Morgan Rice
La Notte dei Prodi (Re e Stregoni—Libro 6)
Morgan Rice
Morgan Rice è autrice numero uno e oggi autrice statunitense campione d’incassi delle serie epiche fantasy L’ANELLO DELLO STREGONE, che comprende diciassette libri, della serie campione d’incassi APPUNTI DI UN VAMPIRO, che comprende undici libri (e che continuerà a pubblicarne altri); della serie campione d’incassi LA TRILOGIA DELLA SOPRAVVIVENZA, un thriller post-apocalittico che comprende due libri (e che continuerà a pubblicarne); e della nuova serie epica fantasy RE E STREGONI, che comprende sei libri. I libri di Morgan sono disponibili in formato stampa e audio e sono tradotti in 25 lingue.
La nuova serie epica fantasy di Morgan, DI CORONE E FI GLORIA, verrà pubblicata nell’aprile del 2016, iniziando con il libro#1, SCHIAVA, GUERRIERA, REGINA.
Morgan ama ricevere i vostri messaggi e commenti, quindi sentitevi liberi di visitare il suo sito www.morganricebooks.com per iscrivervi alla sua mailing list, ricevere un libro in omaggio, gadget gratuiti, scaricare l’app gratuita e vedere in esclusiva le ultime notizie. Connettetevi a Facebook e Twitter e tenetevi sintonizzati!
Cosa dicono di Morgan Rice
“Se pensavate che non ci fosse più alcuna ragione di vita dopo la fine della serie L’ANELLO DELLO STREGONE, vi sbagliavate. In L’ASCESA DEI DRAGHI Morgan Rice è arrivata a ciò che promette di essere un’altra brillante saga, immergendoci in un mondo fantastico fatto di troll e draghi, di valore, onore e coraggio, magia e fede nel proprio destino. Morgan è riuscita di nuovo a creare un forte insieme di personaggi che ci faranno tifare per loro pagina dopo pagina… Consigliato per la biblioteca permanente di tutti i lettori amanti dei fantasy ben scritti.”
–-Books and Movie Reviews
Roberto Mattos
“L'ASCESA DEI DRAGHI ottiene grande successo direttamente dall'inizio… Un fantasy superiore… Inizia, come dovrebbe, con le lotte di un protagonista e si sposta poi nettamente verso una cerchia più ampia di cavalieri, draghi, magia, mostri e destino… Vi si trovano tutti gli intrighi di un fantasy di alto livello, dai soldati e le battaglie ai confronti con se stessi… Un libro di successo raccomandato per coloro che amano le storie epiche e fantasy pregne di giovani protagonisti potenti e credibili.”
–-Midwest Book Review
D. Donovan, eBook Reviewer
“Un fantasy pieno zeppo di azione che sicuramente verrà apprezzato dai fan dei precedenti romanzi di Morgan Rice insieme ai sostenitori di opere come il CICLO DELL’EREDITÀ di Christopher Paolini… Amanti del fantasy per ragazzi divoreranno quest'ultima opera della Rice e imploreranno di averne ancora.”
–-The Wanderer, A Literary Journal (Parlando de L'Ascesa dei Draghi)
“Un meraviglioso fantasy nel quale si intrecciano elementi di mistero e intrigo. Un’impresa da eroi parla della presa di coraggio e della realizzazione di uno scopo di vita che porta alla crescita, alla maturità e all’eccellenza… Per quelli che cercano corpose avventure fantasy: qui i protagonisti, gli stratagemmi e l’azione forniscono un vigoroso insieme di incontri che ben si concentrano sull’evoluzione di Thor da ragazzino sognatore e giovane che affronta l’impossibile pur di sopravvivere… Solo l’inizio di ciò che promette di essere una serie epica per ragazzi.”
--Midwest Book Review (D. Donovan, eBook Reviewer)
“L’ANELLO DELLO STREGONE ha tutti gli ingredienti per un successo immediato: intrighi, complotti, mistero, cavalieri valorosi, storie d’amore che fioriscono e cuori spezzati, inganno e tradimento. Una storia che vi terrà incollati al libro per ore e sarà in grado di riscuotere l’interesse di persone di ogni età. Non può mancare sugli scaffali dei lettori di fantasy.”
