“Molto divertente. Volevo solo aspettare che fosse il momento giusto. Ecco tutto. Non credo sia così sicura di sé come sembra, sai?”
Seguì Ben fino a uno dei prati che si affacciavano verso sud all'interno del Fielding Ranch.
“Non vedo l’ora di incontrarla,” mormorò Ben, scuotendo la testa.
“Tempo al tempo, Ben.” Aiden non era così sicuro che la sua famiglia avrebbe approvato Maggie.
Ben ridacchiò, guardando il terreno davanti a loro. “Beh, sarai sicuramente in grado di impressionare quella ragazza se riusciremo a comprare tutto questo,” osservò.
Aiden sospirò. Sapeva che i soldi e i possedimenti materiali non avrebbero fatto colpo su una ragazza come Maggie, e ne era contento. Non poteva spiegarlo a Ben, però.
“Comunque, ho detto a Walker che siamo interessati,” disse invece, “ma a un prezzo ragionevole. Non possiamo far capire a quel tizio quanto lo vogliamo.”
Ben annuì. “Sì. Non conosciamo nemmeno questo Rossington. Sembra che abbia acquistato alcune proprietà di recente e ora voglia rivenderle. Sapevo che il vecchio Jake Parry era morto ma pensavo che la sua famiglia fosse interessata a mantenere tutto.”
“Forse hanno dei problemi a farcela,” rifletté Aiden. “Credi che avremmo dovuto offrire loro più aiuto?”
“Se somigliano anche solo un po’ al vecchio, probabilmente avremmo dovuto implorare per aiutarli.” Ben sbuffò. “Quella vecchia carogna non ti avrebbe regalato neanche un’ora del suo tempo. Di sicuro non ti ringrazierebbero per avergli offerto il tuo aiuto. Probabilmente lo prenderebbero come un insulto, secondo me. No, credo che abbiamo fatto bene a lasciare che facessero come volevano, fratellino.”
Aiden sospirò. Ben probabilmente aveva ragione. Jake Parry non era conosciuto per essere il più amichevole degli uomini, e la sua famiglia sembrava aver ereditato in pieno quella caratteristica. Era stato un uomo ricco, però, e possedeva molte terre da quelle parti. Se solo avessero potuto mettere le mani sui pochi acri che confinavano con la loro proprietà, sicuramente sarebbe stato un motivo di crescita notevole per il Fielding Ranch.
“Adorerei vedere i nostri purosangue laggiù,” osservò malinconicamente Ben, indicando uno dei campi.
Aiden scosse la testa. “Nah, credo che dovremmo procurarci più quarter horse. Sono dei buoni tuttofare. E se iniziassimo a dare lezioni di equitazione, come ha suggerito Josie, sarebbero perfetti per quel compito.”
Ben si accigliò, guardandolo di nuovo. “Ma pensa cosa significherebbe procurarsi altri purosangue di valore. Darebbero una buona impressione alle persone che verrebbero a seguire le tue lezioni. Lascia che vedano quanto siamo ricchi. Dobbiamo far apparire tutto perfetto e i pochi purosangue che abbiamo non sono abbastanza per mostrarlo.”
Aiden sospirò. Quell’argomento ormai era una costante nelle loro conversazioni. Ben sembrava più interessato a come appariva la loro proprietà al mondo esterno, piuttosto che alle cose pratiche.
“Ma non rimarremo ricchi a lungo se iniziamo a buttare denaro in cavalli da spettacolo,” obiettò. “Possiamo ottenere molti più quarter horse per la stessa cifra e oltretutto saranno utili per i lavori del ranch.”
“Ne abbiamo più che abbastanza. Non abbiamo bisogno di prenderne altri, non al momento perlomeno. Credo che sia necessario aumentare il prestigio dei Fielding, e il modo migliore per farlo sia acquistare solo il meglio.”
Aiden alzò gli occhi al cielo. “Bene, ci penseremo quando avremo acquistato il terreno, d’accordo? Un passo alla volta.”
Ben annuì e sorrise, il che fece pensare ad Aiden che, per quanto lo riguardava, era sicuro di aver avuto la meglio nella discussione. Maledizione!
