Michael si fermò un attimo e decise di darsela a gambe. Vado a controllare Kane. disse, superando Syn e Angelica nella direzione opposta a quella di Jason.
Visto che ho ragione? disse Syn, costringendo Angelica a guardare altrove per nascondere la propria risata.
*****Avete visto? urlò Nick da dietro una cripta. Era una testa volante.
In quel momento apparve un demone che cercava di sfuggire alla morte. Cera qualcosa di divertente nel vedere un mostro spaventato.
Sì Nick, lho vista. rispose Kriss.
Nick sparò alle gambe della creatura con unespressione al limite del sadismo Avanti. Vediamo se sai ballare..
Nick, smettila di giocare con quella dannata cosa. ringhiò Steven, poi roteò gli occhi, realizzando di aver appena preso le difese di un mostro.
Jewel si avvicinò alla creatura e le fece saltare la testa con il fucile, prima di sorridere a Nick Il tuo compagno di ballo è morto..
Ehi! mormorò Nick. Era mio..
In realtà era mio. disse Kriss con le braccia incrociate sul petto. Da chi pensavate che stesse scappando?
Troppi cacciatori e poche prede. disse Dean uscendo dallombra di un albero vicino.
Almeno Nick si è liberato di quel braccio. mormorò Steven, poi scosse il corpo disgustato Bleah..
Kriss fece una smorfia Non parlare di quel braccio mai più..
Perché? chiese Jewel, non cogliendo la battuta.
Nick sorrise Beh, io.
Kriss lo guardò e ringhiò Di unaltra parola e ti mando dritto da San Pietro..
Dean sorrise Non provocare il mio gattino sembra abbastanza arrabbiato da farlo sul serio..
Kriss guardò Dean e rimase sorpreso quando vide il desiderio celato nel suo sguardo. Non poté farne a meno il suo sguardo si posò sul corpo di Dean e un leggero rossore gli affiorò sulle guance, costringendolo a guardare altrove.
Jewel sorrise, intuendo ciò che stavano pensando i due uomini. Steven e Nick, invece, ne erano del tutto ignari.
Gli occhi di Dean si oscurarono in modo attraente quando vide la reazione di Kriss. Avvicinandosi allaltro caduto, Dean avvolse un braccio intorno alla vita di Kriss e gli accostò le labbra allorecchio Credo che adesso potrete cavarvela da soli. Sorrise quando Kriss rabbrividì leggermente per il suo respiro caldo.
Gli altri tre rimasero stupiti quando i due caduti svanirono.
Ma come fanno? chiese piano Steven.
Non lo so. rispose Nick, cercando di scacciare il pensiero di Dean che teneva stretto Kriss in quel modo.
Un rumore di passi li fece girare a guardare verso Quinn e Kat, che sopraggiunsero da dietro una cripta.
Bene, ci siamo quasi tutti. disse Nick. Io sono pronto a lasciare questo casino nelle mani del PIT..
Mancano solo Envy e Devon. disse Steven.
Jewel si guardò intorno Mi chiedo dove siano finiti..
Lultima volta che li ho visti erano con il fratello di Envy e il nostro orsetto armato preferito. Sono sicuro che ci raggiungeranno con lui. dichiarò Nick. Quindi se tu vieni con me ce ne andiamo..
Sei pronta? chiese Quinn a Kat, stringendola intorno alla vita. Come prima. Kat gli sorrise. Avevano fatto un bel lavoro stasera, ma il combattimento le aveva fatto venire voglia di altre cose.
Steven mise un braccio sulla spalla di Jewel e la portò verso lingresso del cimitero.
Nick roteò gli occhi. Stava iniziando a sentirsi come il terzo incomodo.
In unaltra zona del cimitero, le quattro persone in questione stavano pattugliando il cimitero, eliminando i demoni uno ad uno. Trevor era al telefono per dare ordini agli agenti che aveva lasciato alla centrale.
Sì, serviranno dei blocchi stradali per tenere gli umani lontani dallHollywood Cemetery. Assicuratevi che tutte le strade secondarie siano coperte. Trevor tacque per un minuto mentre lufficiale allaltro capo del telefono parlava.