–-Books and Movie Reviews, Roberto Mattos
“In questo primo libro pieno zeppo d’azione della serie epica fantasy L’Anello dello Stregone (che conta attualmente 14 libri), la Rice presenta ai lettori il quattordicenne Thorgrin “Thor” McLeod, il cui sogno è quello di far parte della Legione d’Argento, i migliori cavalieri al servizio del re… Lo stile narrative della Rice è solido e le premesse sono intriganti.”
--Publishers Weekly
Libri di Morgan Rice
DI CORONE E DI GLORIA
SCHIAVA, GUERRIERA, REGINA (Libro #1)
RE E STREGONI
L’ASCESA DEI DRAGHI (Libro #1)
L’ASCESA DEL PRODE (Libro #2)
IL PESO DELL’ONORE (Libro #3)
LA FORGIA DEL VALORE (Libro #4)
ILREGNODELLEOMBRE (Libro #5)
LA NOTTE DEI PRODI (Libro #6)
L’ANELLO DELLO STREGONE
UN’IMPRESA DA EROI (Libro #1)
LA MARCIA DEI RE (Libro #2)
DESTINO DI DRAGHI (Libro #3)
GRIDO D’ONORE (Libro #4)
VOTO DI GLORIA (Libro #5)
UN COMPITO DI VALORE (Libro #6)
RITO DI SPADE (Libro #7)
CONCESSIONE D’ARMI (Libro #8)
UN CIELO DI INCANTESIMI (Libro #9)
UN MARE DI SCUDI (Libro #10)
REGNO D’ACCIAIO (Libro #11)
LA TERRA DEL FUOCO (Libro #12)
LA LEGGE DELLE REGINE (Libro #13)
GIURAMENTO FRATERNO (Libro #14)
SOGNO DA MORTALI (Libro #15)
GIOSTRA DI CAVALIERI (Libro #16)
IL DONO DELLA BATTAGLIA (Libro #17)
LA TRILOGIA DELLA SOPRAVVIVENZA
ARENA UNO: MERCANTI DI SCHIAVI (Libro #1)
ARENA DUE (Libro #2)
APPUNTI DI UN VAMPIRO
TRAMUTATA (Libro #1)
AMATA (Libro #2)
TRADITA (Libro #3)
DESTINATA (Libro #4)
DESIDERATA (Libro #5)
PROMESSA (Libro #6)
SPOSA (Libro #7)
TROVATA (Libro #8)
RISORTA (Libro #9)
BRAMATA (Libro #10)
PRESCELTA (Libro #11)
OSSESSIONATA (Libro #12)
Ascolta RE E STREGONI nella sua edizione Audio libro!
Copyright © 2015 by Morgan Rice
All rights reserved. Except as permitted under the U.S. Copyright Act of 1976, no part of this publication may be reproduced, distributed or transmitted in any form or by any means, or stored in a database or retrieval system, without the prior permission of the author.
This ebookis licensed for your personal enjoyment only. This ebookmaynot be re-sold or given away to other people. If you would like to share this book with another person, please purchase an additional copy for each recipient. If you’re reading this book and did not purchase it, or it was not purchased for your use only, then please return it and purchase your own copy. Thank you for respecting the hard work of this author.
This is a work of fiction. Names, characters, businesses, organizations, places, events, and incidents either are the product of the author’s imagination or are used fictionally. Any resemblance to actual persons, living or dead, is entirely coincidental.
Jacket image Copyright Algol, used under license from Shutterstock.com.
CAPITOLO UNO
Duncan camminava nel mezzo di ciò che restava dell’inondazione, l’acqua gli ricopriva i polpacci. Era affiancato da decine dei suoi uomini che attraversavano insieme a lui quel cimitero inondato. Centinaia di cadaveri pandesiani galleggiavano nell’acqua, andando a sbattere contro le sue gambe mentre passava in mezzo a ciò che restava del corso della Cascata Eterna. A perdita d’occhio si allungava un mare di cadaveri, soldati pandesiani che risalivano dal canyon ora ricoperto d’acqua e trasportati verso il deserto dalle acque che si stavano ritirando. C’era una solenne atmosfera di vittoria.
Duncan guardò nel canyon, straripante d’acqua, che ancora spingeva fuori cadaveri in ogni istante. Poi si voltò a scrutare l’orizzonte, verso la Cascata Eterna, dove i torrenti impetuosi avevano rallentato ed erano ora ridotti a dei rigoletti. Lentamente l’eccitazione della vittoria si fece sentire dentro di lui. Tutt’attorno l’aria iniziò a vibrare per le grida vittoriose dei suoi uomini stupefatti, tutti intenti a camminare in mezzo all’acqua, ancora increduli, rendendosi ora lentamente conto che avevano davvero vinto. Contro ogni probabilità erano sopravvissuti, avevano conquistato una legione molto più grande di loro. Leifall era arrivato in soccorso, dopotutto. Duncan sentiva una profonda gratitudine per i suoi leali soldati, per Leifall, Anvin e soprattutto suo figlio. Di fronte a presupposti grami, nessuno si era ritratto per la paura.
