Bugie Di Famiglia - Dawn Brower 3 стр.


Avrebbe dovuto immaginare che era finita! Se Ametista avesse detto di poter contare sulle dita tutti gli amanti che aveva avuto sua madre, sarebbe stata unenorme bugia! Probabilmente avrebbe avuto bisogno di una calcolatrice, invece, o di un aggiornatissimo software! Era un elenco di lunghezza impressionante! E così, si era lasciata anche con Saul. Sapeva che prima o poi sarebbe successo, ma non immaginava così di corsa! Questa volta, sua madre aveva bruciato tutti i record!

Si coprì la bocca con la mano, per evitare di esplodere in una esclamazione. Riprese il controllo, e sussurrò: Sul lago Michigan

Dallaltra parte, Leonessa fece un urlo di gioia! Stupendo! Ma è perfetto! E tu, dove alloggi? Sarò da te per domani. Potremmo uscire insieme come delle ragazze! Stai lavorando a un nuovo articolo? Sono sicura che sarà fantastico, come tutti gli altri! Magari, ti aiuto io nelle tue ricerche! Sarebbe divertentissimo! Non vedo lora di riabbracciarti, tesoro!

Sua madre continuava a parlare da sola, senza darle il tempo di dire la sua. Non che lo desiderasse. Non appena sua madre le aveva detto che il giorno dopo sarebbe stata li, la mente di Ametista si era chiusa per il rifiuto.

Le sue paure si erano avverate. Roba da farla uscire pazza! E, purtroppo, non cera modo di dissuaderla a venire fin laggiù. La leonessa aveva già programmato tutto, prima ancora di telefonarle. Lei faceva sempre quello che voleva e quando voleva. Lunica era abbozzare e fare buon viso a cattivo gioco. Tuttavia, Ametista decise di giocare un ultima carta, per provare a convincerla a rimanere in Florida.

Oh, mamma, non ti capisco. Che vieni a fare qui? Laeroporto è lontano dallhotel. Inoltre sei a Miami. E bellissimo lì, di questa stagione!

Sono stufa della Florida, ho voglia di cambiare aria! E poi, è tanto che manco dal Michigan! Ormai è ora che ci faccia una capatina. Come hai detto che si chiama, lalbergo?

Come pensava, fatica sprecata! Ametista strinse i denti, per non dire cose di cui si sarebbe pentita. Cerano delle volte in cui sua madre si comportava come una mocciosa di due anni. Se aveva preso una decisione e qualcuno cercava di farle cambiare idea, erano urla e litigi! Con riluttanza, le ripeté il nome dellalbergo: Trenton Hill Inn, mamma.

Felice di avere ottenuto ciò che voleva, Leonessa la salutò allegramente: Allora, baci baci, piccola! Ci vediamo domani. E chiuse la linea.

Ametista se ne rimase là, col telefono in mano, ancora incredula che sua madre avesse attaccato a quel modo. Poi, sospirando, rimise il cellulare in borsa e ritornò verso lalbergo. Doveva prepararsi a ricevere la madre per il giorno dopo, ormai. Doveva dirlo a Cooper? Quello sarebbe stato un buon motivo per attaccare bottone con lui. Poi non le parve una buona idea e decise di mantenere il silenzio, per il momento.

Tuttavia, doveva riservare una stanza per sua madre. Non voleva rischiare di farla dormire in stanza con lei! Molto probabilmente si trovava momentaneamente a corto di soldi, dopo aver rotto con Saul, e solo per questo laveva cercata. In genere, Leonessa si faceva pagare tutto dai suoi amanti e così, quando la storia finiva, restava al verde.

Si accorse confusamente di essere tornata allalbergo. Con un sospiro capì che poteva solo adeguarsi alla situazione. Potete aggiungere un lettino nella mia stanza, prego? immaginò che avrebbe detto.

Entrando nella hall si accorse che non cera più Cooper alla reception, ma una giovane donna con i capelli corti e gli occhi viola, che la salutò calorosamente: Salve, sono Olivia. Come posso esserti utile?

Ametista rimase profondamente delusa. Non avrebbe potuto chiedere aiuto a Cooper. Non era così grave, ma non poteva negare di essere attratta da lui. Anzi, a dirla tutta, moriva dalla voglia di vederlo!

