La Fossa Di Oxana - Charley Brindley 2 стр.


Toccò la targhetta di metallo spesso con il nome sulla porta e notò uno sfocato riflesso nellottone lucidato. Si girò e fece un passo indietro: si trovò davanti tre giovani donne, fianco a fianco.

Tosh gettò lo sguardo verso lascensore mentre con la mano cercava di trovare la maniglia della porta, sperando di non averla chiusa chiave.

Cosa cè che non va in me? Non cè niente da temere da tre donne non è vero?

Scusatemi, signore. Si fece da parte tentando di passare a fianco alla terzina.

Siamo qui per le posizioni nella gestione, rispose la donna al centro impedendogli di scappare.

Squadrò il suo completo di Armani e poi guardò di traverso il suo azzurro cappellino da baseball.

Il cappellino aveva ricamato sopra Echo Forests, il nome dellaltra sua compagnia. Se lo tolse e si sistemò i capelli. Le belle donne lo facevano sentire sempre inferiore, e in quel istante ce nerano addirittura tre.

Tosh passò lo sguardo dalluna allaltra, nel tentativo di trovare delle caratteristiche in base a cui distinguerle. Avevano una ventina danni e tutte e tre erano della stessa altezza con i loro tacchi a spillo, poco più basse del suo smilzo metro e ottanta.

Avevano i capelli castani ed indossavano identiche gonne beige con giacche color crema, poco costose, però su misura. Ognuna aveva delle tenui mèches e vivaci boccoli che cadevano sulle loro spalle.

Sono ancora aperte le candidature? chiese la donna a destra.

Aveva lo stesso tono impetuoso di quella al centro, solo meno imponente. Forse voleva mitigare la sfrontatezza di sua sorella con un tocco di precauzione. Prima che abbassasse gli occhi, Tosh notò che il loro colore castano-miele creava un bel contrasto con la carnagione chiara.

La terza non aprì bocca, ma tutte parevano ansiose.

Sì. Le candidature sono ancora aperte, però la signora Applesauce, cioè la signora Applegate storpiò il nome della consulente di proposito, nel tentativo di creare una crepa nella loro apparenza glaciale. Ridacchiò, ma quando vide che nessuna delle tre accennò il minimo sorriso, arrossì e si aggiustò il colletto della camicia, che sembrava essere diventato troppo stretto. Umm, la signora Applegate è già andata via. È lei che segue i colloqui. Potreste tornare in mattinata? Fece un passo verso lascensore. Devo proprio andare.

No, rispose la donna al centro. Non è possibile.

Dobbiamo essere assunte per domani alle 9, aggiunse quella alla destra con tono più debole.

Tosh si girò senza prestare alcuna attenzione alla terza, in fin dei conti non aveva ancora detto nulla. Perché? chiese alla donna al centro.

Sfacciato, dirà qualcosa di sfacciato, però sembra lei quella al comando.

Diede unocchiata alle sue scarpe alte e aperte sul davanti, poi lasciò vagare gli occhi sul suo corpo, fermandosi di qua e di là.

La gonna è troppo lunga però belle gambe. Peccato appartengano al corpo di una bulla.

Perché, la terza parlò per la prima volta. La sua mano andò ai bottoni davorio della sua abbottonata giacca color caffelatte. Se entro le cinque del pomeriggio di domani non abbiamo un lavoro retribuito, perderemo il nostro appartamento. Guardò la sorella che stava al centro.

Ah, una crepa nellarmatura della loro imperscrutabilità. Cosè che abbiamo qui? Tre giovani donne che sono palesemente ambiziose e ardenti nella loro determinazione. E lei non è né maleducata né brusca. Diplomatica è un aggettivo migliore. Sì, signorina Diplomazia. I suoi riflessivi occhi incoraggiano la comunicazione, al contrario di quelli di quella in mezzo, che assorbe meccanicamente i dettagli visivi e calcola le sue mosse come un ufficiale militare.

