Il Misterioso Tesoro Di Roma - Juan Moisés De La Serna 5 стр.


Inoltre, cominciò a fare continui viaggi, di diversi giorni, in musei e mostre, o per presentare le sue opere, si stava persino preparando a partecipare alla creazione di una fondazione per giovani artisti, per la quale trascorse diversi mesi visitando diverse istituzioni finanziarie, affinché appoggiassero con borse di studio coloro che erano entrati nella fondazione.

Tutto ciò significava che in diverse occasioni ci ritrovavamo soli a casa, accuditi dalla madre di un amico, ma non era lo stesso che avere la propria famiglia.

Nessuno sembrava disposto a lasciare parte della sua vita per dedicarci più tempo, quindi dovetti essere responsabile per mia sorella, che accompagnavo avanti e indietro alla scuola della base.

Anche se, naturalmente, quel compito non era troppo complesso, dato che avevamo il trasporto da casa a scuola con lautobus della base, tuttavia quel pomeriggio la madre del mio amico non era ancora arrivata, non so perché, dato non avesse chiamato o altro.

Tornammo da scuola e mangiammo da soli e dopodiché approfittando della giornata di caldo torrido decidemmo di andare in piscina.

Questa era situata vicino a dove vivevamo, quindi si trattava solo di attraversare il cortile dopo un paio di case ed eccola lì.

Quando arrivammo di fronte, non sapevo cosa fare poiché di solito cerano un soccorritore e alcuni bagnini ai lati, nel caso in cui fosse successo qualcosa, ma in quel momento era tutto deserto.

Forse perché non era ancora il momento o perché la piscina non era aperta, ma noi volevamo inaugurare la stagione, approfittandone per farci il primo bagno.

Allora mancavano, tuttavia, ancora alcuni giorni alla sua inaugurazione ufficiale, ma dopo, sarebbe stata sempre piena soprattutto di quei ragazzoni che sembravano volerla tutta per loro.

Stavo ancora guardando dappertutto, cercando di indovinare dove fosse la parte bassa dove eravamo entrati lanno scorso, quando mia sorella si tuffò improvvisamente a bomba, come mi aveva visto fare tante volte, dopo però, non ritornò in superficie.

Fissai il fondo della piscina che tornò alla sua statica calma, riducendosi fino a quando non vi fu nemmeno unonda di tutte quelle alterazioni che aveva causato lingresso di mia sorella, ma lei continuava a non risalire dal fondo.

Infilai la testa e feci qualcosa che mia madre mi aveva proibito, ossia, aprire gli occhi sottacqua, dato che volevo vedere se riuscivo a trovarla, visto che non emergeva. Fino a quando, finalmente, qualcuno dietro di me, saltò tornando a muovere quellimmenso specchio dacqua, scostandola passo dopo passo e prendendo mia sorella tra le braccia.

Emergendo dalle acque, me la porse per prenderla mentre lui usciva. Era un soldato, dedussi dai dai suoi vestiti, piuttosto giovane, ma bagnato dalla testa ai piedi.

Non aveva avuto il tempo di togliersi i vestiti prima di gettarsi in acqua, persino le scarpe stavano gocciolando.

Mia sorella giaceva inerte tra le mie braccia, il suo viso pallido e senza fiato, tutta bagnata. Non facevo altro che guardarla senza sapere cosa fare o cosa dire, aspettando che reagisse e si alzasse, desiderando che mi stesse solo facendo uno scherzo senza senso, ma non reagiva.

Capivo a malapena quello che stava succedendo, ma ero sicuro che non ci fosse nulla di buono. Chiamavo mia sorella ancora e ancora, ma sembrava addormentata e non mi rispondeva. Fu tutto ciò che potei fare prima che il giovane che si era gettato nella piscina me la strappasse dalle mani, appoggiandola lentamente sul prato accanto e iniziasse a premere sul petto dicendo:

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