Angel gli sorrise e gli posò un bacio leggero sulla bocca, fiera della modestia dellamico. Si alzò in punta di piedi per baciarlo, perché voleva che lui sentisse quanto gli era grata! Mentre si staccava da lui, i loro sguardi si incrociarono e si mantennero fissi. Angel si sentì invadere le cosce e lo stomaco da una tempesta di emozioni simili a fuochi e fulmini. Non era la prima volta che Hunter le faceva questeffetto ma era la prima volta che sapeva che non doveva provare queste cose per lui! Era fidanzata, ora, e desiderare Hunter doveva rimanere un tabù. Deglutì e si staccò violentemente da lui.
Comunque ti sono davvero grata! Se mia nonna fosse morta, non so cosavrei fatto!
Hunter chiuse gli occhi: aveva capito che lei stava cercando di mettere un freno al fuoco di passioni che le era divampato dentro. Non poteva impedirsi di provarle ma mettere un freno, sì. Tuttavia Hunter non poteva permetterle di lasciarlo di nuovo. Non era tipo, lui, da essere gettato nel dimenticatoio così facilmente!
La prese per mano e, con lei al fianco, si avviò verso la porta della hall. Dai, avviamoci disse.
Ashton si aggrappò così forte al davanzale di legno della finestra, da farlo scricchiolare. Angel non gli aveva mai dato motivo di essere geloso, prima, ma il modo in cui guardava Hunter la tenerezza con cui gli aveva dato quel bacio casto, gli faceva salire il sangue al cervello! No, la cosa non gli piaceva nemmeno un po! Non laveva mica accompagnata a casa per vederla flirtare con altri!
Angel entrò nellascensore, cercando di scrollarsi di dosso lultima scarica elettrica che le aveva suscitato il contatto con Hunter. Allora, dove dormirò stanotte? esclamò, sapendo che quello era un vecchio gioco tra loro.
Quando erano più giovani lei, Hunter, Tristian e Ray si erano divertiti molto a nascondere i registri della reception e a scambiare il numero delle stanze, solo per creare casini. E la cosa ora le sembrava ancora più divertente, perché Hunter era il responsabile della stessa cosa per cui in passato erano stati tutti puniti.
Lui scrollò le spalle: Ho pensato che volessi stare vicina a tuo fratello. Allungò la mano e premette il pulsante del quarto piano. Così, ti ho ridato la tua vecchia stanza.
Sono felice di riavere la mia bella enorme stanza! sorrise lei, compiaciuta, perché le stanze ai piani superiori erano molto più grandi di quelle dei piani bassi. Inoltre, questo la faceva sentire ancora di più a casa. Grazie, Hunter!
Beh, ho sempre pensato che voi due siate un po viziati rispose lui, facendole locchiolino Ecco perché ho deciso di dormire anchio in albergo! Tirò fuori la chiave dalla tasca. Era quella della stanza proprio vicina quella di Angel, e lui vi si era trasferito lì già da un mese. In tal modo riusciva a sentirla vicina, anche se Angel era tanto lontana!
Davvero ti sei trasferito a Sanctuary? chiese lei, incredula. Lui e Ray avevano sempre fatto la spola da casa loro al resort, per evitare di lasciare la madre sola di notte e questo già molto prima che Ray prendesse la patente! I due fratelli amavano moltissimo la madre, e facevano in modo di darsi il cambio per starle vicino.
Quando lascensore toccò il piano, Hunter mise una mano sulla porta, per tenerla aperta. Scusami, Angel, ma avevo pregato Tristian di non dirti niente. Non volevo che ti preoccupassi per noi. I suoi occhi s'incupirono, sapendo che se lei gli avesse fatto una sfuriata avrebbe avuto perfettamente ragione.
Allora dimmelo ora! esclamò la ragazza. Aveva una bruttissima sensazione. Aveva sempre pensato che Hunter non fosse il tipo da tenerla alloscuro di qualcosa, e per la prima volta si chiese se invece non si fosse sbagliata. Cosè che non so?
Nostra madre è morta un mese fa, perché la casa ha preso fuoco. Deglutì a fatica come uno che si sforza di parlare. I vigili del fuoco hanno detto che si è trattato di un incidente. Deve essersi addormentata mentre stava cucinando.
