Spettri, Ragazze E Fantasmi Vari - Stephen Goldin 3 стр.


Generale, ma sa bene che non manderei mai nessuno nello spazio se non fosse in condizioni perfette rispose Hawkins.

Che ha detto il medico di volo?

Ha detto che questo gruppo ha le migliori forme ehm, la miglior forma che abbia mai visto.

Beh, limportante è che abbia controllato. Bullfat fece latto di andarsene ma poi si fermò sulla soglia. A proposito, per dove si inbarcano? Per la Stazione Tycho?

No, per il satellite USSF 187.

E già ora di cambio turno?

No, è un gruppo di personale aggiuntivo.

Personale aggiuntivo? urlò Bullfat. Hawkins, sa stramaledettamente bene che quella Centottantasette è stato costruito per diciotto uomini contati, in turni di sei ogni mese. Non cè assolutamente spazio per altre dodici persone. Che dovrebbe fare secondo lei questo suo personale aggiuntivo, dormire accucciato sugli altri uomini?

Con meravigliosa prova di autocontrollo, Hawkins riuscì a trattenere una risata. Anche il personale aggiuntivo sorrise con consapevolezza. Starling però dovette allontanarsi dalla stanza in preda a un attacco di riso isterico.

Dove cavolo va? chiese Bullfat vedendo Starling uscire.

Oh, ultimamente è stato parecchio sotto pressione. E ora che vada in vacanza.

A me pare più che debba farsi controllare e anche lei, Hawkins. Lei ha in mano la politica dellAgenzia Spaziale ma i lanci sono cosa mia e quellequipaggio non va su come personale aggiuntivo di una stazioncina spaziale. Se li vuole far partire dovrà farli includere nella rotazione del personale a sei mesi, proprio come tutti gli altri. E non se ne parli più. Bullfat uscì trionfante dalla porta.

Pronto a mollare, Jess? chiese Filmore.

Neanche per idea. Mi ha sorpreso, ma Bullfat su un punto ha ragione. Se mandiamo le ragazze sullOttantasette risulterebbero troppe, sarebbero costantemente dimpiccio per gli uomini e potrebbero diventare un problema anziché un aiuto. Ma non tutto è perduto. La Novantatré quandè che deve decollare?

La prossima settimana ma non starai mica pensando di mandare su le ragazze con quella?

E perché no?

Il satellite USSF 193 non è una stazione passeggeri serve per lo stoccaggio di cibo e materiale. Non è stata progettato per viverci dentro.

E allora improvviseremo, Bill. La Novantatré sarà posta in orbita in parallelo con lOttantasette, perché ne avranno bisogno per magazzinaggio. Sarà mandata su in quattro sezioni già cariche e assemblata nello spazio. In una settimana sarà un gioco da ragazzi aggiungere alle sezioni delle cuccette daccelerazione e delle aree di soggiorno basterà disfarsi di materiale non essenziale e saremo a posto. E le ragazze potranno star lì.

Jess, è assurdo mormorò Filmore.

Veramente no. Sai che lidea mi piace sempre di più. Hawkins sorrise appena. Pensaci: USSF 193: il supermarket sotto casa e il bordello di fiducia, due al prezzo di uno.

Filmore gemette. Le ragazze esultarono mentre le conducevano via.

***

Io non ci posso credere, disse Jerry Blaine. Voglio dire, qualcuno laggiù sta facendo trucchetti.

Nessuno fa trucchetti in codice top secret replicò il Colonello Briston. Gli ordini li ha firmati personalmente Jess Hawkins. E le ragazze le avete viste coi vostri occhi. Ammetto che è da folli.

Folli? Amico mio è da pazzi furiosi disse Phil Lewis. Mark, leggimi di nuovo questi ordini per favore. Devo sentire ancora quel messaggio, ancora una volta.

