Baia Di Kismet - Dawn Brower 2 стр.


E anche laltra che hai nominato prima? QuellaEdera? chiese ancora Nicholas, ormai morso dalla curiosità. In genere, non sembrava interessarsi molto alle femmine, se non per una notte e via e anche quello, molto raramente.

Gabriel sospirò. Sì. E, se ti conosco bene, Agrifoglio ti piace. Se ti va, ti porto a conoscere la Famiglia Strana. Fidati di me, non te ne pentirai. E facile che li incontreremo tutti allevento di oggi, staranno in strada con gli altri. Dai, muoviamoci e andiamo a comprare una tazza di Babbo Natale, così ci facciamo qualche assaggio! Ormai le vendono tutti!

Nicholas sospirò a sua volta e si lasciò condurre dallamico. Che altro gli restava da fare, in quel minuscolo e stupido villaggio?

CAPITOLO TERZO

Agrifoglio appoggiò le stelle di Natale sul bancone di Serendipity Lane. Probabilmente Edera doveva essere sul retro, perché l non cera. Tuttavia, non cerano clienti e la sorella avrebbe dovuto sentire la campanella sulla porta, e si sarebbe almeno dovuto affacciare per vedere chi era. Agrifoglio fissò nervosamente la porta: Edera non sarebbe stata molto felice di sapere che il suo ex fidanzato si trovava a Kismet Bay!

Gabriel era stato lamore della sua vita, ma poi lui laveva mollata per andare in cerca di fortuna altrove. Adesso si era fatto male, e con ogni probabilità non avrebbe più giocato. Ma Agrifoglio non voleva che i due sincontrassero: Edera aveva sofferto troppo a causa sua! Avrebbe dovuto informarsi un po su che intenzioni avesse, e per quanto tempo si sarebbe trattenuto in città. Ma lamico di Gabrielle aveva sconvolto le viscere, e lei non aveva resistito allimpulso di fuggire.

Lui invece non si era neanche degnato a chiederle come si chiamava. E lei, stupida!, che gli aveva anche buttato il caffè addosso! Cosa poteva pensare quelluomo, di una così?

Ah, sei tu! esclamò Edera, apparendo dalla porta sul retro La gara è già cominciata?

Sì tagliò corto Agrifoglio Sono quelle le tazze di Babbo Natale?

Ogni negozio aveva un numero stabilito di tazze da poter vendere, ed erano tutte numerate. Chi ne comprava una, aveva diritto ad un assaggio illimitato di cioccolata nel negozio in cui laveva acquistata, e un semplice assaggio negli altri empori. In pratica, tutti potevano ingozzarsi fino a scoppiare.

Che hai? chiese Edera, scrutando la sorella Sei strana.

Non ho niente. rispose asciutta Agrifoglio, e si mise a riordinare le tazze sullo scaffale. Il pentolone pieno di cioccolata era già pronto sul retro, ma un bel po di cioccolata calda era disponibile anche sul bancone. I clienti che avevano già una tazza di Babbo Natale potevano servirsi da soli, mentre quelli che non lavevano potevano acquistarla seduta stante e venivano registrati, prima di poter fare lassaggio.

Che fine avevi fatto? Sei stata via più del solito. la incalzò la sorella, mentre sistemava le stelle di Natale in vetrina, accanto ai quadri dipinti dagli artisti della città. Anche quella era ormai una tradizione di famiglia: durante levento il negozio si offriva di esporre le varie opere per aiutare gli artisti a venderli, dietro compenso di una piccola percentuale. Ma anche quella finiva in beneficenza.

Nienteho avuto un piccolo contrattempo al Witchs Brew. tagliò corto Agrifoglio. Era dichiaratamente in imbarazzo , non solo per Gabriel ma anche per lincidente del caffè, e cercava di non incontrare lo sguardo della sorella. Non faceva che ripensare a quel maschio splendido che aveva incontrato. Aveva meravigliosi capelli neri e stupendi occhi blu che, forse perché era nervoso, le erano parsi molto più scuri. Di sicuro non era un giocatore come Gabriel. Si chiese come mai i due si frequentassero.