Gli occhi di Angel si spalancarono e si riempirono di lacrime. Oh, Hunter, perché non me lo hai detto? Se lo avessi saputo sarei tornata molto prima! esclamò.
Non volevo che tu mi vedessi così.. rispose Hunter, mentre Angel lo abbracciava per la terza volta in mezzora.
Lasciò andare la mano perché la porta si chiudesse, e poi premette il bottone di arresto. Questa volta il ragazzo perse il controllo e la cinse con le braccia per attirarla a sé, lasciando che il profumo dei capelli di lei lenisse in parte il suo dolore. Un dolore che non aveva niente a che fare con la morte di sua madre.
Angel avrebbe voluto tanto confortarlo, ma non appena i loro corpi entrarono in contatto e lui la schiacciò verso la parete dellascensore, infilando una gamba tra le sue cosce, si sentì immediatamente presa dalla passione.
Oddio, Angel le sussurrò Hunter sulla morbida pelle del collo, mentre sentiva il pene inturgidirsi al di sotto della stoffa dei calzoni. Spingendole ancora di più la gamba tra le cosce le sollevò la testa premendo sulle sue labbra un bacio di frustrazione. Fece scivolare le dita lungo le braccia di lei, per catturarle le mani. Poi la premette ancora di più contro la parete perché, se ben ricordava, a lei piaceva sentirsi dominata. Se questo poteva chiamarsi sesso allora erano amanti da una vita!
Inizialmente Angel lo lasciò fare, perdendosi nella sensazione inebriante dei suoi baci, ma poi limmagine di Ash prese forma nella sua mente e li si staccò con violenza da Hunter, interrompendo a mezzo uno dei baci. Gemette, al respiro di lui sul collo: ma poi si liberò dalla stretta delle sue mani e gliele mise sul petto, per respingerlo.
Stai cercando di sedurmi? Angel teneva lo sguardo fisso sul pavimento, terrorizzata dallidea che lui vedesse quello che realmente portava scolpito negli occhi. Mi dispiaceio..
Schhh.. la zittì dolcemente lui, mettendole un dito sulla bocca. Le sollevò il mento, costringendola a guardarlo. Sapeva perché lei si era bloccata. Aston Fox era già stato battuto anche se lui era ancora ignaro. Gli occhi di Hunter si fecero più scuri, osservando quello che era riuscito a scatenare in lei semplicemente con un bacio.
Non ti creare problemi. Lamore non deve mai essere una cosa di cui pentirsi. Almeno adesso so che non ce lhai con me, perché non ti ho detto di mia madre. Hunter la mollò e si costrinse ad alzare la mano e a disattivare il pulsante di arresto, per permetterle di uscire dallascensore.
Con lidea di tornare sul fatto della madre quando sarebbe stato possibile, Angel si precipitò fuori dellascensore, perché ormai non si fidava più di lei a rimanere da sola con Hunter. Una volta fuori si mise a correre, finché lui non definitivamente fuori portata. Solo allora rallentò la sua corsa.
Poveri Hunter e Ray! Erano così affezionati alla madre, e lei li amava tanto! Angel ricordò che avrebbe tanto desiderato avere lo stesso rapporto con sua madre. Ma lei era quasi unestranea da sempre!
Quando le porte dellascensore si richiusero, Hunter appoggiò le mani sulla parete su cui lei era stata confinata in quei pochi attimie da dove laveva respinto! Contò fino a dieci per riprendere il controllo. Chiuse gli occhi e fece dei profondi respiri, finché non si fu calmato. Quando li riaprì, aveva ripreso il controllo sulle sue emozioni.
Compose il numero di Tristian sul cellulare e lo avvertì via messaggio che la sorella era a posto. Si accigliò, quando vide che non cera segnale sul cellulare dellamico.
Angel entrò nella sua stanza, e si rilassò, vedendo che tutto era come laveva lasciato prima che si trasferisse. Si fiondò sul letto e chiuse gli occhi, felice. Non appena lebbe fatto, il ricordo di ciò che era appena successo tra lei e Hunter in ascensore riaffiorò, facendola nuovamente vibrare di desiderio.
