Aggiungete senza cerimonie.
MaurizioImprudente, intendiamoci, dal punto di vista delle convenienze sociali. La marchesa di Montefranco è tale donna da costringere al rispetto i più audaci; e io sono tale uomo da rispettare
Claudiaanche le signore che vengono a vedervi alle undici del mattino?
MaurizioMarchesa una donna come voi è rispettabile a tutte le ore!
ClaudiaResta a sapere se a tutte le ore è rispettoso un uomo come voi.
MaurizioCertamente.
ClaudiaMi fa piacere di apprenderlo. E poichè avete di me e di voi questa magnifica opinione, io ne profitto e vi chiedo un po' di ospitalità. (Siede.)
Maurizio(sempre più confuso) Voi, marchesa di Montefranco, chiedete ospitalità a questo misero mortale?
ClaudiaVorreste indorare la pillola della paura.
MaurizioIo non indoro niente.
ClaudiaMa che avete paura si vede ad occhio nudo.
MaurizioTutt'altro! Soltanto, io supplico la vostra cortesia di non tacermi più oltre il motivo per cui vi degnate di chiedermi ospitalità.
ClaudiaSe io fossi nei vostri panni, la concederei sùbito e illimitatamente. (Con grazia umoristica) È vero che voi siete rispettoso e io sono rispettabile; ma la rispettabilità d'una donna non è che un pallone di carta. Un vento lo dirige di là, un altro lo dirige di qua Poi, a un tratto, si brucia in aria o si sgonfia e cade dove meno lo credete.
Maurizio(sudando freddo e impappinandosi) Marchesa!..
ClaudiaDio buono, non vi turbate di nuovo. Vi pare forse che la caduta sia imminente?
MaurizioMarchesa!..
ClaudiaParola d'onore, se tutti i mariti avessero degli amici intimi come voi, le povere mogli mi farebbero pietà! Ma rassicuratevi. Il pallone di carta è ancora gonfio. È ancora su. Non sono qui per offrirvi la mia mano sinistra.
MaurizioNe ho la profonda convinzione.
ClaudiaIo sono qui, a quest'ora, esclusivamente perchè so che a quest'ora, di solito, ci viene mio marito.
MaurizioE appunto perciò mi par di essere sui carboni ardenti. È indiscutibile che se egli vi trova in casa mia, sarà un fatto orribile! Io non saprò come regolarmi, non saprò come salvarvi
ClaudiaSiete d'una inesperienza commovente! Quando verrà lui, io mi nasconderò. Si capisce.
MaurizioVi nasconderete?!
ClaudiaE ascolterò, dalla prima all'ultima parola, la vostra conversazione.
Maurizio(cominciando a raccapezzarsi) Ah!.. Questo è il vostro progetto?
ClaudiaVoi siete il confidente di mio marito. Egli è con voi come con un fratello. Vi racconta tutto. Vi fa i suoi sfoghi. Vi rivela quel che pensa, quel che sente, quel che desidera, quel che vuole, quel che gli passa pel capo anche fugacemente, quel che per la pigrizia della sua coscienza non rivelerebbe forse neppure a sè stesso; ed io, nascondendomi dietro un uscio di casa vostra quando egli è qui, apprenderò tutto ciò che non potrei apprendere altrimenti. Nè più, nè meno. Che ve ne pare?
MaurizioUn agguato!
ClaudiaUn po' di fotografia istantanea che una moglie applica al cervello di suo marito. Il congegno è nuovo, semplice, carino, e di successo sicuro.
MaurizioCi vorrebbe poco a guastarlo, per altro.
ClaudiaLo so. Basterebbe che avvertiste in tempo il vostro amico, dicendogli: «Attento che tua moglie è qui; è dietro quell'uscio, ti ascolta» Ma voi non glielo direte.
MaurizioIo glielo dirò!
ClaudiaE avrete poi il modo di provare positivamente che la mia venuta in casa vostra non sia stata un'imprudenza di amante? La vostra denunzia parrebbe un espediente trovato con soverchia furberia per iscansare l'eventuale pericolo della scoperta; e ogni sforzo per dimostrargli la verità parrebbe, viceversa, artificio e menzogna. Voi compromettereste me, io comprometterei voi, e tutt'e due comprometteremmo lui. E vi avverto che ci metterei tutta la mia buona volontà a compromettervi per vendicarmi della vostra denunzia.
MaurizioSicchè?
ClaudiaO passare per il mio amante senza esserlo e subire tutte le conseguenze della compromissione, o rassegnarvi, almeno per una volta, a essere più amico mio che di mio marito.
MaurizioO la borsa o la vita?!
ClaudiaPrecisamente.
MaurizioMa passare per il vostro amante senza nemmeno esserlo, sarebbe d'una gravità eccezionale!