Salve, cercavo Cooper! disse.

Olivia la fissò con un sorriso: Capisco. Mi spiace, ma Cooper ha avuto unemergenza con suo padre e quindi lo sostituisco io. Sei unospite registrata?

Oh, sìsono Ametista Keane, stanza tredici. Volevo avvertire che domani verrà mia madre a farmi visita. Si chiama Leonessa Keane. Puoi dare disposizioni che, se non ci sono, abbia la chiave della mia stanza?

Certo! Ne prenderò nota sul pc. Cè altro? rispose Olivia, mentre già batteva linformazione sulla tastiera.

Voleva saperne di più sulla faccenda di Cooper e suo padre, e quindi chiese di botto:

So che non sono affari miei, ma che problemi ha il padre di Cooper? Abbassò il capo. Ti prego di perdonare la mia curiosità, sono una maleducata!

Olivia agitò la mano con gesto rassicurante:

Sono sicura che il signor Marchant stia bene. Si è ritirato in pensione lanno scorso, dopo la morte della moglie e ora vive da solo a Ghost Peak. Credo sia rimasto bloccato sul tetto della sua casa. Il vento gli ha buttato giù la scala, o qualcosa del genere. Per fortuna aveva il cellulare in tasca e ha potuto chiamare Cooper.

Ghost Peak? Questo sì, che era interessante! Ghost Peak! Che strano nome! Perché si chiama così?

Dicono che sia dove Easton Hill si sia dichiarato a Marianne Trenton. Sembra che fantasma di Easton appaia anche lì ogni anno, come in questo albergo!

Ametista sentì leccitazione crescere in lei: aveva sentito di alcune storie di fantasmi, in città, e per questo si era recata in quella zona desolata! Avrebbe voluto assillare Olivia, con le sue domande, ma si trattenne: Wow! Interessante! E pensi che il signor Marchant mi lascerebbe fare un giro da quelle parti?

Olivia annuì: Certo. Non vedo perché non dovrebbe. Ama molto la compagnia, perché sta quasi sempre solo con il suo golden retrevier e con Cooper, che va spesso a trovarlo. E poi cè la tomba di Molly. Penso che gli farebbe piacere avere un po di compagnia.

A questo punto Ametista non riuscì più a contenersi , e le domande cominciarono a uscirle a getto continuo dalla bocca:

Splendido! Pensi che possa andarci stasera? Devo prima fargli una telefonata? Come si arriva a Ghost Peak?

La fragorosa risata di Olivia, che si teneva ormai la mano sul petto per il troppo ridere, echeggiò per la hall:

No, no, basta uscire e andare. Credo che Cooper sia ancora lì. Aspetta, che ti scrivo come arrivare. E una bella passeggiata, ma ne vale la pena perché il panorama è mozzafiato! disse alla fine.

Le scrisse tutto su un pezzetto di carta. La passeggiata che aveva programmato prima era finita una schifo, ma a volte è meglio non fare programmi. Grazie ad Olivia, forse ora aveva un posto migliore dove andare. Magari, riusciva anche a tornarsene prima a casa e ad abbreviare la sua vacanza! Tanto, ormai, sua madre le sarebbe rimasta attaccata alle costole

Avrebbe pensato al problema mamma lindomani, al suo arrivo. Non aveva voglia di avvertire ora lalbergo, cerano cose più interessanti da fare. Stava per conoscere il mistero di Easton Hill! Bruciava dalla voglia di vedere coi suoi occhi il posto in cui il fantasma aveva chiesto la mano della sua Marianne

Olivia le porse il foglietto con le istruzioni: Ecco qui, ti ho scritto tutto. Buona passeggiata e in bocca a lupo! le augurò.

Ametista le fece un largo sorriso: Ti sono molto grata, Olivia. Passa un buon pomeriggio! Quindi si voltò e uscì dallalbergo. Niente di meglio che una bella favola come quella, per farle battere il cuore e metterle le ali ai piedi, mentre percorreva la strada che le aveva indicato Olivia! Presto avrebbe cominciato a raccogliere informazioni e avrebbe scoperto cosa cera di vero, in questa storia damore tra fantasmi!

