«Vi ringrazio. Ma non voglio arrecare disturbo a nessuno.»
«Sciocchezze. Tra qualche giorno avrà inizio il raduno primaverile del bestiame, ma a qualcosa penseremo.» Jonathan si alzò, gettando il tovagliolo sul piatto ora vuoto. «Forza, ragazzi, allopera. Questo ranch non si gestisce da solo.»
«Dillo a me» borbottò Logan, levandosi anche lui da tavola. «Signorine.» Lanciò un sorrisino a Claire e lasciò la stanza.
Matt esitò.
«Tranquillo» lo rassicurò Susanna. «Baderò io a loro due. Pensavo che stamattina potremmo scrivere alle sorelle di Molly.»
«Grazie, signora Ryan» rispose lei con un sorriso riconoscente.
«Allora, mi faccio vivo più tardi» disse Matt. E con unultima occhiata nella sua direzione, si girò e uscì dalla stanza. La gamba destra era più rigida e la zoppia che aveva notato il giorno prima più pronunciata, osservò Molly.
Pensò di cercare risposte da Susanna ma poi decise di aspettare e chiedere direttamente a Matt. Se non altro avrebbe avuto una scusa per parlargli. Avevano un sacco di cose da raccontarsi, loro due.
E lei era sempre più curiosa di sapere che cosa gli era accaduto in quei dieci anni.
Sì. La sua non era che semplice curiosità.
O così continuava a ripetersi.