(stringendogli la mano) Arrivederci!.. Non perdete tempo.
Nino(indugiando) Neanche un bacio?
TildePer carità! Con l'uscio aperto!
NinoVi avverto che, dopo colezione, vi disobbedirò molto.
TildeQuanto vorrete!
Nino(fa per baciarla.)Tilde(si scansa con severità.)Nino(esce.)Tilde(chiude la porta. Resta un po' pensosa. Poi, scacciando le preoccupazioni, ha un gesto come per dire: tanto è fatta! Respira ed esclama:) Ah sì! N'era tempo! (Tocca il bottone del campanello elettrico.)
(Alla porta a sinistra si picchia discretamente.)TildeAvanti, avanti.
(Entra un cameriere dell'hôtel.)TildeLa colezione, a mezzogiorno. Per due.
Il CameriereSta benissimo. (Esce.)
Tilde(volta la chiave dell'uscio, ed esce a destra.)(Dopo qualche istante, si vede comparire la testa di Nino di là dal parapetto della finestra. Poi, sul parapetto, se ne vedono le mani e le braccia. Poi, mezza la persona. Egli scavalca, ed eccolo un'altra volta dentro. Si toglie il berretto. Si avanza timoroso. Come pentito, torna indietro. Ci ripensa. Torna ad avanzarsi. Va per picchiare alla porta a destra. Riflette che sarebbe sconveniente. Desiste. E, risolutamente, siede!)
Tilde(entra, ancora intenta alla sua toilette, mettendosi una cintola o annodandosi un nastro. Alzando gli occhi e vedendo Nino, ha un sussulto.) Ancora?!
Nino(si drizza d'un subito.)TildeMa, se ho chiusa io stessa la porta con la chiave!.. Per dove siete entrato?
NinoNo io non sono entrato.
TildeNon siete entrato?!
NinoNon sono entrato per la porta, ecco.
Tilde(indicando la finestra) Vi siete arrampicato per i rami dell'arancio?!
Nino(col capo fa cenno di sì.)TildeCome uno scimpanzè?
Nino(fa un altro cenno affermativo.)Tilde(compiaciuta e, nondimeno, ostentando severità) Ma io dico: non vi pare che, in fin dei conti, sia un po' troppo?
NinoPer non compromettervi
TildeS'era però stabilito che sareste andato al vostro hôtel per mutare d'abito e che sareste venuto a colezione in forma ufficiale.
NinoPer non compromettervi
TildeE dàgli. Com'è che credete di non compromettermi con queste pazzie?
NinoNessuna pazzia. Tutt'altro! Ho dimenticato nella vostra stanza da letto il cosino
TildeChe cosino?
NinoLa targhetta che avevo qui all'occhiello della giacca: il distintivo del Touring-club. Ricordate? Me l'avete fatto togliere perchè in quel momento vi dava fastidio: urtava non so dove.
TildeAvreste potuto riprenderlo più tardi il cosino.
NinoE se qualche cameriera l'avesse trovato nella vostra stanza? Non era forse una compromissione? Voi non appartenete mica al Touring-club.
TildeApprovo la vostra scrupolosità; ma non c'era da allarmarsi per questo.
NinoPosso andare a riprenderlo?
TildeAndateci.
NinoNon sarebbe meglio andarci insieme?
TildeAh no! Ah no! Ci andate solo. E alla svelta!
Nino(rassegnato) Alla svelta. (Esce lentissimamente dalla sinistra.)
Tilde(tra sè, sorridendo) Santa pazienza!
(Un silenzio.)
TildeAvete trovato?
Nino(dalla stanza attigua) Sì.
TildeSia lodato il cielo! (Aspetta. Ma Nino non si decide a lasciare quella stanza. Ella gli grida:) Io vorrei sapere che diavolo fate lì dentro.
Nino(come sopra) Odoro.
TildeMa che cosa odorate!
NinoTutto.
Tilde(in tono di comando, battendo un piede a terra) Venite qua! Venite subito qua!
Nino(entra, quasi continuando ad annusare ed estasiandosi.)
TildeIngordo!
NinoInvece, io mi accontento di quello che trovo.
TildeMa questo non è trovare: questo è saccheggiare. Starete fresco in avvenire!..
NinoPerchè? Mi spaventate.
