Kyou le strofinò il naso sul collo e inalò il suo respiro, mentre lei cercava convulsamente di liberarsi dalla sua presa.. "Mi stai eccitando" ringhiò a bassa voce, e sfiorò le labbra contro la carne delicata del suo collo. Il suo sangue caldo lo incitò a farla sua.
Kyoko non poté reprimere i brividi di desiderio che il tocco delle sue labbra avevano scatenato in lei. Stava cercando di sedurla o alla fine l'avrebbe uccisa comunque? Smise di lottare e cercò di mostrarsi impavida, ma tremò alle parole che lui le aveva appena detto. Non voleva farlo infuriare, eppure era sicura che lui stesse solo cercando di spaventarla.
"Che ragazza intelligente" mormorò Kyou tra sé: lei non aveva ancora cominciato ad urlare mentre la la teneva prigionieraeppure la stretta si stava allentando, fino a trasformarsi in un caldo abbraccio. Kyoko si girò a guardarlo, mentre provava sempre meno paura di lui.
Kyou fissò il suo sguardo negli occhi color smeraldo di lei e ciò che vi lesse lo spaventò: lo stava guardando come si guarda un umano, non un guardiano! Quella ragazzina non aveva paura di lui e ciò lo fece tremendamente infuriare: in definitiva era stato il suo stupido coraggio a metterla in pericolo, quella sera!
Era anche per questo che Hyakuhei era volato da lei, con lintenzione di trascinarla via con sé nel cuore della notte. Anche a quella enorme distanza ... poteva sentire il desiderio rapace del suo perfido zio. Grazie al suo sensibilissimo udito poteva quasi sentire la brezza lenire le piume delle sue ali nere. Lei doveva avere paura di quel mostroe non solo.
La paura, il terrore puro ... avrebbe potuto insegnarglielo, però.
Sì, le avrebbe insegnato il terrore per la realtà che la circondava, e alla fine quella stupida avrebbe capito perché doveva evitare quel luogo. I guardiani, i suoi fratelli ... i suoi protettori ... non erano lì a salvarla, in quel momento. Le avrebbe insegnato in vari modi cosera la paura. I suoi occhi dorati brillarono con malvagità alla luce della luna calante, quando pensò a cosa fare.
Kyou spinse il suo corpo contro quello della fanciulla fino quasi a schiacciarlo, poi allungò una mano lungo la coscia di lei e laccarezzo con movimento languido e infine si fermò allorlo della sua gonna. Si approfondì sotto il vestito e poté sentire il suo umido calore riscaldargli la mano.
Il corpo di lei si ritrasse a quel contatto e la ragazza provò a liberarsi dalla sua presa possente, ma lui la strinse ancora più forte. Le fece scivolare l'altra mano sul seno acerbo, intendendo solo farle capire cosa sarebbe successo se i demoni lavessero trovata da sola e senza protezione, e finalmente avrebbe preso coscienza del pericolo che aveva corso.
Ma ancora una volta il suo istinto prese il sopravvento e annientò la sua volontà: qualcosa in lei lo chiamava, spingendolo a desiderare di prenderla. Kyou poteva sentire il calore che si irradiava da lei e il suo sangue nobile cominciò ad agitarsi, sfuggendo al suo controllo. Quel desiderio lo confuse a tal punto che allimprovviso non ebbe più voglia di lasciarla andare.
Non capì mai che cosa lo spinse a pronunciare quella parola, se avesse più paura per lei o per se stesso; ma a un tratto le sussurrò allorecchio: Scappa! e allentò la presa.
Nella mente di Kyoko, la paura cedette il passo al panico quando le braccia di Kyou si aprirono per lasciarla andare. Se cera una sola possibilità di salvarsi quello era il momento e lei non perdette tempo: obbedì al suo ordine e cominciò a correre. Dentro si sé non faceva che urlare il nome di Toya, ma non ebbe il coraggio di gridarlo. Quel suono le rimase bloccato sulle labbra e lei potè udirlo solo nella sua mente.
Se fosse riuscita ad arrivare al villaggio e a rifugiarsi tra le braccia di Toya, sarebbe stata salva da quel suo pericoloso fratello...Si augurò che tutto ciò fosse solo un altro dei suoi terribili incubi, anche se sapeva che ciò che stava vivendo non era affatto un sogno.