CAPITOLO QUARTO

CAPITOLO QUARTO

Cooper aveva appena finito di riporre la sacca degli attrezzi nel capanno, che vide spuntare Ametista sul vialetto davanti casa. Si fermò un attimo ad ammirare la sua bellezza, mentre il vento le scompigliava i capelli. Ogni tentativo di tenere legati i capelli era stato vanificato dalla forte brezza. Tutti i riccioli neri ormai le facevano da cornice al viso in modo disordinato ed estremamente attraente, mentre lei faceva i gradini che portavano sul portico. Cosa diavolo laveva trascinata lì?

In cuor suo sperò di aver trovato la ragazza che desiderava da tempo. Comunque sia, lo avrebbe saputo presto. Ma Cooper lo sentiva nellanima: Ametista era una ragazza speciale!

Saliti i pochi gradini, Ametista bussò alla porta. Cooper vide suo padre, Roman, aprirle e salutarla con un sorriso. Il vecchio stava andando bene, e forse sarebbe riuscito a trovare una parvenza di serenità, dopo la morte della moglie. La mamma, purtroppo, si era ammalata di cancro e aveva combattuto a lungo, prima di perdere la sua battaglia un anno prima. La sua morte aveva devastato luomo. I capelli gli erano diventati grigi in un momento e negli occhi blu si portava appresso un alone di tristezza che Cooper non gli aveva mai visto prima. Gli ci era voluto molto tempo, per riprendersi.

Da bravo figlio, aveva fatto di tutto per aiutare il migliore amico di suo padre, Nicholas Drake, a soggiornare per lestate nella piccola città. Dopo essersi infortunato sul lavoro, Nicholas cercava un posto tranquillo dove farsi la convalescenza, e quale posto migliore di North Point? Sarebbe dovuto arrivare di lì a breve.

Entrò in casa dalla porta sul retro; attraversò tutta la cucina e poi si diresse verso lingresso, dove sentì suo padre che parlava:

No, no, nessun disturbo! Prego, entra. Non ricevo molte visite, soprattutto di ragazze belle come te!

Cooper approfittò di quel momento per farsi vedere: Chi è, papà? chiese, falsamente.

Altrettanto falsamente il vecchio si portò una mano al cuore, con aria teatrale: Oh Dio, Cooper, non devi entrare così di sorpresa! Potresti far venire un infarto al tuo vecchio padre!

Lui lo guardò, con aria ironica: Ma chi, a te? Scoccò uno sguardo veloce ad Ametista. E smettila, che non sei affatto vecchio! Con la coda dellocchio vide la ragazza che si guardava i piedi, mentre scambiava battute con suo padre. Dio, comera bella! Lei si stava mordicchiando il labbro inferiore per lansia.

Ehi, Ametista, che ci fai qui? le chiese, come se la notasse solo in quel momento.

Lei lo guardò: Volevo farmi un giro per Ghost Peak Island. Però non so precisamente dove si trova. mentì.

Come, voi due vi conoscete? chiese, con aria confusa, suo padre.

Sì, papà. Ametista è ospite allalbergo. Ci siamo conosciuti oggi alla reception.

Roman la guardò con aria estasiata: Ahhh, hai un ottimo gusto, mia cara! Trenton Hill Inn è il posto migliore dove passare le vacanze, in Michigan! disse.

Cooper sorrise al quellorgoglio sincero di suo padre: Dice così perché la nostra famiglia vive qui da generazioni! scherzò.

Beh, ha ragione! lo difese Ametista Anchio sarei orgogliosa, se avessi una famiglia antica con una bella storia alle spalle! E il vostro è davvero un hotel delizioso! Ho viaggiato molto, anche in posti esotici, ma devo dire che quellalberghetto è per ora uno dei miei preferiti! esclamò lei.

Roman la guardò con interesse: Così giovane e hai già viaggiato tanto? Che lavoro fa tuo padre? chiese.

