendolo alla nostra anima. Come Cristo èrisorto e vive per sempre, così tutti noi risusciteremo nell'ultimo giorno.

1017 Crediamo [...] nella vera risurrezione della carne che abbiamo ora [30] . Mentre, tuttavia, si semina nella tomba un corpo corruttibile, risuscita un corpo incorruttibile [31] , un corpo spirituale (1 Cor 15,44).

1018 In conseguenza del peccato originale, luomo deve subire la morte corporale, dalla quale sarebbe stato esentato se non avesse peccato [32] .

1019 Gesù, il Figlio di Dio, ha liberamente subìto la morte per noi in una sottomissione totale e libera alla volontà di Dio, suo Padre. Con la sua morte ha vinto la morte, aprendo così a tutti gli uomini la possibilità della salvezza» [33] .

Scusate che mi sono permesso farvi leggere così tanto dal Catechismo della Chiesa Cattolica, ma spero che no siete pentiti. Valeva la pena. Non ho trovato la miglior spiegazione della morte.

Salve a tutti e tutte coloro che vogliono essere felici!

La prima domanda che desidero proporre è: Chi di noi non e essere felice? La risposta è molto facile: Tutti quanti vogliamo essere felici! Provate, per favore, a trovare una persona che non vuole essere felice. Penso, e almeno spero, che non ne esiste nel mondo neanche una. Tutti, in modo fai da te, cioè personalizzato, la cerchiamo e troviamo tante, o meglio dire, tantissime proposte di essa. Sorprendente quante. Più o meno otto miliardi! Il numero delle persone che oggi vivono sulla pianeta Terra. Sorprendente!? Interessante, nonostante tutto, che siamo così tanti non siamo capaci trovare una soluzione perfetta che soddisfarebbe tutti quanti. No! Impossibile! Il motivo? Molto semplice. Ognuno di noi è diverso, allora pensando logicamente, ognuno di noi la vede un po in altro modo, dipinta con le altre sfumature e colori. Questo che da felicità a me per forza non deve dare a te e viceversa. Si potrebbe dire che tutti e ciascuno potremmo presentare la propria ricetta della felicità. Chissà, potrebbe essere interessante e, cosa strana, tutte avranno qualcosa dalla verità. Una ricetta di più e unaltra di meno, ma forse messe tutte insieme possono rispecchiare la vera felicità come i puzzle costruiti da tantissimi pezzi. Ogni elemento da solo non ci dice niente, ma messi tutti insieme creano un bellissimo quadro e se manca un pezzo, l'immagine non è completa. Si vede un buco. Si vede vuoto. Ci vogliono tutti per creare la felicità sulla Terra, non deve mancare nessuno. Altra cosa molto importane. Il mondo dove viviamo ci propone le diverse soluzioni della felicità. Siamo bombardati dalle proposte. Sono così tante che creano in noi la confusione e in qualche maniera ci cancellano da vista la vera felicità, oppure meglio dire, che ci disturbano di seguirla e di realizzarla. Purtroppo volendo o non, sentiamo queste proposte, perché sono dappertutto e dimostrate in modi diversi. In TV, in radio, in internet, per la strada, sulle vetrine, nei giornali, in modo cartaceo ed elettronico. Siamo circondati e bombardati dalle proposte.

Pubblicità! Ecco, un vero problema. Tutte le aziende lo fanno! noi? Stiamo in mezzo, soffocati e direi stufi. Dobbiamo sapere, però, che loro non ci propongono la vera felicità. Nel suo posto ci propongono i surrogati che ci ingannano cambiando la vera felicità in piacere e godere. In questo modo ci distraggono dalla vera felicità spostando la nostra attenzione verso le cose che non hanno niente da fare con essa. In questo modo diventiamo gli uomini anestetizzati, insensibili alla felicità vera. Concentrati su se stessi, sul proprio piacere e nella ricerca continua e infinita delle sensazioni che non possono mai saziare la nostra fame della felicità. Perché questi surrogati che ci propone il mondo di oggi sono come un miraggio [34] nel deserto, cioè una illusione che porta in direzione della delusione più profonda, verso la tristezza e svuotamento interiore e alla fine alla perdita dellidentità.

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