E mi liquidi così? esclamò Edera, scrutandola ancora più a fondo.

Fu la campanella del negozio a salvare Agrifoglioo meglio, la folla di clienti che si riversò nel negozio, ognuno brandendo la propria tazza di Babbo Natale. Le sorelle li accolsero con gioia , mostrando loro dove potevano servirsi della cioccolata: Agrifoglio sperava che quellanno lavrebbero gradita più del solito!

Beh, che fai? esclamò una voce maschile alle sue spalle. Agrifoglio si sentì un colpo al cuore. Come cavolo erano riusciti a entrare, quei due, senza che lei li avesse notati? Di sicuro si erano nascosti tra la folla; molto facile, considerando il caos che cera e lei completamente immersa nei suoi pensieri.

Si voltò per guardare luomo bene in faccia. Ciao di nuovo. esclamò.

Si guardò in giro: maGabriel? Aveva lasciato da solo lamico? E ora che ci pensava: dove si era nascosta, Edera? Non la vedeva da nessuna parte. Se avesse capito che Gabriel era in città, le sarebbe bastato un fischio di lui per gettarsi di nuovo ai suoi piedi! Quella stupida era ancora cotta di quel bellimbusto!

Agrifoglio pensò con rabbia che solo una linea invisibile separava lodio dallamore. Malgrado Gabriel lavesse profondamente ferita, Edera era riuscita a perdonarlo.

Luomo le tese la mano. Non ci hanno presentati. Mi chiamo Nicholas Bell. disse.

Piacere. farfugliò Agrifoglio, stringendogli la mano. Dio, ma perché si sentiva così in imbarazzo, davanti a quelluomo?

Rimarrai a lungo in città? chiese, tanto per darsi un contegno.

Spero proprio di no! esclamò, ruvido, Nicholas Gabriel doveva venire qui per un paio di giorni a riabbracciare i suoi, e poi ce ne andremo insieme in un posto molto più caldo.

Ah? esclamò Agrifoglio, con occhi vacui. Cavolo, quelluomo penserà che sta parlando con la donna più stupida del circondario! Evuoi fare un altro assaggio?

Nicholas abbassò lo sguardo sulla tazza che aveva in mano, acquistata chissà dove. Si sentì come se stesse per offenderla. No grazie! Un altro goccio e mi trasformo in una barretta di cioccolato! esclamò.

Probabilmente avrebbe avuto un ottimo sapore, pensò Holly. Immagino golosamente come sarebbe stato dargli un bel morso. Beh, non in senso letterale, diciamo una cosa piùintima. Ma doveva toglierselo dalla mente, quelluomo non era per lei! Nicholas odiava quella città, mentre per lei Kismet Bay era la vita.

Peggio per te. Serendipity Lane ha la cioccolata migliore della città! esclamò, quasi con cattiveria.

Lui le sorrise con altrettanta cattiveria. Ne sei proprio sicura? Sei legata qui o puoi venire a fare una passeggiata con me? Dovè il proprietario? chiese, guardandosi in giro. Perché non chiedi una pausa, o almeno di lasciarti libera prima?

Agrifoglio avrebbe voluto tuffarsi ad accettare la sua proposta, ma si trattenne: non poteva lasciare sola Edera proprio quel giorno. Aveva solo ventitré anni, ma non per questo era una ragazza irresponsabile. Lui invece sembrava avere quattro o cinque anni di più, forse letà di Gabriel.

Non posso. Oggi sono legata qui. rispose, mestamente.

Il sorriso di Nicholas svanì. E un vero peccato. Ma perché non mi dici dove posso trovare il proprietario? Forse riesco a incantarlo col mio fascino e ti concederà una pausa!

Non posso. Oggi sono legata qui. rispose, mestamente.