ClaudiaPettegolezzi, responsabilità, duelli, processi! E, per giunta, una figura alquanto odiosa al cospetto della società
MaurizioAlquanto ridicola al cospetto mio!
ClaudiaScegliete.
MaurizioSarò il vostro complice, marchesa!
ClaudiaE farete una buona azione.
Maurizio(tentando ancora di cavarsi d'impaccio) Credo, nondimeno, che la mia complicità non approderà a niente. La vostra fantasia di moglie diffidente immagina chi sa quali conversazioni sovversive fra me e lui. Sì, di tanto in tanto, è possibile che egli mi faccia delle confidenze, che mi chieda o mi dia dei consigli, che mi apra l'animo suo; ma dai nostri colloqui non vengono mai fuori rivelazioni o indizi di cui voi, che avete molto spirito e poche rosee illusioni, vi potreste meravigliare o dolere. D'altronde, stamane egli potrebbe parlarmi di cavalli, di automobili, dei sospetti che desta al baccarat la vena di Mario Gorlini; potrebbe parlarmi, non so, di tutto, fuorchè di ciò che v'interessa, fuorchè di ciò che è oggetto dei vostri dubbi: e in tal caso io avrei tradito l'amicizia senza neanche la soddisfazione d'avervi reso un servigio. Via, marchesa, rinunziate.
ClaudiaMio carissimo amico di mio marito, se i miei calcoli non sono sbagliati, egli, stamane, non vi parlerà nè di cavalli, nè di automobili, nè di baccarat. Vedrete. L'uomo più scaltro è sempre un po' un fantoccio nelle mani d'una donna, sia pur essa la più ingenua. Io non sono ingenua, e mio marito non è scaltro. È convinto di esserlo, ma non lo è. Confondere lo scetticismo con la scaltrezza è un errore. Io ho dato la corda al mio fantoccio, e, per oggi, egli non vi parlerà di cose futili. Del resto, gliel'ho data senza nessuna maligna premeditazione. Ho compiuto, anzi, un mio dovere, annunziandogli un fatto molto serio e, per me, anche molto bello! Il suo contegno mi ha paralizzata. Ho sentito il bisogno di conoscere tutto il suo pensiero. Ne ho sentito il diritto. Tra breve, lo conoscerò. E non c'è altro.
MaurizioTutto questo, marchesa, è d'una solennità che m'impensierisce, che mi sconvolge.
ClaudiaIo vi assicuro, mio buon Maurizio, che, mentre vi parlo, nessuna donna è più felice di me.
MaurizioIo parteciperei volentieri alla vostra felicità se mi fosse consentito di non trovarmi qui, vicino a voi.
ClaudiaCredete dunque proprio che stia per cascare il mondo?
Credete dunque proprio che stia per cascare il mondo?
MaurizioIl mondo, no; ma una tegola sul mio capo, sì. Io ne ho il presentimento.
Claudia(alzandosi) Guardatemi in faccia e avrete invece il presentimento più lieto che si possa avere.
MaurizioMa è permesso almeno di saper la ragione della vostra insuperabile felicità?
Claudia(con gli occhi pieni di luce) Una ragione grande grande grande!
MaurizioChe non volete dirmi?
ClaudiaVe la dirà lui, non dubitate.
Maurizio(sobbalzando) A proposito!.. Egli può capitarci addosso da un momento all'altro. Entra, spesso, senza farsi annunziare. Per carità, marchesa, non ci lasciamo sorprendere! Avete definitivamente deciso di aspettarlo?
ClaudiaNe dubitate ancora?
MaurizioEbbene, se siete irremovibile, nascondetevi subito, e che Dio mi protegga!
ClaudiaDove mi nasconderò?
Maurizio(indicando l'uscio laterale) Qui, qui
Claudia(prima di aprire, maliziosamente) Che camera è questa?
Maurizio(imbarazzatissimo) Marchesa, è la mia camera da letto. Ne sono dolente, ma è così. È la sola che sia attigua al mio salotto.
ClaudiaMeglio! È la camera più compromettente. Ciò mi garantisce la vostra complicità. (Apre. Guarda.) Camera da letto, per due?
MaurizioIo di notte ho l'abitudine di
ClaudiaDi raddoppiarvi?
MaurizioPress'a poco, marchesa.
ClaudiaMeraviglioso!
MaurizioMah!
Claudia(uscendo) Vi raccomando, Maurizio. Lasciatelo parlare.
MaurizioIo ne piglio una malattia!
Claudia(chiude.)
SCENA IV
MAURIZIO, DECIO, indi ALFREDOMaurizio(in grande orgasmo, tocca, due, tre, quattro volte urgentemente, il bottone del campanello elettrico.)
