Tal era lo stato scambievole delle due parti, quando Caleb, con suo grave cordoglio, si vide ridotto a scegliere fra due partiti asprissimi entrambi: l'uno di confessare alla presenza d'un ragguardevole personaggio, o del suo servo, chè era anche peggio, l'impossibilità di procurarsi di che desinare; l'altra di trasportarsi a Wolfhope per implorare la compassione di quegli abitanti. Ciascuna di tali cose non offeriva al suo animo che l'immagine dello avvilimento; pure gli fu d'uopo sottomettersi alla necessità, e imprendere il viaggio dalla torre al paese; il qual tempo venne da lui trascorso meditando agli stratagemmi da porre in opera quando vi fosse giunto.
Non vedendo l'ora di spacciarsi del suo compagno Lockard, lo condusse alla volta dell'osteria, d'onde anche prima di entrar nel villaggio, udivasi il baccano che facevano Bucklaw, Craigengelt, e gli altri della cacciatrice brigata. Un grande fuoco e molte candele accese dissipavano l'oscurità del crepuscolo vespertino già sul finire, e mandavano per traverso alle finestre una luce rossiccia, ripercossa indi da un cumulo di vecchie botti, tini e barili posti alla porta della casa del bottaio, che rimpetto all'osteria dimorava.
Se volete, sig. Lockard, gli disse allora Caleb, entrare nell'osteria da cui vedete uscir questa luce, e dove, a quanto mi sembra, adesso cantano Catterina d'Aberdeen, (ballata di que' giorni) voi potrete eseguire le commissioni del vostro padrone circa alla salvaggina; io penserò alle mie col sig. di Bucklaw, quando mi sarò procurato il rimanente delle cose necessarie pel pranzo. Non è già che abbiam bisogno della salvaggina di questi signori, aggiunse trattenendolo per un bottone del giustacuore, ma il gustarne è sempre una cortesia che si usa ai cacciatori. Aggiungo, sig. Lockard; se mai vi offerissero un poco di vino, non fareste male ad accettarlo; chi sa? il fulmine avrebbe potuto alterare il vino delle nostre botti, ed è cosa che temo assai, pensando ai guasti che ha prodotti in cucina.
Disgiuntosi, ciò detto, da Lockard, attraversò la strada, andando d'un passo più grave del piombo, e nullameno più leggiero del peso che gli premeva lo spirito; fermossi un istante per pensare da qual parte gli conveniva volgere il primo assalto. Bisognava trovare qualcuno men superbo dell'idea della propria indipendenza, che sollecito dell'onore di prestare servigio ad un ragguardevole personaggio; qualcuno pronto a riguardare l'inchiesta che Caleb stava per fare, come un atto di condiscendenza e bontà, come una prova di dimenticanza degli ultimi dispareri. Ma dove trovar questo tale? Qual'era l'abitante del villaggio che avesse l'animo in questa guisa disposto? Veramente il parroco era obbligato del suo impiego al defunto Lord, ma attaccarono poi briga per cagion delle decime. La vedova del venditore di birra avea fatto credito per un pezzo; ma la sua lista era ancor da pagare, e più di una volta ella ne avea chiesto il rimborso. In somma, fra tutti quelli ai quali andava pensando Caleb non ve n'era un solo, al cui nome non succedesse un ma, che obbligava il povero intendente a fare i conti sopra d'un altro. Giberto Girder, il bottaio, del quale abbiamo parlato, era sicuramente il gallo del villaggio; e nessuno potea meglio di lui, in questo momento di strettezze, vettovagliare il castello; ma nessuno ancora era a far ciò meno propenso di lui, capo della sommossa de' livellarj recalcitranti al diritto delle uova e del burro.
In fine poi, così Caleb ragionò, tutto sta nel saper prendere le persone. Gli dissi, è vero, che è un solennissimo stupido, e d'allora in poi non la perdonò più alla famiglia dei Ravenswood; però ha sposata una brava giovine, la Giovannina, figlia del vecchio Lightbody, il marito della Mariuccia, cameriera allora di milady Ravenswood. Quante volte ho riso colla madre della Giovannina! Aspetta! m'han detto che è andata a stare col genero. Costui ha dei giacomi e dei giorgi; ma come li tiene stretti il furfante! Certo, se mi volgo a lui, gli fo più onore che non merita. Sciagurato ribelle! Quando anche non gli venisse restituito il danaro, se si potesse cavargliene di mano, l'avrebbe sempre accomodata bene; poi questa perdita per lui sarebbe insensibile.