Predisponeteli al più presto. continuò Trevor Al massimo entro dieci, quindici minuti. Arrivano già i primi curiosi ma ho inviato delle persone a fermarli. Il fatto è che non sono poliziotti, quindi è un grosso problema. Non possiamo permettere che qualcuno comprometta la scena del crimine, sai cosa voglio dire vandali e incendi almeno per tre giorni No, se qualcosa tenterà di uscire non credo che userà le strade..
Trevor si strofinò la tempia con laltra mano. Ascolta, se vedi qualcosa di strano spara e basta. Riagganciò e sospirò pesantemente. Odio dover precisare ogni singola sillaba per farmi capire..
E fai anche lo spelling? chiese Chad in tono scherzoso.
Devon scoppiò a ridere ed Envy sorrise.
Non proprio. rispose lei, sentendosi un po goffa. Ma sa scandire bene i suoni..
Non dirmelo. la interruppe Chad. Fa lo spelling delle parole così come si pronunciano?
Envy annuì Proprio così..
Chad quasi cadde a terra per ridere, mentre Trevor mise il broncio.
La piantate, voi due? ringhiò Trevor.
Piantare cosa? Envy e Chad parlarono allunisono, dopodiché scoppiarono a ridere.
Envy sorrise ricordando tutte le volte in cui, da adulti, si erano trovati in difficoltà perché avevano iniziato a ridere e non riuscivano a smettere. A pensarci bene, di solito succedeva sempre quando era ora di dormire. Osservò Chad. Accidenti, il suo sguardo era spento.
Devon non stava prestando molta attenzione alla scenetta, al momento. Aveva visto Warren da lontano che smembrava un demone e combatté limpulso di trasformarsi per correre da lui.
Envy notò lespressione di Devon e intuì il suo desiderio dal modo in cui i suoi occhi cambiarono colore. Seguì il suo sguardo verso il giaguaro e si rese conto che trasformarsi faceva parte della sua natura. Probabilmente era rimasto nella sua forma umana solo per lei e non era affatto giusto.
Perché non vai ad aiutarlo? gli disse, posandogli una mano sul braccio. Io me la caverò..
Devon la guardò Come tornerai a casa?
La porto a casa mia. propose Chad, felice di quellidea. Il suo appartamento non era più lo stesso da quando lei se nera andata. Intendo comunque portarla fuori di qui. Puoi passare a prenderla quando hai finito., poi aggiunse rapidamente Prenditi tutto il tempo che vuoi perché probabilmente dormiremo come sassi..
Devon stava per obiettare ma guardò i due fratelli e per la prima volta si rese conto che erano così stanchi da sembrare drogati. Si sentì in colpa per non averlo notato prima. Agli umani serviva il doppio del sonno, se non di più, rispetto ad un mutante.
Daccordo. rispose Devon, e diede un bacio a Envy. Verrò a prenderti tu vai a riposare..
Envy annuì e osservò Devon che si tolse i vestiti, si trasformò in giaguaro e corse verso Warren, e lei si meravigliò di quanto fosse bello in qualsiasi forma.
Possiamo andare adesso? La voce di Trevor era cupa, non gli piaceva il modo in cui lei stava fissando Devon.
Envy e Chad annuirono entrambi.
Buona idea. disse Chad. Mi dispiacerebbe diventare un bersaglio facile di qualche demone fortunato dopo essere svenuto dal sonno nel cimitero. Non chiudo occhio da due giorni..
I tre si diressero verso lingresso del cimitero, uccidendo alcuni demoni lungo il tragitto. Quando finalmente raggiunsero lauto di Trevor, Chad si fermò un attimo, incapace di controllare il sorriso sadico che gli apparve sul viso.
Dovè la tua vecchia auto? chiese Envy quando Trevor si avvicinò al veicolo di colore nero. Non che questa non sia fantastica, eh..
Trevor si bloccò, ricordando la caratteristica che Ren aveva dato allauto. Oh merda! Allimprovviso aveva voglia di girarsi e correre via come un pazzo.
