Attenti Alle Timide Bamboline - Dawn Brower 3 стр.


Teddy moriva dalla voglia di vedere in faccia quel tizio. Era chiaro che quella donna gli dava sui nervi e che non vedeva lora che se ne andasse. Machi era? E che ci faceva lì se, come sembrava, detestava quel posto e la padrona di casa? Teddy era notoriamente curiosa, e fremeva dalla voglia di saperne di più. Magari, poteva seguirlo e vedere dove andava e con chi si vedeva. Forse, anche il gentiluomo aveva delle mire nascoste.

"Sicuro. - stava dicendo lui, mentendo anche stavolta - Ma sapete che sono qui per vegliare su mia sorella.

"Oh, non temete! Con un fratello come voi, non corre alcun pericolo! esclamò allegramente la dama.

Beh, in base alle esperienze di Teddy non era proprio così. Non sempre la propria famiglia è un baluardo contro lesterno, anziE lei lo aveva sperimentato sulla propria pelle.

"Eh, non si sa mai, cara Lady Windley! - rispose infatti il gentiluomo - Comunque avete colpito nel segno: lei mi definisce il suo mastino da guardia!

"Un giorno ve ne sarà grata. Quando sarà abbastanza matura da capire che avevate ragione a volerla proteggere. Non si è mai al sicuro da nessunospecialmente dai giovanotti! E ridacchiò. Tutte le fanciulle credono di saperne di più degli adulti. Bene, allora a dopo. Andrò anchio a dare unocchiata a mia figlia. Ma vi reclamo per la fine della serata: mi piacerebbe fare un altro ballo con voi. Semprechénon troviate detestabile danzare con una vecchia signora

Entrambi risero, poi il gentiluomo salutò la donna con un elegante baciamano e i due si separarono. Teddy tirò un sospiro di sollievo, quando vide che Lady Windley si dirigeva in una direzione diversa rispetto al suo nascondiglio. Meno male! Stava appunto tirando un sospiro di sollievo, quando sentì una voce alle sue spalle, che la fece sussultare per la paura.

Bene, bene, cosa abbiamo qui? - esclamò qualcuno, con tono beffardo - Perché ve ne state nascosta qui dietro?

Teddy deglutì, quando si voltò e incontrò lo sguardo delluomo che aveva parlato: dannazione, era proprio lui! Lunico gentiluomo che le era sempre piaciuto! Chiaramente, non era adatto a lei, ma aveva passato più di una notte fantasticando su di lui. Era bello come un dio e tenebroso come il peccato

Salve, Lord Carrolton. Mi chiedevo appunto la stessa cosa. Che ci fate voi, qui?


Ezra fissò la bella donna di fronte a lui. Sembrava conoscerlo, ma lui non ricordava di averla mai vista. E nessuno li aveva mai presentati. Che imperdonabile errore da parte sua! Come aveva fatto a non notare una bellezza simile?

"Comunque, mi sono nascosta qui dietro per discrezione - sbuffò Teddy - Non avevo intenzione di disturbare il vostro tête-à-tête con Lady Windley.

"Ma davvero? sorrise luomo, scoccandole un sorriso ammaliante. Diamine, come faceva a essere così sexy? Lui si chinò su di lei e le sussurrò: Quindi, stavate spiando. Confessate: speravate di assistere a qualcosa dicompromettente

"Ma cosa dite? si ribellò Teddy. Poi alzò lo sguardo su di luie tutte le sue difese crollarono. Non avrei mai farfugliò.

"Sì, invece, e lo sapete. State mentendo. Siete arrossita, avete il respiro affannoso e non avete il coraggio di guardarmi negli occhi. Confessate, milady: stavate spiando. esclamò lui, sornione. E la fissò dritto in faccia.

Lei si strinse nelle spalle. Mi sono trovata a passaree vi ho visti. Mi sono nascosta per educazione. In realtà avevo solo voglia di fuggire dal salone.

