Cuori Infuriati - Amy Blankenship 7 стр.


Shinbe riprese conoscenza. Mettendosi a sedere, seguì gli sguardi attoniti di Kamui e Suki. Girandosi a guardare, rimase a bocca aperta. Sembravano due amanti totalmente presi luno dallaltra che non sapevano di essere osservati. Shinbe allungò la mano e afferrò il braccio di Suki per ottenere la sua attenzione, anche se i suoi occhi erano ancora fissi sulla coppia.

Suki girò leggermente il viso per fargli capire che lo aveva sentito ma il suo sguardo era ancora fisso su Toya e Kyoko. Nessuno dei due riusciva a credere a ciò che stavano vedendo.

Shinbe provò a riprendersi scuotendo la testa per cancellare i cattivi pensieri che minacciavano di prendere il sopravvento. Ricorrendo al proprio buonsenso, si chinò verso Suki. «Non pensi che dovremmo fermarli prima che vadano oltre?» sussurrò, sentendosi un guardone. «Voglio dire, una volta che lincantesimo svanisce e Kyoko ritorna alla normalità, sarà arrabbiata se sarà ancora tutta intera.». Shinbe sapeva che Suki avrebbe capito il doppio senso.

Suki arrossì mentre lo guardava. «Sì, io sono solo contenta che labbia fermata prima che lo facesse a me.» disse, e gli rivolse un sorriso smagliante.

Shinbe sollevò un sopracciglio, chiedendosi cosa diavolo si fosse perso.

Kamui, che rimasto a guardare in silenzio e con stupore, aveva sentito losservazione di Suki. Non poté fare a meno di immaginare Kyoko che intrappolava Suki con un bacio del genere. Scoppiò a ridere e cercò di trattenersi, ma non ci riuscì.

Shinbe e Suki sghignazzarono quando Kamui scoppiò a ridere, ma poi Suki si voltò verso Toya e vide che il suo corpo stava già iniziando a muoversi ad un ritmo sensuale. Capì che dovevano intervenire in qualche modo.

Toya era in paradiso, stava prendendo tutto ciò che poteva. Intensificò il bacio e la sua passione iniziò a divampare. La necessità di possedere Kyoko pulsava nel suo sangue di guardiano. Emise un ringhio sommesso mentre la afferrava dietro la testa. Le intrecciò le dita tra i capelli mentre si spingeva oltre in quel bacio ormai incandescente.

Kyoko era seduta sopra di lui a cavalcioni, e questo gli faceva sentire il suo calore attorno alla propria erezione. Toya le mise laltro braccio attorno alla schiena e si stese sopra di lei. Quella sensazione gli stava facendo perdere il controllo. Non gli importava di niente, solo del suo bisogno di averla completamente.

Lo stimolante odore di desiderio che lei emanava gli fece capire che era pronta a diventare sua per sempre. Tutto quello di cui aveva bisogno era entrare in lei in profondità.

Shinbe e Suki capirono che le cose erano andate troppo oltre e che nessuno dei due aveva più il controllo. Shinbe si alzò e Suki lo seguì, adesso i loro sorrisi erano svaniti. Entrambi avevano troppa paura per avvicinarsi. Non era più divertente.

«Toya, ti prego, fermati subito. Ricorda Kyoko è sotto un incantesimo e non sa quello che sta facendo. Toya!» gridò Shinbe, sperando che non fosse troppo tardi. Fece un passo indietro quando Toya si voltò.

I suoi occhi erano diventati dargento e poi rossi quando grugnì, inviando loro lavvertimento di stare indietro.

Shinbe si mise davanti a Suki per proteggerla. «Non è Toya.» sibilò mentre stringeva il suo bastone così forte che le nocche divennero bianche. Doveva trovare un modo per destare Toya dal suo attuale stato mentale prima che le cose andassero oltre.

«Io non ho paura del lato demoniaco di Toya.» Kamui aggrottò la fronte e si diresse verso di loro con tutte le intenzioni di allontanare Kyoko da suo fratello. Fu fermato bruscamente da Suki che gli afferrò un braccio, mentre Shinbe gli afferrò laltro.

«No, Kamui!» lo implorarono allunisono.

Il cuore di Suki batteva forte per la paura che nutriva per i suoi amici. «Che sia dannato Hyakuhei e le sue maledizioni!». Lei cercò ancora una volta di farlo ragionare: «Toya, lei ti odierà se la reclami adesso che non è in sé. Ti prego, cerca di riprendere il controllo.», poi alzò la voce, «Devi lasciarla andare!».