Trevor. disse Evey emozionata, con la voce uguale a quella di Envy. Sono contenta che tu stia bene. Ho scansionato tutti quelli che entravano e uscivano dallingresso, e ho già depositato buona parte del tuo rapporto nel sistema del PIT..
Trevor sbiancò quando guardò Envy e vide lespressione incredula sul suo viso.
Trevor. Envy imitò la preoccupazione che aveva sentito nella voce dellauto cioè la sua. Cè qualcosa che vorresti condividere con il resto della classe?
Oh, e questa chi è? chiese Evey. Non lho mai vista prima e non è nella banca dati del PIT. Devo aggiungerla?
Se Trevor non lavesse conosciuta, avrebbe giurato che la voce di Evey fosse un po troppo dolce per essere sincera.
Evey, questa è mia sorella Envy. intervenne Chad. È umana e non fa parte del PIT. Puoi darci uno strappo a casa?
Le portiere dellauto si aprirono, Trevor e Chad salirono davanti ed Envy si sedette dietro.
Quando hai imparato a parlare? chiese Envy, guardando Trevor nello specchietto retrovisore. Se uno sguardo avesse il potere di uccidere allora a quel volante ci sarebbe stato un uomo morto.
Da poco. disse Evey con una risposta breve e concisa, poi aggiunse allimprovviso Non provare a pensare di portarmi via Trevor..
Chad spalancò gli occhi prima di iniziare a ridere così tanto da sentire dolore al fianco.
Oh, non ti preoccupare. rispose Envy, lanciando un sorriso quasi perfido a Trevor attraverso lo specchietto. Non ho intenzione di portartelo via. Trovo che siate una coppia perfetta..
Evey sussultò e le portiere dellauto si chiusero di colpo. Dove abitate tu e Chad? Questa volta la voce era felice.
Guido io. disse Trevor, augurandosi che la terra sprofondasse e lo inghiottisse. Tu fai la brava e simpatizza con Envy..
Oh sì. disse Envy, mentre Trevor mise in moto. Ti prego, parlami di te e delle cose divertenti che fai con Trevor..
Chad era quasi steso per ridere e non si fermò finché non furono quasi a casa. Non appena Evey entrò nel vialetto, Chad scese di corsa e si precipitò in casa, sapendo che Envy ci avrebbe messo qualche minuto in più. Cavolo, gli facevano male le mascelle. La cosa divertente era che stavolta non era colpa di Trevor.
Evey. disse gentilmente Envy Ti dispiace se Trevor mi accompagna alla porta? Stasera ho visto troppi mostri per sentirmi al sicuro da sola visto che il mio fratellone mi ha piantata in asso..
Trevor si sentì rimpicciolire sapendo cosa lo aspettava, e che Evey non lavrebbe aiutato. Non era proprio la sua serata.
Buona idea. Trevor, assicurati che niente faccia del male alla mia nuova amica. Io intanto finisco laggiornamento del tuo rapporto per il PIT. Il cruscotto si illuminò trasformandosi in un computer mentre Evey lavorava al suo progetto, mormorando a bassa voce. Poiché Envy era la sorella di Chad e ovviamente combatteva anche lei i mostri, aveva deciso che meritava un file nella banca dati del PIT. Segretamente scattò una foto alla ragazza con la sua fotocamera nascosta.
Trevor sospirò cedendo allautocommiserazione, e scese lentamente dalla macchina. Bene, aveva sperato di avere un momento da solo con Envy e ora sembrava essere stato accontentato. Lui cercava sempre di vedere il lato positivo delle cose, ma stavolta quel lato sembrava quasi inesistente.
Finalmente arrivarono alla porta dingresso e Trevor guardò verso Evey, trovando solo un enorme albero nel cortile a coprirgli la visuale. Proprio in quel momento Envy si girò e lo guardò intensamente, dopo aver rimuginato per tutto il tragitto. Gli puntò un dito al petto così forte che a Trevor sembrò di vedere già il buco nelle costole.
