Mentre lei allungava la mano per afferrare quella dellangelo, Tasuki la prese tra le braccia, trascinandola via un secondo troppo tardi. Quando lindice di Kyoko sfiorò a malapena le mani tese della statua, eruppero dei raggi di luce dal punto esatto in cui laveva toccata. A Tasuki sembrò come se gli fosse appena esploso in faccia un barile di fuochi dartificio del 4 Luglio.
Uno di quei raggi luminosi lo colpì al fianco, facendolo sussultare. Invece di provare dolore per limpatto, provò un senso di completezza come se per tutta la vita gli fosse mancato qualcosa che adesso, finalmente, era tornato al proprio posto.
Spalancò gli occhi quando vide un bellissimo raggio di luce blu fluorescente che univa le mani della statua alle dita di Kyoko, come se stesse cercando di tenerle insieme. Tasuki rimase sorpreso quando, per una frazione di secondo, vide un bellissimo cristallo volteggiare allinterno del raggio luminoso. Volendo allontanare Kyoko, si lanciò allindietro tenendola ancora tra le braccia.
Il cristallo fluttuò sempre più velocemente finché non esplose, emanando frammenti di luce in quella dimensione e in quella città sembrava unesplosione di stelle in una notte buia.
Tasuki respirò profondamente. Quando era tornato di soppiatto alla finestra della sua camera, aveva visto lo strano uomo che teneva Kyoko tra le braccia e, vedendola priva di sensi, era andato nel panico. Non era sicuro di cosa le avesse fatto quel tale ma si era sentito soddisfatto quando la luce lo aveva risucchiato, trascinando con sé quei demoni dagli occhi rossi.
Langelo ha bisogno del nostro aiuto! urlò Kyoko, cercando di liberarsi da Tasuki, ma lui era troppo forte. Vedendo suo nonno mettersi tra lei e la statua, gridò Ci sono dei demoni dentro quella statua, lo feriranno! Tu combatti i demoni, vai ad aiutarlo ti prego!.
Appoggiandosi a Tasuki, singhiozzò quando vide di nuovo lespressione spaventata sul volto di suo nonno, solo che, stavolta, lo era ancora di più. Non non puoi aiutarlo?.
Nonno Hogo si voltò e si guardò intorno. Le pergamene di protezione che aveva posizionato allinterno della piccola struttura emanavano ancora fumo, erano ridotte quasi in cenere. Uscendo dal tempio, lanciò unocchiata al ragazzino che teneva la sua nipotina e sentì i brividi strisciargli lungo la spina dorsale. Gli occhi di Tasuki erano sempre stati castano chiaro adesso, invece, il ragazzino stava fissando la statua con occhi di un furioso color ametista.
Il sangue gli si era gelato più del ghiaccio quando aveva assistito alla creazione del legame tra Kyoko e la Statua della Vergine, e capì che il loro tempo era scaduto. Lapparizione del cristallo era già abbastanza grave, ma vederlo andare in frantumi lo terrorizzò. Aveva anche notato che un pezzo della gemma si era conficcato nel torace del giovane Tasuki.
Le pergamene avevano ragione. sussurrò con voce roca, desiderando che, invece, fosse il contrario.
Poi alzò gli occhi al cielo e inviò una silenziosa preghiera a qualunque divinità lo stesse ascoltando, affinché lo guidasse. Doveva portare i bambini via da lì e, cosa ancora più importante, doveva allontanare Kyoko da Tasuki. Anche senza volerlo, quel ragazzo avrebbe portato i demoni dritti da lei e presto i guardiani del cristallo li avrebbero seguiti.
Tasuki sussultò quando Kyoko gli fu strappata dalle braccia. Rivolse il suo sguardo color ametista verso colui che glielaveva portata via il nonno. Non avrebbe dovuto afferrarla in quel modo.
Tasuki, non dovresti stare fuori dopo il tramonto. Se non vuoi che svegli tuo padre allora ti consiglio di tornare a casa. Subito. ordinò nonno Hogo con voce aspra. Mise Kyoko in braccio a Tama e si allontanò con i due nipotini che gli erano stati affidati.
