Vittorio Il Barbuto - Guido Pagliarino 2 стр.


I media serano detti convinti che vittima designata fosse stato il governatore Donald Montgomery e non la povera signora White: Come per Bob Kennedy, ma hanno sbagliato mira! intitolava il quotidiano che avevo comprato allaeroporto. Avevo pensato: Una gran pubblicità politica, per lui. Lunica domanda che i mezzi di comunicazione serano posta era stata: Perché lassassino sè tirato il passamontagna sul viso solo dopo avere sparato, nelliniziare a fuggire? Già, perché?

La notizia era certamente già arrivata in Italia, data la notorietà del giovane candidato alla Presidenza, forse con la foto della signora White, e in questo caso Vittorio poteva già sapere del suo assassinio, nonostante il nuovo cognome della defunta moglie. Se sì, chi sa come aveva accolto la notizia? Con dolore? Io sospettavo che di Bimba fosse ancora innamorato, nonostante labbandono di lei, il quindicennio trascorso dalla separazione e una decennale relazione del mio amico con unaltra donna, durata fino a tre anni prima. Riflettendoci durante il volo, avevo pensato che, dopotutto, la morte della moglie fosse stata per Vittorio una liberazione, in quanto gli aveva aperto la via per un nuovo, eventuale matrimonio religioso. Peraltro non mi risultava che avesse unamica dopo il passato rapporto, durato finché lamante aveva, inaspettatamente, sposato un altro.

Ero giunto allaeroporto torinese di Caselle verso le 3 di notte. Mero ficcato a letto ma, a causa del diverso fuso orario e avendo già dormito per qualche ora in aereo, avevo riposato poco. Verso le 8 e mezza ero già vestito e pronto a mettermi alla scrivania; prima però avevo telefonato a casa dellamico vice questore per salutarlo. Inaspettatamente maveva risposto una voce femminile. Forse Vittorio ha assunto una domestica a ore? mero chiesto mentre attendevo che venisse lui allapparecchio. Quandera stato in linea: Ciao, gli avevo detto, sono tornato da un viaggio: vuoi che ci vediamo?.

Sì, maveva risposto il DAiazzo nel suo forte accento napoletano e, come faceva sovente, interpolando qualche parola del suo dialetto, naggio piacere assai, è na vita che non ci vediamo. Dove sei stato di bello?

A New York.

A New ma guarda tu la combinazione! Anche noi eravamo a New York! Tu quando sei ripartito?

Ieri mattina col volo Alitalia delle 10.

e noi con quello notturno precedente: per poco non si pigliava lo stesso aereo, Ran. Senti qua, perché non vieni a cena da noi stasera? Puoi?: era allegrissimo; poi, come rivolto ad altri: Hmm e va bbuo; quindi, ancora a me: Senti, Ran, facciamo unaltra cosa, sei invitato al nostro solito ristorante di corso Palestro per le venti, così ti presento anche la persona che tha risposto prima. Daccordo?

Evidentemente la sua amorosa non aveva voglia di spignattare per me: Daccordo, ci vediamo stasera alle 8, avevo confermato.

Sera presentato al ristorante solo soletto.

Io ero già seduto al nostro tavolo. Non appena s'era accomodato, gli avevo chiesto: e la persona che dovevi farmi conoscere? Senti un po: oggi è il 1° di aprile: non sarà mica che?

No! Son mica nu fesso da pesci! e poi da uno come me che va per i cinquantacinque No, Marina lhai sentita al telefono stamattina. Il punto è che aveva lemicrania; ma ti conoscerà volentieri a casa nostra, unaltra di queste sere; e poi va beh, ti dico la verità, lei vuole sempre predisporre tutto con molto anticipo. Mi piace anche per questo: Marina è na femmina precisa come me; hmm cioè, lei è femmina, ma beh, mhai capito, no?

e coabitate more uxorio? avevo chiesto malizioso con un sorrisino calcando bene su more uxorio, ben conoscendo le idee sul matrimonio e sul peccato del cattolicissimo amico; ma era arrivato il cameriere per lordinazione e Vittorio maveva fatto un cenno con la mano perché soprassedessi.

Quando laltro sera allontanato maveva risposto: Sissignore, viviamo insieme; ma solo da un paio di giorni. Prima abbiamo voluto farci un viaggio dun paio di settimane, per conoscerci meglio. Mi son preso nu poco e ferie e siamo stati a New York e nei dintorni; anche alle cascate del Niagara che sono na roba aveva cadenzato, ter-ri-fi-can-te! Le hai viste, no?

Veramente no.

Nemmeno maveva ascoltato e aveva continuato entusiasta: Marina, lavevo già conosciuta al funerale del marito, ma lho poi incontrata in più lieta circostanza, circa due mesi fa: indovina dove?

A un ballo in maschera, avevo buttato là sorridendo.

Come fai a saperlo?!

Beh, veramente era una battuta.

Ah! Però era proprio un ballo in maschera, quello di Carnevale al nostro circolo Uhei! che volevi insinuare con quel maschera? Chaggio trovato na racchia? O che o scorfano son io?.

Ma dài, era una battuta scema, senza senso.

Maveva subito rassicurato stringendomi il polso sinistro: Anchio ho reagito per scherzo, Ran, che ti credevi? Mica hai pensato che me la prendessi per cose così, no?

Nno, figúrati.

In realtà sì: mera venuta in mente una scenata tremenda che, sia pure per ragioni assai più serie, Vittorio maveva piantato tre anni prima.

Gli avevo chiesto: Comè sta Marina?

Aveva spalancato bocca e occhi e guardato in alto per un paio di secondi, come estasiato da celeste visione; poi, tornato a una normale espressione di contentezza: Guarda, ti dico solo che chista ccà è proprio a mia! Nu babà; e me la sposo! È la vedova quarantenne, poco di più, del commissario capo Verdoni, uno che lanno scorso era stato nominato vice questore a Novara e, per la gran gioia, era morto dinfarto.

Non avevo trattenuto una risata.

Lui sera invece incupito: A proposito di morti mè proprio dispiaciuto per mia moglie; però sarei un bugiardo se dicessi Insomma, la decisione con Marina di convivere è potuta diventare quella di sposarci; ma tu lhai saputo, no, della morte di

Mero rifatto serio, anzi compunto: Sì; anzi, ho assistito allomicidio.

Coosa?!

Ero ospite a quel banchetto del Montgomery.

Ah!

Ho anche visto per un attimo lomicida.

Ah! Allora ti chiameranno a testimoniare?

Non lo so, forse no, tutti i presenti in sala hanno intravisto lomicida, non è detta che convochino anche me.

Capìto. A parte questo, da una parte mi dispiace davvero che sia morta, mentre confesso che dallaltra beh, ora potrò risposarmi allaltare; insomma, la sua morte mi spiace e insieme non mi spiace. Sarà un peccato? Sera preso nervosamente la punta del suo barbone grigio fra pollice e indice della sinistra.

Non chiederlo a me, chiedilo al tuo confessore, gli avevo fatto malizioso, da quel laico inossidabile che sono.

Ciài ragione, maveva risposto lui, serissimo.

e dovrai anche confessare la coabitazione prima del matrimonio, avevo suggerito ancor più maligno.

Già, già uffa! e aveva attaccato una fumante pasta e fagioli, da pochi secondi in tavola.

Ciài ragione, maveva risposto lui, serissimo.

e dovrai anche confessare la coabitazione prima del matrimonio, avevo suggerito ancor più maligno.

Già, già uffa! e aveva attaccato una fumante pasta e fagioli, da pochi secondi in tavola.

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