à stato possibile sgomberare lâequivoco grazie al rinvenimento, tra la fine degli anni â40 e la prima metà dei â50 del XX secolo, presso Qumran, angolo nord ovest del Mar Morto, un ritrovamento altrettanto improbabile quanto quello di Nag Hammadi, di basilari documenti esseni25 e testi della Scrittura. La setta li aveva nascosti prima dellâanno 68 in grotte, per occultarli alle legioni romane che stavano mettendo Israele a ferro e fuoco e avrebbero distrutto di lì a non molto lâabitato di Qumran e poi, nel 70, Gerusalemme col suo tempio.
La confraternita essena è stata ritenuta gnostica per il suo considerare la materia un male, per pensarsi il gruppo eletto del popolo ebraico, per praticare, forse, la magia e certamente per conoscerla. Un punto essenziale è però assente: il mito del redentore divino. Gli esseni credono, secondo la tradizione israelita, alla figura del messia nel senso di un re carismatico, solo uomo; però sono due i messia attesi dagli esseni, che dovrebbero guidarli verso la Fine dei Giorni, uno regale e uno sacerdotale - Gesú Cristo incarnerà invece entrambe le figure -. La Fine dei Giorni arriverà durante un apocalittico Giorno dellâOdio: una battaglia finale tra gli esseni e tutti gli altri in cui la potenza di Dio in persona distruggerà i figli del male insieme agli angeli satanici: anche nellâEssenismo, come nel Giudaismo e poi nel Cristianesimo, non câè un dualismo tra un Bene e un Male equipotenti, il secondo è meno forte.