Cuori Infuriati - Amy Blankenship 6 стр.


«Invocherò la magia del Tenshi per lanciare un incantesimo sulla sacerdotessa e farla innamorare di me.» disse Hyakuhei, poi iniziò a ridere, ma non cera divertimento nella sua risata. Chiudendo gli occhi, convocò la figura di uno dei demoni che aveva inglobato nel proprio corpo e che ora controllava.

Il Tenshi avrebbe potuto tessere un incantesimo attorno alla ragazza, facendola innamorare inconsapevolmente di colui che la possiede. Invocando anche un demone di immensa forza e una massa di fluttuanti spiriti maligni per tenere a bada Toya e gli altri, Hyakuhei li inviò contro il gruppo mentre osservava tutto attraverso lo specchio delle anime.

*****

Quando Toya e il gruppo si avvicinarono allaura sinistra della valle, Kyoko si fermò. Il male lo sentiva intorno a loro, ma non riusciva a vederlo. «Cè qualcosa.» sussurrò, facendo un passo indietro, spaventata. I suoi occhi color smeraldo si volsero verso una collina di fronte a loro proprio quando un enorme demone sbucò da terra, come se uscisse da una tomba senza nome.

Toya ringhiò ai demoni minori provenienti anchessi da sottoterra. Sembrava che qualcuno avesse aperto una porta dellinferno. I pugnali gemelli scintillarono allistante e Shinbe e Suki si misero al suo fianco. Kaen digrignò i denti e Kamui si precipitò verso Kyoko per starle davanti, nel caso in cui i demoni superassero gli altri.

Toya balzò in avanti urlando: «Kyoko! Vedi un talismano nel demone più grande?».

Lei guardò la creatura e notò una luce soffusa sulla fronte. «La fronte!» gridò in risposta, mentre Suki colpiva gli spettri che volavano verso di loro passando davanti al demone.

Kyoko vide Shinbe che iniziava a srotolare il bracciale di perline di ametista per creare il buco nero con cui lo aveva maledetto Hyakuhei da bambino, lo stesso buco nero che avrebbe potuto inghiottirlo per intero semmai i suoi poteri fossero finiti fuori controllo. Il vuoto del buco nero risucchiava i demoni nelle sue profondità, divenendo una delle loro armi migliori e più pericolose nella battaglia contro Hyakuhei e i suoi servitori.

Kyoko vide unombra volare sopra di sé e guardò in alto. «Shinbe! Non farlo! È una creatura fasulla!» gridò, e Shinbe alzò lo sguardo, chiudendo rapidamente il buco nero e facendole un cenno per ringraziarla dellavvertimento. Poi, uno sciame di demoni volò verso di loro. Quelle creature fasulle erano la sola rovina dei buchi neri.

Shinbe era quasi morto lultima volta che, accidentalmente, ne aveva risucchiata una. Il loro potere rifletteva nel vuoto, facendolo finire fuori controllo con il rischio che lui venisse consumato dal buco nero.

La baionetta di Suki spuntò in aria allultimo secondo, uccidendo alcuni demoni. Shinbe lanciò scongiuri ed incantesimi a quelli rimasti che li attaccavano.

In quel momento stava accadendo di tutto e Kyoko guardava il gruppo combattere contro un grande sciame di demoni. Creature volanti attaccarono Toya con movimenti troppo veloci da seguire, fornendo al demone mammut un varco per attaccare. Toya fu gettato a terra solo per rialzarsi e finirci di nuovo.

Kyoko puntò la balestra, con lintenzione di aiutarli più che poteva, quando qualcosa attirò la sua attenzione, bloccando i suoi movimenti. Unaura luminosa la circondò, respingendo Kamui come se fosse stato lanciato da qualcuno. Era così lucente che Kyoko chiuse gli occhi e si riparò con il braccio per non essere accecata.

Toya vide la sfera di luce scendere su Kyoko. Il cuore gli batteva nel petto la sua attenzione era puntata su di lei invece che sulla lotta con il demone quando si alzò da terra ancora una volta.

Aprendo gli occhi, Kyoko rimase a bocca aperta quando vide un uomo proprio davanti a sé. Era bello con le ali lucenti proprio come nei libri di letteratura a scuola. Chiunque avrebbe detto che era un angelo. Ma quelluomo non era affatto un angelo lei lo sentiva. Tese la corda della sua balestra e una freccia eterea si formò mentre ricordava la storia del bellissimo angelo cacciato dal cielo perché era cattivo.

