Sanctuary Serie Legami Di Sangue Volume 9 - Amy Blankenship


Table of Contents

  Capitolo 1

  Capitolo 2

  Capitolo 3

  Capitolo 4

  Capitolo 5

  Capitolo 6

  Capitolo 7

  Capitolo 8

  Capitolo 9

  Capitolo 10

  Capitolo 11

  Capitolo 12

  Capitolo 13

  Capitolo 14

  Capitolo 15

  Capitolo 16

  Capitolo 17

Sanctuary

Serie Legami di Sangue - Volume 9

Author: Amy Blankenship & RK Melton

Translated by Ilaria Fortuna

Copyright © 2012 Amy Blankenship

Seconda Edizione Pubblicata da Amy Blankenship

Tutti i diritti riservati.

Capitolo 1

Nick parcheggiò la sua auto a un paio di isolati dal The Witchs Brew. La verità era che aveva bisogno di camminare a passo svelto per qualche minuto, per scaricare un po delladrenalina che aveva accumulato. Le parole per una notte lo stavano facendo infuriare e voleva sapere se per Gypsy avevano lo stesso significato. E poi... era una scusa come unaltra per allontanarsi da Devon e dal casino in cui si trovava.

Sapeva che lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per Envy ma quel suo scatto dira era un po troppo. Nick espirò, chiedendosi se avrebbe affrontato la situazione meglio di suo fratello maggiore... improbabile. Doveva essere una rottura avere i propri pensieri così esposti... specialmente quando feriscono qualcuno. Se i pensieri fossero un peccato, allora questo mondo sarebbe in guai seri.

La cosa divertente erano Devon e Trevor; Nick pensava che Trevor si trovasse nel giusto stato danimo. Lui non aveva sofferto abbastanza da pianificare un omicidio... a differenza di Devon che, probabilmente, aveva già deciso dove seppellire il corpo. Intanto aveva la sensazione che Trevor fosse gentile solo in apparenza ma, almeno, si sforzava per non lasciare che i suoi sentimenti personali verso Devon interferissero.

In questo momento entrambi dovevano collaborare e fare in modo che Envy fosse il più tranquilla e felice possibile. Finora... ciò non era accaduto. Se le cose fossero continuate così, Envy avrebbe potuto stressarsi e perdere il bambino.

Idioti. mormorò tra sé.

Svoltando lultimo angolo, Nick vide un uomo davanti la vetrina davanti del negozio e si nascose subito. Luomo era in piedi, perfettamente immobile, con le mani contro il vetro... a spiare dentro come un guardone.

Cosabbiamo qui, un nottambulo... o uno stalker?. Nick alzò un sopracciglio scrutando il tizio. Sembrava un playboy, con i suoi gioielli doro di Armani, senza contare il costoso taglio di capelli in stile Sono il più figo. Si scostò i capelli dal viso, respingendo mentalmente il flusso di gelosia che sentiva.

Si chinò e prese una pietra, rigirandola in mano prima di lanciarla forte. Essa colpì il lampione dietro luomo con un forte tintinnio, che risuonò ancora più forte nella notte.

Quando luomo si girò intorno per vedere cosa avesse provocato quel rumore, Nick vide il rosso innaturale dei suoi occhi mentre la luce li illuminava. Ringhiò dentro di sé, chiedendosi se la città si sarebbe mai liberata di quei dannati vampiri.

Estraendo silenziosamente la pistola dalla fondina, si assicurò che restasse nascosta mentre controllava che la camera fosse carica. Lultima cosa che voleva era ferire quella creatura pericolosa invece di ucciderla. Montò il silenziatore, non voleva testimoni.

Non riusciva a capire perché un vampiro si aggirasse intorno al negozio... proprio lì dove vendevano armi per ucciderli.

Sbirciando da dietro langolo, alzò il braccio sinistro e centrò il vampiro nel mirino. Premendo il grilletto sorrise quando la creatura si girò e lo guardò poco prima che il proiettile lo colpisse sopra locchio destro.

Nick si mosse abbastanza velocemente dal suo nascondiglio per afferrare il succhiasangue prima che cadesse a terra. Vide alcuni pedoni guardare verso di lui e sospirò di sollievo. Ai loro occhi sembravano soltanto due amici che si sorreggevano a vicenda dopo una notte di bagordi. Barcollò un po per fare scena, prima di svoltare langolo delledificio e scaricare il corpo dietro il cassonetto della spazzatura.

Rimase fermo per un attimo, prima di avvicinarsi al vampiro per assicurarsi che fosse morto. Sentì qualcosa muoversi e si voltò verso lingresso del vicolo, appena in tempo per vedere un altro succhiasangue puntare verso di lui.

Quei vampiri erano codardi e non giravano quasi mai da soli. Non poteva certo biasimarli, con tutti i demoni che cerano in giro. Aggrottò la fronte per il triste cambiamento della situazione in città.

