Kyou sorrise, cosa che non faceva quasi mai. Gli piaceva il gioco del gatto col topo, e la sacerdotessa aveva bisogno di una lezione sui rischi che si corrono stando da sola, in una terra così pericolosa.
Scivolò lentamente verso di lei, vedendo che aveva gli occhi chiusi. Si sporse senza toccarla, in bilico a mezzaria, lasciando che i suoi capelli lunghi creassero una cortina che li circondava. Il dolce battito delle sue ciglia scure sulle guance candide lo fece fermare. Con stupore, abbassò lentamente lo sguardo sulla sua bocca. Le appoggiò le labbra allorecchio e vi alitò con il proprio respiro caldo.
Kyoko aprì gli occhi sconvolta e girò la testa, strofinando la guancia contro le labbra di Kyou che si fermarono sulle sue. Lo guardò dritto in quegli occhi dorati. Erano ipnotici. Era come essere baciati da un angelo, ma invece era Kyou. E il fratello di Toya non era un angelo. Era il guardiano più temuto e potente, ed era anche uno dei suoi protettori, sebbene lo vedesse raramente.
Kyoko smise di galleggiare, in preda al panico. Iniziò ad affondare, ma non le importava se ciò serviva a tenerla lontana da quegli occhi ipnotici. Trattenne un grido quando lui si sporse di scatto, afferrandola per la schiena, e la tirò fuori dallacqua stringendola a sé.
Kyou sentì che aveva paura di lui e decise che non lavrebbe spaventata. Tutti lo temevano anche i suoi fratelli. I suoi occhi dorati brillavano mentre la teneva stretta, portandola a smettere di dimenarsi. Molto tempo fa, il Cuore di Cristallo Protettore li aveva destinati ad essere alleati e lui non avrebbe permesso che colei che doveva proteggere avesse paura della sua protezione. Kyou usò il potere del controllo della mente per scrutare i suoi ricordi e scoprì che la sacerdotessa non era mai stata baciata da nessuno fino ad allora. I suoi occhi sincupirono piacevolmente a quel pensiero.
Kyoko era così sconvolta da non riuscire a far altro che fissare quei due laghi dorati, in attesa di non sapeva cosa, ma Dio, quanto era bello. Le sembrò di vedere un lieve sorriso sul suo volto. Sbatté le palpebre, chiedendosi se non le avesse appena letto nel pensiero. Ora sapeva perché non era mai stata così vicino al guardiano doro era un pericolo per i sensi.
Provando unattrazione fuori dal proprio controllo, Kyou premette le labbra sulle sue in un possente bacio, come per siglare un qualche accordo segreto. Durò solo pochi secondi ma sembrò uneternità, poi si staccò lentamente, chiedendosi quale incantesimo lei gli avesse mai lanciato per fargli provare tali e sconosciute emozioni. Kyou la teneva stretta non era pronto a lasciarla andare. La guardava con unespressione strana quasi con stupore, e i suoi occhi dorati sembravano frammenti dei riflessi dellacqua.
Aveva intenzione di insegnare alla sua sacerdotessa cosa sarebbe potuto accadere se fosse stata sorpresa da sola e indifesa ma, in qualche modo, la cosa si era trasformata in qualcosaltro. Avrebbe dovuto immaginarlo, prima di toccarla. I suoi sensi si estesero e sentì suo fratello avvicinarsi a passo svelto, portandolo a ringhiare silenziosamente per lintrusione. Kyou si diresse verso la riva e la rimise delicatamente in piedi.
Vedendo che era ancora ipnotizzata, allungò dolcemente una mano e le sfiorò una guancia con il pollice, sentendo la furia possessiva scorrere nel proprio sangue di guardiano. Preso ancora una volta dallattrazione, avvicinò di nuovo le labbra alle sue per un ultimo bacio infuocato prima di sparire, lasciando dietro di sé solo una svolazzante piuma doro traslucida, che svanì a contatto con la superficie dellacqua.
Kyoko rimase ferma lì dopo che Kyou si era dileguato, cercando di capire cosa diavolo fosse appena successo. Poi si guardò sconvolta. Era nuda e lui laveva toccata, stringendola. Non poté fare a meno di sentire qualcosa nella bocca dello stomaco calore. Un qualcosa che, fino ad allora aveva provato solo in rari momenti con Toya.