Tasuki guardò Kyoko e la vide affondare il viso nel petto di Tama, continuava a piangere per langelo che secondo lei era stato ucciso dai demoni.
Kyoko, ci vediamo domani mattina per andare a scuola. disse Tasuki, lanciando unultima occhiata al tempietto prima di avviarsi verso casa.
Il nonno aspettò che Tasuki si arrampicasse fino alla finestra della sua camera da letto. Poi fece un respiro profondo, sapendo che avrebbe assistito ad una scenata quando i suoi nipoti avrebbero capito cosa stavano per fare.
Preparatevi, bambini si parte tra unora. ordinò.
*****Tornando al presente il castello, quartier generale del PIT.
Storm era appoggiato allo schienale della poltrona e fissava il soffitto, perso nei suoi pensieri sui guardiani. La leggenda dei primi guardiani narrava di una strana e paradossale storia damore.
Dopo aver appreso di quella strana leggenda, si era incuriosito ed era riuscito a risalire ad un potente cristallo noto come il Cuore di Cristallo Protettore. Non era stato facile, poiché la leggenda doveva essere stata scritta su carta o scolpita in una pietra per poi svanire, senza lasciare alcuna prova della propria esistenza. Era un enigma persino per un viaggiatore nel tempo come lui.
La leggenda più antica che aveva trovato a proposito del cristallo dimensionale narrava la storia di una coppia di gemelli guardiani, due immortali che proteggevano tutti i mondi umani paralleli dalla collisione con il regno demoniaco. I due potenti uomini si erano innamorati di unumana che, con laiuto di un cristallo creato da suo padre, aveva attraversato una crepa tra le dimensioni.
I due si erano battuti per lei, quasi distruggendo il sigillo che dovevano proteggere.
Uno di essi aveva cercato di porre fine a quel pericoloso conflitto prendendo il cristallo e fondendolo con lanima della ragazza, per poi legare entrambi ad una statua da lui creata, che somigliava alla ragazza ed era fatta del materiale che separava tutte le dimensioni. Lui pensava che, unendo i tre elementi, lei sarebbe comparsa in ciascuno dei mondi paralleli che loro proteggevano.
La sua intenzione era confinare suo fratello gemello in uno dei mondi paralleli e isolarlo da quello demoniaco, così avrebbero potuto averla entrambi. Ma le cose non erano andate come previsto. Quando la ragazza, la statua e il cristallo divennero una cosa sola, lei scomparve improvvisamente dal regno dei demoni e la crepa fu sigillata di nuovo.
Laltro scoprì ciò che il gemello aveva fatto e lo uccise in un impeto di gelosia, facendo frantumare le anime di entrambi. Poiché erano immortali e non potevano morire per davvero, le loro anime rinacquero dando vita a cinque nuovi guardiani, che sentivano il richiamo della ragazza che viveva nei mondi paralleli.
Storm continuava a guardare il soffitto, sapeva che erano gli stessi guardiani che adesso si trovavano al terzo piano del castello.
La matassa era difficile da sbrogliare perché il cristallo non si muoveva soltanto nello spazio e nel tempo, ma anche attraverso le dimensioni. Aveva imparato tempo fa a restare fuori da cose che erano ben oltre le capacità manipolatorie di un viaggiatore nel tempo. Con i demoni che invadevano Los Angeles e i suoi poteri già in tilt, non era il momento migliore per sfidare la sorte, a meno che non volesse finire in un mondo parallelo senza possibilità di ritorno.
Neanche per sogno i guardiani dovevano cavarsela da soli.
Capitolo 2
Lumore di Tasuki non era migliorato molto da quando era tornato in centrale. Lungo il tragitto non aveva sentito altro che segnalazioni via radio di avvistamenti di demoni. Continuavano a ricordargli la prima volta che aveva visto un demone la stessa notte in cui Kyoko era scomparsa.
Si toccò il fianco nel punto in cui la luce lo aveva trafitto quella stessa notte, e si accigliò ricordando la paura e la delusione quando il mattino seguente non aveva più trovato la famiglia Hogo. Era andato da Kyoko per accompagnarla a piedi a scuola come promesso, ma aveva trovato la casa deserta.