Decio(entrando, assume il suo aspetto di servo esperto.)
MaurizioDecio la signora di poco fa se n'è andata.
DecioDiciamo così, la seconda signora.
MaurizioLa seconda signora.
DecioIo, non l'ho vista uscire.
MaurizioPerchè sei uno stordito. (Martellando le parole) Se ne è andata!
Decio(ride) Eh eh eh!
MaurizioNon ridere quando ti do degli ordini.
DecioSe ne è andata.
MaurizioSe viene il marchese di Montefranco, può entrare liberamente come al solito.
DecioIl marchese è venuto un minuto fa.
Maurizio(spaventato) Santi numi! E che gli hai detto?
DecioL'ho pregato di aspettare un momento.
MaurizioNon gli hai detto altro?
DecioNon una parola di più. Conosco i miei doveri.
MaurizioVa! Presto! Chiamalo! Presto, Decio! Muoviti! Muoviti!
Decio(esce correndo.)
MaurizioIo ne piglio una malattia!
Alfredo(entrando) Come?!.. Sei solo?
MaurizioO perchè non dovrei essere solo?
AlfredoIl tuo servo mi ha fatto aspettare.
MaurizioTi domando mille scuse. È stato un equivoco.
AlfredoEgli aveva una certa faccia!
Maurizio(accalorandosi) Ma che faccia si è permesso di avere quell'animale!?
AlfredoLa faccia del servo di un padrone che è in buona compagnia.
MaurizioIo mi meraviglio di te che stai a guardare la faccia del mio servo! Quell'uomo è un bugiardo.
AlfredoSe non ha parlato!
MaurizioÈ un bugiardo sopra tutto quando tace. Io non ero nè in buona nè in cattiva compagnia. E ti prego di credermi. Domando e dico: perchè non dovrei essere solo?
AlfredoMa finiscila. Avevo creduto che non ti fossi ancora liberato dalla piccola Olga.
Maurizio(rasserenandosi) Ah! Dalla piccola Olga?.. Difatti
AlfredoMa guarda che gesuita! Ci scommetto che per non farmela incontrare l'hai mandata via, alla chetichella, per la porta di servizio!
MaurizioÈ probabile.
AlfredoCome se io poi non fossi al corrente di tutto! Era il primo turno del nuovo abbonamento. Lunedì, mercoledì e venerdì. Oh! Hai fatto un buon contratto. Olghina è un'oca, ma ha delle attrattive. Poco sfruttata, salute eccellente
MaurizioOttima salute, questo sì.
AlfredoIeri sera mi fece ridere tanto Elvira Melfi, con cui Olghina si era consigliata. Già, il salotto della Melfi, è diventato divertentissimo: una specie di Borsa in cui
Maurizio(dando un'occhiata alla porta a destra e interrompendo vivamente) Hai visto il risultato della gara Parigi-Vienna? Il trionfo delle Mercedes! Ma le Panhard si sono battute bene! Io, per me, sono sempre per le Panhard. È vero che non possederò mai un'automobile, perchè l'automobile è decisamente il meno igienico dei veicoli. Chi ci sta dentro non ha come respirare. Chi non ci sta dentro ne è investito. L'uno crepa d'asfissia, l'altro si rompe la nuca, quando non se la rompono l'uno e l'altro. Tutto ciò non è igienico Ma non importa. Io sono per le Panhard. Se mi si condanna ad andare in un'automobile, io vado in una Panhard. È inutile! La sento così. Le corse non provano niente. Mi dirai: la velocità. Per conto mio, potrei rispondere: io della velocità me ne impipo. Ma comprendo che i miei gusti non fanno legge! E neppure l'igiene fa legge! La migliore igiene, del resto, è quella di scomodarsi il meno possibile. La questione della velocità è ritenuta di primaria importanza? Ebbene, ragioniamone un po'!..
AlfredoMa che diamine hai con le automobili?
MaurizioNo, volevo assodare che
AlfredoMi sembri uno scimunito, stamane. Il nuovo abbonamento ti ha dato alla testa. Si vede che invecchi. Lascia stare le automobili, e dammi retta perchè ho da parlarti di cose molto stabili.
Maurizio(paurosamente) Parla, parla.
AlfredoDunque
MaurizioScusa però una breve sospensiva per soddisfare una curiosità. Com'è andata ieri sera la partita? Che giuoco ha fatto quel buon Gorlini? Bada che io sono uno di quelli che lo manderebbero diritto in Corte d'Assise. Mi dirai: la fortuna! Nix! Altro che fortuna! S'intende che avrà guadagnato anche iersera, e tu sarai stato una delle vittime
AlfredoMa no, ma no, non ci stetti ieri sera al club. Fui sequestrato dalla Melfi, e capirai