Quasi gridò, quando una goccia di pioggia la colpì con violenza, confermandole che aveva ragione ... non era un sogno, quello, e la tempesta laveva ormai raggiunta. Lanciò uno sguardo indietro e cadde rovinosamente a terra, inciampando in un vecchio pezzo di muro.
Aveva intravisto un lembo di camicia bianca svolazzare a un passo da lei, e pensò che si trattasse di Hyakuhei che laveva già trovata. Allora si alzò e si rimise a correre come una disperata verso il villaggio, sperando che almeno i guardiani potessero salvarla da quel mostro. Sapeva che Hyakuhei era stato un guardiano, e che per qualche ragione era diventato il principe dei demoni contro cui una volta combattevadiventando a sua volta parte dei nemici.. Kyoko si chiese se a Kyou non fosse successa la stessa cosa, senza che nessuno se ne fosse accorto.
Vide la camicia bianca spostarsi alla sua destra e la paura si fece strada nella sua mente: quasi disperava di arrivare dai guardiani, ormai. Si sentiva battere il cuore nelle orecchie così forte che quasi impazzì. Gli dei si stavano divertendo con lei, e le avevano gettato addosso una tempesta di proporzioni gigantesche: in lontananza Kyoko potè sentire il fragore di un tuono e la pioggia martellante aumentare dintensità.
Perché? Perché le aveva fatto questo? Perché non l'aveva semplicemente uccisa invece di torturarla? Sapeva di non avere alcuna possibilità di fuggire da lui. Era sempre più convinta che Kyou lavesse fatta scappare solo per imprigionarla con più gusto, ma comunque continuò a correre per mettersi in salvo.
Kyou la guardò avvicinarsi al villaggio e decise di farle credere che non lavrebbe inseguita. Sarebbe stato più eccitante raggiungerla quando ormai credeva di essere in salvo! Stava per mettersi a correrequando un altro odore colpì il suo olfatto da guardiano: suo fratello, Toya! No! Non lo avrebbe permesso! Non erano riusciti a proteggerla e per questo lei sarebbe stata sua, qualunque cosa fosse successa dopo. Il suo sangue nobile lo pretendeva!
Kyoko percepì il cambiamento improvviso in lui. Sentì l'aura di Kyou piombarle addosso come una freccia e questa volta urlò, incapace di controllarsi. Il suo grido risuonò come quello di una campana a morto per tutta la foresta, quando una mano le tappò la bocca e un braccio le circondò la vita stringendola così forte da impedirle quasi di respirare, mentre Kyou la imprigionava sul suo petto. Poi i piedi di Kyoko si sollevarono a un paio di centimetri da terra.
*****
Toya alzò lo sguardo al cielo notturno che si oscurava mentre cominciavano a cadere le prime gocce di pioggia. Quella sarebbe stata una terribile notte ... poteva sentirlo chiaramente nellanima. I suoi occhi divennero del colore del fulmine che danzava nell'oscurità, mentre la tempesta si avvicinava pericolosamente.
Incapace di dormire senza la sua Kyoko accanto, Toya si era arrampicato su uno degli altissimi alberi alla periferia del villaggio per fare la guardia. Tutto quello che poteva fare era attendere l'alba per poi riabbracciarla nei giardini del Cuore del Tempo. Se avesse potuto fare a modo suo ... non le avrebbe mai permesso di ritornare a casa, innanzitutto.
Il suolo tremò per il rombo del tuono ma gli occhi di Toya si spalancarono ... il suo udito finissimo distinse un urlo terrorizzato nella tempesta. Quell'urlo gli aveva tolto il fiato. "Kyoko?" Che ci faceva lì a quellora di notte senza averlo avvisato?
I suoi occhi si trasformarono immediatamente in argento fuso, mentre il suo istinto protettivo di guardiano gli ordinò di agire. Non l'aveva mai sentita così spaventata, nemmeno durante la battaglia. Il cuore quasi gli balzò in gola, mentre le sue ali argentate presero vita, e lui volò via troppo velocemente perché l'occhio umano potesse vederlo.