Era uno scherzo? Perché non era affatto divertente. sibilò Envy a bassa voce, senza sapere quanto fosse sensibile il microfono di quella dannata auto.
Sì, è uno scherzo. ringhiò Trevor. Ma è stato fatto per torturare me non te. Sinceramente me nero dimenticato finché non siamo tornati allauto. spiegò Trevor, passandosi le mani tra i capelli. Mi dispiace che tu abbia dovuto saperlo..
Percependo la sincerità nei suoi occhi e nella sua voce, Envy si rasserenò. Stava dicendo la verità o almeno lo sperava. Perché qualcuno ti farebbe una cosa del genere?
Gli occhi argento-blu di Trevor si scurirono un po mentre guardava la sua anima gemella. Perché lo sanno tutti che io ti amo e tu mi odi. Lo trovano divertente. Perché pensi che Chad abbia riso per tutto il tempo?
Trevor. Envy sentì il petto stringersi dolorosamente alle sue parole. Non è vero. lo corresse lei dolcemente. Non potrei mai odiarti..
Lo so. Lui le rivolse un lieve sorriso, che svanì subito. So bene che sei innamorata di entrambi. Anche Devon lo sa..
Envy spalancò gli occhi e fece subito un passo indietro. Scuotendo un po la testa sussurrò Cosa te lo fa pensare?
Siamo mutanti, Envy sentiamo il tuo odore. insistette Trevor, facendo un passo avanti e accorciando la distanza tra loro. Non dirmi che non mi vuoi quando io so che è così. Tu mi ami quanto lui perché hai due anime gemelle. Trevor deglutì ecco, glielo aveva detto.
Envy rimase in silenzio, guardandolo come un cerbiatto appena sorpreso dai fari di unauto. Non sapeva come rispondere perché la verità era che Trevor riusciva ancora a confonderla. Si era sforzata di ignorare lattrazione che provava per lui perché aveva scelto Devon.
Dimmi che non mi ami. le sussurrò Trevor, chinandosi fin quando le loro labbra quasi si toccarono.
Stavolta fu lei a deglutire. Voleva negare ciò che lui stava dicendo ma i sentimenti nascosti non glielo avrebbero permesso. Odiava sentirsi dire le bugie, perciò era incapace di mentire perfino a se stessa. Lo amava ancora ma era sbagliato amare due uomini contemporaneamente.
Io amo Devon. mormorò sulle labbra di Trevor, imprecando contro se stessa per averlo ferito di nuovo.
Aggiri la domanda mossa davvero intelligente. disse Trevor dopo un attimo e si scostò un po per guardarla. Anche se menti posso comunque sentire il tuo odore..
Envy fece un passo indietro mentre Trevor si chinò su di lei, coprendole la visuale anche se si era allontanata. Allungando una mano dietro di sé, lei cercò la maniglia della porta. Non voleva pensarci le spezzava il cuore.
Alla fine le sue dita trovarono la maniglia e la girarono, aprendo la porta. Lei sgattaiolò dentro e fece per chiuderla quando la mano di Trevor scattò e la bloccò.
Sai che ho ragione. sussurrò Trevor. Lo provi anche tu..
Envy sentì le farfalle nello stomaco e chiuse subito la porta. Facendo scattare la serratura, si girò e vi si appoggiò con la schiena, aspettando che Trevor mettesse in moto e se ne andasse. Per qualche motivo le sembrò che lui fosse ancora lì in piedi dietro di lei, in attesa di oltrepassare la porta e stringerla tra le braccia.
Trevor posò i palmi sulla porta che li separava, percependo Envy appoggiata dallaltro lato. Poteva sentire il suo cuore battere attraverso il legno massiccio e inalò profondamente per calmare i propri nervi. Il suo istinto gli gridava di sfondare la porta e riprendersi ciò che era suo ma sarebbe stato dannato piuttosto che darle un motivo per smettere di amarlo.
Si accigliò quando non la sentì allontanarsi dalla porta. Avvicinandosi allostacolo tra loro, poggiò la fronte contro il legno freddo e sospirò.