Alla fine, riprendendo il controllo, afferrò i propri vestiti e li strinse. Kyou, come ha potuto?. Sentì salire la propria collera nei confronti del sommo e potente signore Kyou. Chi diavolo si crede di essere?, alzò il viso al cielo mentre con le dita si sfiorò le labbra che ancora le pizzicavano.
Sirrigidì quando sentì la voce di Toya chiamare il suo nome. Fantastico pensò. Kyoko prese la camicia, infilandosela rapidamente. Quando tirò fuori la testa dallo scollo, incrociò lo sguardo di Toya, a pochissimi passi da lei. Mentre tirava giù lindumento più in fretta che potesse, arrossì in tutte le sfumature di rosso.
«Toya, voltati!» gridò, poi si lamentò tra sé: «Accidenti, ma i guardiani non hanno il senso del pudore?».
Visto che Kyoko era via da troppo tempo, Toya era corso nella foresta, maledicendo la propria testardaggine per non averla accompagnata. Seguendo il suo odore, non era certo preparato a ciò che si era trovato di fronte lei sembrava una dea. Vide il suo seno che seguiva i movimenti delle braccia e rimase raggelato.
Sì, laveva sentita dire Voltati!, ma ciò non significava che potesse farlo. Tutto il suo sangue surriscaldato gli era appena arrivato al petto e non poteva muoversi. Quando il suo sguardo si posò molto lentamente sul suo corpo, trovò finalmente pace incontrando il suo viso. Dannazione, aveva già visto quello sguardo. Sapendo che lei stava per lanciargli lincantesimo addomesticante, Toya si girò di scatto. La sentì brontolare alle sue spalle qualcosa a proposito dei guardiani senza pudore.
Mentre imprimeva quellimmagine nella mente, qualcosa attirò la sua attenzione. Sentiva chiaramente il profumo di Kyoko, ma era mescolato a un altro profumo. Pagliuzze dargento comparvero negli occhi dorati di Toya quando si voltò lentamente, assicurandosi che lei fosse vestita, così da potersi muovere. Le si avvicinò, sperando di sbagliarsi, e più si avvicinava, più forte era il profumo.
Kyoko rimase immobile, in attesa che lui si fermasse. Sapeva che percepiva lodore di suo fratello su di lei. Tutti i guardiani avevano sensi acuiti e, a distanza di tempo, lei stava ancora cercando di abituarsi a questa cosa terrificante. Sirrigidì quando Toya si avvicinò, provando quasi paura quando lui avvicinò una guancia alla sua e annusò. Poi le afferrò il mento e le girò il viso verso il suo, fissando la sua bocca.
Toya la vide tremare e percepiva il forte odore della sua paura. «Kyoko, cera Kyou qui con te?». Quando lei annuì, le guardò di nuovo la bocca, con lo sguardo fisso sulle labbra, «Lo hai morso?».
Kyoko fu così sorpresa a quelle parole che le sue ginocchia quasi cedettero. Poi, ripensando alla domanda e immaginandosi mentre mordeva il guardiano più temuto della Terra, si mise a ridere.
«No, Toya, non lho morso! Stavo facendo il bagno e galleggiavo con gli occhi chiusi. Quando li ho riaperti lui era lì, praticamente sdraiato sopra di me e », strinse le spalle e la sua voce divenne quasi un sussurro, « mi ha baciato.». Kyoko smise di ridere quando vide che le iridi di Toya erano diventate argentate, più che dorate.
Lui la afferrò per le spalle e la scosse, doveva sapere esattamente cosera successo. «Kyoko, ha fatto qualcosaltro? Devi dirmelo!», sentiva il terrore crescere dentro di sé al pensiero di Kyou che avesse baciato Kyoko a cosa diavolo stava pensando?
Lei rimase sconvolta per la sua furia improvvisa. Strinse le spalle e, con uno sguardo confuso, annuì: «Sì, mi ha preso in braccio e mi ha portato a riva, mi ha messo giù e poi è sparito.». Alzò nervosamente una mano e se la passò tra i capelli bagnati, guardando da unaltra parte. In silenzio, si chiese dovera Kyou, e se era ancora lì a guardare. Di solito la sua presenza si percepiva, non si vedeva. «Non ha detto neanche una parola.» aggiunse.
