L’ASCESA
(LE CRONACHE DELL’INVASIONE -- LIBRO 3)
MORGAN RICE
TRADUZIONE ITALIANA
A CURA DI
ANNALISA LOVAT
Morgan Rice
Morgan Rice è l’autrice numero uno e campionessa d’incassi della serie epic fantasy L’ANELLO DELLO STREGONE che comprende diciassette libri; della serie campione d’incassi APPUNTI DI UN VAMPIRO che comprende dodici libri; della serie campione d’incassi LA TRILOGIA DELLA SOPRAVVIVENZA, un thriller post-apocalittico che comprende tre libri; della serie epic fantasy RE E STREGONI che comprende sei libri; della nuova serie epic fantasy DI CORONE E DI GLORIA che comprende 8 libri; e della nuova serie epic fantasy UN TRONO PER DUE SORELLE, che comprende otto libri (ed è in prosecuzione); della nuova serie di fantascienza LE CRONACHE DELL’INVASIONE che comprende quattro libri e della nuova serie fantasy OLIVER BLUE E LA SCUOLA DEGLI INDOVINI, che comprende tre libri (ed è in prosecuzione). I libri di Morgan sono disponibili in formato audio o cartaceo e ci sono traduzioni in 25 lingue.
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Cosa dicono di Morgan Rice
“Se pensavate che non ci fosse più alcuna ragione di vita dopo la fine della serie L’ANELLO DELLO STREGONE, vi sbagliavate. In L’ASCESA DEI DRAGHI Morgan Rice è arrivata a ciò che promette di essere un’altra brillante saga, immergendoci in un mondo fantastico fatto di troll e draghi, di valore, onore e coraggio, magia e fede nel proprio destino. Morgan è riuscita di nuovo a creare un forte insieme di personaggi che ci faranno tifare per loro pagina dopo pagina… Consigliato per la biblioteca permanente di tutti i lettori amanti dei fantasy ben scritti.”
--Books and Movie Reviews
Roberto Mattos
“Un fantasy pieno zeppo di azione che sicuramente verrà apprezzato dai fan dei precedenti romanzi di Morgan Rice insieme ai sostenitori di opere come il CICLO DELL’EREDITÀ di Christopher Paolini... Amanti del fantasy per ragazzi divoreranno quest'ultima opera della Rice e imploreranno di averne ancora.”
--The Wanderer, A Literary Journal (Parlando de L'Ascesa dei Draghi)
“Un meraviglioso fantasy nel quale si intrecciano elementi di mistero e intrigo. Un’impresa da eroi parla della presa di coraggio e della realizzazione di uno scopo di vita che porta alla crescita, alla maturità e all’eccellenza… Per quelli che cercano corpose avventure fantasy: qui i protagonisti, gli stratagemmi e l’azione forniscono un vigoroso insieme di incontri che ben si concentrano sull’evoluzione di Thor da ragazzino sognatore e giovane che affronta l’impossibile pur di sopravvivere… Solo l’inizio di ciò che promette di essere una serie epica per ragazzi.”
--Midwest Book Review (D. Donovan, eBook Reviewer)
“L’ANELLO DELLO STREGONE ha tutti gli ingredienti per un successo immediato: intrighi, complotti, mistero, cavalieri valorosi, storie d’amore che fioriscono e cuori spezzati, inganno e tradimento. Una storia che vi terrà incollati al libro per ore e sarà in grado di riscuotere l’interesse di persone di ogni età. Non può mancare sugli scaffali dei lettori di fantasy.”
--Books and Movie Reviews, Roberto Mattos
“In questo primo libro pieno zeppo d’azione della serie epica fantasy L’Anello dello Stregone (che conta attualmente 14 libri), la Rice presenta ai lettori il quattordicenne Thorgrin “Thor” McLeod, il cui sogno è quello di far parte della Legione d’Argento, i migliori cavalieri al servizio del re… Lo stile narrativo della Rice è solido e le premesse sono intriganti.”