È lei il manager? gli occhi di signorina Impudenza incontrarono i suoi senza esitare.

Si potrebbe dire. Il mio nome è Kennitosh Scarborough. Non era mai sicuro se dare o meno la mano alle donne,nonostante lo volesse. Quando tese loro la mano, nessuna delle tre offrì la propria, così finì con il far cadere la sua, mettendola nella tasca dei pantaloni.

Perché non offrono i loro nomi?

Si decise a chiederlo però non ne ebbe loccasione.

La signora Applegate fa rapporto a lei? signorina Prudenza chiese da destra.

Come lo fanno?Comè che riescono a continuare i pensieri luna dellaltra? Hanno una mente condivisa in tre corpi diversi?

Sì, lo fa.

Quindi potrebbe farci lei il colloquio. Era una richiesta, non una domanda da parte di quella al centro.

Questo non è possibile. Signorina Impudenza è troppo insistente.

Di solito Tosh assecondava le persone maleducate, almeno finché non riusciva ad andarsene educatamente. È stata però una giornata lunga, ed era atteso a cena per le 18:30. Poi doveva tornare a lavorare sulla situazione nellAmazzonia.

Perché non me ne sono occupato prima di cominciare a lavorare sullAndalusia Publishing? In fondo avrebbe potuto aspettare un altro mese finché lAmazzonia

Non ci vorrà molto insistette signorina Prudenza.

Tosh mise a terra la sua ventiquattrore e diede unocchiata allora, quasi le 18:00. Per sbaglio cliccò su un bottone sul lato dellorologio. Partì il lettore. MP3 e dalla piccola cassa suonò Withces, Bitches and Brides di Carma Merit.

Signorina Impudenza guardò il suo orologio e scrollò le spalle, signorina Prudenza piegò la testa corrugando la fronte, mentre signorina Diplomazia sorrise. Il suo sorriso aprì una finestra nella sua personalità.

A signorina Impudenza probabilmente causerebbe dolore provare a sorridere.

Premette il tasto per silenziare Carma, ma lei continuò a cantare lo stess0. Allinizio era un strega, poi diventò una Spinse più forte il pulsante, signora Merit disse stronza, poi perse la voce.

Arrossì. Tasto delicato.

Gli occhi di signorina Diplomazia seguirono ogni sua mossa, guardando con apparente interesse ogni suo gesto e movimento, come se tentasse di trovare un briciolo di intelligenza in tutto quello che Tosh faceva.

Che trio, così identiche eppure così diverse.

Supponiamo, per esempio, che io abbia già due candidati in mente che sono pienamente qualificati per le posizioni nella gestione e che mi serva solo unaltra persona. Chi di voi si candiderebbe per la posizione libera? Non aveva nessuno in lista, però pensò di sapere già la risposta a questa domanda.

Impossibile rispose signorina Impudenza.

Abbiamo letto tutti gli annunci di lavoro nel giornale. Lo sguardo di signorina Prudenza lo abbandonò non appena egli guardò nella sua direzione.

Inoltre, intervenne signorina Diplomazia mentre si aggiustava la tracolla sulla spalla, abbiamo chiamato tutte le agenzie chiedendo di compagnie che avessero tre posizioni disponibili nella gestione. Vogliamo lavorare nella stessa azienda così possiamo rimanere insieme.

Tosh notò la cucitura sul polsino della sua giacca.

È una cucitura a mano? Mi chiedo se si sono fatte fare i vestiti su misura.

Signorina Prudenza fece un cenno verso la targhetta sulla porta, incisa di recente. Andalusia Publishing e altre due compagnie sono le uniche in tutta la città che facevano i colloqui per tre manager in grado di lavorare insieme.

Quali sono le altre due compagnie?

Guardò le loro mani. Nessuna portava lanello di fidanzamento. Non importava se fossero sposate o meno, era solo curioso di sapere se conducessero le loro vite in modo simile. Signorina Impudenza portava un semplice anello sullindice. Aveva unirregolare pietra color miele, piccolina però abbastanza profonda da catturare la luce.

