Trevor scosse la testa per quella bugia âQuesta non me la bevo.â Prese il cellulare e compose rapidamente un numero. Il telefono squillò alcune volte prima che una voce familiare e cordiale rispondesse.
âPronto?â
Lui sorrise âSalve signora Tully, sono Trevor.â.
âTrevor caro, come stai?â chiese lei.
âTutto ok, ma ho bisogno di un favore enorme.â Vide Chad e Devon che aiutavano Envy a sedersi su uno dei sedili morbidi attorno ai tavolini.
La signora Tully sorrise âSe posso sarò più che felice di aiutarti.â.
âSono al Moon Dance ed Envy è appena svenuta. Adesso sembra a posto ma qualcosa non va. Ha un poâ di tempo per venire a darle unâocchiata?â le chiese.
âCerto che sì.â rispose lei. âDammi una ventina di minuti per prendere la mia borsa e mettermi in macchina.â.
Trevor sorrise âDâaccordo, a tra poco.â.
âBuona idea.â disse Devon, lasciando gli altri di stucco.
*****
Jason giaceva sul letto tra veglia e sonno, nella camera in fondo al corridoio, da dove sentiva Tiara e Zachary che stavano facendo lâamore... di nuovo. Anche nel suo stato semicosciente poteva sentirli... percepiva la sua estasi come una carezza sulla propria pelle riscaldata. Premette la nuca sul cuscino quando quellâestasi aumentò, ignaro che lâanello aveva iniziato a brillare.
La sua espressione sâincupì e improvvisamente si ritrovò ai piedi del letto di Tiara e Zachary, ad osservare ciò che aveva sentito solo pochi istanti prima. Tirò quasi un sospiro di sollievo quando si rese conto che stava sognando. Quando i due non si accorsero di lui, Jason si mosse sul letto per guardare il viso di Tiara. Rimase meravigliato per il suo aspetto e cercò di distogliere lo sguardo, ma non ci riuscì.
Poi guardò Zachary, vedendo il suo corpo muoversi sopra quello di Tiara, e fece un passo indietro. Per un breve istante si vide al suo posto, tentato da ciò che avrebbe potuto avere.
Jason sentì improvvisamente qualcosa nella mano e vide il pugnale. Lâimpugnatura era fredda contro la sua pelle riscaldata e i bordi sembravano brillare, invitandolo ad usarlo.
La voce di Tiara echeggiò chiamando il nome di Zachary e Jason, freddo e inorridito, alzò il braccio, affondando il coltello dritto nella spina dorsale di Zachary. Le grida di piacere di Tiara si trasformarono in grida di terrore, un suono rilassante per le orecchie di Jason. Guardò il sangue che colava dalla ferita di Zachary e impregnava il materasso.
Jason riprese improvvisamente il controllo del proprio corpo e si destò dal sogno mettendosi a sedere sul letto. Fu solo grazie alla forza di volontà che si trattenne dal gridare per quella scena così orribile. Lâestasi di Tiara lo pervase di nuovo e lui si mise le mani nei capelli, combattendo le lacrime che gli bruciavano agli occhi. Incapace di sopportare quel tumulto emotivo, scese dal letto e si precipitò fuori dalla porta dâingresso, sentendosi un traditore.
Non gli importava se era un sogno o no... i sogni erano unâestensione dei desideri del cuore e del suo desiderio per Tiara.
*****
Falco Notturno era in piedi accanto allo stesso albero da cui andava e veniva dalla prima notte di Tiara al cottage. Sapeva che câera una stanza per lui accanto alla sua ma, più le si avvicinava mentre lei e Zachary erano soli, più emozioni provava. Non emozioni qualunque... era soprattutto il desiderio a pervaderlo a ondate.