Ad Ametista dava un po di fastidio quando gli altri facevano osservazioni sulla sua giovane età: che cavolo di differenza faceva, se fosse giovanissima o meno? Sua madre si era sempre vantata che la figlia, malgrado i suoi ventanni, era già così matura! Cercò di rispondere con calma:

Mio padre non lo so, perché in pratica non lho mai conosciuto. Mia madre diciamo che è una specie di imprenditrice, sempre di qua e di là per il mondo. Una senza radici, insomma!

Ah , capisco disse Roman, con aria poco convinta Cooper, perché non accompagni questa bella signorina a fare il giro dellisola? disse, rivolto al figlio.

Cooper annuì con vigore: nulla lo avrebbe reso più felice che accompagnare Ametista in giro per lisola! Non avrebbe potuto sperare in unoccasione migliore di quella, nemmeno se lavesse programmato a tavolino! E Ben per fortuna era fuori dai piedi, così non avrebbe potuto mettergli i bastoni tra le ruote con la ragazza! Per ora, Cooper sentiva di avere un punto di vantaggio sullamico.

Aveva scoperto molte cose su di lei, online. Sulla sua vita privata poco, ma la rivista ASK metteva in bella evidenza tutti i suoi articoli. Ametista aveva scritto anche molti editoriali. Da quello che aveva capito, il ruolo della ragazza, nel magazine, era molto più importante di quello che aveva detto lei. In seguito, le avrebbe chiesto conferma se il giornale fosse il suo, come credeva, e così si sarebbe anche spiegato il nome ASK del magazine.

Avrebbe approfittato di quella occasione per raccontarle della leggenda del luogo. Lui e il padre erano degli esperti, in materia. La cosa era di dominio pubblico, ma solo la famiglia Marchant era in possesso di tutte le lettere di Marianne, e dei suoi diari. Erano tra le tante cose che la donna aveva lasciato in quella che allepoca era una locanda, mentre fuggiva.

Se ti va, ti faccio vedere dei posti interessanti. le disse.

Quel pomeriggio si preannunciava il più bello della sua vita! Le sorrise e insieme si avviarono sul vialetto, passando dietro alla casa. Lì, Cooper si fermò sul bordo di una ripida scogliera. Lacqua del lago si frangeva sulle rocce. Proprio in mezzo al lago cera unisoletta in cui si innalzava una sommità rocciosa, bianca e grigia. Dal punto in cui si trovavano, sembrava così vicina da poterla toccare con la mano.

Cooper le diede un colpetto sulla spalle e gliela indicò:

Quella è Ghost Peak. Non è proprio una montagna, ma a noi di famiglia piace immaginarla come il nostro monte privato. Quellisolotto è antico, e stava già qui molto prima che venisse fondata la cittadina. Però una volta non si chiamava così: il nome gli è stato dato dopo la morte di Easton Hill.

Ametista si soffermò a guardare laltura: E perché questo nome, poi? Che centra quellisolotto con la morte di Easton Hill? disse, puntando lo sguardo su Ghost Peak.

Cooper sorrise. A questo punto, poteva anche dirle tutto. Ormai, aveva la sua attenzione e non voleva perderla.

Secondo la leggenda, Easton Hill e Marianne erano fuori in barca, per una passeggiata. Pare che lì Easton labbia chiesta in moglie e che lei abbia accettato. Era uno dei loro posti preferiti, perché è così romanticoE non è cambiato molto, da allora. Anche alla gente del luogo ogni tanto piace andare in gita sullisolotto.

Ametista scosse il capo: Se è solo per questo, allora dovevate chiamarlo Love Peak e non Ghost Peak! La cosa non quadra. Perché quel nome strano, che fa pensare ad una storia tragica, di fantasmi? chiese, poco convinta.

Sarebbe stato il nome giusto, se ci fosse stato il lieto fine. Ma purtroppo la storia damore è finita in tragedia.

Che vuoi dire? Spiegati meglio! chiese Ametista, guardandolo di sbieco.

Perché poi lui ha perso la sua amata. O lei ha perso lui, a seconda dellinterpretazione. Quindi si dice che, in un preciso giorno dellanno, lui si rechi allisolotto, sperando di ritrovarla. Però sembra, che fino ad ora, non abbia avuto molta fortuna, povero bastardo Messa così, era davvero una storia tragica.

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