Kyoko inquadrò il proprio obiettivo mentre lo guardava negli occhi, ma non riuscì a colpirlo. Come poteva danneggiare qualcosa di così prezioso? Aveva lunghi capelli bianchi che gli svolazzavano intorno, non aveva mai visto niente di così bello in vita sua. La creatura le si avvicinò lentamente, sussurrando parole che lei non riusciva a capire.

Suki e Shinbe avevano spazzato via quasi tutti gli spiriti volanti e corsero ad aiutare Toya con il demone infuriato che lo stava sbattendo a terra perché si era distratto dalla lotta. Era impegnato a cercare di vedere cosa stesse succedendo a Kyoko.

Suki estrasse la sua arma e squarciò la guancia del demone, ottenendo la sua attenzione. Shinbe la prese proprio mentre il demone attaccava, sollevando detriti quando i suoi artigli mancarono il colpo e graffiarono il terreno. Urlò a Toya: «Tu va ad aiutare Kyoko! Ci occuperemo noi di questo essere!».

Toya corse verso la luce, vedendo limmagine di un uomo con le ali fluttuanti davanti a Kyoko allinterno della barriera. Corse verso di loro ma la barriera lo respinse come aveva fatto con Kamui. Piccoli fulmini di colore nero gli sfrigolavano sulla pelle. Volando allindietro, atterrò con un rumore di ossa rotte. Rimase lì per un momento, stordito, e cercò di riprendere fiato.

Kamui si trovava dallaltra parte della sfera, lanciando freneticamente ogni incantesimo che potesse destabilizzare la barriera, ma non funzionava. Ringhiò per la frustrazione, mentre cercava ancora di violare lo scudo e raggiungere Kyoko. Congiungendo le mani davanti a sé, lanciò il suo incantesimo più potente, ma lo vide riflettere contro la barriera e tornare indietro, facendolo slittare sullerba in preda alla rabbia.

Kyoko stava cercando di colpire la figura di fronte a lei. Lo sentiva sussurrare incantesimi e provava una strana sensazione nel petto. Non era doloroso ma sembrava che stesse per scoppiare. Non era dolore era un sentimento damore. Era ancora abbastanza lucida da provare paura allo stesso tempo.

Cercò di fare un passo indietro mentre lui si avvicinava ancora di più e, in quel momento, capì esattamente cosa le stesse facendo. Quel demone malizioso la stava ammaliando e adesso era troppo tardi. Kyoko sbatté le palpebre lentamente. Sentiva la schiacciante sensazione di essere innamorata. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per quella persona, ma non sapeva chi fosse quella persona. Chi amava così tanto da provare dolore?

Sentì la terra tremarle sotto i piedi e cominciò a sprofondare in un vuoto proprio mentre il demone attraente giungeva ad un soffio da lei. Le labbra setose sfiorarono le sue e il mondo divenne buio.

*****

Hyakuhei guardò attraverso lo specchio e osservò lincantesimo che veniva lanciato su Kyoko. Sapeva che, quando si sarebbe svegliata, avrebbe amato la persona che si sarebbe trovata davanti. I suoi occhi brillavano di una debole luce color cremisi mentre apriva un portale sotto la sfera protettiva in cui laveva intrappolata ed iniziò ad attirarla verso di sé.

«Sì, vieni da me. Sono io colui che ami veramente.». I suoi pensieri divennero distorti e sentiva che lei stava finalmente tornando a casa. «Comè giusto che sia.» sussurrò.

Yuuhi osservava Hyakuhei senza che un acenno di emozione attraversasse il suo pallido, giovane volto. «Non verrà perché Toya la fermerà.».

Gli occhi di Hyakuhei si strinsero sul ragazzo prima di voltarsi di nuovo verso lo specchio.

*****

Toya si fermò sopra la sfera protettiva che teneva Kyoko lontana da lui. Con il corpo tremante per la paura e la rabbia, raccolse i propri poteri di guardiano e li inviò ai pugnali gemelli.

Toya si fermò sopra la sfera protettiva che teneva Kyoko lontana da lui. Con il corpo tremante per la paura e la rabbia, raccolse i propri poteri di guardiano e li inviò ai pugnali gemelli.