Era stata lontano così a lungo che aveva immaginato che lui non la volesse più. In fondo, Tristian era uscito con qualcuno e allora perché Hunter no?
Quando aveva iniziato la relazione con Ash, aveva cercato di dimenticare sia Tristian che Hunter. Ma ora che era tornata i ricordi sembravano perseguitarla. Si era sentita innamorata di entrambi così profondamente e tanto a lungo che aveva intrapreso la relazione con Ash proprio per questo per dimenticare. Eppure, adesso che Hunter laveva toccata in ascensore, ecco che sprofondava nei suoi incubi peggiori: non amava affatto Ashton Fox, e lui non avrebbe mai scatenato in lei ciò che sentiva per Hunter!
Fece scivolare morbidamente la mano sulla sua vagina, e si lasciò andare alla passione, inarcandosi tutta. Chiuse gli occhi quando limmagine tremolante di Hunter svanì per essere rimpiazzata da quella di Tristian.
CAPITOLO TERZO . GELOSIA
Era quasi buio quando Tristian spense la musica lenta per un po di rock alternativo, poi afferrò una delle bottiglie di vino che aveva nascosto nella parte bassa del Tiki-Bar. Sorrise tra sé, mentre prendeva anche tre bicchieri: da poco aveva scovato la cantina privata del nonno, nellintrico di corridoi segreti che si aprivano parallelamente e allinterno dellenorme resort.
Mantenere quel posto inaccessibile a tutti gli altri membri della famiglia era una delle poche cose buone che aveva fatto quelluomo. Adesso Tristian aveva il suo piccolo segreto. Solo unaltra persona ne era a conoscenza, Angel, ma Tristian sapeva che la sorella non era tipo da imbarcarsi in quella rete di corridoi piena di ragnatele.
Notando che entrava da una delle porte laterali lo salutò con un cenno della mano: Ehi, è ora di fare conoscenza del parentado! Poi Tristian guidò il ragazzo verso uno dei tavoli stracolmi in cui i gemelli stavano facendo compagnia a Stacey.
Oddio, non ho ancora bevuto niente e già vedo doppio! giocò Ash, pensando che fare una battuta fosse il mezzo più spiccio per rompere il ghiaccio.
A quelle parole i gemelli si voltarono allunisono verso di lui, poi dettero uno sguardo alla bottiglia di vino che Tristian aveva appoggiato sul tavolo.
Ehi, ma quella è una delle bottiglie della riserva del nonno! Ricordo quelle rare volte che papà e il nonno ne aprivano una! disse Devon, afferrandola e annusandone il tappo. Dove diamine lhai trovata?
Prima che Tristian potesse rispondere, Damien indicò Ash. Ma che ci hai portato, un altro ragazzo? Ne abbiamo bisogno come di un buco in testa! esclamò, facendo distrattamente scivolare un braccio intorno alla vita di Stacey, mentre il gemello non guardava.
Ah Ah! rise per scherzo Tristian Ragazzi, vi presento Ashton Fox, il fidanzato di Angel. gesticolava, mentre faceva le presentazioni Ash, ti presento i gemelli Devon e Damien, i nostri cuginie la bella Stacey, che viene a torturarli quando non ha niente da fare! Strizzò locchio alla ragazza, ben sapendo che lei non lo avrebbe contraddetto.
Ashton strinse a turno la mano dei gemelli, cercando di non mostrare dolore mentre i due gli stritolavano la mano con la loro stretta potente. Poi, massaggiandosi il braccio per riattivare la circolazione, disse: Felice di conoscervi, ragazzi! Angel mi ha molto parlato di voi.
Davvero il nostro piccolo Angelo ti ha parlato dei suoi cuginetti ? chiese Damien, con aria seria.
Sì, e anche che perdi spesso sangue dal naso aggiunse Ash altrettanto seriamente, e un po annoiato. Se era destino che dovesse farli incazzare, allora era pronto.
Bella battuta! esclamò ridendo Tristian, dando una pacca sulla spalla ad Ash.
Davvero ti succede questo? rise a sua volta Stacey, mentre allungava la mano a prendere una delle coppe che Tristian aveva riempito di vino.