Lo sguardo di Toya si volse verso Suki mentre le parole attraversavano lentamente la nebbia del desiderio e penetravano nel suo subconscio. Il colore del pericolo svanì dai suoi occhi, facendoli ritornare al color oro fuso. Controvoglia, riportò lattenzione su Kyoko con il cuore a pezzi. Quasi perse di nuovo il controllo quando lei stessa si spinse verso il basso, circondando di calore la sua erezione dura come una roccia.

Gli occhi di Kyoko erano vitrei e colmi di passione sfrenata e lui sentiva lodore del suo desiderio. Lo sguardo di Toya sintenerì. Lei voleva fare lamore. Lo voleva quanto lui.

Resistette allidea di prenderla e volare via con lei. Con tutta la forza di volontà che gli era rimasta, comprese la verità delle parole di Suki. Kyoko lo avrebbe odiato. Laveva già baciata contro la sua volontà, e ora questo. Toya la allontanò gentilmente e si alzò, chiudendo gli occhi per non vedere il suo sguardo deluso.

Kyoko non capiva perché lui se ne stesse andando. Allungò una mano per afferrargli la camicia, desiderando che restasse. Sembrava che il suo mondo sarebbe andato in frantumi se lavesse lasciata. «Toya, ti prego, io ti amo.». I suoi occhi si offuscarono mentre cercava di convincerlo a guardarla. Sussurrò con voce confusa: «Non lasciarmi.».

Toya rimase immobile, incapace di respingere la sua mano. Cercò di ricordare a se stesso che lei avrebbe detto la stessa cosa a Hyakuhei, se lui non avesse infranto la barriera in tempo prima che scomparissero in quel vuoto. I suoi artigli sinfilzarono nei palmi, facendo uscire del sangue, e lui cercò di concentrarsi sul dolore per ristabilire la propria forza di volontà.

Suki arrivò dietro Kyoko e, tenendola stretta, guardò Toya. «Forse dovresti allontanarti per un po finché lincantesimo non svanirà e non avrete ripreso entrambi il controllo.», gli fece cenno con la testa verso gli alberi, sperando che lui le desse ascolto per una volta.

Toya abbassò la testa i capelli nascondevano a malapena il desiderio nei suoi occhi.

Dio, voleva farla sua, voleva marchiarla proprio lì e poi ma Suki aveva ragione, Kyoko non era se stessa in quel momento. Dopo, lo avrebbe solo odiato per questo e lui non voleva che accadesse. Strinse i denti. Semmai avesse fatto sua Kyoko, non lavrebbe mai lasciata andare. Sarebbe stata sua per tutta la vita.

Suki si stupì per lespressione di Toya quando finalmente alzò la testa per guardare Kyoko. Era uno sguardo di desiderio represso a stento largento nei suoi occhi era uguale ai riflessi argentei che gli striavano i capelli color ebano.

Fece un passo avanti, guardando Kyoko mentre si chinava verso il basso, e la baciò con delicatezza sulle labbra prima di sussurrarle: «Mi dispiace.». Poi, con tutto lautocontrollo che aveva, si voltò e scomparve nella foresta.

Suki sospirò quando Kyoko iniziò a piangere. Il suo esile corpo tremava. Le mise una mano su una spalla e guardò Shinbe, non sapeva cosa fare. Il suo labbro inferiore tremò quando notò che Shinbe era girato e le sue spalle erano tese.

Kamui era divenuto silenzioso, non pensava più che fosse divertente. Cera troppa verità in quella situazione e gli stava spezzando il cuore.

*****

Kyou inalò laria che, fino a poco prima, era intrisa del cattivo odore delle creature nemiche. Il profumo era mutato rapidamente e il sole era tornato, ora sentiva lodore della sacerdotessa. Il suo profumo lo attirava, portato dalla brezza, ma sentiva anche lodore delle sue lacrime. Seguendo il profumo agrodolce, la cercò.

Non voleva che nessuno la turbasse e, per qualche ragione, lidea che stesse piangendo gli fece salire la rabbia. Che cosera accaduto al punto da portare le lacrime in quegli occhi di smeraldo? Il suo volto calmo non mostrava alcuna emozione, ma il suo istinto protettivo emerse mentre volava nella direzione da cui proveniva il profumo di Kyoko.

