Fiamme Oscure - Amy Blankenship 4 стр.


“Sono contento di vedere che sei sveglio.” disse Zachary con un sorriso. “Hai dormito bene?”

Jason uscì dalla stanza e si avvicinò lentamente a Zachary. “Sì, mi sento molto meglio adesso che il marchio è sparito.” Notò il trambusto sotto di loro e chiese “Cosa succede?”

Zachary mise un braccio attorno alle spalle di Jason e lo guidò verso le scale. “Vuoi vedere qualcosa di veramente figo?”

Jason strinse le spalle “Certo, perché no?”

“Bene.” sorrise Zachary. “Il nostro capo ha richiesto la tua presenza...la tua prima riunione ufficiale del PIT.”.

Jason alzò un sopracciglio. “Ma io non sono un membro del PIT.”.

Zachary sorrise maliziosamente. “Diciamo che o sei con noi o all’improvviso ti ritroverai con una grave amnesia.”.

Jason si allontanò da Zachary con un’espressione preoccupata. Alzando le mani in segno di resa, annuì “Fai strada.” .

Quando Zachary rise e si avviò giù per le scale, Jason non ebbe altra scelta che seguirlo... anche se lo fece a distanza di sicurezza.

*****

“Ho qualcosa per te.” disse Storm e prese una chiavetta USB dal taschino della camicia.

Ren la prese e la collegò al computer. Sorrise nel vedere la mappa che lui stesso aveva creato... ...solo che questa era più aggiornata. Laddove la mappa originale conteneva solo pochi punti di segnalazione dell’energia percepita, questa invece somigliava al gioco dei chiodini colorati. Diverse luci colorate ora illuminavano ogni centimetro della città e si estendevano fino alla periferia, alla riserva, persino alle spiagge...ormai erano dappertutto.

“Dove l’hai presa?” chiese Ren con timore, alzandosi lentamente dalla poltrona per dare un’occhiata al grande schermo sul muro.

Storm si guardò le mani e sembrò esaminarle con grande interesse. “Da te.”.

Prima che Ren potesse dire qualcosa, le porte del suo ufficio si aprirono all’improvviso e alcuni membri del PIT tornati al castello entrarono. Ren sentì i poteri accumulati nella stanza e si sforzò per tenere sotto controllo il proprio potere. Anche se il suo viso mostrava fastidio all’esterno, dentro di sé era quasi nel panico.

Cercando il potere in grado di bloccare le emozioni che aveva percepito prima, Ren lo assorbì e sentì il proprio mondo stabilizzarsi di nuovo. Fece un cenno quando Zachary entrò e raggiunse lui e Storm alla scrivania.

Zachary osservò attentamente i presenti, evitando fugacemente la zona in cui Tiara era in piedi, solo per dimostrare a se stesso di poterlo fare. Era più difficile di quanto pensasse. Quando il suo sguardo si posò su di lei, la vide sussultare e guardare subito verso Storm. Zachary si accigliò ed incrociò le braccia sul petto, chiedendosi il perché di quella reazione.

Jason si guardò intorno alla ricerca di Angelica e rimase deluso quando non la vide tra quel gruppo eterogeneo. Si appoggiò al muro giurando di aver appena visto un ragazzo teletrasportarsi nella stanza. Un secondo prima il posto accanto a lui era vuoto...e quello dopo non lo era più.

Guy cercò subito Tiara con lo sguardo e pensò al modo migliore di avvicinarla per il suo piano. Aveva appena trascorso le ultime ore a mettere a soqquadro la propria stanza e quella di Carley, nel tentativo di trovare un incantesimo per ciò che aveva in mente.

Durante la sua furia provocata dal dolore, si era ricordato che Carley ne aveva trovato uno in uno dei suoi ‘acquisti’, come chiamava le pergamene rubate. In quel momento i due ci avevano scherzato un po’ su, credendo che non avrebbero mai avuto bisogno di riportare in vita i morti.

