Il Possesso Di Un Guardiano - Amy Blankenship 5 стр.


Kyou era eccitatissimo dalla determinazione di quella ragazzina, che continuava a combatterlo anche se avrebbe voluto cedere al suo bacio e lasciarsi andare al piacere che lui le stava dando. La sentiva, poteva scavare indisturbato dentro di lei e fare sue le sensazioni che lei provava in quel momento. Il suo corpo verginale lo desiderava disperatamente, anche se si sforzava di combatterlo. E il fatto che Toya potesse vederli al di là della barriera, accresceva il suo piacere.

La sentiva cedere ogni istante di più tra le sue braccia, e quasi gemette quando pensò di avere vinto. I gemiti della ragazza crebbero dintensità mentre la sua anima da sacerdotessa prendeva vita... quellessenza eterea che solo i guardiani potevano percepire. Non si era arresa. Lo combatteva ancora, ma non contava più, perché la sua anima sacra aveva fatto la scelta. Ormai Kyou si era spinto troppo oltre perché fosse possibile tornare indietro.

Lo sguardo di Kyou si fissò in quello di Toya, suo fratello, desiderando che lui vedesse, che lo guardasse risvegliare la passione selvaggia della sacerdotessa. L'espressione sul viso di Toya ... lo sguardo che vide riflesso nei suoi occhi in quel momento Sì, ora lingenuo fratello sapeva il prezzo che era stato costretto a pagare per aver distolto lo sguardo da chi invece avrebbe dovuto proteggere. Lui stesso era stato artefice del danno che aveva arrecato Kyou alla sua amata.

I sussulti di piacere della ragazza gli fecero quasi perdere del tutto il controllo: era a un passo dal prenderla, ormai. Moriva dalla voglia di farlo. Toya avrebbe saputo cosa si provava a desiderare disperatamente qualcosa che suo fratello gli aveva rubato, e che lui non avrebbe mai potuto avere.

Kyou poteva sentire la lotta disperata della sacerdotessa indebolirsi sempre più mentre cresceva in lei la voglia di spingersi sulla mano sotto le sue gonne, che le dava quellimmenso piacere. Un umido calore le si riversò sulle cosce, la schiena le sinarcò e, con gli occhi chiusi, lasciò che le sue guance si facessero cremisi per il piacere. Proprio quando stava per raggiungere la vetta della montagna su cui lui l'aveva costretta a salire, staccò la bocca da quella di Kyou e gridò per lorgasmo. Il viso di Kyou non cambiò espressione ma i suoi occhi scintillarono mentre la guardava venire, sentendo il suo corpo caldo stretta contro a lui. E l'aveva solo toccata ... Che immane lascivia si nascondeva nellanima della sacerdotessa!

Kyoko sentì il suo clitoride pulsare impazzito contro la mano di lui, e tornò in sé. Lo guardòe lo trovò immensamente bello. Sembrava così angelico, malgrado la cattiva azione che aveva appena fatto Non era migliore di suo zio Hyakuhei. Si sentì invadere dalla rabbia, più ancora che dalla paura, per ciò che lui le aveva fatto.. Alzò la mano e lo colpì forte sulla guancia, poi si fermò quando si rese conto che probabilmente aveva appena firmato la sua condanna a morte.

Quando il suono dello schiaffo svanì, Kyoko alzò il mento in segno di sfida mentre la pioggia scrosciava contro la barriera invisibile. "Ti odio!" sibilò, mentre lacrime di frustrazione le scendevano giù per le guance.

Kyou non si sentì minimamente toccato da quelle lacrime e non allentò la presa, ma fissò lo sguardo su di lei e si soprese di leggervi rabbia, oltre che paura... Che le piacesse o no, il suo sangue di guardiano l'aveva scelta e per questo ... erano entrambi condannati. A Kyou piaceva l'odore della sua rabbia. Era come un afrodisiaco per lui, ma sentì il coltello caldo della gelosia squarciargli il petto, mentre lei si voltava a guardare smarrita suo fratello, al di là della barriera.

Gli occhi di Toya erano ora nascosti dietro la frangia dei suoi capelli color mezzanotte striati d'argento, mentre li guardava. Sapeva di non poter rompere la barriera che Kyou aveva creato, ma aveva sentito il grido di Kyoko. Capì che lei odiava il fratello e spettava a lui, adesso, liberarla dalla sua schiavitù.