Allâinizio era rimasto sorpreso di provare qualcosa e apprezzò la fugace carezza. La fame di Tiara era soddisfatta... sembrava essere lâunica cosa che lei e Zachary facevano quando erano soli. Erano fortunati se riuscivano a dormire per unâora. Lâunico momento in cui Falco Notturno non poteva sentire il suo richiamo sensuale era quando si recavano nei cimiteri per le lezioni con Craven.
Scacciò via dalla mente le grida di passione di Tiara quando notò che Craven lo aveva raggiunto sotto lâalbero.
Craven rimase perplesso quando sentì il legame di sangue con Tiara intensificarsi al suo arrivo. Aveva trascorso tutta la settimana a radunare anime, cercando di costruire il suo esercito, e ciò aveva scatenato la sua fame diverse volte, al punto da provare la stessa cosa che provava Tiara... ma essere un demone a tutti gli effetti gli consentiva di non assecondarla mai. Il bisogno non lo esponeva con le anime come accadeva a Tiara. Quella era la debole linea di sangue di sua madre, non la sua.
Essere così vicino alla passione di Tiara non era facile ma a Craven non piaceva, lo annoiava. Tuttavia, il desiderio di toccare qualcuno stava lentamente iniziando a farsi strada in lui. Non importava se ne avesse il controllo o meno, il desiderio sarebbe affiorato di tanto in tanto e lui sapeva che avrebbe dovuto soddisfarlo presto, altrimenti non sarebbe stato in grado di aiutare Tiara durante la pratica.
Aspettò pazientemente che la creatura della notte si rivelasse. Lâultima volta che era stato con Tiara lei gli aveva manifestato la propria preoccupazione nel non vedere Falco Notturno da alcuni giorni. Subito dopo averlo detto si era guardata attorno e aveva mormorato âNon importa... è qui.â.
Craven si sentì divertito quando finalmente lâIndiano apparve accanto a lui. Era strano vedere tanto pallore sulla sua pelle dorata e abbronzata, e ciò rivelava la verità dietro il suo rifiuto di socializzare. Era sicuro che, se fosse stato al posto di Falco Notturno, probabilmente il continuo accoppiamento dei due avrebbe avuto conseguenze anche su di lui.
âQuando è pronta portala al cimitero dove ci siamo incontrati la prima volta.â disse piano Craven. âQuello piccolo... e assicurati che i suoi compagni di squadra non la seguano.â.
LâIndiano non disse nulla mentre Craven svaniva, ma sentì un leggero peso cadergli dalle spalle. Se Craven voleva tornare nel luogo del loro primo incontro magari significava che le avrebbe insegnato qualcosa di nuovo. Era ora di accelerare la sua istruzione ma Falco Notturno non era riuscito ad allontanarla dal suo compagno per il tempo necessario.
Il pensiero di rapirla per lezioni private gli era venuto in mente diverse volte ed era contento di non avere più un motivo per non farlo. Strinse gli occhi quando la porta dâingresso del cottage si aprì lentamente e vide Jason uscire nel freddo della notte. Aveva una mano premuta sulla fronte ed era coperto di sudore.
Si chiese se stesse avendo il suo stesso problema a causa delle emozioni di Tiara, provenienti dallâanello. Non câera da meravigliarsi se era davvero così.
Jason inspirò profondamente, lasciando che lâaria fresca della notte gli sfiorasse il viso. Aveva sentito e percepito abbastanza nellâultima settimana, da quando si era trasferito da Tiara. Come se ascoltare i due novelli sposini non fosse già abbastanza, adesso percepiva anche quello che lei provava. In più, doveva ignorare il fatto che fosse Zachary a far sentire Tiara così... era abbastanza da fargli fischiare le orecchie.
Uscire dalla casa lo aiutò un poâ ma soltanto le sue orecchie trovarono sollievo. Guardò lâanello desiderando di poterlo togliere per qualche minuto. Allâinizio doveva concentrarsi per percepire le emozioni di Tiara... adesso, invece, sembrava non riuscire ad allontanarsene. Si sentiva come tra lâincudine e il martello.