--Publishers Weekly
Libri di Morgan Rice
OLIVER BLUE E LA SCUOLA DEGLI INDOVINI
LA FABBRICA DELLA MAGIA (Libro #1)
LA SFERA DI KANDRA (Libro #2)
GLI OSSIDIANI (Libro #3)
LE CRONACHE DELL’INVASIONE
MESSAGGI DALLO SPAZIO (Libro #1)
L’ARRIVO (Libro #2)
L’ASCESA (Libro #3)
IL RITORNO (Libro #4)
COME FUNZIONA L’ACCIAIO
SOLO CHI LO MERITA (Libro #1)
UN TRONO PER DUE SORELLE
UN TRONO PER DUE SORELLE (Libro #1)
UNA CORTE DI LADRI (Libro #2)
UNA CANZONE PER GLI ORFANI (Libro #3)
UN LAMENTO FUNEBRE PER PRINCIPI (Libro #4)
UN GIOIELLO PER I REGNANTI (LIBRO #5)
UN BACIO PER LE REGINE (LIBRO #6)
UNA CORONA PER GLI ASSASSINI (Libro #7)
UN ABBRACCIO PER GLI EREDI (Libro #8)
DI CORONE E DI GLORIA
SCHIAVA, GUERRIERA, REGINA (Libro #1)
FURFANTE, PRIGIONIERA, PRINCIPESSA (Libro #2)
CAVALIERE, EREDE, PRINCIPE (Libro #3)
RIBELLE, PEDINA, RE (Libro #4)
SOLDATO, FRATELLO, STREGONE (Libro #5)
EROINA, TRADITRICE, FIGLIA (Libro #6)
SOVRANA, RIVALE, ESILIATA (Libro #7)
VINCITORE, VINTO, FIGLIO (Libro #8)
RE E STREGONI
L’ASCESA DEI DRAGHI (Libro #1)
L’ASCESA DEL PRODE (Libro #2)
IL PESO DELL’ONORE (Libro #3)
LA FORGIA DEL VALORE (Libro #4)
IL REGNO DELLE OMBRE (Libro #5)
LA NOTTE DEI PRODI (Libro #6)
L’ANELLO DELLO STREGONE
UN’IMPRESA DA EROI (Libro #1)
LA MARCIA DEI RE (Libro #2)
DESTINO DI DRAGHI (Libro #3)
GRIDO D’ONORE (Libro #4)
VOTO DI GLORIA (Libro #5)
UN COMPITO DI VALORE (Libro #6)
RITO DI SPADE (Libro #7)
CONCESSIONE D’ARMI (Libro #8)
UN CIELO DI INCANTESIMI (Libro #9)
UN MARE DI SCUDI (Libro #10)
REGNO D’ACCIAIO (Libro #11)
LA TERRA DEL FUOCO (Libro #12)
LA LEGGE DELLE REGINE (Libro #13)
GIURAMENTO FRATERNO (Libro #14)
SOGNO DA MORTALI (Libro #15)
GIOSTRA DI CAVALIERI (Libro #16)
IL DONO DELLA BATTAGLIA (Libro #17)
LA TRILOGIA DELLA SOPRAVVIVENZA
ARENA UNO: MERCANTI DI SCHIAVI (Libro #1)
ARENA DUE (Libro #2)
ARENA TRE (Libro #3)
VAMPIRO, CADUTO
PRIMA DELL’ALBA (Libro #1)
APPUNTI DI UN VAMPIRO
TRAMUTATA (Libro #1)
AMATA (Libro #2)
TRADITA (Libro #3)
DESTINATA (Libro #4)
DESIDERATA (Libro #5)
PROMESSA (Libro #6)
SPOSA (Libro #7)
TROVATA (Libro #8)
RISORTA (Libro #9)
BRAMATA (Libro #10)
PRESCELTA (Libro #11)
OSSESSIONATA (Libro #12)
Sapevate che ho scritto tantissime serie? Se non le avete lette tutte, cliccate sull’immagine qua sotto e scaricate il primo libro di una di esse!
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Copyright © 2018 by Morgan Rice. All rights reserved. Except as permitted under the U.S. Copyright Act of 1976, no part of this publication may be reproduced, distributed or transmitted in any form or by any means, or stored in a database or retrieval system, without the prior permission of the author. This ebook is licensed for your personal enjoyment only. This ebook may not be re-sold or given away to other people. If you would like to share this book with another person, please purchase an additional copy for each recipient. If you’re reading this book and did not purchase it, or it was not purchased for your use only, then please return it and purchase your own copy. Thank you for respecting the hard work of this author. This is a work of fiction. Names, characters, businesses, organizations, places, events, and incidents either are the product of the author’s imagination or are used fictionally. Any resemblance to actual persons, living or dead, is entirely coincidental.