È una cucitura a mano? Mi chiedo se si sono fatte fare i vestiti su misura.

Signorina Prudenza fece un cenno verso la targhetta sulla porta, incisa di recente. Andalusia Publishing e altre due compagnie sono le uniche in tutta la città che facevano i colloqui per tre manager in grado di lavorare insieme.

Quali sono le altre due compagnie?

Guardò le loro mani. Nessuna portava lanello di fidanzamento. Non importava se fossero sposate o meno, era solo curioso di sapere se conducessero le loro vite in modo simile. Signorina Impudenza portava un semplice anello sullindice. Aveva unirregolare pietra color miele, piccolina però abbastanza profonda da catturare la luce.

Perché si concede questunica espressione di individualità quando apparentemente si impegna così tanto a comunicare unaura di arrogante identicità.

Le altre due sorelle non portavano anelli. Avevano le orecchie bucate, ma niente orecchini.

Tatuaggi?

Tosh scommise che signorina Impudenza avesse una vedova nera tatuata sul fondoschiena.

Ecco una scommessa che non salderò mai.

Signorina Impudenza fissò di sbieco il suo sorriso, poi intercettò la sua domanda. Abbiamo deciso di concedere a voi la prima occasione per averci.

Questo spianò il suo sorriso. Non poteva intenderlo nel modo in cui lha detto.

Oppure sì?

Guardandole dalluna allaltra, considerò la sua difficile situazione. Aveva un disperato bisogno di personale nella gestione. Dopo due settimane di colloqui, la signora Applegate non aveva ancora trovato nessuno di suo gradimento. Voleva i suoi manager a lavoro prima di assumere gli altri impiegati. Successivamente i supervisori avrebbero potuto aiutare nel riempire le altre posizioni: grafici, editori, operatori, e altri dipendenti. Forse potrebbe considerare il trio per i posti di lavoro da manager. Erano molto attraenti, il che era solo che un più per quanto lo riguardava. Di sicuro, signorina Impudenza poteva essere domata. Il suo intuito non aveva sempre ragione, ma questa volta sì, aveva preso la sua decisione.

Avete dei piani per la serata, signorine? chiese a signorina Prudenza. Mi farebbe piacere avervi a cena c-c-cioè intendo avervi come mie ospiti.

Signorina Impudenza lo guardò di traverso e aprì la bocca probabilmente per una risposta brusca, ma signorina Prudenza la interruppe. Nessun piano e stiamo morendo di fame. Signorina Diplomazia sorrise in accordo.

Aha! Signorina Impudenza battuta due a uno.

Aspettate un secondo.

Mentre prendeva il telefono da una tasca interna della giacca, notò signorina Diplomazia guardargli le mani, poi il cellulare e infine gli occhi. Selezionò un numero dalla rubrica e spostò lo strumento al suo orecchio. Dopo un momento qualcuno gli rispose.

Ciao, Miriam. Sorrise a signorina Diplomazia. Sono già arrivati gli Henderson e i Melenkov? Aspettò risposta. Quando arriveranno offri loro dei martini e falli sentire a loro agio. Arriverò appena possibile. Ho avuto un imprevisto. Fai le solite scuse per il mio ritardo. Dopo aver ascoltato Miriam dirgli che non sapeva che altre giustificazioni trovargli le rispose, Sì, lo so che hanno già sentito tutte le mie scuse per essere in ritardo. Sei un tesoro, però questo lo sapevi già. Tutte e tre le donne lo guardarono attentamente. Andrà bene, ci vediamo più tardi.

Spense il telefono e lo mise via, prendendo la sua ventiquattrore.

Da questa parte, signorine.

Quando raggiunsero il parcheggio, Tosh premette un tasto sul suo mazzo di chiavi. Si accesero le luci nella sua lunga e lucida decappottabile blu notte. Schiacciò di nuovo unpulsante e la macchina cinguettò due volte mentre le due portiere si aprivano. Non cera mai il pericolo di colpire unaltra macchina; possedeva tre spazi adiacenti.