Dato finalmente bando alla irresoluzione, fece immantinente una giravolta Caleb, e fu in un subito alla porta della casa del bottaio; e alzato senza cerimonie il saliscendi, si trovò in un corritoio, d'onde potea veder dentro in casa, perchè l'uscio di cucina era aperto.
Gli si offerse alla vista uno spettacolo assai più giocondo di quelli che ogni giorno era avvezzo a vedere nella torre di Wolfcrag. Stupendo fuoco, che mandava alta la fiamma sotto il cammino; la moglie del bottaio, in piede dinanzi ad una credenza, ove stava in bell'ordine molta piatteria di maiolica e di lucidissimo e mondissimo peltro, sulla qual credenza, ella avea posto, per dar l'ultima mano ad una acconciatura più che ordinaria, uno specchietto che ne rifletteva i lineamenti di per se stessi non privi di grazia, e fatti più gradevoli dall'espressione di buon umore che li ravvivava; la madre di essa, non più Mariuccia, la più prosperosa e disinvolta vecchia fra quante, al dir di quelle commari, ve ne fossero venti miglia all'intorno, seduta presso al fuoco in abito di drappo di seta, riparato da un bianco grembiale, che stava con una pipa in bocca, vigilando ai lavori della cucina; sospesa alla catena del cammino (e questa vista, più assai di quella e della vecchia e ancor della giovine, allegrò il cuore e le viscere del degno intendente), sospesa alla catena del cammino una grande pentola, entro cui Caleb s'immaginò si stessero bollendo o un pezzo di manzo, o un pezzo di prosciutto, o forse entrambe le carni accoppiate; rimpetto al fuoco due spiedi che due fanciulli assisi a ciascun angolo del cammino faceano girare; infilzati, in un d'essi un quarto di castrato, nell'altro, un'oca grassa e due anitre salvatiche.
La vista di questa terra d'abbondanza, e il fumo che andava a ferirgli le nari, rendettero immobile per alcuni minuti Caleb, il quale volgendo indi il capo verso un altro uscio, parimente aperto, e che conducea al tinello, vide un apparato di cose non men deliziose al suo guardo. Una grande tavola rotonda allestita per dieci, o dodici persone, e decorata, per valerci della sua favorita espressione, di una tovaglia bianca come la neve; di grandi fiaschi di peltro, il contenuto de' quali, giusta ogni apparenza, corrispondea al lucido del loro esterno; di bicchieri, coltelli, cucchiai e forchette d'argento, posti a convenienti distanze. Tutte le predette singolarità annunziavano che quel campo era pronto e che sol si aspettavano i combattenti.
E che cosa è saltato in mente a questo sgraziato bottaio? (pensò fra se stesso Caleb, mosso da maraviglia ed invidia eguali, nell'osservare tanto sfarzoso apparecchio). É una vergogna vedere sì fatta canaglia empirsi il ventre in tale maniera, mentre ma pazienza! Se una parte di queste vivande non prende la strada di Wolfcrag, io non sono più Caleb Balderston.
Formata appena questa risoluzione, entra arditamente in cucina, e va ad abbracciare con modi affettuosi e cortesi la madre e la figlia. Wolfcrag era la Corte di quei dintorni, Caleb il primo ministro. Si è in tutti i tempi osservato, che, comunque i sudditi di sesso mascolino, ai quali tocca pagar le tasse, vedano di mal occhio i cortigiani che le impongono, non quindi vengono mal accolti questi dal bel sesso, al quale fanno le descrizioni delle nuove mode e delle cose che si dicono alla giornata ne' ragguardevoli crocchi. Le due donne pertanto corsero al collo di Caleb che non dovette trovarsi malcontento della ricevuta accoglienza.
Siete veramente voi, sig. Balderston? esclamò la giovane. É un miracolo vedervi! Sedete dunque, sedete. Mio marito avrà grande piacere in trovarvi qui. Voi non lo avrete mai veduto in vostra vita di sì buon umore. Celebriamo oggi il battesimo del nostro primo figlio, che adesso compie le sei settimane. Ma è cosa, di cui senza dubbio avrete udito parlare. Abbiamo ammazzato un castrato, e mio marito è andato col suo moschetto a passeggiare dalla parte delle paludi. Spero bene che rimarrete alla cerimonia battesimale, indi cenerete con noi.