Non voleva che nessuno la turbasse e, per qualche ragione, lidea che stesse piangendo gli fece salire la rabbia. Che cosera accaduto al punto da portare le lacrime in quegli occhi di smeraldo? Il suo volto calmo non mostrava alcuna emozione, ma il suo istinto protettivo emerse mentre volava nella direzione da cui proveniva il profumo di Kyoko.

Toya non era andato lontano quando sentì qualcuno avvicinarsi. Emise un sibilo arrabbiato e la sua agitazione aumentò. Lodore di Kyou era sempre più forte. Lui era calmo e tranquillo mentre gli aleggiava intorno, muovendosi in direzione di Kyoko. Con un ringhio, Toya si voltò e corse di nuovo al punto in cui aveva lasciato Kyoko e gli altri.

Dopo pochissimi secondi, Kyou osservava freddamente il gruppo da unaltezza da cui non poteva essere visto. La piccola piangeva in ginocchio mentre la cacciatrice di demoni le teneva una mano sulla spalla, cercando di confortarla. Shinbe e Kamui sembravano tranquilli e le osservavano da lontano.

Sentiva lodore persistente di Toya, ma non riusciva a vederlo da nessuna parte. Sentiva anche lodore del suo desiderio ancora forte nellaria.

Il suo stupido fratello aveva cercato di fare del male alla ragazza, per caso? Silenziosamente, Kyou fece sì che Kyoko guardasse verso di lui, inviando il pensiero nella sua mente mentre la guardava, senza esternare emozioni. Il suo cuore prese a battere più forte quando lei alzò il viso rigato di lacrime per incontrare il suo sguardo.

Kyou guardò con freddezza verso gli altri in piedi intorno a lei. Tutti si voltarono verso di lui appena la sua voce risuonò dallalto: «Chi ha osato fare del male a questa ragazza?». La sua voce calma smentiva il pericolo in cui si erano messi chiunque le avesse fatto del male, avrebbe pagato.

Capitolo 4 Sentimenti pericolosi

Kyoko guardò in alto, sentendo la voce nella propria mente che le diceva di farlo.

Mentre osservava Kyou aleggiare sopra di lei, le sue lacrime brillavano alla luce come diamanti scintillanti e gli sorrise con adorazione.

Suki sirrigidì alla domanda di Kyou e lo fissò. Scosse la testa, «Non è stato nessuno dei guardiani a farle del male. È stato vostro zio Hyakuhei. Le ha lanciato un incantesimo.».

Poi raddrizzò le spalle, arrabbiata con lui per averli accusati. «Abbiamo ucciso il demone che ha lanciato lincantesimo e Kyoko starà meglio tra un paio dore.».

Fece un passo davanti a Kyoko, cercando di impedire alla sua amica di vedere Kyou. Dopo che le aveva detto del bacio be, non voleva che si facesse strane idee. Le avrebbe lasciato baciare Shinbe, se fosse stato necessario, così bloccò la sua visuale e incrociò le braccia sul petto come per proteggerla.

Kyou sorrise freddamente, poi socchiuse gli occhi, inviando un messaggio di avvertimento a Shinbe. Lui si avvicinò a Suki, aiutandola a coprire la visuale di Kyoko dal potente fratello, ma anche per distogliere la sua attenzione da Suki.

Kamui stava in silenzio dietro di loro e cominciò ad avvicinarsi per unirsi a loro, ma Kaen gli si parò davanti sbucando dal nulla.

Kyou ammirava segretamente il coraggio che dimostravano davanti a lui anche se non avrebbero vinto. Ancora una volta, chiese alla sacerdotessa di guardarlo.

Kyoko si alzò e aggirò le sue due aspiranti guardie del corpo per guardare Kyou. Suki la afferrò per un braccio cercando di fermarla, ma lo lasciò quando Kyou emise un ringhio di avvertimento.

Kyoko guardava Kyou con affetto. Per lei, era la creatura più angelica che avesse mai visto, lì sospeso con la sua camicia di seta bianca svolazzante. I suoi capelli color platino erano spettinati, conferendo unaria sensuale alla sua bellezza senza eguali. E i suoi occhi dorati Dio, lei lo amava.

E questo era ciò che Kyou aveva visto e sentito nei suoi pensieri amore e lei glielo stava donando. Inspirò sibilando e fissandola intensamente, con lo sguardo oscurato dal desiderio.