Il sorriso di Nicholas svanì. E un vero peccato. Ma perché non mi dici dove posso trovare il proprietario? Forse riesco a incantarlo col mio fascino e ti concederà una pausa!

Mi dispiace, ma non posso. Se potessi, avrei già accettato. rispose, sempre più tristemente, Agrifoglio.

Nicholas la guardò, confuso. Davvero? Ho capito, forse questo locale è tuo.

Sì, mio e di mia sorella.

Proprio in quel momento Agrifoglio scorse Edera, che non sembrava avere unaria felice. Edera! la chiamò.

Beh, allora speriamo di vederci più tardi. concluse luomo. E si mise a fissare Edera.

A quello sguardo, Agrifoglio si arrabbiò. Ma come, guardava la sorella? Era così volubile, quel tizio? Ok, che andasse al diavolo, non aveva bisogno di lui!

Lo piantò in asso e raggiunse Edera dietro il bancone. Aveva cose più importanti a cui pensare, piuttosto che a un bellimbusto che comunque non sarebbe mai stato suo!

CAPITOLO QUARTO

Nicholas si era pentito di essersi comportato male con Agrifoglio. Ora, desiderava conoscere meglio la ragazza, e quindi decise di aspettare fino allora di chiusura di Serendipity Lane. Dallorario esposto fuori del locale, aveva visto che avrebbero chiuso alle cinque del pomeriggio. Aveva ancora un paio di ore davanti, e così pensò di investirle fruttuosamente. Si recò nel negozio di fiori dove aveva visto sgattaiolare la ragazza quella mattina e chiese di Agrifoglio chiaramente là dentro tutti la conoscevano! Gabriel aveva ragione. Quella città era letteralmente invasa dalla famiglia Strana! Come era logico, anche quelli del negozio erano parenti di Agrifoglio , e quindi furono in grado di consigliargli che tipo di rose scegliere da regalarle, e Nicholas ne acquistò una dozzina.

Poi si recò a Grape Flavors, dove comprò anche una bella bottiglia di vino. Anche lì ebbe fortuna, e potè scoprire altre cose interessanti su Agrifoglio. Infine, si recò al Witchs Brew e fece un accordo con Tristan, che era il proprietario della caffetteria insieme con Esmeralda, ennesima cugina di Agrifoglio. Il bar chiudeva unora prima di Serendipity Lane e quindi Tristan fu molto contento di mettere a frutto quellora inutilizzata.

Nicholas aveva organizzato tutto per riuscire a sorprendere la ragazza. Gli mancava solo il mondo di attirarla al Witchs Brew, e laiuto gli venne ancora una volta da Tristan.

Farò un salto al loro locale e dirò ad Agrifoglio che mi serve un attimo qui. disse Tristan. Poi fece locchiolino a Nicholas. Quando non si conosce bene una donna, è meglio farsi aiutare. Approfittiamo che Esmeralda non cè. Ha un appuntamentoromantico, stasera.

Nicholas lo guardò con simpatia. Eti dispiace? chiese timidamente.

No, siamo solo amici. Il mio cuore è legato ad unaltra, una che non mi vuole più. Ma tornerà. Le donne lo fanno sempre. rispose Tristan, con tristezza.

Nicholas si accigliò. Come fai a esserne così sicuro?

Alla fine è Kismet Bay che ti costringe. Succede ogni volta. Qualcuno dice che è una specie di magia. Restò un attimo in silenzio. Non saprei come spiegartelo, è come un richiamo dellanima. Sapessi quante coppie si sono innamorate, una volta messo piede in città! Come se questo posto fosse nato proprio per lamore. Abbassò lo sguardo. Ma forse sono io che voglio vedere le cose in questo modo. Almeno mi resta la speranza che un giorno o laltro lei tornerà da me.