«Non la porterai via da me!». I suoi occhi divennero immediatamente argento fuso appena i suoi poteri affiorarono, emanando unonda durto che gli fece svolazzare selvaggiamente i capelli e vestiti per lesplosione. Tenendo insieme i pugnali gemelli, le lame incrociate divennero di un blu elettrico quando il Tenshi baciò Kyoko.

Il demone alzò lo sguardo proprio mentre Toya scendeva. In un lampo, lo scudo protettivo scomparve e le lame entrarono in contatto con il Tenshi, uccidendolo allistante.

Toya raggiunse Kyoko e la afferrò per la vita, tirandola fuori dal vuoto che si era creato sotto di lei. Saltò proprio quando il grosso demone contro cui stavano combattendo Suki e Shinbe cercò di attaccarlo di nuovo.

Vedendo che Kyoko era incosciente, e non sapendo che cosa le avesse fatto il demone alato, Toya era furioso. Alzando il pugnale di fuoco con un ringhio, sentì aumentare il calore nel proprio sangue guardiano e lo lanciò contro i demoni che avanzavano, riducendoli in mille pezzi.

*****

Yuuhi allontanò lo specchio delle anime da Hyakuhei, che aveva distolto lo sguardo per la delusione.

La voce di Hyakuhei rimase calma, «Non importa, lincantesimo durerà solo un paio dore, dal momento che il Tenshi è stato ucciso.». Non aveva alcun rimpianto perché avrebbe avuto altre possibilità per catturare la sacerdotessa. Aprì il palmo della mano, rivelando i piccoli frammenti di cristallo che lavrebbero condotta da lui. «Lei verrà da me.» disse con voce seducente mentre Yuuhi guardava di nuovo nello specchio.

*****

Toya era così sconvolto da non accorgersi nemmeno che le nuvole nere erano scomparse e il sole splendeva di nuovo. Avvicinò Kyoko in modo che la sua testa gli poggiasse sulla coscia mentre singinocchiava. Non vedeva nessuna ferita, ma lidea che potesse morire lo spaventava terribilmente. Non si curò degli altri che si strinsero intorno a lui.

Kamui gli singinocchiò accanto, «Sta bene?» gli chiese, guardando Kyoko con un nodo in gola. «Avrei dovuto proteggerla.» sussurrò, allungando una mano e sfiorandole la guancia con la punta delle dita. «Kyoko, ti prego svegliati fallo per me. Avanti, perché non ti svegli?». Il tremito nella voce di Kamui spazzò via il senso di colpa che provava per non averla salvata.

Fu Shinbe a rispondere: «Ho riconosciuto il demone che era con lei. Avevo studiato i suoi segreti, un po di tempo fa. È un Tenshi. È molto debole negli attacchi fisici e può essere distrutto facilmente. Il suo vero potere è un ingannevole incantesimo damore.». Rivolse a Toya la domanda successiva: «Non lha baciata, vero?».

Toya annuì, ricordando il lampo di gelosia che lo aveva attraversato quando la bella creatura aveva osato baciare Kyoko.

Shinbe sospirò e si portò la mano agli occhi, poi sbirciò tra le dita, «Allora potremmo avere un problema quando si sveglierà.».

Toya sentì lo stomaco stringersi al pensiero che Kyoko fosse ferita in qualche modo. «Shinbe, qual è il problema? Che tipo di incantesimo le ha fatto quel bastardo? Cè un modo per aiutarla? Un antidoto o qualcosa del genere?» chiese con calma, senza distogliere lo sguardo da lei per paura di vederla smettere di respirare. Non si era mai sentito così paralizzato in vita sua.

«Be, il Tenshi le ha lanciato un incantesimo damore quando lha baciata. È tutto ciò che so. Probabilmente la stava portando da Hyakuhei quando hanno iniziato a sprofondare nel vuoto che si era aperto. Ma, dal momento che hai ucciso il demone, lincantesimo non dovrebbe durare molto a lungo.». Shinbe guardò Toya con aria preoccupata, desiderando che i suoi studi fossero stati più approfonditi per il bene di tutti.