I suoi occhi si trasformarono immediatamente in argento fuso, mentre il suo istinto protettivo di guardiano gli ordinò di agire. Non l'aveva mai sentita così spaventata, nemmeno durante la battaglia. Il cuore quasi gli balzò in gola, mentre le sue ali argentate presero vita, e lui volò via troppo velocemente perché l'occhio umano potesse vederlo.
"Kyoko!" urlò spaventato, nel cuore della tempesta.
*****
Shinbe era fuori della capanna di Suki, e anche lui non riusciva a dormire. I suoi incubi non glielo permettevano. Il suo sguardo ametista si fissò sulla foresta dove si trovava il portale del Cuore del Tempo. Qualcosa non andava, poteva sentirlo ... e la tremenda tempesta che ora infuriava nel bosco non centrava nulla...
"Kyou?" Cosa ci faceva Kyou così vicino? Per un lunghissimo istante Shinbe dimenticò di respirare e il cuore gli si bloccò nel petto, mentre aguzzava lo sguardo per guardare lontano. La sentiva ... Kyoko era tornata. I suoi capelli blu notte ondeggiarono, al vento di tempesta che gli portava il profumo della rabbia di suo fratello, e allora serrò i pugni: non era sola ... cera Kyou con lei!
Afferrò il bastone che aveva appoggiato allo stipite della porta. Shinbe sapeva che non cera bisogno di dare la sveglia ai suoi fratelli, poteva già sentirli in piedi dietro di lui. Due ali traslucide color ametista gli si allargarono dietro la schiena e si alzò immediatamente in volo. Kamui lo seguì a ruota, lasciando una scia di polvere multicolore al suo passaggio. Kaen afferrò Suki per la vita e insieme si alzarono in volo, per unirsi al gruppo.
*****
"No!" La voce di Kyou era dura come se la stesse rimproverando. Ma questa volta no. Non se lo sarebbe negato. Avrebbe voluto toccarla prima, durante il frastuono della battaglia, ma non l'aveva mai fatto. Qualcosa lo aveva avvertito che toccarla sarebbe stato pericoloso per entrambi, quindi si era trattenuto.
Ma questa volta avrebbe placato il suol sangue. La sua anima lo aveva tormentato già troppo a lungo. Era l'unico essere umano che lo avesse mai affrontato in battaglia o altrove e non avesse tremato di paura dinanzi a lui. Si strinse nelle braccia per placare il suo tormento.
Sapeva che i suoi fratelli adoravano quella ragazzina ... che Toya era innamorata di lei, della sacerdotessa. Lo faceva infuriare il fatto che suo fratello potesse starle vicino e lui no. Non riusciva ancora a capire perché Toya non lavesse ancora presa, e invece lavesse lasciata andare. Non si era reso conto che il nemico poteva strappargliela? Il solo pensiero che Toya la rivendicasse come sua gli fece salire il sangue al cervello per lira.
Kyou sapeva che Toya l'aveva sentita gridare aiuto. Poteva sentire il guardiano d'argento avvicinarsi a una velocità allarmante. Non solo le avrebbe insegnato a non vagare da sola la notte ... avrebbe anche impartito al suo ingenuo fratello una lezione che non avrebbe dimenticato.
Con la forza della mente, creò davanti a sé uno scudo protettivo che il fratello non avrebbe mai potuto scalfire. Posò lo sguardo sulla ragazza, che ora aveva gli occhi color smeraldo sbarrati per la paura. Kyou le tolse la mano dalla bocca solo per sostituirla con le sue labbra ... interrompendo il suo grido. Cercò freneticamente la sua bocca in un bacio affamato e impetuoso. Nel momento stesso in cui laveva baciata, capì che non avrebbe più potuto fare a meno di lei.
Kyoko prese subito a lottare contro di lui, senza fiato. Cosa stava facendo? Non era mai stata baciata prima e quello non era il bacio che aveva sempre sognato! Gridò contro le sue labbra e lui la penetrò con la sua lingua.
Kyou cominciò a scavarle dentro tenendole stretto il viso tra le mani, le dita intrecciate nei suoi morbidi capelli ramati. Poi, con una mano scivolò di nuovo sotto la sua gonna, e accarezzò la sua pelle liscia spingendosi sempre più su, fino a toccare il lembo delle sue mutandine di cotone.
