La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 3 - Вальтер Скотт 2 стр.


Intanto, continuava il suo racconto Barbara, mistress Alisa manifestava somma impazienza; e l'agitazione del suo spirito sembrava aumentarsi a proporzione del diminuir delle forze. Pochi istanti prima di morire, l'ho udita volgere al cielo ferventissimi voti, perchè gli concedesse di vedervi anche una volta, e di potervi di nuovo rammentare le cose che vi aveva raccomandate. Ella è morta quando la campana del vicino villaggio sonava un'ora.

Ultimi detti della giovinetta che trassero a fremere Ravenswood, il quale avea udito il tocco dell'ora pochi istanti prima della visione che atterrì sì fattamente il suo cavallo; onde quasi più non potea starsi dal dubitare, che questo non fosse stato lo spettro della defunta.

Per un riguardo, così ai doveri della umanità, come alla memoria di una donna mostratasi sempre affezionatissima alla casa di Ravenswood, Edgardo si prese cura delle esequie da celebrarsele. Udì da Barbara il desiderio espresso per più riprese dalla defunta di essere sepolta in un cimiterio situato presso l'osteria della Tana della Volpe, in mezzo a cui trovavasi la tomba edificata ab antico per accogliere le mortali spoglie de' Ravenswood. Ed era tal cosa conforme alle usanze dei vassalli di Scozia, i quali per lo più bramavano che le loro ceneri andassero a giuocare vicino a quelle degli antichi lor feudatarj; ultima prova d'affetto che ad essi porgevano, e ricompensa ad un tempo di questo affetto. Premuroso Edgardo di compiere gli estremi voti di quella meschina, incaricò Barbara di ricercare nel vicino villaggio alcune donne che venissero a prestare gli ultimi ufizj a que' mortali avanzi, offerendosi, finch'ella tornasse, di far la guardia al cadavere; rito che aveasi per indispensabile nella Scozia, come il fu altre volte nella Tessaglia.

Partita Barbara, Ravenswood si trovò per circa mezz'ora da solo a solo a custodire il corpo esanime di colei che pochi istanti prima gli era comparsa in ispirito; così egli credea, a meno che i suoi occhi e la sua immaginazione non lo avessero nella più strana delle guise abbagliato; complesso inusitato di circostanze che, ad onta di posseduto naturale coraggio, in un vivissimo orgasmo il tenea.

Ella è morta, ei pensava, pregando fervorosamente il cielo che le concedesse di vedermi anche una volta. Sarebb'egli dunque possibile che un voto concepito con vivacità ed ardore nell'ultima agonia della natura, potesse, anche dopo il nostro scioglimento, esser compiuto? Sarebbe possibile che l'anima, prima di lanciarsi fuor dei limiti di questo mondo mortale, serbasse la facoltà di mostrarsi a chi vi abita tuttavia, vestita delle forme da essa un tempo animate? E perchè, e a qual fine, tale sovvertimento delle leggi della natura sarebbe permesso? Vane ricerche! La morte sola può appagarle, e ne fa d'uopo a tal fine essere privi del calore di vita come quest'ente inanimato che mi sta innanzi agli occhi.

Così parlando, volse un guardo sul cadavere, e provando tal quale ribrezzo a contemplare più a lungo quelle morte sembianze, le coperse con un lenzuolo. Indi si assise sopra una scranna di scolto legno, che portava gli stemmi della famiglia di Ravenswood; vecchio arnese di cui era riuscita ad impossessarsi Alisa, mentre i creditori, gli ufiziali della curia e i servi faceano preda delle suppellettili del castello che il defunto Lord costretto videsi abbandonare. Cercò intanto di sbandire, quanto il poteva, dalla sua mente, le superstiziose idee di cui l'aveano le dianzi narrate cose ingombrata. E per vero dire, stavano già in quella mente assai lugubri pensieri senza che ne accrescessero la tetraggine i terrori derivati da soprannaturali avvenimenti. Non bastava forse, dopo essersi veduto l'amante riamato di lady Asthon, l'amico apprezzato e onorato dal padre della medesima, trovarsi solo, abbandonato, e custode del cadavere di una vecchia morta nello squallore lagrimevole dell'indigenza?