Siete veramente voi, sig. Balderston? esclamò la giovane. É un miracolo vedervi! Sedete dunque, sedete. Mio marito avrà grande piacere in trovarvi qui. Voi non lo avrete mai veduto in vostra vita di sì buon umore. Celebriamo oggi il battesimo del nostro primo figlio, che adesso compie le sei settimane. Ma è cosa, di cui senza dubbio avrete udito parlare. Abbiamo ammazzato un castrato, e mio marito è andato col suo moschetto a passeggiare dalla parte delle paludi. Spero bene che rimarrete alla cerimonia battesimale, indi cenerete con noi.
No, no, mia cara amica, rispose Caleb: non sono qui venuto che per farvi le mie congratulazioni. Avrei veramente avuto piacere di dire una parola a vostro marito; ma ho premura, e poichè non è qui e fece l'atto come se volesse partire.
Oh! non andrete via in questa maniera, (così dicendo il trattenne la vecchia usando del privilegio dell'antica lor conoscenza). Voi non partirete, se prima non accettate qualche cosa. Sarebbe un mal augurio pel nostro bambino.
Ma vi dico che ho grande premura, mia buona mamma, (replicò il maggiordomo, che però senza molta resistenza si lasciò costringere a seder di bel nuovo). Oh! quanto poi al mangiare (aggiunse vedendo che la padrona di casa si affrettava a mettergli innanzi un piattello, un coltello ed una forchetta), quanto al mangiare, mi è assolutamente impossibile. Prevedo che un dì, o l'altro, ci troveranno morti d'indigestione al castello. Non si fa che stare a tavola dalla mattina alla sera. In verità avrei vergogna, se accettassi.
Che vergogna, sig. Balderston? la giovine continuò. Voglio che assaggiate questi pudding fatti dalle mie mani. Eccovene un nero e un bianco. Scegliete.
Tutti due, mia cara amica, tutti due. Faccio fede io che l'uno e l'altro sono eccellenti. Ma dopo il pasto che ho fatto, mi basta l'odore.
E sì, il povero sgraziato non avea presa in tutta la giornata che un bicchier d'acqua.
Per altro, continuò, non voglio farvi un affronto, e con vostra permissione gl'involgerò in un tovagliolo, e me li porterò a casa per la mia cena. Son sì stanco dei pudding che ne dà Misia. Ella ci mette tanti ingredienti diversi, tante cose ricercate lo sapete, Mariuccia, ho sempre amati i pudding del paese; e anche (aggiunse volgendosi alla moglie del bottaio), le belle giovani del paese. Sapete voi, Mariuccia, che vostra figlia è tutto il vostro ritratto? tal e quale voi eravate quando vi faceste sposa a Gilly. Non si trovava un'altra ragazza così bella nella nostra parrocchia. Ma si giudica del vitello al vederne la madre.
Le due donne risero sul complimento vôlto a ciascuna di esse, e risero ancora della premura colla quale Caleb avvolgea i due pudding entro un bianchissimo tovagliolo, che si era portato in iscarsella, a guisa di dragone che andando a fare scorreria, si munisce di un sacco per mettervi dentro quanta preda potrà capitargli.
E che notizie abbiamo al castello? la moglie del bottaio gli chiese.
Quali notizie? In fede mia, nessuna di grande importanza. Abbiamo adesso in casa nostra il lord Cancelliere con sua figlia. Par che il padre la voglia buttar dietro al sere di Ravenswood. Eh! se questi la riceve, perchè ella non si faccia male, fra le sue braccia, si porterà attaccati alla gonnella, ve lo sostengo io, a dir poco, tutti gli antichi dominj della casa di Ravenswood.
Oh! da vero? esclamarono tutte due le donne in un medesimo tempo. É giovine? É bella? I capelli di che colore? Come veste? all'inglese, o all'usanza della sua patria?
Ih! ih! ih! Mi vorrebbe una giornata per rispondere a tutte queste interrogazioni, e non ho un minuto da perdere. Vi immaginerete anche voi altre, che avendo ospiti di tal natura, non mi mancano faccende al castello. Ma dov'è dunque Girder?