Si udì un rombo lontano e Duncan controllò l’orizzonte, felicissimo di vedere Leifall e i suoi uomini di Lepto, Anvin ed Aidan tra loro, Bianco che correva ai loro piedi, tutti di ritorno dalla Cascata Eterna, in viaggio per riunirsi a loro. Con loro c’era il piccolo esercito di Leifall, centinaia di uomini le cui gridai di trionfo si udivano anche da lì.
Duncan riguardò verso nord e vide in lontananza che l’orizzonte era completamente nero. Lì, a forse un giorno di viaggio da loro, si trovava ciò che restava dell’esercito pandesiano. Si stavano preparando a vendicare la loro sconfitta. Duncan sapeva che la prossima volta non avrebbero attaccato con diecimila uomini, ma con centomila.
Duncan sapeva che sarebbe successo a breve. Era stato fortunato una volta, ma non c’era modo che potesse sostenere un attacco da parte di centinaia di migliaia di soldati, neanche con il miglior trucco al mondo. Ed aveva anche esaurito tutti i trucchi. Aveva bisogno di una nuova strategia, e gli serviva velocemente.
Mentre i suoi uomini si raccoglievano attorno a lui, Duncan scrutò tutti i volti duri e sinceri, capendo che quei guerrieri cercavano in lui una guida. Sapeva che qualsiasi decisione avesse preso non avrebbe avuto un effetto solo su di lui, ma anche su quei grandiosi uomini, effettivamente sull’intero fato di Escalon. Doveva a tutti loro una saggia scelta.
Duncan si spremette le meningi desiderando che gli arrivasse una risposta, soppesando tutte le conseguenze di qualsiasi mossa strategica. Qualsiasi mossa portava con sé grossi rischi, tutte avrebbero generato ripercussioni misere e tutte si presentavano addirittura più rischiose di ciò che aveva appena fatto lì in quel canyon.
“Comandante?” chiese una voce.
Duncan si voltò e vide il volto furioso di Kavos che lo guardava con rispetto. Dietro di lui anche altre centinaia di uomini lo fissavano. Stavano tutti aspettando un comando. Lo avevano seguito fino al limite e ne erano usciti vivi. Si fidavano di lui.
Duncan annuì respirando profondamente.
“Se ci scontriamo con i Pandesiani in campo aperto,” iniziò, “perderemo. Sono in una maggioranza di cento a uno rispetto a noi. Sono anche più riposati di noi, meglio armati ed equipaggiati. Saremmo tutti morti entro il tramonto.”
Duncan sospirò, con i suoi uomini che pendevano dalle sue labbra.
“Ma non possiamo scappare,” continuò, “né dovremmo farlo. Con i troll che pure stanno attaccando e i draghi che girano da queste parti, non abbiamo tempo di nasconderci, né di perderci in schermaglie. E poi nasconderci non è da noi. Abbiamo bisogno di una strategia coraggiosa, rapida e decisiva per sconfiggere gli invasori e liberare da loro la nostra terra una volta per tutte.”
Seguì un lungo silenzio, mentre Duncan soppesava il quasi impossibile compito che aveva davanti. Tutto ciò che poteva udire era il rumore del vento che soffiava nel deserto.
“Cosa proponi, Duncan?” insistette infine Kavos.
Lui lo guardò, stringendo e rilasciando il pugno sulla sua alabarda, fissandolo con intensità mentre le parole gli risuonavano nella testa. Doveva dare a questi grandi guerrieri una strategia. Non solo un modo di sopravvivere, ma di vincere.
Duncan pensò al territorio di Escalon. Sapeva che tutte le battaglie venivano vinte grazie al territorio, e la sua conoscenza della sua terra natale era forse l’unico vantaggio che gli restava in quella guerra. Rifletté sui luoghi di Escalon dove il territorio avrebbe potuto offrire un vantaggio naturale. Sarebbe dovuto essere un luogo assolutamente speciale, un luogo dove poche migliaia di uomini potessero sconfiggere centinaia di migliaia di avversari. C’erano pochi posti ad Escalon – pochi posti in qualsiasi luogo – che potessero permetterlo.