"Kyou!" gridò Toya, fissando Kyou con occhi rabbiosi. "Siamo i suoi protettori ... i suoi guardiani! Restituiscila subito! Dammela! La sua voce era aspra e stridente come lo scroscio furioso della pioggia.

Kyou continuava a guardare Kyoko. Le carezzò dolcemente una guancia, e la guardò fisso coi suoi occhi dorati. "Così possessivo" sussurrò, come se stesse parlando a se stesso, e resistendo alla minaccia riflessa nello sguardo furente di Toya. Il fatto che Kyoko avesse ancora meno paura di lui perché era furiosa, lo divertiva.

Spostando di nuovo lo sguardo su quello del fratello, gli occhi di Kyou fiammeggiarono, ma la sua voce rimase fredda e priva di emozioni. "È troppo tardi. Sei stato troppo negligente, e non hai impedito che si trovasse qui, nel cuore della notte, da sola, di fronte al Santuario.

Kyoko cercò di liberarsi di lui, ma Kyou la strinse ancora più forte. Lasciami andare, mostro!" gridò. Si voltò a guardare Toya e stava quasi per urlargli di venire a salvarlama le sue labbra rimasero chiuse: non voleva che i due fratelli si ammazzassero a causa sua. Sapeva che Kyou era forte ma sapeva anche che, se era pazzo di rabbia, la forza di Toya poteva crescere a dismisura e divenire quasi indistruttibile. Una battaglia tra loro sarebbe stata allultimo sangue. Ma non potè fare a meno di guardarlo con quegli occhi implorantiuno sguardo che da solo era una silenziosa richiesta di aiuto.

Come se potesse leggerle nella mente, Kyou lafferrò violentemente per il mento, forzandola a distogliere lo sguardo da Toya. "Non farlo! ringhiò, e godette della paura che le vide riflessa negli occhi. Poi, le mise le dita affusolate su un punto preciso del collo e premette leggermente, fino a farla svenire tra le sue braccia. Si pentì quasi subito di averla tramortitama era necessario.

Toya sapeva che suo fratello era più forte di lui, ma comunque ... non aveva il diritto di prenderla. Lesse un perverso desiderio negli occhi di Kyou, mentre guardava Kyoko. "Cosa credi di fare? Dannazione! Restituiscila a me ... l'ho sempre protetta." sibilò, fissando torvo Kyou, in attesa della sua risposta.

Kyou percepiva ciò che suo fratello ancora ignorava: il male si stava avvicinando sotto le sembianze di Hyakuhei e dei suoi demoni di bassa lega. Ciò che stava facendo sarebbe stata unottima lezione per Toya.

Toya era furente. Aveva le mani strette a pugno e quasi tremava dalla rabbia.

"Cosa ti passa per la mente, Kyou? Lei è la nostra sacerdotessa!" Non ottenendo ancora risposta, aggiunse: Hai sempre detto che gli umani sono una razza inferiore. Che te ne fai, di lei?

Il viso di Kyou rimase inespressivo e il suo tono di voce sembrava quasi dolce, quando si degnò di rispondere al suo fratello minore, come si fa con un bambino capriccioso. "Se non la proteggi, ti verrà tolta. E questa la legge per noi custodi, fratello. Te ne sei dimenticato?

Toya stava fissando la dolce ragazza mollemente addormentata tra le braccia di Kyou: aveva capito tutto. Kyou non lavrebbe mai confessato, ma era innamorato della sacerdotessa! Ironia della sorte. E lui stesso amava suo fratelloma amava anche la sacerdotessa e la voleva per sé. E se la sarebbe ripresaa qualsiasi costo.

Gli occhi dorati di Kyou si fissarono con durezza in quelli di Toya. "Hyakuhei è vicino ... non riesci a sentirlo? Lei era in pericolo. L'hai lasciata intatta, non marchiata e solauna facile preda per il nemico. Io non farò lo stesso errore."

Toya rimase immobile, mentre l'ombra delle ali dorate di Kyou prendeva vita, distruggendo la barriera invisibile e riducendola in frantumi con un semplice tocco. Urlò di disperazione, quando Kyou scomparve con Kyoko stretta tra le braccia. Il suono di quel grido rimbombò nellaria, lasciando dietro di sé solo il fragore della tempesta che stava scuotendo la radura.