TildeQuando non sarò più sola, non potrete essere invadente come siete adesso, non potrete dar la scalata alle mie stanze, non potrete cacciare il naso dove vi pare e piace
NinoIo mi auguro, intanto, che vostro marito non ci venga in campagna.
TildeE in città, non vivo forse con mio marito e con la mia sorellina? Senza contare la zia marchesa che abita nel medesimo palazzo. Addio follie! Addio libertà!
NinoNo, no, vi prego: non ci voglio pensare!
TildeSaremo obbligati ad amarci con prudenza, con parsimonia
NinoMi fate venire i nervi, signora Tilde. Tacete!
TildeE poi pretendereste che non vi si chiamasse bébé?
Nino(nervosissimo) Sono più uomo di tanti altri e non merito questa offesa! Voi volete tormentarmi Addio, addio!.. (Si avvia per uscire.)
TildeMa non siate davvero così bambino quando io tocco un argomento su cui è più che necessario intenderci.
Nino(si ferma.)Tilde(rifacendolo) «Sono più uomo di tanti altri»! Se lo siete, mettete i capriccetti da parte e guardate con serietà la situazione in cui ci troviamo. Noi non potremo aver pace che a condizione di rassegnarci a qualche sagrifizio. Io adoro la vostra gioventù. E giacchè ho spezzati i freni, piacerebbe anche a me un po' di spensieratezza. Ma come si fa? Non ci sarà permesso. Bisognerà essere accorti, bisognerà, disgraziatamente, ricorrere alle piccole viltà, alle finzioni, all'astuzia. Voi non siete astuto? Imparerete. Prima di tutto, per esempio, avrete cura di affiatarvi con mio marito.
Nino(col broncio) In che modo?
TildeFingerete d'aver le sue idee, i suoi gusti, le sue opinioni, le sue abitudini
NinoE così?
TildeCosì, a poco a poco, conquisterete la sua amicizia.
NinoIo non ci tengo.
TildeSarà increscioso. Sarà increscioso per voi come per me, sarà perfino disgustevole, ma dovete diventare amico suo. È il metodo migliore. È quello adottato da tutte le persone per bene. E poi, nel caso nostro, che cosa ci sarebbe di più pratico? Voi vorrete vedermi il più spesso possibile. Voi vorrete essere sempre sulle mie tracce. E dunque? Se riuscirete ad appiccicarvi al soprabito di mio marito, il problema sarà risoluto.
(tuttora imbronciato) Mi ci appiccicherò.
TildeE avrete raggiunta la perfezione del metodo quando sarete la sua ombra, quando sarete la sua eco, senza esitazioni, senza paure
NinoSarò tutto quello che volete, ma, dentro di me, io l'odierò! Già, me lo immagino. Deve essere un uomo insopportabile.
TildeÈ un uomo piuttosto simpatico, invece.
Nino(astioso) Anche simpatico?
TildeIl suo torto è di avere cinquantadue anni.
Nino(seccato) Ah, non è mica un vecchio.
TildeA vederlo, no.
Nino«A vederlo, no». E poi?..
TildeE poi lo è.
NinoMe lo dite per non addolorarmi.
TildeVe lo dico perchè è la verità. E credete che io sarei sdrucciolata così se fossi stata ancora veramente la moglie di mio marito?
Nino(sorpreso, rianimandosi) Come, come?.. Fra voi e lui?
TildeFra me e lui il matrimonio non è oramai che una conversazione.
Nino(con subitanea gaiezza) Una conversazione!?
TildeVi mettete in allegria, adesso?..
NinoNe gioisco! Io non speravo tanto. È bellissimo, parola d'onore!
TildeVoi gioite delle sventure altrui; ma non si sa mai!..
NinoCioè, un momento Spiegatevi.
TildeL'uomo, Ninetto mio, è una boîte à surprises. Ogni volta che si apre questa boîte, si ha una sorpresa. Viene poi un giorno in cui la si apre e non vi si trova più niente. E quella è la sorpresa finale.
Nino(protestando) No, no! Non facciamo confusioni
(Si ode picchiare alla porta.)SCENA II
TILDE, NINO, UN CAMERIERE, poi ERNESTOTilde(levandosi) Zitto! Hanno bussato. (A voce alta) Chi è?
Il Cameriere(di fuori) Nella sala di lettura c'è un signore che cerca di lei.