Fu nondimeno liberato d'un incarico sì penoso, più presto di quanto avrebbe potuto ragionevolmente sperare, mediante il ritorno di Barbara, che veniva, per valermi di una espressione militare, a cambiarlo, accompagnata da tre donne del vicino villaggio, situato alla distanza circa di un quarto di miglio di lì, e che erano accorse con maggior sollecitudine di quanta poteva da esse aspettarsi. Certamente, in qual si fosse altra occasione, si sarebbero affrettate meno, essendo una di queste paralitica, l'altra zoppa, più che ottuagenaria la terza. Quest'ultima, grande, fornita di forte complessione, e ad onta degli anni, non priva affatto dell'antico vigore, era quella medesima che avea trascorsa una parte della mattina colla defunta. Compiacendosi le menzionate femmine della preferenza che Barbara avea lor conceduta nel chiederle a questo funebre incarico, non perdettero un istante per venirlo ad assumere; perchè non avvi nella Scozia contadino d'entrambi i sessi che non faccia a gara per vedersi scelto alla cerimonia di prestar le esequie ad un morto. Non saprei dire, se ciò fosse per una conseguenza dell'indole grave ed entusiastica, caratteristica, non v'ha dubbio, del popolo scozzese, o se per una ricordanza di antiche idee, giusta le quali l'istante degli onori funerei prestati ai morti ne diveniva uno di godimento pei vivi; ond'è che i lauti pasti, ed anche l'ubbriachezza, andavano e vanno per lo più in questo paese congiunti alle esequie de' trapassati. Ma quanto piacere gli uomini provavano nella parte sollazzevole di cotal festa, detta Dirgie, altrettanto ne traevan le donne, dalla più trista; dalle cure cioè che voglionsi dare al defunto prima di consegnarlo alla terra. Aggiustare le membra irrigidite dalla morte sopra una tavola preparata a tal uopo, avvolgere in un bianco lenzuolo il cadavere, collocarlo entro la bara, erano fazioni che affidate venivano alle vecchie, e in cui le vecchie singolarmente si deliziavano.

Giunte le tre sibille insieme a Barbara, salutarono il sere di Ravenswood con un cupo sorriso, per cui gli tornò alla memoria lo scontro che Amleto fe' colle streghe in mezzo al prato inaridito di Forrer. Le fornì d'alcun po' di danaro, e raccomandò loro di prestare gli usati ufizj al cadavere di Alisa; commissione che di tutto buon grado accettarono, non senza fargli intendere come fosse necessario ch'egli abbandonasse quella casupola, prima di incominciar elleno i loro riti. Nulla di meglio Edgardo auguravasi, e rimase ivi sol quanto facea di mestieri per chiedere in qual parte avrebbe potuto trovare il custode del cimiterio, ove lasciò la defunta di essere sepolta, e chiamato l'Eremitaggio, a fine d'avvertirlo che le preparasse il luogo dell'ultimo domicilio.

Non faticherete molto a trovare John Mortsheugh, gli disse la decrepita fra le tre parche; egli abita vicino alla Tana della Volpe, luogo ove si sono celebrati di gran bei banchetti a motivo di funerali; che già una cosa non può starsi senza dell'altra.

É ben vero, commare, disse la zoppa appoggiandosi ad una stampella che correggea il difetto di una gamba più di tre pollici corta dell'altra, e mi ricordo ancora che ad uno di questi banchetti il padre del sere di Ravenswood, qui presente, stese morto di una stoccata per traverso al corpo il giovine Blackhall per un disparere nato fra loro bevendo vino, o acquavite, ciò poco serve. Povero giovine! arrivato a quella osteria allegro come un fringuello, e gli toccò uscirne coi piedi innanzi! Spettò a me l'incarico di seppellirlo. Quando n'ebbi ben bene asciugato il sangue, era il più bel cadavere che mai si fosse veduto!