Era una cosa che lo aveva tormentato per molto tempo e che non era ancora riuscito a superare. Cavolo, conservava ancora il suo regalo di compleanno per lei. Era un anellino doro che sua nonna, la signora Tully, lo aveva aiutato a scegliere.
Negli ultimi undici anni aveva fatto molti sogni su Kyoko e sui demoni. Lui era cresciuto e, stranamente, nei suoi sogni era cresciuta anche lei, e quei sogni diventavano sempre più frequenti e inquietanti. Il pensiero che lei fosse in pericolo chissà dove lo teneva sveglio la notte.
Sospirando, scacciò Kyoko dalla mente e guardò mentre quattro delle cinque guardie del magazzino venivano scortate verso la centrale per essere interrogate da Boris e i suoi uomini.
La guardia che aveva quasi sparato a Micah sarebbe finita nella stanza speciale degli interrogatori. La stanza rinforzata era stata predisposta nel caso in cui si fossero imbattuti in una qualsiasi creatura paranormale o addirittura in demoni di basso livello.
Guardando la squadra SWAT, Tasuki quasi sbuffò notando che alcuni agenti si stavano vantando, gonfiando il petto e scambiandosi pacche sulle spalle per il lavoro ben svolto.
Per come la vedeva lui, avevano soltanto salvato tre delle tante donne rapite e catturato un paio di guardie che erano più muscoli che cervello. Non aveva la minima intenzione di festeggiare, a meno che una delle guardie non avesse vuotato il sacco su dove Luca teneva il resto dei prigionieri. Dubitava seriamente che quei tirapiedi sapessero granché oltre ai propri compiti da svolgere e alle sigarette da fumare.
Si appoggiò al muro, osservando il grande furgone che entrava a retromarcia nel garage laterale delledificio. Scommetteva che sarebbe stato Titus a supervisionare lo spostamento della lupa fuori dal veicolo lui era un alfa e bla bla bla. Se fosse dipeso da lui, la lupa sarebbe arrivata lì camminando sulle sue gambe o zampe, a lei la scelta.
Al momento i suoi soccorritori la stavano tenendo prigioniera come avevano fatto i commercianti di schiavi.
Tasuki vide Titus scendere dal lato del guidatore e sbattere lo sportello. Il suo sguardo torvo era rivolto al gruppetto di uomini in piedi dietro il furgone, impazienti di dare unocchiata alla lupa. La sua attenzione fu attirata da Micah, che girò attorno al veicolo insieme alla quinta guardia con modi non proprio gentili.
Tenendo il lupo per il bavero della giacca, lo spinse via dal furgone. Tasuki sorrise tra sé, il puma si stava prendendo la sua rivincita. I piedi della guardia erano incatenati molto stretti, dunque riusciva a fare solo un passo per volta.
Ti diverti, eh? chiese Tasuki a Micah mentre si avvicinava.
Non ancora. rispose il puma con un ghigno e tirò con forza il colletto del lupo, in modo che la camicia gli si stringesse attorno alla gola. Luomo emise un verso strozzato mentre si piegava allindietro. Ma ci sono quasi.
Tasuki era perplesso per il comportamento di Micah ma dovette ammettere che, se qualcuno avesse puntato a lui una pistola alla testa, si sarebbe comportato allo stesso modo. La guardia lo vide e ringhiò, mostrandogli tutti i denti; Tasuki piegò la testa di lato, chiedendosi perché mai il lupo si credesse spaventoso nella sua forma umana.
Sì, sì. Ruggisci, ringhia e sbava pure, stronzo. esclamò Tasuki con voce annoiata.
Micah rise per il suo coraggio davanti a un lupo mannaro incazzato. Iniziava a pensare che, molto probabilmente, il ragazzo sarebbe stato lunico ad andarsene se fosse scoppiata una rissa. Cera qualcosa che lo incuriosiva in quel novellino, e un mutante non ignora mai il proprio istinto.
Micah spinse la guardia verso la stanza degli interrogatori e gli diede anche un calcio sul sedere. La guardia barcollò in avanti, sbattendo con la spalla contro lo spigolo dello stipite dacciaio. Un guaito involontario gli sfuggì dalle labbra, facendolo somigliare ad un cucciolo invece che a un feroce lupo mannaro.