Lui spalancò gli occhi, deliziosamente sorpreso. Ma davvero? E come mai? Cera qualcosa che vi turbava, là dentro?

"Sì, tutto quanto! - esclamò Teddy, con stizza - Odio queste feste, e non amo ballare! Per me è solo una tortura e non vedo lora di tornare a casa!

Era così accorata, mentre pronunciava queste frasi, che lui ne rimase colpito. "Credevo che a tutte le signorine piacesse ballare. esclamò.

"Vi assicuro che non tutte le donne sono delle stupide oche! Si allontanò da lui e corse vero il corridoio. Arrivata a metà si voltò, e lo trovò ancora impalato, là dove lo aveva lasciato.

Che fate? Siete in attesa di Lady Windley?" gli disse, scherzosamente.

"E voiancora in attesa di qualche scandalo? Siete sfortunata: non è certo con Lady Windley che mi levereiqualche capriccetto.

Mache stava facendo? Stava scambiando frasi allusive, in un luogo appartatocon una fanciulla? Eszra cominciò a sentirsi a disagio. Per quanto quella ragazza fosse avvenente, non voleva ritrovarsi legato a lei, accusato di averla compromessa in qualche modo! Aborriva il matrimonio, e come marito sarebbe stato una frana, tuttavia...quella fanciulla gli piaceva davvero molto

"Non ho alcun dubbio che siate un Don Giovanni, signore. Ma vi ripeto: mi son trovata qui per caso. rispose Teddy, che cominciava ad agitarsi. Sollevò il mento in aria di sfida: non voleva che lui si accorgesse della sua paura.

Eszra era combattuto. Da un lato voleva fuggire ma dallaltronon poteva lasciarla andare. Gli sarebbe piaciuto conquistarla e sedurla, anche se solo per divertimento. Fece qualche passo verso di lei, titubante. Poi, vedendo che lei non si muoveva, la raggiunse. Rimasero a fissarsi per un attimo, poi lui si chinò su di lei e le sussurrò:

"Chissà perché, ma non vi credo".

Lei scrollò le spalle con nonchalance. Problemi vostri, signore. esclamò, con fastidio. Provò ad allontanarsi, ma lui fece un passo verso di lei e la sbatté con le spalle contro il muro. In realtà non laveva nemmeno sfiorata, ma laveva certamente bloccata. Teddy si guardò intorno con ansia: come faceva a fuggire? Se solo ci avesse provato, avrebbe dovuto passare sopra di lui

Eszra alzò un braccio e posò la mano sul muro, bloccandola definitivamente: ecco, adesso era in trappola!

"Allora, siete disposta a dirmi la verità, questa volta? le sussurrò.

Lei scosse la testa. Lui la scrutò negli occhi e vi trovò dentro una luce diversa. Anche se si sforzava di mostrarsi imperturbabile, quella fanciulla avevadecisamente paura! Ciò lo innervosì e annientò la sua eccitazione. Si scostò da lei e fece un passo indietro, lasciandola libera. Non voleva turbarla. Non lavrebbe mai conquistata, incutendole paura. Poteva certamente rubarle un bacio, ma nulla di più; e non era questo, che voleva. Eszra non era tipo da forzare le donne a concedersi.

Lasciatemi andare! la sentì farfugliare con tono soffocato, e ciò confermò i suoi sospetti: aveva paura di lui.

"Perdonate, milady. - sussurrò, tirandosi indietro, in modo da lasciarle un varco abbastanza grande dove lei potesse passare - Non era mia intenzione spaventarvi.

"Non mi avete spaventata esclamò Teddy, con voce soffocata. Poi gli lanciò un ultimo sguardo e sgusciò via nel corridoio, scomparendo presto alla sua vista.

Ezra aggrottò la fronte e la seguì con gli occhi, finché lei non girò langolo del corridoio. Non era decoroso, e avrebbe destato sospetti rientrare insieme in salone, quindi attese un tempo ragionevole, prima di seguirla. Voleva saperne di più, su quella fanciulla. Avrebbe trovato loccasione giusta per conoscerla meglio.

