Certamente, mio caro capitano. Mia sorella sarebbe morta.
È vostra sorella, signor ambasciatore? chiese il capitano, guardando la pazza che non aveva ancor pronunciato parola.
Sì, capitano, ma linfelice è pazza.
Pazza?
Sì, comandante.
Così giovane e così bella! esclamò il capitano guardando con occhio compassionevole la vergine della pagoda. Forse sarà stanca.
Lo credo, capitano.
Sir Strafford, conducete la signora nella migliore cabina di poppa.
Permettete però che il suo servo la segua disse Yanez. Accompagnala, Kammamuri.
Il maharatto prese per mano la giovinetta e seguì lufficiale a poppa.
Anche voi, signore, dovete essere stanco e affamato disse il capitano, rivolgendosi a Yanez.
Non dico di no, capitano. Sono due lunghe notti che non si dorme affatto e due giorni che appena si assaggia cibo.
Dove eravate diretti?
A Sarawak. A proposito, permettetemi, capitano, di presentarvi S.A.R. Orango Kahaian fratello del sultano di Varauni disse Yanez presentando Sandokan.
Il capitano strinse con entusiasmo la mano della Tigre della Malesia.
By God! esclamò. Un ambasciatore e un principe sul mio vascello? Ciò è un avvenimento. Non occorre che vi dica, signori, che la mia nave è a vostra disposizione.
Mille grazie, capitano rispose Yanez. Siete anche voi in rotta per Sarawak?
Precisamente, e faremo il viaggio insieme. Quale fortuna! Vi recate forse dal rajah James Brooke?
Sì, capitano, devo firmare un trattato importantissimo.
Lo conoscete il rajah?
No, capitano.
Vi presenterò io, signor ambasciatore. Sir Strafford, conducete questi signori nel quadro di poppa e fate servire loro il pranzo.
E i nostri marinai, dove li alloggerete, capitano? chiese Yanez.
Nel frapponte, se non vi spiace.
Grazie, capitano.
Yanez e Sandokan seguirono lufficiale che li condusse in una vasta cabina fornita di lettucci e ammobiliata con molta eleganza.
Le due finestre, riparate da grossi vetri e da cortine di seta, davano sulla poppa della nave e permettevano alla luce e allaria di entrare liberamente.
Sir Strafford disse Yanez, chi abbiamo vicino alla nostra cabina?
Il capitano alla vostra destra, e vostra sorella a sinistra.
Benissimo. Scambieremo qualche parola attraverso le pareti.
Lufficiale si ritirò, avvertendoli che sarebbe stato subito servito il pranzo.
Ebbene, fratellino mio, come va? chiese Yanez quando furono soli. -
Va tutto a gonfie vele rispose Sandokan: quei poveri diavoli ci credono davvero due galantuomini.
Che cosa ne dici del vascello?
È un legno di prima classe che farà ottima figura a Sarawak.