Il vampiro balzò verso di lui e Nick allungò le braccia, afferrandolo per la maglietta. Sfruttò lo slancio per farlo volare lungo il vicolo. Imprecò quando lo sentì afferrare la pistola e strappargliela di mano. Era fortunato che Nick non avesse il dito sul grilletto, altrimenti il proiettile non lavrebbe mancato di certo.

Hai ucciso Bernard. sibilò il vampiro.

Nick guardò il cadavere dellaltro Non ti preoccupare, presto ti unirai al tuo amichetto..

Mutante schifoso. il vampiro imprecò e si precipitò verso di lui.

Nick si accovacciò e lasciò che il proprio istinto prendesse il sopravvento. Il vampiro cominciò a girargli intorno e lui era contento che Michael gli avesse mostrato come neutralizzare quel trucco. Non era difficile per un vampiro ma quelli appena nati ci mettevano un po per imparare a farlo in modo impeccabile.

Quel succhiasangue era capace ma sembrava tremolare come se si stesse muovendo sotto una luce stroboscopica, piuttosto che comparire e scomparire gradualmente da un punto allaltro.

Sei poco attento. mormorò Nick e allungò una mano verso il fodero legato ai jeans. Proprio quando il vampiro fu sopra di lui, Nick estrasse il pugnale di legno e lo conficcò in profondità nella sua gola.

Il sangue denso e scuro colò dalla ferita fin sulla mano di Nick. Lui piegò il polso e il pugnale si spezzò, lasciando il legno di pino sepolto allinterno del vampiro. Nick piegò la testa di lato con fare felino mentre il vampiro barcollava allindietro, prima di balbettare qualcosa di incomprensibile e cadere a terra.

Decise di assicurarsi che morisse e affondò il pesante anfibio nella sua testa, schiacciandola. Sollevando il piede fece una smorfia per le condizioni della suola, prima di strofinarla a terra nel tentativo di pulirla.

Decise di assicurarsi che morisse e affondò il pesante anfibio nella sua testa, schiacciandola. Sollevando il piede fece una smorfia per le condizioni della suola, prima di strofinarla a terra nel tentativo di pulirla.

Alla fine, soddisfatto, andò a recuperare la pistola e fissò il pugnale rotto.

Accidenti, adesso devo farne uno nuovo. si lamentò e prese il suo cellulare.

Il telefono squillò tre volte prima che una voce molto familiare gli rispondesse.

Ehi, Nick. disse la voce.

Nick si accigliò Il mio numero non è memorizzato....

Lo so, ma è lunico che compare come privato..

Nick sospirò Mi serve un favore, Harley. Ho un lavoretto per gli addetti alle pulizie. Cè un vampiro dietro il cassonetto del The Witches Brew e un altro con la testa schiacciata a poca distanza, nello stesso vicolo..

Saranno lì in cinque minuti. disse Harley con gli occhi spalancati, poi sospirò quando Nick riagganciò.

Era stato detto a tutti di non affrontare i vampiri perché poteva essere pericoloso, e adesso Nick ne aveva fatti fuori due nella stessa notte... e non era la prima volta.

Maledetti vampiri. mormorò, e ricaricò rapidamente la pistola. Non volendo sfidare la sorte, uscì dal vicolo buio restando concentrato su ogni movimento. Si mise in tasca il manico del pugnale e vi nascose anche la mano coperta di sangue... avrebbe lavato i jeans più tardi.

Si accigliò quando tornò alla porta e trovò il cartello Chiuso. Lo guardò storto. Come diavolo aveva fatto a non accorgersene? A sua discolpa, era stato un po impegnato con un paio di denti aguzzi. Lesse lavviso... il negozio sarebbe stato chiuso domani.

Maledizione. Nick imprecò, reprimendo limpulso di prendere a calci la porta.

Lappuntamento doveva essere stato riprogrammato. Il vecchio detto Chi dorme non piglia pesci tornò a perseguitarlo. Dimenticò completamente la propria paranoia per i vampiri e tornò nel vicolo, dove si trovava la porta laterale del negozio. Estraendo la pistola, controllò la porta e la trovò chiusa a chiave.

Grandioso. sussurrò e singinocchiò davanti la porta. Una serata piena di sorprese. borbottò. Che ti aspettavi? Che lei ti chiamasse e ti avvisasse che stava andando a un appuntamento? Idiota, non sei il suo fidanzato né altro. Solo perché non le hai chiesto di uscire non significa che gli altri non lo faranno. disse a se stesso.

Nick fissò la serratura come se fosse colpa sua. Aveva già notato che il sistema di allarme del negozio era solo per finta, da quando il vecchio era morto. O Gypsy non aveva pagato la bolletta o lo aveva spento pensando di non averne bisogno.

Sogghignò, i catenacci potevano bastare a tenere lontani i novellini ma quella era una città... e lui era un esperto. La ragazza aveva innegabilmente bisogno di qualcuno che la proteggesse.