Ma quando entrò in salone, si accorse che lei era scomparsa. Dovera finita? O meglio: dove si era nascosta, questa volta? In giardino? O magari dietro qualche altro vaso di piante? Ma poteva semplicemente essersi mimetizzata tra la folla. Il salone era gremito, e trovarla lì dentro sarebbe stata unimpresa. Entrò nella sala con nonchalance, continuando a cercarla con discrezione. Era diversa da una normale debuttante: quelle non facevano che mettersi in mostra, sperando di accalappiare lattenzione di qualche possibile pretendente. Ma da quel che aveva capito quella ragazza non era come le altre, quindi sarebbe stato difficile localizzarla.

Guardò meglio negli angoli più appartati e oscuri della sala fino a quando, finalmente, la vide.

Non era nascosta da una pianta, ma quasi: questa volta aveva scelto un enorme pilastro con sopra un gigantesco busto di uno dei Conti di Windley. Fece per raggiungerla, quando fu bloccato a metà strada da Lady Evelyn Andrews, la figlia di Lady Windley.

"Visconte, che fortuna! - esclamò la ragazza, in brodo di giuggiole - Speravo proprio dincontrarvi! Gli sventolò davanti al naso il suo carnet. Mi chiedevo se vi facesse piacere farmi da cavaliere per il prossimo ballo.

Eszra si accigliò. Di solito non ballava, e quella piccola civetta lo sapeva. Come sapeva che era lì solo per colpa di Amelia. Ma, con quelle poche frasi, lo aveva incastrato. Provò a inventarsi una scusa che non offendesse la figlia della sua ospite.

Sono dolente, ma temo che non sia possibile. Ho già promesso questo ballo a unaltra personasolo che non la vedo Alzò la testa, per scrutarsi fintamente intorno. Magari, unaltra volta, che ne dite?

Ma la ragazza non aveva intenzione di mollare. Anzi, aprì la bocca con sorpresa e disgusto, e strillò come unoca:

Unaltra persona? E chi sarebbe, di grazia?

Era così maleducata che per un attimo Eszra pensò di stuzzicarla, solo per metterla in ridicolo, più di quanto non stesse facendo da sola. Alla fine cambiò idea: non gli sembrava il caso, e non voleva farsi stupidamente dei nemici. Invece, le indicò con discrezione la fanciulla che aveva adocchiato, e che ora si nascondeva dietro il pilatro di marmo.

Quella signorina laggiù. Eszra sperò caldamente che loca non gli chiedesse il nome della presceltascoprendo così gli altarini.

La ragazza guardò nella direzione del suo dito. Sulla sua faccia si disegnò una smorfia di disapprovazione e di rabbia.

Lady Theodora? Perché? È un pollo freddo e scipito. Nessuno balla mai con lei."

Eszra si sentì disgustato da quelle parole. Ah, davvero? Nessuno di questi gentiluomini ha mai saputo apprezzare la sua bellezza e la sua virtù? Tutti ciechi o stupidi, allora." esclamò.

Così dicendo, sinchinò ad una lady Evelyn chiaramente infuriata e si diresse con decisione verso Teddy. Quando fu di fronte a lei, sinchinò elegantemente e le tese una mano.

Signorina Theodora, mi concedete lonore di questo ballo?

Senza nemmeno aspettare la sua risposta, la strattonò e la forzò a mettersi in piedi. Poi le porse il suo braccio e laccompagnòo meglio, la trascinò, al centro della sala, dove tutti si erano fermati a guardarli, esterrefatti.

Teddy lo seguì, come in trance. Quando lui fece i primi passi di danza lei lo imitò, senza dire una parola. Eszra era pienamente soddisfatto anche se temeva che, una volta ripreso il controllo, Lady Theodora glielavrebbe fatta pagare per averla esposta agli sguardi di tutti. Beh, almeno adesso sapeva il suo nome. Quelloca di Lady Evelyn era servita a qualcosa

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