Echi è? chiese Nicholas, con un certo interesse. Sicuramente, non si trattava di Agrifoglio, altrimenti Tristan non lo avrebbe certo aiutato. Quel giorno aveva fatto conoscenza con parecchi membri femminili della famiglia Strana, ma era convinto che nessuna di loro fosse la persona di cui era innamorato Tristan. Avevano tutte unattività commerciale a Kismet Bay e, da quello che gli era parso di capire, la sua bella aveva lasciato la città senza voltarsi indietro.

E Salvia, la sorella gemella di Agrifoglio. rispose Tristan.

Nicholas sirritò. Aveva detto che erano gemelle. E, se non potendo avere Salvia, Tristan avesse puntato un giorno ad Agrifoglio? E dov è andata? chiese, con circospezione.

Nella capitale, dove ha aperto unattività di progettazione di eventi. Ormai si sta facendo un nome, là. Salvia è lunica della famiglia Strana che non ha voluto radicarsi a Kismet Bay. Lei e Agrifoglio sono molte diverse: a parte il colore dei capelli, non hanno molto in comune.

E fisicamente, si assomigliano? chiese ancora Nicholas.

Tristan scosse il capo. No, per niente.

Chissà perché, ma Nicholas si sentì molto sollevato da questa risposta. Voleva Agrifoglio tutta per sé, e non gli sarebbe piaciuta lidea di vedere una sua sosia tra le braccia di qualcun altro. Lei era già Frenò con rabbia i suoi pensieri. Ma ormai il senso di possesso aveva preso il sopravvento. Non poteva fare a meno di considerare Agrifoglio come SUA.

Ti sono molto grato per il tuo aiuto. Lo apprezzo . sussurrò a Tristan.

Figurati rispose Tristan, e si mise a riordinare il negozio. Infine, porse a Nicholas un mazzo di chiavi.

Assicurati di chiudere bene la porta, quando avrai finito. Poi, dai le chiavi ad Agrifoglio. Andrò io a riprenderle a Serendipity Lane. Il negozio rimarrà chiuso fino a domattina, quindi non cè fretta.

Nicholas non aveva mai incontrato persone così fiduciose nel prossimo. Chissà, forse cera davvero qualcosa di magico, in quella piccola città. Tristan lo aveva appena conosciuto e non aveva esitato a dargli le chiavi del proprio locale. Cosa lo spingeva a fidarsi a quel modo di un estraneo?

Fidati. gli disse.

Mi fido. Altrimenti, ti avrei buttato fuori un attimo dopo che sei entrato nel locale e mi hai chiesto di Agrifoglio. Come ti ho detto, Kismet Bay è magica. Ti aiuta a entrare nellanima delle persone. rispose Tristan, con tono quasi misterioso.

Ciò detto uscì dal bar, e lasciò Nicholas da solo ad aspettare Agrifoglio. Nicholas sperava che lei avrebbe gradito la sorpresa e gli avrebbe perdonato la maleducazione di poco prima. Lui aveva agito come suo solito, ma da quando aveva conosciuto quella donna non aveva smesso un attimo di desiderarla, desiderarla, desiderarla.

CAPITOLO QUINTO

Come promesso, Tristan era andato da Agrifoglio e le aveva chiesto il favore di recarsi un attimo al Whitchs Brew. Ma di cosa cavolo aveva bisogno, Esmeralda? Di solito non era di cattivo umore, ma ora Agrifoglio non desiderava altro che raggomitolarsi in pace sul divano e riposare. Il Cocoa Crawl di quellanno era stato un successone! In settimana avrebbero saputo quale cioccolata aveva vinto.

Forse Esmeralda voleva che andassero a cena insieme? Le sarebbe piaciuto invece vedere Nicholas, ma lui si era comportato da vero cafone. Non si era fatto più vedere. Forse, se fosse stato più gentile, gli avrebbe chiesto lei di unirsi a loro a cena. Non era potuta uscire con lui nel bel mezzo del caos ma- che diamine! cera ancora tutta la sera davanti!

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