Era un antico incantesimo che era stato trascritto da un antico testo...un modo per riportare in vita i morti. Questo, però, avrebbe soltanto legato lo spirito al mondo terreno, continuando ad essere attaccato al regno spirituale. Insomma, Carley sarebbe diventata un fantasma.

Guy sapeva che c’era un’altra parte dell’incantesimo che avrebbe permesso a Carley di riavere il proprio corpo, ma serviva il potere della negromanzia perché funzionasse. Tiara era l’unica che avrebbe potuto aiutarlo a riportare in vita Carley... era necessario il suo potere per riunire l’anima di sua sorella con il suo corpo.

Tiara sentì degli occhi su di sé e alzò lo sguardo, chiedendosi se fosse Zachary. Invece vide Guy che la fissava con ansia. Lei sostenne lo sguardo con calma, sapendo cosa aveva in mente lui. Aveva sentito della morte di sua sorella e sperava che lui avrebbe cambiato idea. Sua madre veniva spesso avvicinata dai cari di chi era stato ucciso, durante lo svolgimento della sua attività. Doveva evitarlo per un po’...almeno fin quando non si sarebbe calmato.

“Sono contento che stiate tutti bene.” disse Storm quando le porte si chiusero. “Ho una notizia buona e una cattiva.” Fece un cenno verso l’enorme mappa computerizzata sulla parete. “Questa è la cattiva notizia.”. Ci furono diversi mormorii tra la folla.

“E la buona notizia?” mormorò Trevor dalla porta mentre entrava nella stanza.

“La buona notizia è che i demoni più potenti sono intelligenti. Sono tornati in questo mondo e non sono stupidi, dunque non si faranno cacciare via per un attacco di furia omicida. Nell’antichità, i signori dei demoni amavano controllare gli esseri umani... non ucciderli. Appronteranno prima di tutto una base e cercheranno di conquistare un territorio. La mia speranza è che alcuni di loro si uccidano a vicenda per impadronirsi di una zona, così da restringere il terreno di gioco.”.

“Stai dicendo che si concentreranno attorno a questa zona invece di diffondersi altrove?” chiese qualcuno accanto alla finestra. “Perché farlo, quando sarebbe più intelligente filarsela da Dodge?”

“C’è qualcosa che li trattiene in questa zona.” Storm indicò la mappa. “Nell’area che vedete, e circa cento di chilometri in tutte le direzioni.”. Decise di cambiare argomento.

“Un’altra buona notizia è che l’attività sismica e gli improvvisi cambiamenti climatici stanno costringendo parecchi umani a lasciare il paese. Ho dovuto chiedere un paio di favori, ma ho fatto sì che la stampa annunciasse che la serie di scosse di stamattina potrebbe suggerire un terremoto più forte... ‘the big one’, per così dire.”.

“Tuttavia, noi sappiamo che non è vero. Non vogliamo attirare troppa attenzione su LA, ma se riusciamo a far sì che anche solo il 10% della popolazione si allontani da sola, allora sarà più facile fare il nostro lavoro. Mi sto adoperando anche per ottenere la tecnologia di modificazione del clima, per creare un uragano e tenerlo pericolosamente vicino alla costa per un po’. Ciò potrebbe spingere ancora più persone a lasciare la città.”

“La paura regna sovrana.” concordò qualcuno.

Storm annuì. “Dobbiamo cercare di tenere nascosto quanto più possibile agli umani. Ognuno di voi dovrà prestare attenzione a chiunque abbia un registratore; chi di voi è in grado di cancellare la memoria dovrà darci dentro per controllare i danni. Tutte le chiamate al 911 saranno anch’esse monitorate. E non abbassate la guardia. È pericoloso là fuori... abbiamo perso molti membri del PIT la notte scorsa.” concluse con tono pacato, guardando Guy.

Guy incrociò lo sguardo di Storm, sfidandolo a metterlo in secondo piano con la scusa del lutto da elaborare. Quello di cui aveva bisogno davvero era la vendetta, e uscire in mezzo ai demoni era l’unico modo per ottenerla.