Ops. disse Micah con sarcasmo. Ti sei fatto male? Sarei più gentile ma sai, faccio difficoltà con chi cerca di piantarmi una pallottola nel cervello. Perciò, se ti sembro lunatico prendila pure sul personale, davvero..
Provò ancora più soddisfazione nel lanciare letteralmente il lupo allinterno della stanza. Sospirò compiaciuto quando luomo si schiantò sul tavolo di titanio che era stato fissato a terra al centro della stanza.
Avvicinandosi, Micah lo afferrò e lo fece sedere sulla sedia, che somigliava molto alle sedie elettriche usate per le esecuzioni nelle prigioni. Quando luomo notò il tipo di sedia, ebbe quasi una scarica di energia e cercò di reagire. Micah era divertito mentre forzava le fasce dei braccioli attorno ai polsi della guardia, per poi bloccarli.
Adesso non cercare di staccarti le mani a morsi prima che avremo finito intesi? ordinò Micah, ignorando la lunga lista di imprecazioni che laltro gli rivolse.
Tasuki scosse la testa per le buffonate di Micah, poi guardò verso il furgone e intravide gli angoli della gabbia attraverso il portellone aperto. Sapere che lì dentro cera una donna lo turbava a dismisura, ma nessuno oltre a lui sapeva il perché.
Interrompendo i propri pensieri, si scostò dal muro quando Titus gli si avvicinò.
E allora, che hai intenzione di fare? gli chiese tranquillamente Tasuki. Mettere la gabbia nella cella?.
Titus aggrottò la fronte per il suo tono sarcastico. Apro la gabbia e in pochi minuti porto la lupa in una cella. Un doppio ingabbiamento sarebbe eccessivo ma ci serve comunque un posto dove possa stare finché non riusciamo a capire cosè meglio per lei..
Perché non la fai stare al Night Light con gli altri lupi? Almeno in quel modo sarebbe sotto controllo. propose Tasuki, avendoci pensato già durante il viaggio.
Titus scosse la testa È peggio che rinchiuderla in una cella..
Laltro rimase perplesso Non capisco..
Lo vedi come girano intorno alla sua gabbia, no? rispose Titus con uno sguardo di disapprovazione.
Sì e mi dà sui nervi. ribatté Tasuki.
Titus incrociò il suo sguardo, provando un po più di rispetto per la nuova recluta. Allora forse dovremmo interrompere lo spettacolo..
Proprio in quel momento, Micah si unì a loro e guardò gli altri agenti Già, si comportano come cani in calore..
Tasuki alzò un sopracciglio per quel paragone In questo caso forse è proprio così..
Più di quanto immagini. aggiunse Titus, poi si rivolse agli uomini in questione. Daccordo ragazzi, è ora di tornare al lavoro. li informò. Non è certo la prima femmina che vedete..
Poi si accigliò quando un paio di loro sembrarono non voler obbedire il desiderio sessuale li stava già facendo sragionare. E lui non era proprio dellumore adatto per usare i suoi muscoli di alfa. Per quanto lo riguardava, era solo un ruolo temporaneo mentre Boris lo considerava permanente. Con Luca come unico altro alfa attivo in città, un ruolo temporaneo non era contemplato.
Adesso! tuonò Titus facendo sussultare gli uomini, che si sparpagliarono. Quando se ne furono andati, si avvicinò alla porta della gabbia e la aprì per spostare la lupa in una cella, dove sarebbe stata al sicuro.
Cè un agente che non vive al Night Light e che possa sorvegliarla per non farla stare in unaltra gabbia? chiese Tasuki, sentendo i brividi mentre si avvicinava.
Le sbarre dacciaio le servono come ulteriore protezione dal branco a cui tu non vedi lora di affidarla. spiegò Micah. Non lo stiamo facendo per il gusto di tenerla prigioniera, sai? È per la sua protezione. Una femmina di lupo mannaro non accoppiata è una cosa molto rara e Titus non vuole vedersi costretto a strigliare il branco per aver ragionato con i pantaloni invece che col cervello non so se capisci cosa intendo..