Capitolo Due
Maggie si sentì un po' nervosa, ma al tempo stesso entusiasta, quando vide Aiden Fielding entrare nella tavola calda alle sette in punto. Era davvero sexy con i Levi's aderenti e la camicia un po' aperta sul davanti. Maggie era contenta di aver indossato una graziosa maglia floreale insieme ai jeans e di aver anche pettinato con cura le lunghe ciocche bionde di solito strette in una coda di cavallo, che oggi invece le scivolavano liberamente sulle spalle. Aveva anche passato un filo di lucidalabbra e applicato il mascara, sperando che quel trucco fosse sufficiente per fare una buona impressione.
“Pronta?”
Maggie sorrise. Era più che pronta. Quindici minuti prima aveva quasi costretto gli ultimi clienti ad uscire in modo da poter pulire tutto e avere anche il tempo di sistemarsi prima che lui arrivasse.
“Pronta.” Prese la borsa e il cappotto dal bancone e lo seguì fino alla porta, chiudendola a chiave quando furono usciti entrambi.
“Sei adorabile.” Il viso di Aiden risplendeva nella luce fioca mentre le sorrideva e Maggie percepì un calore nello stomaco che non provava da molto tempo.
“Anche tu.” Arrossì, non del tutto sicura che adorabile fosse la cosa giusta da dire a un uomo, nonostante fosse la verità. Era un po' fuori allenamento con quel genere di cose.
Lui ridacchiò e la condusse verso il pick-up, che era stato chiaramente ripulito per l'occasione. “Hai mangiato?” Le aprì la portiera e le tese una mano per aiutarla a salire.
“No, ma…”
“Bene. Ho pensato che potremmo mangiare qualcosa mentre siamo fuori. Sono affamato.” Tirò la cintura di sicurezza ma Maggie l'afferrò dalle sue dita prima che potesse allacciargliela.
“Grazie,” disse, agganciandola da sola. Era una ragazza molto in carne ed era consapevole del proprio peso. L'ultima cosa che voleva era che quell'uomo stupendo le agganciasse la cintura toccandole la pancia grassa. “Mangiare qualcosa mi va bene.” Lo guardò chiudere la portiera e fare il giro del pick-up.
“Hai trascorso un bel pomeriggio?” le chiese mettendo in moto. Quel veicolo era chiaramente di qualità. La tappezzeria in pelle era immacolata e nell'abitacolo si respirava ancora il piacevole odore di nuovo. Il cruscotto di noce era stato lucidato alla perfezione e il sedile era morbido e confortevole.
Maggie annuì. “Sì, e tu?”
“Fantastico.” Le sorrise. “Ricordi quando ti ho detto che speriamo di poter comprare più terreni per espandere il ranch? Bene, alcuni di questi sono stati appena messi in vendita nella proprietà che si affaccia sui nostri campi, a sud.”
“Ottimo!” Era davvero felice per lui, anche se quella conversazione era un altro promemoria che il ragazzo era fuori dalla sua portata.
“Sì, solo che mio fratello maggiore ha già le idee ben chiare su come utilizzarli.” Scosse la testa con un sospiro. “Lui vorrebbe comprare dei purosangue, io dei quarter horse, che sono ottimi anche nei lavori pesanti. Sto pensando di utilizzare quei terreni per la scuola di equitazione e i quarter sono perfetti per questo tipo di impiego.”
“Ha senso. Perché tuo fratello vuole i purosangue?” chiese, incuriosita.
“Per lo stesso motivo per cui vuole ogni cosa,” borbottò Aiden. “Per apparire.”
“Oh.”
Aiden le lanciò un'occhiata. “Gli importa solo di come appaiono le cose all'esterno” le spiegò. “Io preferirei usare i nostri soldi per qualcosa di cui abbiamo bisogno e che possiamo anche utilizzare. So che i purosangue sono un investimento ma in questo momento dobbiamo pensare a mantenere le entrate, capisci? Avremo tutto il tempo di pensare alle apparenze quando avremo avviato delle attività che ci porteranno del denaro in cassa.” Sospirò, spingendosi un po' indietro il cappello sulla testa. A quel movimento i capelli biondi e ondulati gli accarezzarono la fronte.
“Sono d'accordo con te,” rispose Maggie pensierosa. “Prima gli aspetti pratici e utili. Il resto può aspettare.”
Lui le fece l'occhiolino. “Sono contento che tu la veda nel mio stesso modo.”