Sapeva che suo fratello aveva ragione, che lui aveva tradito la sua sacerdotessa, ma avrebbe trovata un modo per liberarla da Kyou e riaverla con sé. Era vero, aveva fallito, non laveva protetta e laveva messa in pericoloma baciarla, toccarla a quel modo, rapirlaChi era Kyou per permettersi questo?

Il sangue di Toya ribollì, mentre l'eco della minaccia di Kyou risuonava nella sua mente. "Perché non lhai marchiata?" Pregò che Kyou non intendesse marchiare Kyoko solo per proteggerla. Ringhiò, al solo pensiero.

"Non puoi farlo!" urlò al vuoto davanti a sé.. Cera stato sempre lui al fianco di Kyoko, non suo fratello! Kyou aveva sempre odiato gli umani e non aveva mai mostrato interesse per la sacerdotessa! Perché all'improvviso aveva cambiato idea? Cosa lo aveva spinto a fare tutto ciò? Laria che aveva intorno ribollì di rabbia, mentre lira accresceva smisuratamente i suoi poteri di guardiano.

Che tu sia maledetto, Kyou! Non te lo permetterò! E il fragore della sua voce rimbombò come un tuono per tutta la foresta.

Capitolo 3 Calano le tenebre

Shinbe atterrò dietro Toya proprio mentre Kyou e Kyoko svanivano. Gli altri atterrarono dietro di lui e rimasero a guardare la potente aura di Toya allargarsi intorno a lui in onde blu fluorescenti.

Kamui era spaventato per la potenza dellevento a cui stava assistendo, mentre i suoi selvaggi capelli viola ondeggiavano al vento causato dalla rottura della barriera. I suoi occhi sembravano mutare colore a ogni battito del suo cuore impazzito. "Kyoko?" riuscì a chiedere, con voce rabbiosa e tremante. Una scintillante polvere multicolore si disperse nella radura, mentre lui apriva le ali e si alzava in volo al disperato inseguimento di Kyoko e del suo rapitore.

Un lampo lontano sembrò indicare a Kamui la strada. Quando arrivò davanti a Hyakuhei i lunghi capelli del sommo guardiano si agitarono, scossi dallimpeto della sua discesa. Gli occhi color ebano di Hyakuhei si fissarono un attimo in quelli di Kamui, e la rabbia che vi lesse dentro lo fece quasi arretrare di un passo.

"Povero bambino ... hai perso qualcosa?" La voce di Hyakuhei sembrava carezzevole, ma le profondità del suo sguardo rivelavano le sue intenzioni malvagie. Prima si alzarsi di nuovo in volo allungò una mano a carezzargli la pallida guancia, e scoppiò in una risata demoniaca quando il giovane guardiano schizzò allindietro per sottrarsi al suo tocco.

"Sempre così scontroso." Approfittò della sua confusione per muoversi minaccioso contro di lui. "Vieni da me Kamui, vieni a battermi ... ma come farai senza la tua sacerdotessa?" Conosceva le paure del ragazzo meglio di chiunque altro. Le sue labbra accennarono un sorriso sadico. Dopo tutto ... era lui che aveva inculcato nel ragazzo tutte quelle paure.

Kamui quasi soffocò per il panico che ora sembrava invaderlo. Vedere il mostro di fronte a lui era tremendo quanto percepire il demone che si teneva nascosto dentro ...lo spirito dei sogni. Poteva percepirlo là dentro, nascosto dietro le sembianze di Hyakuhei, che gli scagliava addosso i tremendi ricordi che lui pensava sepolti da tempo e che ora si agitavano vivi nella sua mente: provò limpulso irrefrenabile di fuggire davanti al suo nemico...

Percependo il terrore di Kamui che invadeva la radura, Shinbe gridò: "Lascialo in pace, traditore!" Alzando il suo bastone, usò il potere telecinetico per frantumare alcune rocce che si trovavano nei pressi e farle rotolare ai piedi dellodiato zio, al fine di spezzare lincanto che teneva avvinto Kamui e permettergli di scappare.

Con un semplice gesto della mano, Hyakuhei creò una barriera per difendersi dai frammenti di pietra che vagavano nellaria dritti verso di lui; poi rivolse di nuovo lo sguardo sul giovane guardiano dagli occhi color ametista: "Non ingerirti in segreti che non conosci, caro nipote. sibilò.