La guardò con lascivia, mentre i bellissimi occhi di lei si chiudevano, e la ragazza gemette al suo bacio. Kyou poteva quasi percepire la voglia della fanciulla che lui continuasse a toccarla per scatenarle dentro quelle sensazioni meravigliose che non aveva mai provatoinsieme alla sua paura. Le avrebbe insegnato tanto, quella notte.
I suoi occhi dorati brillarono di una luce perversa e un'ondata di desiderio incandescente lo attraversò e gli penetrò i lombi, mentre si premeva contro la morbida rotondità dei suoi fianchi. Non voleva arrivare a tanto ... cosa stava facendo?
Lira spingeva Toya ad una velocità folle e gli aguzzò la vista a tal punto che ben presto potè scorgere da lontano il debole bagliore blu nascosto nelle profondità della foresta. Atterrò velocemente, e quasi cadde a faccia in giù per limpatto. Una barriera blu fluorescente circondava Kyou e la sua prigoniera, crepitando di energia pericolosa. Ciò che vide lo folgorò e ingigantì la sua rabbia.
"Kyou!" ruggì Toya. Spinse le mani verso il basso e due lucenti pugnali gli apparvero nel pugno. Afferrò saldamente quelle armi sacre e incrociò le lame scintillanti. Il potere all'interno dei pugnali gemelli pulsò di vita provocando un'onda d'urto intorno a lui ... spingendo violentemente i suoi capelli indietro e rivelando la rabbia che deformava il suo volto.
Si lanciò con forza contro la barriera cercando di infilzarvi i pugnali, ma fu spinto violentemente allindietro da unondata di energia luminosa. Andò a sbattere contro il tronco di un enorme albero, e lì si fermò. Ringhiò, mentre scivolava lungo la ruvida corteccia.
Rialzandosi da terra, Toya potè vedere suo fratello dallaltra parte della barriera che baciava Kyoko. Poi vide il gesto furtivo della mano di Kyou che sintrufolava sotto la gonna di lei. La rabbia lo assalì con una forza devastante: Kyou la stava toccando! Sentì i muscoli della mascella contrarsi e poi chiudersi di scatto in un colpo secco, mentre cercava di gridare con tutto il suo impeto il dolce nome della sacerdotessa.
"Kyoko!" urlò Toya, mentre percepiva con i suoi sensi da guardiano leccitazione che faceva ribollire il sangue di suo fratello. Kyoko era sua e non avrebbe permesso a Kyou di toccarla a quel modo!
"Maledetto bastardo!" Ancora una volta un'onda di energia si diffuse intorno a lui, mandando in frantumi pezzi dellalbero che aveva alle spalle e facendoli vorticare in aria.
Kyoko, intanto, si sentiva completamente frastornata al vedere che il corpo la tradiva... Picchiò disperatamente i suoi piccoli pugni sul petto di Kyou per costringerlo a lasciarla andarema sentì le ginocchia cedere e le forze abbandonarla. Si spinse disperatamente contro il petto del guardiano per liberarsi, ma riuscì solo a eccitarlo di più e a rendere il suo bacio ancora più penetrante.
Sentì Toya urlare il suo nome e sapeva che lui la stava guardando, ma Kyou non voleva saperne di allentare la sua presa. Il bacio si approfondì e divenne più esigente, e i gemiti di Kyoko più intensi. Lei provò a prenderlo a calci, ma Kyou intrappolò la sua coscia tra le gambe; al culmine della frustrazione la ragazza provò a dargli un morso, ma nemmeno quellespediente funzionò.
Non le stava facendo del male. Anzi, quello che le faceva erapiacevole. Ora la stava tenendo imprigionata tra le sue gambe e si muoveva ritmicamente contro di lei come seKyoko stesse cavalcando la sua mano. Era una tortura terribileingiusta. Non aveva mai provato quelle stranesensazioni, prima. Non aveva mai pensato che Kyou fosse capace di baciare qualcunotantomeno che potesse toccarla così. Ma le piaceva, le piaceva tantoProvò a scuotersi da quel piacere, a liberarsi ancora di lui, mentre il suo corpo e la sua mente ingaggiavano una lotta sena quartiere nelle profondità del suo cuore