Guy incrociò lo sguardo di Storm, sfidandolo a metterlo in secondo piano con la scusa del lutto da elaborare. Quello di cui aveva bisogno davvero era la vendetta, e uscire in mezzo ai demoni era l’unico modo per ottenerla.

Zachary si appoggiò alla scrivania e affondò le mani nelle tasche. “Io ero lì... non tutto ciò che è uscito dalla crepa è cattivo.”.

Storm annuì. “Sì, forse è l’unica cosa positiva di questo casino. Quando Misery ha aperto la crepa, non solo ha liberato i demoni, ma è anche riuscita a liberare un certo numero di caduti e di altre figure che, per fortuna, sono dalla nostra parte.”.

“Tipo?” chiese Trevor.

“Tipo quelli che proteggevano il sigillo dall’altra parte della crepa.” disse una voce nuova dalla parte posteriore della stanza.

Tutti si voltarono verso la voce. Un giovane che non sembrava avere più di diciotto anni se ne stava poggiato al muro, con le braccia incrociate sul petto. I suoi capelli scuri sembravano spettinati ed il modo in cui la luce li colpiva in certi momenti conferiva loro un colore violaceo. Quando aprì gli occhi, i colori brillarono come una lucente pietra di tormalina che fece distogliere lo sguardo a molti nella stanza.

“E tu cosa sei?” chiese Ren, sconcertato dal non poter sentire alcun potere dal nuovo arrivato.

Il giovane sorrise “Per i demoni... sono l’uomo nero.”.

“Questo è uno dei nostri alleati venuto dall’altro lato.” rispose Storm. “Kamui e i suoi... fratelli staranno al terzo piano.”.

“Pensavo che il terzo piano fosse sigillato.” dissentì Trevor. “Come fanno ad arrivare lassù?”

Il giovane levitò di parecchio dal pavimento e fece l’occhiolino al mutaforma.

“Un ragazzino che vola...fantastico.” Trevor scosse la testa in tono sprezzante “Il che sarà di grande aiuto.”.

Kamui sogghignò “Io sono più vecchio del primo della tua razza. Non siamo finiti in quella crepa contro la nostra volontà...siamo entrati volutamente, sapendo esattamente cosa stavamo facendo. E c’erano più demoni da quel lato di quanti ce ne fossero qui. Abbiamo impedito che il nostro versante fosse attaccato...tu che avresti fatto?”

Ren alzò un sopracciglio, decidendo che quel ragazzo gli piaceva già. Dovette tossire con la mano davanti alla bocca per non ridere di Trevor, anche se non avrebbe dovuto preoccuparsi poiché molti altri risero senza pietà.

“La maggior parte dei demoni è ormai dispersa in tutta la città e sono nascosti.” affermò Zachary, volendo tenere l’attenzione sulla riunione. “Quelli che più rischiano di essere visti o di attaccare gli esseri umani sono gli spettri che sono stati invocati.”.

“Odio quegli esseri.” ringhiò Trevor, incapace di reprimere i brividi. “Fanno un male cane quando ti trapassano.”.

Zachary annuì “Ce ne sono abbastanza in tutti i cimiteri della città e sono un vero pericolo per gli umani... Hunter è in grado di ucciderli, ma solo uno alla volta.” Si fermò per pensare. “In realtà, uccidere non è il termine esatto.”.

“Li prenderei a calci in culo, ma non posso neanche toccarli, dannazione.” si lamentò Trevor.

“Saresti arrabbiato anche tu se il tuo sonno fosse interrotto da un demone che ti ha riportato in vita solo per renderti suo schiavo.” dichiarò una giovane donna con lunghi capelli argentati. “Stanno solo esternando quella rabbia... non è niente di personale.”.

“Tiara.” Storm disse il suo nome per i presenti che non avevano ancora avuto l’occasione di incontrarla. “Sono contento che tu sia venuta, mi dispiace per tua madre.”