Raramente. rispose Damien sottotono, mentre ingollava anche lui la sua coppa di vino. Era avvilente che Angel si fosse fatta lennesima guardia del corpo. Non le bastava la combriccola Indiana?
Ignorando completamente i gemelli, Tristian picchiettò leggermente Ashton sulla schiena, per zittirlo. Quelli laggiù sono lo zio Robert e la moglie, zia Dianne. disse, indicando la coppia che in quel momento stava entrando nella SPA. Se dopo i gemelli hanno smesso di fare figli, una ragione ci sarà! continuò, facendo un sorrisetto ad Ashton.
Chi è il tuo amico? esclamò Tiffany, arrivando di corsa e appoggiando un ginocchio sulla coscia di Devin, a metà tra lannoiato e il curioso. Indossava un bikini azzurro di varie taglie più piccolo e qualcosa di trasparente legato intorno alla vita.
Mollò uno schiaffetto sullorecchio del ragazzo, quando questi si girò a fissare le sue tette. E smettila, pervertito! gli disse, con tono scherzoso.
Lascia perdere, Tiff le disse Devin di rimando con tono compassionevole E già impegnato. Le fece locchiolino. Ti dovrai accontentare di me! Mugugnò, quando vide che Damien aveva provato a baciare Stacey. E che cavolo, Damien, non ti posso voltare le spalle un attimo! esclamò.
I gemelli cominciarono a litigare tra loro, con Stacey in mezzo. Lei mise delicatamente una mano sulla spalla di uno di loro e li ammonì. Dateci un taglio, ragazzi, o vi assicuro che me ne ritorno a casa!
Tiffany, ti presento Ashton, lospite che Angel ha invitato per questa settimana. disse Tristian. Aveva declassato Ash da fidanzato a semplice ospite volutamente. Se Tiffany lo aveva puntato, chi era lui per mettersi in mezzo? Tiffany è la nostra cuginetta piccola precisò ad Ash e ha due fratellastri, che dovrebbero trovarsi nei paraggi.
Sono in piscina con i loro amici disse Tiffany, con aria imbronciata al ricordo delle parole di Devin. Poi di scatto prese il ragazzo per mano e lo costrinse ad alzarsi dalla sedia. Dai, Devin , andiamo a fare un tuffo anche noi!
Okay! rispose quello, dandole una piccola pacca sul sedere e seguendola in piscina.
Ashton aggrottò la fronte ma si morse le labbra, per non esprimere chiaramente i suoi pensieri.
Aveva idea che, se lo avesse fatto, il parentado lo avrebbe snobbato per tutta la settimana. Tristian gli indicò una bella ragazza dai capelli bruni che in quel momento stava riemergendo dal fondo piscina. Quella è Paris, la sorella maggiore di Tiffany. E quello dietro di lei che sale la scaletta deve essere il nuovo giocattolo settimanale, perché è la prima volta che lo vedo. Gli indicò qualcuno al lato opposto della piscina. E quello laggiù, nella piscina per bambini, è il fratellino Jason.
Ma che ci mettete nel vino ? chiese Ashton, sperando che la frase suonasse come una battuta.
Secondo te, perché io non lo bevo? rispose con un sorriso Tristian. Quel ragazzo cominciava a piacergli a volte la vita faceva davvero schifo. La mamma dei gemelli, zia Carley, dovrebbe arrivare a momenti. Cioè.. gli sussurrò allorecchio per non farsi sentire da Damien se non è troppo ubriaca da non riuscire a stare in piedi!
Credo stia arrivando. disse Ash, che ormai stava radiografando lingresso da quando aveva visto Angel. La signora in entrata assomigliava un po alle due ragazze, ma aveva i capelli più corti e troppo trucco. Sembrava stanca oppure ma dai! barcollava.
Sì, è lei disse Tristian e scommetto che ora andrà a prendersi del liquore. Emise un fischio di esultanza, quando Carley andò a prendersi una bottiglia di Corona Reale dal Tiki-Bar e se la portò sul divano, senza nemmeno preoccuparsi di prendere un bicchiere.
E quella chi è? chiese Ashton, notando una bella ragazza dalla pelle lattea e i capelli castani più o meno delletà di Angel che entrava in quel momento.