«Kyoko, ti ha lasciato un segno da qualche parte?» chiese Toya con voce calma, mentre dentro di sé urlava, rifiutandosi di credere alla realtà. Le scostò i capelli per guardarle il collo prima che lei potesse rispondergli. Sentiva il suo cuore battere forte sotto la pelle mentre cercava eventuali segni nascosti che Kyou poteva averle lasciato.
Kyoko cercò di respingere la sua mano, ma lui non smise, così gridò: «No, non ha fatto niente! Perché?», stava iniziando a perdere la pazienza. Che cosa voleva dire Toya con Ti ha lasciato un segno?. Le venne la pelle doca immaginando una scena di vampiri di un vecchio film in bianco e nero. Poi la scena si trasformò in un film più recente, in cui il vampiro era affascinante e e la scacciò subito dalla mente.
Toya scostò la mano, non avendo trovato alcun segno, ma la guardò molto intensamente, con il cuore che gli martellava ancora forte nel petto. «Non va bene.». La vide portarsi le braccia al petto come se avesse freddo. Ringhiò in gola, guardando nei suoi occhi color smeraldo.
«Dora in poi, starai vicino a me.». Fissò le sue labbra per un minuto, non gli piaceva il fatto che Kyou lavesse baciata e lui no. Gli sembrava di impazzire e questo lo faceva infuriare ancora di più. Annusò di nuovo il suo profumo; avvertiva ancora lodore di suo fratello e non gli faceva piacere.
«Kyoko, fai un altro bagno.» le disse un po bruscamente, cogliendola di sorpresa e facendola innervosire.
«Ma lho appena fatto!», i suoi occhi di smeraldo gli lanciavano scintille.
Toya sorrise tra sé. Amava farla arrabbiar, era così carina. Poi, annusando di nuovo, le disse: «Puzzi!».
«Toya!» urlò Kyoko, stringendo i pugni lungo i fianchi.
Lui sentì il proprio corpo appesantirsi e si accasciò. Dio, odiava quando lei gli lanciava lincantesimo addomesticante. «Kyoko, smettila!» la fulminò con lo sguardo. «Dannazione!».
«Beh sei maleducato! Io non puzzo!». Lei abbassò lo sguardo, sperando che Toya rimanesse fermo, così lo avrebbe bloccato di nuovo.
Sentendo che gli effetti dellincantesimo stavano svanendo, Toya si rialzò lentamente, sperando che lei non glielo lanciasse di nuovo. «Kyoko, ascolta, ti prego, fai un altro bagno. Tu non lo senti, ma io sì.», e cercò di spiegarsi, ma lei lo interruppe.
«Toya!» sibilò Kyoko e lui si accasciò di nuovo. Era fortunato che non lo stesse prendendo a calci.
Rimase così per un minuto, poi Kyoko abbassò lo sguardo. Lentamente, lui la guardò e sussurrò: «Hai il suo odore addosso.», poi si alzò, con i suoi occhi di argento fuso nascosti sotto la frangia scura, e i riflessi brillarono alla luce del sole. Perché Kyoko non capiva che non sopportava lidea di sentirle addosso lodore di Kyou e non il suo?
Toya si voltò e sincamminò nel bosco, lontano da lei lasciandola lì confusa. Aveva unaria così triste mentre parlava. Kyoko abbassò la testa, sentendosi la persona più stupida del mondo, anzi di entrambi i mondi. Sapeva che, tra tutti i suoi fratelli, quello con cui lui andava meno daccordo era Kyou nonostante fossero dalla stessa parte. Avevano sempre combattuto tenendosi a distanza.
«Oh Toya, mi dispiace.» sussurrò nel vuoto che lui aveva lasciato. Tornando di nuovo in acqua, si spogliò e fece un bagno per lavare via lodore di Kyou.
Sorrise pensando: Non gli piace lodore di Kyou. Forse è geloso?. Poi sospirò, ripensando: O semplicemente non gli piace Kyou?. Ricordando ciò che era successo prima, mentre era da sola, si affrettò a lavarsi, non volendo altri visitatori sgraditi. Uscì rapidamente dallacqua, si vestì e si diresse allaccampamento.
