Riflessioni In Versi - Juan Moisés De La Serna 2 стр.


7. UNA PASSEGGIATA AL PARCO

Il pomeriggio è soleggiato
viene voglia di camminare
lautunno è arrivato
e devi approfittare.

Presto arriveranno con il loro freddo
i giorni in cui non potrai uscire
perché la neve avrà coperto
tutta la terra qui intorno.

La passeggiata è piena oggi
gli altri la stessa cosa hanno pensato
giacché il tempo è molto buono
per goderselo sono scesi.

Ascolta il fiume, scorre cantando
lacqua è felice
con alcune foglie galleggianti
dalla passeggiata vedrai.

Oggi il ponte è pieno
di persone che contemplano
come scorre quellacqua
con le sue piccole foglie galleggianti.

Da un grande albero sono cadute
così lontano da lì sta
contemplando tristemente
come le sue foglie se ne vanno.

Il vento le ha lanciate
a poco a poco lo lascerà
spoglio, le ha trascinate
nudo rimarrà.

Succede sempre in autunno
che il vento viene a togliere
tutte le foglie dellalbero
lui non lo può evitare.

Sono felici di andarsene
un viaggio, hanno intrapreso
stanno nuotando nellacqua
lo trovano divertente.

Quello che hanno visto passare
quando erano sullalbero
hanno visto da lassù
come lacqua cantava.

Poiché sono molto curiose
si sono sempre chieste
Dove andrà lacqua?
Ora lo hanno verificato.

Bagnate come sono
così non possono volare
intrappolate nellacqua
odono il fiume cantare.

«Perché canti?» chiedono.
Il fiume risponderà
«Sono felice e molto presto
nel mare sarò.»

«Cosè il mare?» chiedono
non lhanno mai sentito
lì in cima allalbero
solo il fiume contemplarono.

«Molta acqua» gli risponde
il fiume con il suo canto.
«Più di quella che cè qui?»
stanno per chiedere.

«Molta, molta, molta di più»
Il fiume ha detto loro così
e le piccole foglie felici
si sono messe ad ascoltarlo.

«Quando lo vedremo?»
una piccola foglia chiese.
«Quando il viaggio terminerà
e a quel mare arriverò.»

«E come ci arriverai?»
unaltra chiese.
«Beh, correndo senza sosta»
il fiume le rispose.

«E manca molto?» curiosa
unaltra piccola foglia chiedeva.
«Sì» le diceva il fiume
e senza fermarsi avanzava.

Era passato già molto tempo
quando il tempo cambiò
il sole stava andando via
e tutto buio diventò.
Anche lacqua del fiume
ha cambiato colore
ma segue il suo corso
ciò non lo ha alterato.

Un vento invidioso soffiò
con forza trascinò
fuori dallacqua le foglie
e il loro viaggio finì.

In un campo ammucchiate
le piccole foglie rimasero
il fiume seguì il suo corso
e non lo udirono mai più.

Il viaggio delle foglie
era arrivato alla fine
lì accanto a molte altre
sono rimaste a vivere.

Ora non vedono il fiume
né conosceranno il mare
così accade nella vita
quando un piano non riesce.
AMORE

8. UNA SPIAGGIA DESERTA

Una mattina dinverno
la spiaggia era vuota
non cera niente
solo la sabbia.

Improvvisamente qualcosa in lontananza
si vedeva avvicinarsi
due bambini arrivano di corsa
con il loro papà e la loro mamma.

Arrivano ben coperti
e iniziano a togliersi
la sciarpa, il cappotto
e anche le scarpe.

La mamma che li ha visti
allarmata ha detto loro
«Piccoli fa freddo
e lacqua è molto fredda.»

Ma loro non la ascoltano nemmeno
vogliono solo bagnarsi
in quellacqua serena
e giocare con la sabbia.

La giornata è deliziosa
un po di sole
i più piccoli si divertono
e lì hanno corso molto.

Il tempo è passato
e devono andarsene
la spiaggia resta deserta
nessuno passeggerà.

Quella sabbia vuota
quella vicino al mare
quella che bacia quellonda
sola non vuole restare.

Le piace che i piccoli
corrano lì
sentire le loro risate, le loro urla
e che si sentano felici.

La spiaggia è vuota
ma presto finirà
il tempo di questo freddo
in cui nessuno ci andrà.

Forse qualche tempesta
ancora arriverà
e il freddo e la pioggia
renderanno il posto diverso.

Poi il tempo cambierà
o almeno questo si spera
quando di nuovo il sole
tutta la sabbia riscalderà.

E si calmi lampio mare
e tornino i gabbiani
sulla sabbia per giocare
con quelle conchiglie che sono rotte.

Quelle che la tempesta ha portato
e nella sabbia rimasero
lo stesso di quei tronchi
che le onde trascinarono.

In inverno quella spiaggia
molto si è trasformata
non ci sembra più la stessa
quando abbiamo passeggiato.

Ma presto finirà
arriveranno le persone
a quella spiaggia e piena
di bagnanti sarà.

Di asciugamani e ombrelloni
di piccoli che corrono in giro
di risate e qualche grido
di molti bambini che giocano.

La spiaggia non è vuota
il bel tempo è arrivato
oggi tutti ci sono andati
la spiaggia si è già riempita.

AMORE

9. PER UNA VIA PERDUTA

Per una strada perduta
un giorno mi trovai
guardando dappertutto
in un angolo lo trovai.

Cerano molti fiori
e per questo mi avvicinai
i colori che avevano
quel giorno ammirai.

Un angolo molto gradevole
su una panchina mi sedetti
contemplandolo in silenzio
un bel po di tempo trascorsi lì.

Il giardino era carino
mai visto niente di simile
con le sue piccole siepi verdi
e fiorito senza eguali.

Chi se ne sarebbe occupato?
Non ebbi mai modo di saperlo
ma era un artista
si vedeva.

Con le sue mani ha seminato
quelle siepi fiorite
con il suo lavoro ottenne
alcuni colori carini.

Un paesaggio da sogno
che davanti a me si mostrava
con una visione senza proprietario
chiunque la contemplava.

Era uno di quei posti
dove ti devi fermare
guardali molto lentamente
invitano a meditare.

Il silenzio che cera
poteva farti sognare
con un mondo diverso
da quello che cè in città.

Il traffico non si udiva
nulla rompeva la pace
anche gli uccelli lì
si fermavano per riposare.

Colombe in un angolo
allombra si spostavano

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