É andato in cerca del ministro, rispose mistress Girder, del degno e reverendo Pietro Bidebent, che sta a Mosshead. Il brav'uomo patisce un reumatismo che si guadagnò nelle caverne ai giorni della persecuzione.
Sì, sì; un wigh, un puritano; (esclamò Caleb con un moto d'acrimonia, che non fu capace di padroneggiare). Ma mi ricordo, Mariuccia, che in altri tempi non vi scaldavate a queste legne, e che, pari ad altre donne di garbo, vi contentavate delle prediche e delle preghiere di un ministro della chiesa del paese.
É ben vero, sig. Balderston. Ma che cosa volete? Bisogna bene che la mia Giovanna si acconci, come piace a suo marito, e canti i salmi sul tuono ch'egli desidera, e non altrimenti; perchè egli è padrone in casa sua; e più che padrone: ve lo dico io.
E, domando! è egli pure che tiene i cordoni della borsa? chiese Caleb, ai divisamenti del quale non parea troppo favorevole la supremazia mascolina.
Tenace dell'ultimo quattrino, signor Caleb! Nondimeno, mia figlia, non può lamentarsi; ben nudrita, ben vestita, come vedete; dieci volte meglio di tante altre che sono d'un grado superiore al suo.
Molto bene, molto bene, Mariuccia! (disse Caleb scoraggiato per vero dire, ma che nemmen per questo aveva abbandonata ogni speranza). Voi, mi ricordo, conducevate vostro marito in tutt'altra maniera; in fine ciascuno ha il suo stile. Oh! bisogna ch'io me ne vada. Avrei voluto vedere un momento Girder, perchè ho udito raccontare, che Pietro Puncheon, bottaio dei magazzini della Regina, a Leith, sia morto; e credo che, se il mio padrone dicesse una parola al lord Cancelliere, potrebbe fare un gran bene a vostro genero, Mariuccia; ma non essendo qui
Ma, ma!.. aspetterete che ritorni. Oh sì! Gliel'ho predicato sempre che gli siete amico. Ma è un benedetto uomo; per ogni parola un po' di traverso, gli salta la mosca al naso.
Aspetterò dunque fino all'ultimo minuto che mi resterà in libertà.
Ora dunque, narratemi, disse allora la moglie del bottaio; secondo quel che vi sembra, questa miss Asthon è bella? Già bisogna che lo sia per piacere al nostro Lord che è tanto bel giovine; ha una fisonomia, un portamento, un contegno nello stare a cavallo; si prenderebbe per il figlio d'un re! dovete sapere, sig. Balderston, che quando passa pel villaggio, solleva sempre il capo verso la mia finestra; così v'immaginerete che devo conoscerlo al pari di chicchesia.
A chi raccontate voi queste cose, mia cara amica? Il mio padrone non mi ha lodato le cento volte i begli occhi grandi e neri della moglie del bottaio di Wolfhope? non m'ha detto che non si trovano i compagni nè in questo distretto, nè camminando anche un pezzo più in là? Sono gli occhi di sua madre, io gli rispondo Milord; gli ho conosciuti a mie spese. Eh! Mariuccia? Ah! ah! ah! quante volte in nostra gioventù abbiam riso insieme!
Tacete là, vecchio matto! esclamava mistress Lightbody. Va parlato così dinanzi alle giovani? Oh! Giovanna, Giovanna! Odi gridare il fanciullo? Sì, sì; è desso. Che cosa ha mai?
E in un lampo l'ava e la madre balzarono fuor di cucina facendo a qual delle due più correa, e dandosi scambievoli gomitate per veder presto quale inconveniente avesse turbati i riposi del pargoletto eroe della sera, che in una stanza terrena avea la sua culla.
Appena Caleb s'accorse che gli rimanea il campo libero, tirò una grossa presa di tabacco per prender coraggio e francarsi vie più nelle concette risoluzioni. Ch'io possa morire appiccato, se Girder e Bidebent mangiano di quest'oca, o di queste due anitre salvatiche! indi voltosi al menarrosto, che di queste due squisite vivande aveva la cura, fanciullo di circa dieci anni: Ragazzetto, gli dice, mettendogli una moneta di due soldi fra le mani, ti prego; vammi a comprare un po' di tabacco alla bottega di mistress Smalltrash; ti darà pel tuo incomodo un pezzo di pane colle spezie; nè ti prender fastidio quanto allo spiede, chè sarà mio pensiere di farlo girare tanto che tu ritorni.