INDICE
CAPITOLO UNO
CAPITOLO DUE
CAPITOLO TRE
CAPITOLO QUATTRO
CAPITOLO CINQUE
CAPITOLO SEI
CAPITOLO SETTE
CAPITOLO OTTO
CAPITOLO NOVE
CAPITOLO DIECI
CAPITOLO UNDICI
CAPITOLO DODICI
CAPITOLO TREDICI
CAPITOLO QUATTORDICI
CAPITOLO QUINDICI
CAPITOLO SEDICI
CAPITOLO DICIASSETTE
CAPITOLO DICIOTTO
CAPITOLO DICIANNOVE
CAPITOLO VENTI
CAPITOLO VENTUNO
CAPITOLO VENTIDUE
CAPITOLO UNO
Kevin fissava inorridito la piccola navicella che trascinava lui e Chloe all’interno, sentendosi completamente impotente mentre entrambi salivano nel fascio di luce. Penzolavano sospesi nell’aria, ruotando inermi su loro stessi mentre la navicella li tirava su.
Era stato così certo di poter fermare gli alieni usando il virus che avevano preso dalle fosse di catrame, ma gli alieni avevano rimandato indietro la fiala vuota, quasi con disprezzo.
Ma quello non era il peggio. La cosa peggiore era che Luna non c’era più. L’avevano trasformata in una di loro, e questo faceva male a Kevin, ben più di quanto avrebbe mai creduto possibile.
Chloe gridava accanto a lui mentre salivano, roteando nell’aria come se non ci fosse più alcuna cognizione di sopra e sotto. Kevin poteva percepire la sua paura, ma anche la rabbia.
Il metallo si chiuse attorno a loro ed entrambi caddero sul pavimento della piccola navicella che li aveva risucchiati. Kevin si sforzò di mettersi in piedi, preparandosi e in parte aspettandosi di essere attaccato da qualche forza aliena.
Invece si trovò nel mezzo di una grande stanza rotonda con le pareti bianche. C’era una sorta di portellone circolare sul pavimento che sembrava potersi aprire e richiudere come l’obiettivo di una macchina fotografica. Poi nient’altro.
Chloe si avvicinò a una delle pareti e vi picchiò contro un pugno.
“Kevin, cosa facciamo adesso?”
Kevin avrebbe voluto avere una risposta. Ma dopo tutto quello che era successo là sotto, non pensava di poter più avere risposte in generale.
“Non lo so,” disse.
Chloe colpì la parete un’altra volta e il colpo risuonò sordo all’interno.
“Chloe, questo non…”
Improvvisamente si trovarono sospesi nell’aria. La parete era ora un vetro trasparente che faceva vedere chiaramente a Kevin la città di Sedona che si allontanava sotto di lui, e la grossa navicella sopra di loro, verso la quale si stavano dirigendo.
Da quella distanza ravvicinata, Kevin poteva vedere la porta – molto simile all’antro di una caverna – aperta per accoglierli, permettendo alla navicella di entrare in quello che doveva essere un hangar. Si sentì il fruscio di qualcosa quando vi passarono attraverso, un qualche scudo o membrana che si trovava lì per mantenere l’atmosfera al suo posto.
“Incredibile,” disse Chloe sussultando.
Kevin non poteva non essere d’accordo. L’hangar era tanto grande da poter contenere decine di navicelle, tutte connesse a delle passerelle. Anche la loro navicella si attaccò a una di esse.
Si fermarono di scatto e una sezione della parete scivolò lateralmente, rivelando una porta aperta.
Kevin e Chloe si fissarono tra loro. Perché nessuno andava loro incontro? Perché nessun attacco?
“Quindi vogliono che usciamo?” chiese Chloe. “Perché non ci hanno ancora uccisi?”
Kevin si stava chiedendo le stesse cose.
“Forse è una trappola,” disse.
Chloe si mise a piangere.
Kevin le posò una mano sul braccio. Sapeva quanto la situazione potesse peggiorare, e si trovava combattuto tra i sentimenti di preoccupazione per Chloe e dubbio per ciò che sarebbe potuto succedere loro. Perché erano soli? Perché non c’erano degli alieni ad aspettarli, come avrebbero fatto dei poliziotti o dei soldati?
“Dobbiamo uscire?” chiese Kevin. “O restare qui?”
Chloe lo guardò.
“Nessuna delle due opzioni mi sembra sicura,” disse.
Con sorpresa di Kevin, Chloe andò verso l’apertura, e lui la seguì. Ma improvvisamente si fermò, andando a sbattere dritta contro qualcosa. Era un’illusione: una parete trasparente che le impediva di andare oltre, pur consentendole di guardare fuori.