«Vuole venire da me, lasciatela fare.», Kyou guardò Suki e Shinbe spassionatamente. Il tono della sua voce lasciava intendere che stessero giocando con il fuoco quando lui volse lo sguardo e vide la sacerdotessa guardarlo in adorazione. Lo raggiunse con le braccia tese, facendogli cenno di venire a prenderla. Nella sua mente, dove solo Kyou poteva sentirlo, lei sussurrava il suo nome con desiderio.

Suki e Shinbe entrarono in azione prima che il Signore dei guardiani se ne accorgesse. Entrambi le afferrarono le braccia e le abbassarono. Kyoko si voltò e li guardò entrambi ancora con amore nella sua espressione, come lincantesimo voleva.

Kyou si accigliò leggermente, socchiudendo gli occhi verso di loro. «Che incantesimo le ha fatto?» chiese con voce severa.

Shinbe gli rispose: «Un Tenshi lha baciata poco prima che lo uccidessimo.». Sapeva che non cera bisogno di dire altro, poiché Kyou aveva più conoscenza di tutti loro messi insieme quando si trattava di demoni e incantesimi.

Le labbra di Kyou accennarono un sorriso, dopo aver capito. «Lasciatela andare.» ordinò con tono freddo mentre scendeva accanto a lei. Kyoko lo guardò con un sorriso amorevole che avrebbe sciolto il cuore del più malvagio dei demoni.

Suki e Shinbe lasciarono le mani di Kyoko e indietreggiarono, sapendo che non potevano fare nulla contro di lui. Era troppo potente. Guardarono con orrore quando fece scivolare la mano dietro Kyoko e la tirò a sé, sollevandola in aria volteggiando.

Per un istante, lei sentì la sua coscia tra le gambe, sentendo il calore della sua pelle attraverso i suoi vestiti di seta. Gli avvolse le braccia al collo, premendo ancora di più il proprio corpo su di lui, godendo della sensazione della sua coscia tra le sue.

Kyou vide le sue labbra aprirsi mentre gli si premeva addosso. Cera un altro modo per descrivere lincantesimo del demone ed era sicuro che Shinbe lo sapeva. Lincantesimo laveva mandata in calore. La strinse di nuovo, sentendola sospirare in risposta, e provò una fulminea scossa bruciante nella parte centrale del proprio corpo mentre la guardava con stupore. Nessuno lo aveva mai colpito in quel modo nessun altro avrebbe potuto. Non lo avrebbe mai permesso.

Le sfiorò il viso arrossato quando lei gli si avvicinò, chiedendo altro. Capì che lei non sapeva quello che stava facendo perché sapeva dellincantesimo e della sua innocenza. Innocente o no, la sua passione sarebbe stata una forza indipendente, una volta rilasciata.

Kyou sapeva che lei, una volta svanito lincantesimo, avrebbe ricordato tutto quello che era successo e allora spinse la coscia, dandole la pressione che cercava. Si fiondò sulle sue labbra in un bacio esigente e affamato. Lavrebbe accesa di desiderio desiderio che sarebbe andato ben oltre lincantesimo.

Sentiva la sua esile mano scivolargli tra i capelli e afferrarli. Le sensazioni che ne derivarono gli fecero quasi perdere il controllo mentre divorava la sua bocca e vibrava facendole conoscere il ritmo che un giorno le avrebbe mostrato. Sforzandosi di controllarsi, ricordò a se stesso che non lavrebbe avuta in quel modo. Non sotto leffetto di un incantesimo.

Agli altri quasi venne un colpo quando Toya sbucò dalla foresta e atterrò proprio sotto Kyou e Kyoko. I suoi occhi erano rosso sangue per la rabbia, mentre guardava Kyou baciare con passione la ragazza che lui amava più della sua stessa vita. E non vedeva lora di ucciderlo per questo.

«Kyou! Lascia andare Kyoko.» ringhiò, sentendo il proprio sangue demoniaco pulsare pericolosamente in superficie. «Subito!».

Kyou interruppe il bacio e il suo sguardo dorato si volse verso Toya con poca simpatia. «Siete stati voi a lasciare che le accadesse questo o sbaglio?». Si voltò verso la ragazza, i suoi occhi lo guardavano con desiderio e le sue labbra lo baciavano profondamente. Quello non era il momento né il luogo. Sentiva che lincantesimo stava già iniziando a svanire e capì che lasciarla agli altri era sicuro, adesso.

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