Vide la propria mano tremare per un attimo prima di infilarla in tasca. Non voleva far sapere a nessuno che aveva problemi con lâanello, nel timore che glielo togliessero e lo mandassero via.
Vide la propria mano tremare per un attimo prima di infilarla in tasca. Non voleva far sapere a nessuno che aveva problemi con lâanello, nel timore che glielo togliessero e lo mandassero via.
Il problema era che, in alcuni momenti, si sentiva la febbre e dei desideri oscuri avevano iniziato ad entrargli in testa negli ultimi due giorni. Desideri che erano lâesatto opposto della sua personalità . Finora riusciva a controllarli ma, se la situazione fosse cambiata, sapeva che avrebbe dovuto dire tutto.
I peli sulle braccia si rizzarono ed ebbe la sensazione di essere osservato. Si girò e strinse gli occhi verso un grande albero in lontananza. Per un momento si chiese se la sagoma che aveva appena visto fosse frutto della sua immaginazione o un fantasma.
I suoi pensieri furono interrotti quando, allâimprovviso, sentì qualcosa dietro di sé. Si girò convinto che uno Spinnan fosse sopravvissuto in qualche modo e lo avesse seguito fin lì.
âPreso.â disse Guy ridendo. âAvresti dovuto vedere la tua faccia. Ã strano che i tuoi pantaloni sono ancora asciutti.â.
Jason gli rivolse un lieve sorriso ma non abboccò allâamo.
Guy smise di ridere, notando che Jason non aveva una bella cera. âStai bene? Pensavo che un anello che rende invincibili impedisce anche di essere malati.â.
âNon sono malato, non ho dormito bene.â brontolò Jason, infilando ancora di più la mano nella tasca dei jeans. Forse era giunto il momento di dirlo a qualcuno e Guy non era una cattiva idea, visto che era pratico di magia. âPrima dovevo concentrarmi per sapere cosa provava Tiara, invece ora che lâanello si è riattivato sento più di quanto avessi mai immaginato. La cosa strana è che questo coso sta iniziando ad essere un poâ tormentato.â.
âChe vuoi dire?â chiese Guy serio.
Jason scosse la testa, non sapendo come spiegarlo âNiente, probabilmente è solo il jet-lag... passare da essere umano a superman nel giro di due secondi è parecchio stressante.â.
âMi chiedo per quanto tempo ne avranno ancora Zachary e Tiara.â disse Guy sedendosi sugli scalini, mentre Jason si appoggiava a uno dei montanti che circondavano la veranda.
âGià , anchâio.â roteò quasi gli occhi, ma ringraziò silenziosamente Guy per aver sviato il discorso dallâanello, poi fece un cenno verso lâalbero âCredo di aver visto Falco Notturno laggiù pochi minuti fa, osservava la casa.â.
Guy aggrottò la fronte nella direzione indicata da Jason, chiedendosi cosa facesse lâIndiano. Era stato sorpreso un paio di volte da Carley mentre cercava un incantesimo che avrebbe reso visibile Falco Notturno e lei gli aveva detto di lasciarlo in pace. Sembrava seria quindi Guy aveva lasciato perdere. Era contento di aver portato tutti i loro libri di incantesimi e le pergamene al cottage, era un ottimo modo per ammazzare il tempo e sovrastare il... rumore.
âNon è proprio un tipo amichevole, vero?â chiese Jason.
Guy scrollò le spalle âNon deve esserlo per forza, lui è fedele a Tiara.â.
LâIndiano li superò ed entrò in casa. Il suo viaggio lungo la strada dello spirito lo portò in camera di Tiara... un posto in cui era stato diverse volte ma dove non si fermava mai a lungo. Allâimprovviso si trovò a guardare in silenzio i due che finivano di vestirsi.
Zachary si avvicinò a Tiara che si stava infilando un paio di mutandine e le cinse le spalle con un braccio. âLa parte peggiore della giornata è quando decidi di rivestirti.â la stuzzicò baciandole la spalla scoperta.
