Non tarderete ad accorgervi anche troppo, o Milord, che il proprietario attuale di Wolfcrag è nella impossibilità d'ingannarvi della stessa maniera, e che gli rimane unicamente un inutile desiderio di accoglier bene gli amici. Confesso però di non saper nemmen io come spiegare quel gran chiarore che sta esattamente tutto al disopra della mia torre. Essa non ha che un picciolo numero di finestre e anche strette, e nascoste dagli alberi e della collina che stiam per ascendere; non v'è illuminazione che possa produrre tanta luce.
Non tardò ad aversi la spiegazione del mistero, perchè nel momento medesimo, videro venirsi incontro Caleb ansante e sfiatato, che gridava con interrotta voce, Fermatevi signori; fermatevi! Voltate a destra! Non andate più innanzi. E accostatosi indi a una portiera della carrozza: Perchè son io vissuto fin oggi? esclamò. La torre di Wolfcrag è tutta in fiamme. Quelle ricche tappezzerie, quei bei quadri, tutti quei preziosi arredi, il fuoco se li divora! La torre brucia da cima a fondo! Nulla, nulla si può salvare! Voltate a destra, signori, ve ne supplico, e andate a Wolfhope! Tutto è preparato colà per ricevervi.
Ravenswood sopraffatto sulle prime da questa nuova calamità che era sì lungi dal prevedere, fece aprir la portiera e scendendo precipitosamente dal calesse, si congedò in fretta dal Marchese, pregandolo di scusa; e già incominciava ad ascendere la collina che li disgiungeva ancora da Wolfcrag. Quanta maggiormente crescea la oscurità della sera, tanto più visibile diveniva l'incendio, e scorgeasi a quando a quando una colonna di fuoco che parea s'innalzasse fino alle nuvole.