Briston ridacchiò. Cari amici, lesse, assieme a ciascuna sezione della USSF 193 riceverete tre componenti dellequipaggiamento necessario per il progetto Coccole (per un totale di dodici Unità). Il nostro caro Zio Sam non si è risparmiato per inviarle direttamente dallEuropa, quindi trattatele con cura, daccordo? Saranno sostituite a rotazione ogni sei mesi circa, ma nel frattempo potranno essere stoccate nellUSSF 193. Condividetevele con giustizia e divertitevi è un ordine! Qualsiasi comunicazione riguardante questo equipaggiamento dovrà essere inoltrata personalmente a me, con questo stesso codice. Anche questo è un ordine. Cordialmente, Jess Hawkins, Direttore Agenzia Spaziale Nazionale.

Wow! esclamò Lewis. Ricordami di smettere di lamentarmi perché pago le tasse.

Proprio in quel momento dalla stanza attigua emerse Sydney. Si era tolta la tuta ed era lievemente più sgonfia. Blimey, disse sicuramente voi ragazzi state al freddo quassù. Io Nanette e Constance stiamo gelando. Ci domandavamo se. Forse qualcuno di voi ragazzi vorrebbe gentilmente riscaldarci

Per via del grado, il Colonnello Briston riuscì a posizionarsi in testa alla fila.

***

Era molto tardi, cioè ciò che sulla stazione veniva considerata notte, ed era passato un mese circa dallarrivo delle ragazze. Lucette, Babette, Francette, Toilette, Violette, Rosette, Suzette e Myrtle erano di turno, mentre le altre cercavano di dormire, per quanto possibile. Sydney era pacificamente rannicchiata nel letto, immersa nei suoi sogni non tanto innocenti, quando improvvisamente una meteora della grandezza di un pugno le forò la parete accanto al letto andando a scoppiare contro il muro allestremità opposta della stanza. Lambiente fu invaso da un sibilo; Sydney boccheggiò mentre il foro creato dal meteorite risucchiava via rapidamente tutta laria.

Un secondo ed era fuori, chiudendo dietro di sé la porta stagna dello scompartimento. Le altre tre ragazze si precipitarono nel corridoio, cercando di capire cosa era successo.

Blaine! disse Sydney appena riuscì a riprendere fiato. Quellaccidente ha aperto una falla!

***

Ora è tutto a posto, Sydney, annunciò Jerry Blaine rientrando dallesterno. Lho rappezzato. Mi dispiace ma tutto quel che avevi in giro per la stanza è stato risucchiato nello spazio. Nulla di valore, spero.

Nulla che io ricordi gli rispose Sydney. Siamo sicuri che non succederà di nuovo?

Come ti ho già detto, questi sono colpi di fortuna che capitano con una probabilità su un miliardo. Non potrebbe succedere ancora in altri mille anni.

Meglio di no, gente, altrimenti me ne torno sulla Terra in un batter docchio. Si voltò per tornarsene in stanza.

Oh, a proposito la chiamò Blaine, sei prenotata per stanotte? Bene. Io stacco alle quattro mi puoi raggiungere a quellora.

Il lavoro di una donna non finisce mai sospirò con saggezza Sydney rientrando in stanza. La maggior parte delle sue cose era ancora nei cassetti del comò, ma per quanto cercò non riuscì a trovare la scatolina portapillole che teneva accanto al letto. Oh beh si disse ne ho fatto a meno già altre volte. Potrò ben farne a meno ancora per un po.

Fu quasi dopo quattro mesi, per essere esatti, che decise che la situazione doveva essere esposta a qualcuno; quindi ne parlò al Colonnello Briston, che era appena tornato dai suoi tre mesi sulla Terra. Oh Cielo! fu tutto quel che riuscì a dire lui.

Non è poi così grave.

Non è così grave? Sicuramente la prendi con calma. Perché non ne hai mai parlato prima con qualcuno?

Beh, perché non mi era mai successo.

Briston sussultò.