Tiara ridacchiò e allungò la mano verso la gonna prima che Zachary le dicesse di non andare al lavoro.
âStanotte vedremo Craven da soli.â le disse Falco Notturno.
Tiara sussultò e si mise una mano sul cuore. âNon spaventarmi così.â.
âCosì come?â chiese Zachary confuso.
âNon tu... Falco Notturno.â disse lei con un tenero sorriso, poi iniziò rapidamente a sistemarsi la gonna. Avere il busto scoperto era già abbastanza.
âChi, quel surreale indiano invisibile che non ha doti di socializzazione né personalità , e adora entrare nelle camere delle persone quando sono da sole?â chiese Zachary quando la temperatura nella stanza aumentò di parecchi gradi.
Tiara si trattenne dal ridere e mentì âNon è così e lo sai.â.
âNo, non lo so.â ringhiò Zachary. âPer come la vedo io, in questo momento ci sta guardando e sta ascoltando ogni mia parola. Il fatto che ti osserva dal nulla è più che inquietante.â.
Falco Notturno apparve allâimprovviso a meno di un centimetro da Zachary, facendolo saltare per la sorpresa. Tiara non si preoccupò di trattenersi, stavolta, e iniziò a ridere mentre sâinfilava il top.
âTe la sei cercata.â riuscì a dire lei dopo essersi calmata.
Zachary prese la giacca e se la infilò. âSì, certo... allora, Tonto, dove andiamo stasera?â
âNoi niente.â disse Falco Notturno con voce fredda. âTiara e io incontreremo Craven da soli.â.
âPerché da soli?â chiese lei mentre sâinfilava le scarpe.
âVuole insegnarti qualcosa di nuovo.â rispose lâindiano e le afferrò il braccio.
Tiara spalancò gli occhi e tutto ciò che rimase di lei fu il rumore echeggiante di un sussulto mentre scompariva.
Non appena i due svanirono, Zachary si precipitò fuori dalla camera da letto e si diresse verso la porta dâingresso, chiudendo la porta non proprio dolcemente.
âAndiamo.â ringhiò, vedendo Guy e Jason in attesa.
âE Tiara?â chiese Guy guardando dietro di sé.
âSe nâè andata.â rispose Jason, e seguì Zachary fino alla macchina.
Lâaltro lo fulminò con lo sguardo âQuel maledetto guardone indiano invisibile lâha portata via per una lezione privata con Craven e non mi ha detto dove stavano andando. Quindi ho bisogno che tu usi quel dannato anello e scopri dove diavolo sono.â.
Jason guardò Guy âMi siedo dietro con te.â.
Capitolo 4
La signora Tully entrò dalla porta principale del Moon Dance e si avvicinò subito ad Envy, che era seduta ad un tavolo al bar. Aggrottò la fronte notando Trevor e Devon in piedi ai lati opposti di quello stesso tavolo.
âAllora.â disse, andando dritta al punto âChe ne dici di raccontarmi cosâè successo?â
âSto bene.â insistette Envy, agitando la mano con distacco âPenso di essermi stressata troppo o qualcosa del genere.â.
âCapisco.â la signora Tully alzò un sopracciglio. âImmagino che svieni spesso, allora.â.
Envy aggrottò la fronte, decidendo di non rispondere neanche. La verità era che non era mai svenuta prima dâora.
La signora Tully indicò la porta laterale âAl piano di sopra, adesso.â.
Trevor si precipitò per aprire loro la porta e la tenne aperta lasciando entrare Devon prima di lui, poi ringhiò quando lâaltro cercò di chiuderla dietro di sé. Afferrando la porta dalla presa di Devon, lo sorpassò sulle scale con un ghigno e aprì lâaltra porta per Envy quando arrivarono alla camera da letto.
Osservò la stanza e poi guardò Devon âTi piace vivere da adolescente, eh?â