Луна и костры. Прекрасное лето / La luna e i falo. La bella estate. Книга для чтения на итальянском языке - Чезаре Павезе 7 стр.


Tornai da Nuto e lo trovai che misurava degli assi, sempre imbronciato. La moglie in casa dava il latte al bambino. Gli gridò dalla finestra chera scemo a pigliarsela, che nessuno aveva mai guadagnato niente con la politica. Io per tutto lo stradone, dal paese al Salto, avevo rimuginato queste cose ma non sapevo come dirgli la mia. Adesso Nuto mi guardò, sbatté la riga e mi chiese brusco se non ne avevo abbastanza, che cosa ci trovavo in questi paesacci.

 Dovevate farla allora, gli dissi, non è da furbi cimentare le vespe.

Allora lui gridò dentro la finestra: Comina, vado via . Raccolse la giacca e mi disse: Vuoi bere? Mentre aspettavo raccomandò qualcosa ai garzoni sotto la tettoia; poi si volta e mi fa: Sono stufo. Andiamocene fuori dai piedi.

Ci arrampicammo per il Salto. Da principio non si parlava, o si diceva solamente: «Luva questanno è bella». Passammo tra la riva e la vigna di Nuto. Lasciammo la stradetta e prendemmo il sentiero ripido che bisognava mettere i piedi di costa. Alla svolta di un filare incocciammo il Berta, il vecchio Berta che non usciva piú dai beni. Mi soffermai per dir qualcosa, per farmi conoscere mai piú avrei creduto di ritrovarlo ancora vivo e cosí sdentato ma Nuto tirò dritto; disse soltanto: Salutiamo . Il Berta non mi conobbe di certo.

Fin qui ero salito un tempo, dove finiva il cortile della casa dello Spirita. Ci venivamo in novembre a rubargli le nespole. Cominciai a guardarmi sotto i piedi le vigne asciutte e gli strapiombi, il tetto rosso del Salto, il Belbo e i boschi. Anche Nuto adesso rallentava, e andavamo testardi, sostenuti.

 Il brutto, disse Nuto, è che siamo degli ignoranti. Il paese è tutto in mano a quel prete.

 Vuoi dire? Perché non gli rispondi?

 Vuoi rispondere in chiesa? Questè un paese che un discorso lo puoi soltanto fare in chiesa. Se no, non ti credono La stampa oscena e anticristiana, lui dice. Se non leggono neanche lalmanacco.

 Bisogna uscire dal paese, gli dissi. Sentire le altre campane, prender aria. A Canelli è diverso. Hai sentito che lha detto anche lui che Canelli è linferno.

 Bastasse.

 Si comincia. Canelli è la strada del mondo. Dopo Canelli viene Nizza. Dopo Nizza Alessandria. Da soli non farete mai niente.

Nuto cacciò un sospiro e si fermò. Mi soffermai anchio e guardai giú nella vallata.

 Se vuoi combinare qualcosa, dissi, devi tenere i contatti col mondo. Non avete dei partiti che lavorano per voi, dei deputati, della gente apposta? Parlate, trovatevi. In America fanno cosí. La forza dei partiti è fatta di tanti piccoli paesi come questo. I preti non lavorano mica isolati, hanno dietro tutta una lega di altri preti Perché quel deputato che ha parlato alle Ca Nere non ci torna?

Ci sedemmo allombra di quattro canne, sullerba dura, e Nuto mi spiegò perché il deputato non tornava. Dal giorno della liberazione quel sospirato 25 aprile tutto era andato sempre peggio. In quei giorni sí che sera fatto qualcosa. Se anche i mezzadri e i miserabili del paese non andavano loro per il mondo, nellanno della guerra era venuto il mondo a svegliarli. Cera stata gente di tutte le parti, meridionali, toscani, cittadini, studenti, sfollati, operai perfino i tedeschi, perfino i fascisti eran serviti a qualcosa, avevano aperto gli occhi ai piú tonti, costretto tutti a mostrarsi per quello che erano, io di qua tu di là, tu per sfruttare il contadino, io perché abbiate un avvenire anche voi. E i renitenti, gli sbandati, avevano fatto vedere al governo dei signori che non basta la voglia per mettersi in guerra. Si capisce, in tutto quel quarantotto sera fatto anche del male, sera rubato e ammazzato senza motivo, ma mica tanti: sempre meno disse Nuto della gente che i prepotenti di prima hanno messo loro su una strada o fatto crepare. E poi? comera andata? Si era smesso di stare allerta, si era creduto agli alleati, si era creduto ai prepotenti di prima che adesso passata la grandine sbucavano fuori dalle cantine, dalle ville, dalle parrocchie, dai conventi. E siamo a questo, disse Nuto, che un prete che se suona ancora le campane lo deve ai partigiani che gliele hanno salvate, fa la difesa della repubblica e di due spie della repubblica. Se anche fossero stati fucilati per niente, disse, toccava a lui fare la forca ai partigiani che sono morti come mosche per salvare il paese?

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