“Grazie.” rispose Tiara, ma il suo sguardo si posò su Trevor. “Tu li attiri perché hai dentro di te le vite di molti animali.” Fece un passo davanti a lui ed estrasse un pugnale dalla cintura, facendo sussultare Trevor per quell’azione così rapida. Lei sorrise dolcemente. “Tieni, puoi usare questo per proteggerti da loro.”

“Li ucciderà?” Trevor prese con cautela il pugnale e lo sollevò su per guardarlo.

“Loro sono già morti.” disse Tiara con calma, come se parlasse con un bambino. “Questo è uno strumento usato per liberarli... non per ucciderli.”.

Trevor si accigliò, ma non le restituì il pugnale. Sapeva di cosa erano capaci quegli esseri e avrebbe accettato tutto l’aiuto possibile. “Grazie.” lo fece scivolare nella cintura e con la camicia coprì l’impugnatura.

“Tiara, sei sicura di essere pronta per questo?” le chiese Storm, non volendo farle alcuna pressione e sapendo che sarebbe stata la sua prima volta. “Vampiri e spettri non sono gli unici esseri là fuori... anche gli zombie sono avvistati ovunque. Questo non include i signori dei demoni e le cose per cui non abbiamo un nome... non sappiamo cos’altro ci sia in giro.”.

“Sono pronta.” rispose Tiara serrando le mascelle. Cercò di tenere a mente che Storm pensava che lei avesse ottenuto il suo potere solo grazie alla morte di sua madre, e in un certo senso era vero. Aveva ereditato i poteri di Myra, ma era anche capace di vedere i fantasmi da quando era nata.

Zachary si allontanò dalla scrivania in confusione quando realizzò una cosa. “Stai dicendo che questa sarà la prima volta che userà i suoi poteri?”

“Sì, il dono della negromanzia viene tramandato soltanto quando il genitore che lo possiede muore...Tiara ha il potere solo da un paio di settimane.” spiegò Storm.

Tiara guardò Zachary...questa volta incrociando il suo sguardo senza paura. Se aveva un problema con lei allora voleva saperlo subito, invece di rimuginarci su in seguito. Se stavano per essere mosse delle accuse, allora lei preferiva che lui andasse dritto al punto e le muovesse.

“E tu la manderà là fuori da sola?” all’improvviso Zachary non gradì l’idea. Sua madre aveva praticato la negromanzia per anni e aveva una squadra di combattenti con sé. E come Storm aveva appena sottolineato... era stata uccisa da un demone solo un paio di settimane prima.

“Andrò io con lei.” sorrise Trevor, posando il palmo sull’elsa del pugnale. “Finché questo coso farà quello che dice Tiara, non sarà un problema tenerla d’occhio.”.

Zachary guardò Trevor, pensando a quanto il mutaforma fosse così distratto da Envy di recente. Secondo il ‘piromane’ quella non era una buona idea.

“Finché Tiara non sceglierà la sua squadra, propongo che sia affiancata da Trevor e Zachary per iniziare. Zachary sarà responsabile della squadra e potrà essere anche di aiuto nel caso in cui qualcuno la sorprenda a mentre ripristina le tombe. Potrà cancellare facilmente la loro memoria.” annunciò Storm.

Gli occhi di Tiara si spalancarono nel sentire che Zachary era il responsabile della sua squadra. Molto tempo fa, Myra le aveva detto che Zachary l’aveva vista con Deth...e lo aveva tenuto segreto per tutti questi anni. Myra aveva anche cercato di farle notare Zachary un paio di volte nel corso degli anni, ma ciò aveva solo fatto crescere in lei paura infantile e timore per l’uomo che conosceva il segreto di sua madre.

Zachary si rilassò un po’ perché sapeva che Tiara non sarebbe stata sola quella notte. Rimase sorpreso di sentirsi meglio nel sapere che le sarebbe stato accanto se fosse successo qualcosa.

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