Eppure, ripensando alle leggende e ai racconti che gli avevano narrato suo padre e suo nonno prima di lui, ripensando a tutte le grandi battaglie che aveva studiato fino a quel giorno, si trovò a ricordare le lotte più eroiche, le più epiche, le battaglie dove pochi avevano combattuto contro molti. Ripetutamente la sua mente tornava a un solo posto: la Gola del Diavolo.
Il luogo degli eroi. Il luogo dove pochi uomini avevano sconfitto un esercito, dove tutti i grandiosi guerrieri di Escalon erano stati messi alla prova. La Gola offriva il passaggio più stretto di Escalon ed era forse l’unico luogo su quella terra dove fosse il terreno a definire la battaglia. Una parete di ripide scogliere e montagne si affacciavano sul mare lasciando solo uno stretto corridoio come passaggio, formando la gola che aveva preso con se parecchie vite. Costringeva gli uomini ad avanzare in fila indiana. Costringeva gli eserciti a passare in fila indiana. Creava una strozzatura dove pochi guerrieri, se ben disposti e abbastanza eroici, potevano sconfiggere un intero esercito. Almeno così dicevano le leggende.
“La Gola,” rispose alla fine Duncan.
Tutti sgranarono gli occhi e annuirono in segno di rispetto. La Gola era una decisione seria, era la loro ultima spiaggia. Era un luogo cui rivolgersi quando non c’era altro posto dove andare, un luogo dove gli uomini potevano vivere o morire, dove la terra poteva essere perduta o salvata. Era un luogo di leggenda. Un luogo di eroi.
“La Gola,” disse Kavos annuendo a lungo ed accarezzandosi la barba. “Forte. Ma resta un problema.”
Duncan lo guardò.
“La Gola è fatta per tenere gli invasori all’esterno, non all’interno,” rispose. “I Pandesiani sono già lì. Potremo forse bloccarne l’uscita e tenerli all’interno. Ma a noi serve che siano fuori.”
“Mai una volta ai tempi dei nostri antenati,” aggiunse Bramthos, “un esercito invasore, una volta attraversata la Gola, è stato costretto ad uscirne di nuovo. È troppo tardi. Ci sono già passati attraverso.”
Duncan annuì mentre pensava la stessa cosa.
“Questo l’ho considerato,” rispose. “Ma c’è sempre un modo. Magari possiamo indurli a tornare indietro, dall’altra parte. E poi, una volta arrivati a sud, possiamo bloccarli fuori e mettere in piedi il nostro attacco.”
Gli uomini lo guardarono chiaramente confusi.
“E come proponi di farlo?” chiese Kavos.
Duncan sguainò la spada, trovò un blocco di sabbia asciutta, vi si avvicinò e iniziò a disegnare. Tutti gli uomini si raccolsero attorno mentre la sua lama graffiava la sabbia.
“Alcuni di noi li attireranno attraverso la Gola,” disse disegnando una linea nella sabbia. “Il resto aspetterà dall’altra parte, pronti a chiudere. Faremo credere ai Pandesiani che ci stanno seguendo, che stiamo fuggendo. Il mio esercito, una volta attraversata la Gola, può tornare indietro passando nelle gallerie, fuoriuscire da questa parte della Gola e sbarrarla. Quindi tutti insieme potremo scatenare il nostro attacco.”
Kavos scosse la testa.
“E cosa ti fa pensare che Ra manderà il suo esercito attraverso la Gola?”
Duncan si sentiva determinato.
“Capisco Ra,” rispose. “Desidera la nostra distruzione. Desidera la vittoria completa e totale. Questo farà leva sulla sua arroganza e per questo manderà l’intero esercito alle nostre calcagna.”
Kavos scosse ancora la testa.
“Gli uomini che li attireranno all’interno,” disse, “si troveranno esposti. Sarà quasi impossibile riuscire a tornare indietro in tempo attraverso le gallerie. Quegli uomini potrebbero benissimo restare intrappolati e morire.”
Duncan annuì con espressione greve.
“Questo è il motivo per cui sarò io stesso a condurre quegli uomini,” disse.
Tutti lo guardarono con rispetto. Si accarezzavano le barbe, i volti segnati dalla preoccupazione e dal dubbio, tutti chiaramente consapevoli di quanto rischioso fosse.