Penso che faremmo bene a fare una chiamata a questo signor Hawkins. Lui sa sempre cosa fare.

Briston sussultò.

Penso che faremmo bene a fare una chiamata a questo signor Hawkins. Lui sa sempre cosa fare.

***

Sen. McDermott: E stato lei a scoprire cosa stava accadendo, Generale, giusto?

Gen. Bullfat: Ci può scommettere. Ho sospettato sin dallinizio che Hawkins avesse mandato su delle ragazze, ma gli Spaziali non agiscono mai senza una prova certa. Quindi mi ero tenuto i sospetti per me e avevo raccolto meticolosamente le prove, in attesa del momento opportuno per mostrare le mie scoperte al Presidente.

Sen. McDermott: In altre parole, la sua scoperta era basata su unindagine lunga e meticolosa?

Gen. Bullfat: Esatto Senatore. E così che fanno le cose i Militari.

***

Come Fortuna volle, quando arrivò la comunicazione sia Hawkins che Starling erano fuori per il pranzo. Era classificata come urgente, quindi laddetto alla sala telecomunicazioni la fece inoltrare direttamente allufficio di Hawkins. La porta era chiusa a chiave.

Il Generale Bullfat, che proprio allora usciva dal suo ufficio e si incamminava per il corridoio, trovò il fattorino che aspettava il ritorno di Hawkins fuori dalla sua porta. Con la sua tipica capacità di persuasione e duecentocinquanta libbre che indossano cinque stellette possono essere molto persuasive Bullfat convinse il fattorino che una comunicazione urgente non poteva attendere i capricci di un dannato imbroglione come Hawkins.

Bullfat si portò il messaggio in ufficio e lo aprì. Decodificò con facilità la noticina di cinque parole e poi restò a fissarla per un minuto con gli occhi di fuori. Parks, scattò contro il segretario sul telefono interno - passami il Presidente. No, pensandoci bene, non ti disturbare vado a trovarlo di persona.

Usciva dallufficio proprio mentre Hawkins e il suo assistente tornavano dal pranzo. Il Generale non sapeva se ridere trionfante in faccia a Hawkins oppure fargli la predica, quindi si limitò a dire: Adesso ti ho acciuffato, Hawkins. Finalmente ti ho acciuffato.

Hawkins e Starling si scambiarono occhiate perplesse e preoccupate. Entrarono nellufficio del Generale: Hawkins trovò il messaggio sulla scrivania, lo lesse silenziosamente tra sé, ricadde pesantemente a sedere. Vagava con gli occhi assenti sul muro di fronte: le mani inerti lasciarono andare il messaggio, Starling lo raccolse e lo lesse a voce alta, incredulo.

Sydney incinta. E ora? Briston.

***

Sen. McDermott: Signore e Signori. Appena ieri ho avuto ancora occasione di comunicare con il Presidente e siamo giunti alla conclusione che compiere ulteriori indagini al riguardo ormai sia davvero sterile. Quindi, desidero aggiornare questudienza fino a ulteriore avviso, senza mettere agli atti la trascrizione ufficiale fino a quel momento, quando sarà ritenuto opportuno renderla di dominio pubblico. E questo è tutto.

***

Filmore riuscì a vedersi con Hawkins fuori dalledificio. Riesco a vedere una tua manovra in tutto questo Jess. Come lhai cavata, questa patata bollente?

Beh, spiegò Hawkins, dato che ancora la cosa non è di dominio pubblico, ho semplicemente fatto capire al Presidente che. se non può liberarsi di noi, potrebbe abituarsi a noi.

E perché non si può liberare di noi?

Perché il Direttore dellAgenzia Spaziale Nazionale è nominato per sei anni, e me ne rimangono ancora quattro. E poi, soltanto il Congresso ha lautorità per esonerarmi.

Ma le ragazze? Non le possono licenziare?