Estraendo un piccolo oggetto simile a un portafogli, lo aprì e tirò fuori due strumenti che sembravano piccoli punteruoli. Inserendoli entrambi nella serratura della porta, la aprì. Quando il lucchetto scattò, lui sorrise e mise subito via gli attrezzi.

Guardandosi attorno per assicurarsi di essere solo, sgattaiolò allinterno e sprangò la porta dietro di sé. Quando Gypsy sarebbe tornata a casa, avrebbe dovuto dirle qualcosa a proposito del suo sistema di sicurezza. Magari si sarebbe anche offerto come aiutante... gratis, naturalmente.

Nick rimase immobile per un momento, lasciando che la sua visione notturna entrasse in azione prima di attraversare il magazzino e andare nella stanza principale.

Il negozio era bellissimo di notte, le luci dei lampioni riflettevano su tutti i cristalli sparsi per la stanza. Le bottiglie di pozioni e profumi riflettevano colori diversi e il luccichio delle brillanti armi argentate adornava le pareti. Era calmante e ipnotico per i suoi sensi felini.

Facendo attenzione a non spostare nulla, si mosse nel negozio con una missione... trovare tutto quello che poteva riguardo il luogo in cui era andata Gypsy e chi doveva incontrare. Se aveva un rivale, voleva un volto e un nome.

Geloso? Io? Nooo.. Nick sogghignò per la sua stessa battuta. Non era mai stato davvero geloso prima dora ed esserlo adesso lo incuriosiva da morire.

Dopo aver letto tutti i documenti accanto al bancone, concluse che stava cercando nel posto sbagliato. Tornando indietro da dovera venuto, passò nel deposito finché non giunse ad una serie di gradini che scendevano nel seminterrato. Era da un po che voleva sapere cosa ci fosse nascosto lì e adesso, a quanto pare, aveva la possibilità di scoprirlo.

Il suo sorriso svanì e i suoi occhi si socchiusero. Il fondo delle scale era sbarrato da quella che sembrava una porta a volta in stile antico, che era stata ricavata nella parete. Alzò un sopracciglio, rendendosi conto che il negozio doveva essere stato costruito su un rifugio antiaereo. Come se la cosa non fosse già evidente. La grande ruota sulla porta di metallo gli fece capire che si trattava di un lucchetto a combinazione.

Fantastico. si lamentò Questo posto è sotto chiave più di Envy con Devon..

Strofinandosi le mani, si avvicinò e fece girare la ruota. Poi, premendo lorecchio contro la porta, si concentrò, lasciando che i suoi sensi felini rilevassero anche il minimo clic. Cominciò a muovere la ruota lentamente e metodicamente finché, alla fine, udì lultimo clic e la leva rumoreggiò mentre si sganciava.

Fatto. sussurrò, e aprì la spessa porta dacciaio. Sentì leccitazione esplodere in lui quando si rese conto che stava per vedere il luogo segreto di Gypsy.

La prima cosa che notò fu che le luci erano accese... luci non normali. Sparsi qua e là cerano diversi vasi di cristallo con enormi candele che, probabilmente, potevano durare per una settimana se fossero state lasciate accese. Conferivano unatmosfera mistica alla stanza, illuminando molti degli stessi cristalli venduti al piano di sopra. A quanto pare, probabilmente lei sceglieva i suoi preferiti da ogni carico e li teneva per sé.

Facendo scorrere le dita su un mago di cristallo e poi su un drago di cristallo nero, Nick accennò ad un sorriso realizzando cosa avrebbe potuto regalarle per Natale. La sua Gypsy aveva la passione per i cristalli... era una cosa fantastica da collezionare. Era unambientazione rinascimentale adatta a lei.

Larredamento era ben utilizzato e in modo confortevole. Nick era sicuro che doveva essere costato una fortuna, originariamente. Ora la tappezzeria color viola scuro, quasi nero, stava iniziando a mostrare segni di usura e lui sorrise sfiorando un piccolo strappo che era stato ricucito con del filo nero.

I suoi occhi silluminarono vedendo lesposizione di armi medievali sul muro. Lei non sembrava il tipo che sapesse come usarle se non per arredamento, ma gli andava bene così. Non gli erano mai piaciute le ragazze che facevano le dure... gli rendevano difficile fare la parte delleroe.

Si avvicinò alla scrivania con il computer e spostò con cautela i pochi oggetti, cercando di trovare qualche indizio. Accendendo il computer, imprecò sottovoce quando vide che era protetto da password.

Maledizione. borbottò e fece per voltarsi, quando vide qualcosa ancora sul vassoio della stampante. Prendendo il foglio, i suoi occhi silluminarono quando vide che si trattava di un volo modificato... per New York. Lei aveva annullato un volo e ne aveva prenotato un altro.

Quindi è partita un giorno prima del previsto. disse Nick, e per un attimo pensò di saltare sul primo aereo per New York, poi cambiò idea. Non sapeva nemmeno dove sarebbe andata una volta arrivata lì.

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