Toy, accigliato, si scostò da lei e si alzò in piedi. Il suo battito accelerò quando chiese: «Che cosè un incantesimo damore e perché Hyakuhei vuole Kyoko sotto il suo effetto?». Poi capì quali erano le intenzioni del nemico. Strinse i pugni, aprendo e richiudendo subito gli occhi, «Maledetto bastardo! Lo ucciderò!».

Si sedette di nuovo accanto a Kyoko e chise: «Be, che cosa accadrà quando si sveglierà, adesso che Hyakuhei non è qui?». Toya cercava di nascondere la rabbia che provava al pensiero che Hyakuhei volesse Kyoko.

Shinbe si chinò e rispose: «Scopriamolo.», sfiorando la ragazza su una guancia. «Kyoko, tesoro. Svegliati.». Sorrise quando le sue ciglia cominciarono a muoversi. Suki si sedette accanto a lui in attesa che Kyoko aprisse gli occhi, per vedere se era tutto a posto.

La vista di Kyoko era sfocata quando aprì gli occhi. Il petto le faceva male. Alzò una mano, posandola sul cuore e chiuse gli occhi per un secondo. Poi sentì Shinbe: «Kyoko, stai bene?». Era chino su di lei, ora vedeva meglio.

Kyoko lo fissò per un momento, sentendo ogni nervo del proprio corpo prendere vita. Dio, Shinbe era bellissimo con i lunghi capelli blu notte che gli incorniciavano il viso perfetto.

I suoi occhi sembravano cristalli di ametista mentre la guardava. «Sto bene.» gli disse, poi si mise a sedere e gli avvolse le braccia intorno al collo per avvicinarlo. «Oh, Shinbe. Ti amo così tanto.».

Gli occhi di Shinbe emanarono un lampo di gioia pura quando Kyoko lo abbracciò. Dimenticando che gli altri stavano guardando, le sorrise e le chiese: «Kyoko, tesoro, mi darai un figlio?».

Lei sorrise, «Lo vorrei tanto.». Aspettava mentre Shinbe le guardava le labbra. In quel momento, larma di Suki colpì Shinbe in testa, stordendolo. Lui rimase a bocca aperta per il dolore, come se stesse morendo.

Kyoko si accigliò quando Shinbe cadde di colpo a terra. Leggermente confusa, si voltò a guardare Suki che stava poggiando la sua arma a terra con uno sguardo compiaciuto.

«Aaah, Suki.» disse Kyoko strisciando verso di lei e sorridendo sensualmente. Raggiungendola, le sfiorò una guancia, «Sei così bella.».

Suki spalancò gli occhi mentre strisciava allindietro nel tentativo di scappare, ma Kyoko la seguiva, continuando a sorridere.

Toya se ne stava seduto lì, troppo stordito per fare qualsiasi cosa. Aveva appena visto Kyoko infatuarsi di Suki.

«Toya, ti prego portala via!» Suki sembrava avere più paura di Kyoko che di qualsiasi altro demone.

Toya sorrise e afferrò Kyoko da dietro, cingendole la vita e facendola sedere in braccio. Sorrise a Suki finché Kyoko non si girò, sedendosi a cavalcioni.

Il suo mondo si fermò quando Kyoko lo guardò. Lamore per lui che le brillava in quegli occhi di smeraldo gli faceva male al petto e si sentiva come se gli stessero prendendo il cuore a calci. Non riusciva a respirare. Era lo sguardo che aveva sempre desiderato e che aveva sognato spesso. Adesso lei era lì, lo guardava dritto negli occhi. Kyoko era innamorata di lui.

«Toya» sussurrò lei a bassa voce, « ti prego, baciami.». Prima che lui potesse acconsentire alla sua dolce richiesta, Kyoko si chinò, stringendogli le braccia intorno al collo. Mormorò: «Ti amo.», e posò le labbra sulle sue.

Toya sentì una scossa di piacere attraversargli il corpo, come se fosse appena morto e risorto. Quando lei dischiuse le labbra, lui non poté fare a meno di guidare la propria lingua in profondità, cedendo al bacio di una vita, alla ricerca di tutti i luoghi nascosti che aveva desiderato trovare.

Trattenne il respiro quando Kyoko cercò di dominare il bacio.

Circondandola con le braccia, si avvicinò ancora di più e unondata di possessività infuriò nelle sue vene. Lesile mano di Kyoko aveva trovato la strada fino ai suoi capelli, che lei afferrò, tenendolo prigioniero.

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