Tilde(sottovoce, quasi tra sè) Una visita! A quest'ora? (Al cameriere, attraverso l'uscio) Il nome di questo signore?
Il CameriereNon ne ha.
TildeMa che dite?
Il CameriereGliel'ho domandato. Non mi ha risposto.
TildeSarà stata una distrazione. Fatevi dare la sua carta.
Il CameriereProverò.
Tilde(a Nino) Se è un amico, devo riceverlo qui. E voi? Per la porta non potete uscire perchè vi s'incontrerebbe certamente, e, nella mia stanza da letto, non potete nascondervi perchè rimarreste in trappola chi sa per quanto tempo.
NinoMa io me ne vado comodamente per dove sono entrato.
TildeE sì: per questa volta non c'è che la finestra.
Nino(con solennità comica) La finestra!!
TildeBébé, tu sei un eroe!
Nino(correndo difatti alla finestra, gioiosamente) Io sono uno scimpanzè, e me ne vanto!
TildeAspetta. Ti aiuto. Non c'è nessuno giù?
Nino(si affaccia) Sì.
Tilde(impaurita) Chi c'è?
NinoUn asino.
TildeStupido! (Lo raggiunge per aiutarlo.)
Nino(celiando) Se raglia, siamo perduti! (Scavalca il parapetto.)
Tilde(sostenendolo per le ascelle) Attento, bébé!.. Dove mettete il piede?
NinoNon lo so. (Profittando della posizione le dà un bacio.)
TildeQuesto bacio ve lo faccio scontare!
Il Cameriere(di fuori, picchiando) Signora, ho qui la carta di quel signore.
Nino(a lei) Ne parleremo dopo colezione. (Sparisce.)
Tilde(dalla finestra, tutta gioconda) Mostro! (Col viso acceso, corre alla porta a sinistra. Apre.)
Il Cameriere(avanzandosi, le porge la carta in un vassoio.)
Tilde(la prende e legge. Ha una scossa ed esclama:) Ma questo è mio marito!
Ernesto(di dentro, sganasciandosi dalle risa) Ah ah ah ah Chi avevi creduto che fosse? (Entra, continuando a ridere.)
Il Cameriere(esce.)Tilde(comprimendo la sua rabbia e nascondendo la sua emozione) Scusa, non ci arrivo. Perchè tante storie?
ErnestoHo pensato che la visita antimeridiana d'un estraneo t'avrebbe seccata non poco e ho voluto farti paura. Uno scherzo, insomma. Sono di buonissimo umore.
TildeMe ne compiaccio.
ErnestoE vengo a godermi la vita!
TildeCon me?
ErnestoCon te.
TildeVieni per restare?
ErnestoPer restare, beninteso. Le mie valige arriveranno più tardi e sono molte! (Canticchia) Trallalà là là, trallalà là là
Tilde(rodendosi) Il numero delle valige non ti riconcilierà certo con la campagna che hai sempre odiata. Ti annoierai.
ErnestoNossignora!.. Non mi annoierò. Trallalà là là, trallalà là là....
Tilde(guardandolo curiosamente) Ma che è «trallalà là là»?
ErnestoChe è «trallalà là là»? È il benessere, è la salute, è la forza! Non mi vedi?
TildeTi vedo.
ErnestoCome ti sembro?
TildeCome eri. Tale e quale.
ErnestoAh no! Non hai l'occhio clinico. Da parecchio tempo io non mi sentivo così bene.
TildeTu me lo dici e io ti credo.
ErnestoE non ne provi una consolazione?
TildeCertamente. (Siede presso il tavolino.)
ErnestoTi do un consiglio: abbracciami.
TildeIo non ci penso neppure. (Prende un libro.)
ErnestoVa là! Non dissimulare. Tu desideri ardentemente di abbracciarmi. La solitudine non è per te. L'aria ossigenata non ti basta. Non di sola aria vive la donna! Guarda come ti riduci! Hai dei lividi qui (si tocca sotto gli occhi) che mi rivelano tutto! Nella solitudine, tu deperisci, mia cara. Vuoi rifiorire?.. Abbracciami.
Tilde(apre il libro come per leggere.)Ernesto(togliendole di mano il libro senza bruschezza) Non metterti a leggere, Tilde. Non ci vediamo da tanti giorni! Sii un po' graziosa. (Pausa)(Sedendole accanto) Sai che cosa sono io?