Andò dal latto del passeggero e piegò in avanti la sedia per permettere a due di loro di sedersi dietro. Dopo che si accomodarono si rese conto di aver perso traccia di chi fosse chi. La terza salì davanti dopo che egli fece tornare a suo posto il sedile. Non aveva la minima idea di come avessero deciso chi si sarebbe seduta davanti, ma non ebbero alcuna discussione o confusione a riguardo.

Tosh mise la valigetta nel bagagliaio e si sedette al volante, poggiando il cappellino sulla console tra i sedili. Premette un bottone sul cruscotto, e il motore di otto cilindri prese vita con un rombo.Rombo che scemò poi in un potente ronzio.

Collegò il cellulare al Bluetooth dellauto elo appoggiò sulla console al centro.

Quindi si immerse nel pesante traffico e girò a ovest verso il sole che stava tramontando, qualcuno da dietro chiese, Può abbassare il tettuccio?

Se riuscite a sopportareil vento. Aggiustò lo specchietto retrovisore per capire chi avesse parlato.

Possiamo farlo, le due da dietro risposero nello stesso momento. La sorella seduta davanti rimase in silenzio.

Va bene. Si mise il capellino azzurro. Ve la siete cercata voi. Cliccò su un pulsante mentre si fermò al rosso del semaforo.

Quando il tettuccio dellauto si sollevò e si ripiegò nel portabagagli, la donna sedutagli di fianco chiese, Che macchina è?

Guardò in modo stortolincisione nellacero del cruscotto di un uccello in volo e il morbido cuoio dei sedili, braccioli, e panelli delle portiere.

Il semaforo divenne verde mentre il tettuccio si sistemò al suo posto e Tosh premette lacceleratore.

Una Jaguar rispose. Salve, signorina Impudenza.

Il suo cellulare squillò e il numero apparì sul display della macchina. Era uno dei direttori del consiglio di amministrazione della Echo Forests. Lo indirizzò al suo telefono di casa, dove Miriam avrebbe risposto.

La signorina Impudenza lo fissò poi si girò ad osservare il traffico.

Dopo un paio di minuti si fermò davanti La Fontaine, al limite del distretto finanziario di New York. Dopo che scesero sul marciapiede, Tosh buttò il suo capellino sul sedile del passeggero e un parcheggiatore portò via lauto.

Decorato nello stile di uno Château francese, il ristorante serviva uomini e donne facoltosi che conducevano i loro affari davanti a cibo eccellente, vino costoso e servizio raffinato. Delicate sfumature di ambra e giada risplendevano attraverso i paralumi di Tiffany. Le morbide note della Sonata per pianoforte n. 14 di Beethoven si fondevano alla perfezione con la soffice luce e le silenziose conversazioni.

Il maître avvistò Tosh alla porta e fece un cenno con la mano a lui e alle sue ospiti oltre la lunga linea di clienti che stava aspettando un tavolo.

Tosh seguì le tre donne e vide come la gente osservava il trio. Apparivano seccati dalle quattro persone che superavano la fila, ma non riuscivano comunque a staccare gli occhi dalle tre donne identiche.

Il maître li condusse intorno ad una fontana scolpita in travertino al centro del salone principale. Lacqua scorreva sulle superfici patinate, cadendo nella piscina. Un insieme di cigni koi tricolori nuotava pigramente su una luccicante superficie di monete di rame ed argento.

La terzina non prestò alcuna attenzione alle persone che si fermavano a metà pasto per osservarle.

Il maître li condusse in uno spazioso separé con soffici sedute in pelle e braccioli che si aprivano a tendina. Porse poi loro i menù e fecce un cenno con la testa ad un cameriere vicino, che immediatamente si avvicinò al tavolo. Dopo aver augurato loro bon appétit, il maître si affrettò a tornare allentrata del ristorante.

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