Kamui cadde a terra, oppresso dalla potenza dei ricordi oscuri che pensava di avere strappato dalla sua mente. Erano ancora dentro di lui e doveva lottare per celargli agli altri. Kamui sbatté le palpebre ... i suoi occhi tornarono alla loro luce normale. Non avrebbe mai ricordato quello che Hyakuhei lo aveva sfidato a ricordare ...Lanciò un'occhiata agli altri guardiani sperando che non avessero capito che cosera successo.

Toya aveva visto abbastanza e scattò. Alla velocità della luce, invisibile a occhio umano, scomparve e subito riapparve alle spalle di Hyakuhei. Gli strinse un braccio intorno al collo in una presa mortale e ringhiò: "E ora, cosa diavolo pensi di fare ... caro zio?"

Gli occhi di Hyakuhei divennero fessure quando si rese conto che la rabbia di Toya aveva ingigantito il suo potere, che ora era pari al suo. Rendendosi conto che Kamui era fuori dalla sua fascinazione, sorrise in modo ingannevole. "Come pretendi di combattere contro di me, quando non sei capace di proteggere una piccola umana? Hai già fallito una volta!

Sapeva di essere in grado di tenere avvinta a sé la sacerdotessa con la malia del demone dei sogni. Lo spirito avrebbe mantenuto saldo il loro legame. Prima o poi ... lei si sarebbe offerta volontariamente a lui. Kyou non l'avrebbe posseduta a lungo. Anche in quel momento poteva percepire ciò che stava sognando Ben presto si sarebbe unito a lei nel sogno.

Con una risata malvagia, il corpo di Hyakuhei svanì, lasciando Toya a urlare ancora una volta di rabbia.

*****

L'oscurità avvolse Kyoko e lei in qualche modo capì che si trovava nella dimensione dei sogni. La realtà intorno a lei svanì sullo sfondo e lei venne ingoiata dalle profondità della sua anima, di nuovo catapultata nellincubo di prima che aveva ripreso a tormentarla. Provò a combatterlo ... a svegliarsi, in modo da sottrarsi al suo fascino, ma la potenza del sogno era troppo forte.

Il tempo e lo spazio si annullarono, quando rimase prigioniera del suo incubo. Kyoko si sentiva calda, troppo calda, e questa sensazione le rendeva difficile svegliarsi. Lottò freneticamente per uscire da quella oscurità, che la rendeva tanto debole e fragile. Muovendo le dita intorno, sentì sotto di sé una morbida pelliccia: evidentemente, giaceva su un tappeto, che le faceva da letto..

Aprì gli occhi, e vide sopra di lei un lungo soffitto di pietra; lasciò che il suo sguardo vagasse intorno e capì di trovarsi in una sorta di grotta. Sulle pareti di roccia tremolavano delle ombre, generate da un fuoco acceso a qualche metro di distanza da lei. Era tutto meraviglioso, caldo, invitantecome accade nei sogni.

Cercò di mettersi a sedere, ma immediatamente se ne pentì e si stese di nuovo: la testa le doleva terribilmente e si sentiva debolissimacome se fosse stata svuotata di tutte le sue forze. Che cos'era successo?

Le sue labbra si schiusero in un grido silenzioso, iniziando a ricordare. Questa volta ignorò il dolore e schizzò nuovamente a sedere, ma dovette tenersi la testa con le mani quando si sentì girare tutto attorno e le ombre balzarono confuse davanti ai suoi occhi.

Le sembrò di trovarsi al centro della terra, perché qua e là intravide delle grandi stalattiti e dei cristalli di ghiaccio che pendevano dal soffitto. La grotta era piccola, con una minuscola apertura sul davanti, e per questo era così calda: il fuoco riusciva a riscaldarla tutta. Tremò al pensiero di quanto dovesse essere gelida e mortale, senza quelle fiamme

Chiudendo di nuovo gli occhi e massaggiandosi le tempie cercò di pensare razionalmente. Il Cuore di Cristallo Protettore ... L'aveva frantumato per impedire a Hyakuhei di impossessarsene. Quella era l'ultima cosa che ricordava. Riaprì gli occhi, per poter dare unocchiata migliore allambiente che la circondava.

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