Kyoko giunse alla radura dove sapeva che Toya lavrebbe aspettata, e infatti era lì. In quel momento non voleva affatto stare da sola con lui, visto quello che era successo alla sorgente. Scrutò rapidamente larea in cerca di Kamui, ma non lo vide. «Dovè Kamui?» chiese nervosamente.
Toya stava aspettando che lei tornasse, anche se era arrivato con solo pochi minuti di anticipo perché la stava sorvegliando per assicurarsi che Kyou non tornasse per finire quello che aveva iniziato.
Scrollò le spalle come se non gli importasse, rispondendole: «È andato da Sennin. Tornerà in mattinata così potremo proseguire.».
Aveva mandato Kamui dal vecchio per chiedergli se sapeva qualcosa sul luogo in cui potrebbero trovarsi i talismani. Da qualche parte nel profondo della sua mente, Toya sapeva che era solo una scusa per stare da solo con lei per un po ma non glielo avrebbe detto.
Kyoko sospirò e si sedette, chiudendo gli occhi e appoggiandosi allalbero. Dannazione, era di nuovo nella stessa situazione che aveva evitato con la passeggiata. Cercando di distrarsi, la prima cosa che le venne in mente fu Kyou, con i suoi occhi dorati che lasciavano trasparire un velo di emozione. Era la prima volta che lo vedeva mostrare emozioni oltre allinespressività o alla rabbia in battaglia. E laveva anche baciata.
Perché laveva baciata in quel modo? E perché lei non aveva cercato di fermarlo? Era come se non fosse stata in grado di pensare, ma solo di sentire. Anche se aveva ancora molta paura di lui, al tempo stesso si sentiva al sicuro. Dopotutto, era uno dei suoi guardiani. Non le avrebbe fatto del male o sì? Era il suo primo bacio e non lo avrebbe mai dimenticato. Guardò Toya e lo sorprese a fissarla di nuovo.
Toya aveva visto le emozioni alternarsi sul suo viso e si chiese a cosa stesse pensando. Sembrava nascondere un segreto, poi notò il leggero rossore sulle sue guance e capì di avere ragione stava pensando a Kyou! Sentì un grido rimbombargli nella testa. Quando Kyoko si voltò, la guardò. Poi si girò e guardò dallaltra parte, incrociando le braccia sul petto e lasciandola confusa a guardargli la schiena.
Kyoko aggrottò la fronte, poi gridò: «Che cosa dovrei fare?». Lui non si girò né le rispose. Per che cosa era arrabbiato, adesso? Allimprovviso, un brivido le corse lungo la schiena e il cuore cominciò a batterle con forza il male. Alzando il viso, chiuse gli occhi e sentì loscurità avvicinarsi. Si trattava senza dubbio di un demone e aveva un frammento del Cuore di Cristallo Protettore.
Toya percepì il battito accelerato di Kyoko e si girò a guardarla. «Kyoko, che succede?», la sua voce era piena di preoccupazione, facendogli dimenticare di essere arrabbiato con lei.
«Un talismano, molto potente e contaminato dalloscurità. Si muove veloce in questa direzione.», indicò verso sinistra ed entrambi scattarono in piedi e cominciarono a correre in quella direzione. Non avevano fatto molta strada quando sentirono qualcosa schiantarsi tra gli alberi, direttamente davanti a loro.
Il corpo di Toya si mosse con armonia, gli avambracci sbatterono sui fianchi come per richiamare la sua attenzione sul potere che si nascondeva lì. Con un semplice movimento del polso, il pugnale di fuoco scivolò fuori dalla sua carne e lui balzò davanti a Kyoko, spingendola dietro di sé con laltra mano. Si preparò, poiché la foresta di fronte a loro aveva assunto vita propria. Gli alberi e il fogliame circostanti frusciarono e sbucò un enorme demone.
Kyoko deglutì a fatica mentre lo guardava. Era circa dieci volte più alto di loro e sembrava molto cattivo. Guardò il cielo azzurro e si chiese se si sarebbe mai abituata al fatto che i demoni vivessero lì. Poi sussultò quando quegli orribili occhi rossi fissarono lei e Toya.
Toya annusò laria, facendo una smorfia. Quellessere puzzava come se fosse stato sepolto e lasciato a marcire a lungo prima di strisciare fuori dalla propria tomba. Avrebbe giurato che fosse Hyakuhei a controllarlo, perché non percepiva un tale potere in un demone da molto tempo.