Maggie lo guardò mentre si dirigeva verso la strada principale e poi in direzione della città. Sembrava molto sicuro di sé mentre guidava il grosso pick-up e tutto di lui gridava ricchezza. Sebbene fosse vestito in modo casual, sembrava educato e intelligente. Odorava di quella splendida colonia che lei sapeva costare una fortuna. Qualcosa nei suoi modi le diceva che era un ragazzo abituato alla vita facile, non qualcuno che doveva tenere conto di ogni centesimo. Era felice per lui, ovviamente. Si sentiva solo dispiaciuta per se stessa, una cosa che odiava fare, e si ammonì silenziosamente per essersi di nuovo sminuita.
Aiden si fermò di fronte a un ristorante-caffetteria dall'aspetto ricercato.
Maggie esitò. “Sono vestita nel modo giusto per questo posto?”
Lui le sorrise, chinandosi verso di lei. “Non lo sapevi? Il casual ha preso ormai il posto dell'eleganza da queste parti.”
Maggie ricambiò il sorriso. Aiden trasudava sicurezza e la ragazza non poté fare a meno di lasciare che un po' di essa si riversasse su di lei. “Se lo dici tu.”
“Dai, andiamo.” Le fece l'occhiolino mentre scendeva in fretta, facendo il giro del pick-up e aprendole lo sportello proprio mentre lei si slacciava la cintura di sicurezza.
La sensazione delle loro mani unite mentre l'aiutava a scendere le inviò un brivido di piacere lungo la schiena. Notò che il maître gli sorrideva mentre entravano.
“Sei già stato qui?” domandò Maggie.
Aiden annuì. “Un paio di volte.”
“Signor Fielding, che piacere rivederla. Desidera il solito tavolo vicino alla finestra?”
“Sarebbe fantastico, Enriqué.” Mise una mano in fondo alla schiena di Maggie mentre seguivano l'uomo fino al loro tavolo.
Maggie attese che il maître tirasse indietro la sedia per lei poi lasciò che le sistemasse il tovagliolo sulle gambe. L'uomo schioccò le dita in direzione di una cameriera, che portò i menu e la carta dei vini.
“Vi lascio leggere il menu,” disse il maître con un sorriso. “Desiderate un aperitivo mentre decidete?”
“Per me uno sherry dolce, Enriqué. Scegli tu l'anno. Maggie?” Aiden la guardò.
“Ehm, lo stesso anche per me, grazie.” Riuscì a sorridere e un attimo dopo il maître e la cameriera si allontanarono.
Maggie si mosse a disagio. Sebbene alcuni degli altri commensali fossero in jeans, i loro sembravano molto più costosi dei suoi e le donne indossavano maglie firmate e gioielli scintillanti, che Maggie immaginava non fossero falsi. “Sei sicuro che io non sia fuori posto?” sussurrò.
Aiden si accigliò, stupito. “Certo che no. Sei bellissima, Maggie. Non ti avevo mai vista con i capelli sciolti, sei adorabile.” Le sorrise e la ragazza sentì il calore riempirla.
Maggie tornò a concentrarsi sul menu che teneva in mano. “Cosa pensi di ordinare?” Aveva già notato i prezzi delle portate e la cosa la faceva sentire un po' inquieta.
“Penso che mi tufferò subito sulla bistecca,” rispose lui con una risatina, arrossendo lievemente. “Ma puoi prendere anche un antipasto se ti va.”
“No, no. La bistecca va benissimo. Al sangue, per favore.”
Aiden sorrise, chiudendo il menu. Il maître doveva essere rimasto nelle vicinanze perché apparve un attimo dopo e prese entrambi i menu. “Ha scelto, Signor Fielding? E la signora?”
“Prendiamo entrambi la tagliata, al sangue e con tutti i contorni, grazie. E un buon rosso per accompagnarla. Châteauneuf-du-Pape?” Guardò interrogativamente Maggie, che annuì. Era passato un bel po' di tempo dall'ultima volta che la ragazza aveva bevuto qualcosa di così costoso.
Non appena Enriqué se ne fu andato, Aiden allungò le mani sul tavolo e prese quelle di Maggie. Lei fu sorpresa di sentire quanto fossero calde e gentili mentre le accarezzava teneramente le dita.
“Allora, dimmi tutto. Voglio sapere ogni cosa di te,” le disse sorridendo.
“Non c'è molto da dire,” gli assicurò, sentendosi improvvisamente un po' nervosa.
“Di dove sei? Hai una famiglia? Quali altri lavori hai svolto? Quali sono i tuoi piani per il futuro? Qual è il tuo colore preferito?” Ridacchiò, bevendo un sorso del suo sherry.