Ognuno crederà senza fatica che il racconto di questa storiella affrettò la partenza di Ravenswood; anche senza di ciò, infastidito a morte di una tal compagnia. Ma nel tempo impiegato per andare a ripigliare il cavallo, che lasciò legato ad un albero presso la siepe di cinta dell'orto di Alisa, e per istringere le cinghie della sella, e per apparecchiarsi a montarvi sopra, non potè a meno di udire un dialogo di cui erano, interlocutrici la ottuagenaria e la zoppa, egli argomento. La degna coppia erasi trasferita nell'orto per cogliervi ramerino, timo e altre erbe aromatiche, una parte delle quali doveva andare sul corpo della defunta, e la parte superflua venire adoperata ad uso di suffumigi alla stanza. La paralitica, già stanca per la corsa fatta, rimaneva intanto a custodire il cadavere, per paura che le streghe, o gli Spiriti, o i demonj se ne venissero ad impadronire. Dunque il sere di Ravenswood intese per necessità il seguente tratto di scena.

Bel gambo di cicuta, o Ersilia! la zoppa dicea. Quante streghe ne' tempi andati non avrebbero abbisognato di migliore cavalcatura per attraversar l'aria a chiaro di luna e discendere fino nelle cantine del re di Francia!

Dite bene, Lavinia, rispondeva l'ottuagenaria. Ma oggidì, anche il diavolo è divenuto duro quanto il lord Cancelliere e i signori del Consiglio privato, che hanno tutti cuori di sasso. Fino i ragazzi ci trattano come streghe; e sì! potremmo ben venti volte dire il paternostro al rovescio, e il diavolo non ci comparirebbe nemmeno.

L'avete mai veduto, Ersilia?

No; altro che in sogno qualche volta, e m'aspetto bene, un dì o l'altro, di essere bruciata per questo. Ma tanto fa! Lavinia, guarda il bel dollaro datoci dal sere di Ravenswood! Con questo manderemo a provvederci di pane, di birra e di tabacco, d'un po' d'acquavite che brucieremo collo zucchero, e venga, non venga il diavolo, commare, ad ogni modo non passeremo meno allegramente la notte.

Accompagnò questi detti di un riso, onde la pergamena grinza delle sue guance fece udire uno scroscio molto simile al verso di un barbaggianni.

Il sere di Ravenswood, riprese a dire la zoppa, è una persona di garbo, un uom generoso, e soprattutto un bel giovine, largo di spalle e stretto di arnioni. Oh sarà pure il bel cadavere! Vorrei io la commissione di seppellirlo.

Eh, sorella mia! soggiunse l'ottuagenaria. Gli sta scritto in fronte, che nè man d'uomo, nè man di donna lo stenderà sulla bara; potete esserne certa; lo so da buona banda.

Morirà dunque sul campo di battaglia, come la maggior parte de' suoi vecchi hanno fatto? O morirà di ferro, o di fuoco?

Non mi fate altre interrogazioni; credo però che non avrà lo stesso onore che ebbero i suoi vecchi.

Voi sapete, è vero, quelle cose che tanti non sanno, Ersilia; ma chi dunque vi ha contate tutte queste particolarità intorno al sere di Ravenswood?

Non pensate a ciò: badate solo a quel che vi dico.

Però, mi assicurate di non avere mai veduto il diavolo?

Oh! quel che dico lo tengo da buon canale, come se l'avessi veduto. La sorte di quel giovine era stata predetta, che egli non aveva anche addossata la prima camicia. Le predizioni mi sono state spiegate sol questa mattina, e si verificheranno, benchè abbiam fatto tutto il poter nostro per impedirlo.

Zitta! odo il calpestio del suo cavallo Uhm! lo strepito che fa camminando non augura niente di bene.

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