Santo Cielo no! Sono impiegati civili dellAgenzia e rientrano nello status di servizio obiezione potrebbero essere rimosse dallincarico soltanto per incompetenza nellesecuzione di compiti specifici. E nessuno Hawkins sorrise nessuno potrebbe mai accusarle di una cosa del genere.

Bel Posto da Vedere

Questo è apparso per la prima volta in Vertex nellottobre 1973.

Guardando indietro mi pare di subire un po il fascino di quelle vecchie città desolate che si vedono nei sognima a che prezzo! Una città del genere compare nel mio romanzo SCAVENGER HUNT, e ha il suo coronamento in A WORLD CALLED SOLITUDE. Questo però è il primo testo in cui appare. Mi chiedo cosa pensano gli studiosi di ciò che tento di dire.

Il confine della città era esattamente a mezzo metro dalla punta dei suoi stivali. Ryan, in piedi, non aveva particolarmente fretta di attraversare quella demarcazione. Cinquanta centimetri: era tutto ciò che separava lui e la sua potenziale pazzia. Fissò la città cercando di capirne qualcosa da quel profilo imperscrutabile cercando, ma senza riuscire.

Infine trasse di tasca il comunicatore. La fredda scatola metallica rettangolare si adattava stranamente bene alla sua mano. Nellalienità di quel pianeta era il simbolo della Terra. E finché la teneva in mano, in un certo qual modo la nave e persino la Terra stessa non erano poi tanto distanti. Ryan non era un uomo particolarmente coraggioso; nonostante le dichiarazioni della propaganda, gli esploratori planetari tendevano a sperimentare fallimenti e paure assolutamente terrestri. Ryan aveva paura della solitudine.

Parlò con toni calmi e pacati. La sua voce non era diretta ad altri esseri viventi a bordo della nave, ma al computer modello JVA che la gestiva. Il consorzio umano era in esubero, troppo diversificato e complesso perché la mente potesse afferrarlo cera bisogno di un aiuto meccanico. Per la razza umana i computer erano diventati padri, madri, insegnanti. Il Java-10 era la controparte portatile dellenorme cervello che controllava la Terra.

Sto per entrare in città, disse Ryan.

Inutile sottolineare che è importante andar cauti, rispose Java-10. Qui abbiamo già perduto cinque spedizioni. Cerca di mantenerti in comunicazione frequente, se non costante. E ricordati che se fallisci non faremo altri tentativi. La città sarà distrutta, nonostante il suo valore potenziale.

Capito, rispose asciutto Ryan. Vado e torno. Disattivò il comunicatore e lo ripose in tasca.

Era fermo prima della demarcazione, esitante. Proprio alla sua destra, la navetta desplorazione si ergeva tozza accanto alle altre cinque, essenziale, pronta a partire allistante in caso di necessità. Percepiva dietro di sé il deserto: asciutto, mortale, con le dune polverose che mutavano forma non appena una brezza passeggera le sfiorava. Davanti a lui lo attendeva quella città dal profilo aguzzo, bella, profondamente aliena. Pareti brillanti creavano sporgenze in angolazioni folli, come prodotte dal delirio di un architetto ubriaco. Lateralmente, una dopo laltra, spuntavano strutture fragili, quasi fiabesche, che si ergevano anche per centinaia di metri. Altri edifici ancor più sorprendenti sembravano proprio appesi in aria, senza alcun sostegno visibile. Di tanto in tanto il vento sfiorava la città e faceva vibrare lintera struttura come un cristallo sonoro; allora la metropoli sembrava sospirare il canto di una sirena.

Già cinque volte altri uomini erano entrati in città, lunica, su un pianeta altrimenti desolato. Nessuno ne era mai tornato. I rilevatori non avevano mostrato alcuna traccia di vita antecedente allarrivo delluomo: registravano sedici forme di vita i sedici uomini svaniti. Ora toccava a Ryan, era la possibilità di far salire la quota a diciassette.

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