“Oh mio Dio, sono un sacco di cose quelle che vorresti sapere”, gli disse ridendo a sua volta. E non voglio dirti niente, pensò mestamente. “Okay, il mio colore preferito è il rosso. Qual è il tuo?”
“Verde,” rispose subito.
“Il colore dell'erba, è carino”, rifletté a voce alta. Il colore dei soldi, pensò invece.
Lui annuì. “Sei una vera ragazza di campagna, dico bene?” Le sorrise con approvazione.
“Sì.” Lo sono ora. Con i jeans e gli stivali da cowboy che indossava non era strano che Aiden lo avesse pensato ma Maggie sapeva quanto l'aspetto potesse essere ingannevole.
“Anche tu sei un ragazzo di campagna, giusto?” Era pronta a scommettere che fosse cresciuto nel ranch di famiglia, una famiglia che un tempo sarebbe rientrata a tutti gli effetti in quella che era considerata la nobiltà terriera, mentre lei al massimo poteva assomigliare a una normale montanara.
“Nato e cresciuto nel Fielding Ranch,” rispose, confermando i suoi pensieri.
“E vivi ancora lì? Con la tua famiglia?”
“Ho un cottage per conto mio all'interno della proprietà. Mia sorella Josie e suo marito vivono nella casa principale. Ben, nostro fratello maggiore, preferisce vivere appena fuori città, ma lavora ancora nel ranch.” Bevve un altro sorso del suo drink.
“E i tuoi genitori?” Si accigliò subito dopo averlo detto, preoccupata di aver toccato un nervo scoperto.
“Non ci sono più.” Sorrise in modo un po' triste.
Maggie sapeva che era un argomento delicato. “Mi dispiace,” mormorò. “Non avrei dovuto chiederlo.”
“Non preoccuparti. Va tutto bene.”
Fu sorpresa di sentire le sue lunghe dita solleticarle il dorso della mano e si rese conto che doveva essere preoccupato di averla turbata. Si affrettò a sorridergli per cercare di rassicurarlo. Era davvero premuroso e lei lo apprezzava molto.
“Allora Maggie, abiti a Bracken Ridge?”
Il cibo arrivò proprio in quel momento e lei fu grata per la distrazione. “Non lontano dalla tavola calda,” rispose, respirando l'aroma delizioso della carne che aveva davanti. Il sommelier arrivò con il loro vino e la ragazza osservò Aiden assaggiarlo. Fece un cenno al cameriere che poi ne versò la giusta quantità in entrambi i bicchieri.
“A noi.” Aiden alzò il bicchiere per brindare e lei ricambiò, un po' sorpresa dalla dedica.
“A noi,” gli fece eco, chiedendosi cosa volesse dire.
Era un uomo adorabile e le piaceva davvero la sua compagnia, ma sicuramente anche lui poteva vedere che non c'era futuro per loro, no? Un vero peccato.
Il sapore ricco del vino le solleticò la gola col gusto di spezie calde, erbe aromatiche e un pizzico di selvaggina. Poteva dire quasi con certezza che si trattava di un buon anno, forse il 2005 o il 2007, suppose, e si leccò le labbra mentre il gusto caldo le danzava sulla lingua. Chiuse gli occhi per assaporarlo meglio e fu sorpresa di vedere Aiden che la osservava da vicino quando li riaprì.
“Ti piace?” le chiese.
“Lo adoro,” rispose, “sia il vino che lo stesso Châteauneuf-du-Pape.” Si leccò di nuovo le labbra per godersi fino all'ultima goccia.
Aiden si raddrizzò sorpreso. “Ci sei stata?”
Maggie sorrise, rendendosi conto che Aiden non poteva immaginare la metà delle cose che aveva fatto nella sua vita, supponendo che fosse solo una ragazza di campagna all'antica.
Annuì. “Mi piaceva andare nel sud della Francia,” rispose, mentre il ricordo delle lunghe e calde giornate trascorse a visitare i vigneti come se fosse una specie di ospite speciale le attraversò la mente. “Il tempo lì è bellissimo e le persone sono davvero gentili e generose.” Ricordava quante casse di vino avevano ricevuto lei e il suo fidanzato prima di ripartire, una sorta di ringraziamento per tutti gli affari che avevano fatto fare alle piccole cantine.