Poi la piccola navicella si mise nuovamente in movimento, lentamente, in mezzo all’enorme hangar.
Kevin si portò accanto a Chloe e guardò meravigliato insieme a lei. L’hangar era enorme e con i contorni arrotondati, le pareti che sembravano pulsare di potere. Ma oltre a file e file di navicelle, lo spazio era vuoto.
Non c’era gente catturata, niente macchinari in funzione né alieni.
“Dove sono tutti?” chiese Chloe, dando voce ai suoi pensieri.
Kevin non rispose, perché era troppo impegnato a guardare verso la Terra. Sedona era sotto di loro, apparentemente molto vicina, ma allo stesso tempo penosamente lontana.
“Perché non stiamo precipitando verso il basso?” si chiese a voce alta.
Chloe lo guardò accigliata, si diede un’occhiata attorno e poi scrollò le spalle. “Non lo so. Magari la gravità funziona in modo diversi qui. Sono contenta che non stiamo cadendo, comunque.”
Anche Kevin era contento di questo, perché sarebbe stato davvero un bel volo. Gli ci volle un po’ per rendersi conto che sembrava che si stessero allontanando sempre più a ogni minuto che passava, retrocedendo poco alla volta, gli edifici che si facevano più piccoli, fino a che Kevin non poté più distinguerli.
“Ci stiamo ancora muovendo!” disse. “Stiamo andando verso lo spazio!”
Nonostante tutto, nonostante gli orrori che avevano inflitto al mondo e al pericolo in cui probabilmente ora si trovavano, nonostante il fatto che non erano riusciti a distruggere gli alieni, Kevin doveva ammettere di sentirsi in parte emozionato. L’idea di andare effettivamente nello spazio era quasi troppo incredibile da credere.
“Sarebbe una figata, se non fosse per il dove stiamo andando,” sottolineò Chloe.
Kevin poteva sentire la paura nelle sue parole, e in parte la provava pure lui. Se stavano andando verso l’alto, allora c’era solo un posto dove potevano essere diretti, e sicuramente era un posto pericoloso per tutti e due. La nave madre era sospesa sopra di loro, la sua superficie rocciosa punteggiata da torri che somigliavano a punte, ma quasi del tutto vuota per il resto.
Faceva paura, ma poteva anche darsi che fosse la loro migliore opportunità di riuscire effettivamente a fare qualcosa per tutta quella situazione.
“So che hai paura,” disse Kevin. “Ma non c’è nulla che possiamo fare per fermare questa cosa. E guarda l’aspetto positivo: non siamo riusciti a fermarli sulla terra, ma magari qui ci riusciremo.”
Chloe ridacchiò sarcastica. “Come?”
Kevin scrollò le spalle. Ancora non lo sapeva. Doveva esserci un modo. Magari c’era la possibilità di bloccare le cose che gli alieni stavano facendo. Magari c’erano modi per depistarli, o lottare contro di loro, o addirittura ucciderli.
“Dobbiamo provare,” disse Kevin.
Non poteva fare a meno di pensare a Luna. Ciò che le era successo era molto peggio che essere trasportato all’interno di una qualche navicella aliena.
Rimasero lì in silenzio, guardando la Terra che diventava sempre più piccola sotto di loro. Presto fu delle dimensioni di un’anguria, poi di una palla da baseball, poi di una biglia in mezzo al cielo notturno.
Kevin si girò e guardò la navicella madre. Non si era reso conto prima di quanto fosse grande il mondo alieno, e fu solo quando il mezzo virò e si spostò nello spazio che ebbe una reale idea di quanto fosse enorme.
“È proprio un mondo,” disse Kevin, incapace di trattenere la meraviglia dalla voce.”
“Questo lo sapevamo,” disse Chloe. Era lassù in cielo.”
“Ma proprio un mondo…”
C’era una differenza tra vedere qualcosa in lontananza ed esserci davanti. Come con la luna, Kevin avrebbe potuto coprire la navicella madre con il palmo della mano da terra, ma ora che si trovavano lì, essa si dispiegava lunghissima in ogni direzione. Sulla superficie c’erano delle strutture, anche se per la maggior parte appariva desolata e vuota, solo con le torrette giganti che spuntavano come spine di un porcospino. C’erano anche delle aperture che sembravano fauci, tanto grandi che anche una navicella come quella in cui si trovavano avrebbe potuto passarci. Kevin non poteva immaginare cosa avesse potuto scavare aperture come quelle su quel mondo, ma ora aveva cose più importanti a cui pensare.