Ma cè da dire che la polizia è stata sempre, non so, sospettosa riguardo alle mie capacità, se cosi si può dire, in effetti, in più di unoccasione ho dovuto dare dimostrazioni quando è arrivata una visita da unaltra stazione di polizia che chiedevano la cooperazione nelle indagini per risolvere un caso che non erano riusciti a chiudere.
Comunque sia, ho sempre cercato di collaborare in tutto ciò che mi è stato richiesto, poiché ritengo che ciò che possiedo non è qualcosa per me, ma se può portare beneficio agli altri ben venga.
Lo so perché allinizio me ne accusavano quelli che si dedicano a vivere il dolore degli altri, dicendo che erano capaci di connettersi con le vittime per ricevere questo o quel messaggio per i loro parenti, e quasi sempre erano parole di consolazione, dicendo che erano in pace e che la sofferenza era finita.
Capisco che fossero parole di grande valore per i membri delle famiglie angosciate, ma erano di scarsa utilità per la polizia quando si trattava di determinare dove fosse il corpo.
Ma non sarò io a giudicare quello che fanno gli altri e perché lo fanno. So solo che ho cercato di esser molto trasparente con le autorità, quello che ho ricevuto ho riferito loro, che gli piacesse o no, naturalmente sempre con lintenzione di aiutare in qualunque modo possibile, anche se non sempre la vedevano così.
Ricordo una volta quando ho affermato che non cera nessun crimine, si trattava di un adolescente che aveva chiamato i suoi genitori chiedendo un riscatto e mi hanno chiesto di rintracciarla prima che pagassero, perché a volte dopo il pagamento cerca di cancellare le tracce del suo crimine, e a volte addirittura di uccidere la persona per la quale aveva appena chiesto il riscatto.
Questo era uno di quei sogni richiesti, per cui mi avevano dato quante più informazioni possibili sul caso, numeri di telefono nomi e persino le verifiche che avevano fatto negli immediati dintorni per vedere se qualcuno fosse coinvolto.
Nonostante ciò, non riuscivo a captare nulla, ed era la prima volta che mi capitava, e cosi passò una settimana, e ogni giorno mi recavo alla stazione per informarli della mia mancata connessione, e mi chiedevano se cera qualcosa di nuovo o no, dopodiché ho passato ore a rivedere quella documentazione alla ricerca di una connessione con la vittima, ma niente, i giorni passavano e io non avevo niente, così un giorno sono andato al commissariato e con tono deciso ho detto al commissario:
Non cè nessun rapimento.
Cosa dice?
Si, non ho visto niente, non vedo la vittima, ed è la prima volta che mi succede. Non credo che sia stata rapita.
Ma di cosa sta parlando? Ha perso la testa?
No, sono sicurissimo di quello che sto dicendo. Se il rapimento fosse avvenuto avrei captato qualcosa, una connessione.
Lei e le sue coseè sicuro che quello che dice di avere funzioni ancora?
Ho riflettuto per un momento, chiedendomi se potesse esserci qualcosa di sbagliato in me che mi avrebbe impedito di continuare ad usare i miei poteri, ma non ricordavo di aver fatto qualcosa di diverso da quello che facevo di solito, non un cibo strano o altro, e non avevo avuto alcun sintomo ad indicarmi che potevo essere malato, il quale avrebbe giustificato la mancata connessione. Quindi dopo averci pensato ho affermato:
Non sono io, è la vittima, non comunica, quindi non credo sia un rapimento.
Quel giorno è stato uno dei tanti in cui il capo della polizia mi ha buttato fuori con dichiarazioni sconvenienti, sembrava aver dimenticato tutte le volte che avevo collaborato e che le mie informazioni erano state utili, ma ora sembrava turbato perché non riusciva a risolvere un singolo caso.
Beh, con la coscienza a posto sono andato a casa mia e vi sono rimasto qualche giorno, finché il capo della polizia non ha bussato alla mia porta.
Questo mi ha sorpreso, perché normalmente mi chiamava alla stazione di polizia quando voleva dirmi qualcosa, ma beh, era lì, e non conoscevo il motivo della sua visita.
Buongiorno capo, vuole entrare?
No, è una visita veloce, aveva ragione.
Riguardo a cosa?ho chiesto, senza sapere a cosa si riferiva.
La ragazza, ladolescente che avevano rapita, quella che non comunicava con lei, aveva simulato il suo rapimento, beh, non cè mai stato un rapimento, è fuggita con il suo ragazzo a Las Vegas e quando i soldi sono finiti hanno pensato di far credere che era stata rapita, in modo che i genitori avessero potuto inviare denaro con cui continuare a giocare. E no, non mi dica che me laveva già detto.
Niente affatto, sono contento che il caso sia stato risolto.
Si, giusto.disse mentre andava via salutandomi con la mano.
Non so quante volte sia stato daccordo con me e abbia ammesso che le mie capacità erano buone, ma quella è stata la prima, ed è per questo che non lo dimenticherò.